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Il tema della mobilità ciclabile è ormai diffuso nella nostra quotidianità. Nelle grandi città possiamo assistere a tentativi di politiche nell'ambito degli spostamenti con costruzioni di piste ciclabili e la nuova frontiera della mobilità urbana: il bike sharing.
Questo sistema presente nelle più importanti metropoli globali si è rivelato vincente laddove l'uso della bicicletta è integrato da un sistema di ciclovie e di mezzi pubblici, il cosiddetto trasporto intermodale.
Una delle ultime delibere della giunta guidata da Renato Bucci, sindaco di Curato, provincia di Bari, avvia di fatto il primo esperimento cittadino di bike sharing. Di bike sharing si è sentito parlare a lungo; la sua attivazione era inserita all'interno di quasi tutti i programmi elettorali, ma in concreto non era stato realizzato nulla. In data 11 novembre, la giunta comunale ha dato via libera al progetto BI.CO. che, stando a quanto riportato nella delibera di giunta, dovrebbe partire entro il febbraio 2014.
Il servizio, stando allo schema di contratto redatto dal settore Mobilità Urbana, comprende 8 biciclette e vedrà come postazione capolinea il Parco Comunale. L'Amministrazione mette a disposizione, tramite A.S.I.P.U., n.8 biciclette presso il Parco Comunale, sito in via Sant'Elia. Per chi è diretto in centro, insomma, vi è l'opportunità di lasciare l'auto nelle aree di parcheggio antistanti gli ingressi del Parco Comunale e raggiungere il cuore della città utilizzando appunto le bici pubbliche.
Per poter disporre di una bicicletta è sufficiente consegnare un proprio documento di identità (in corso di validità), che verrà restituito in occasione della riconsegna del mezzo, previa sottoscrizione da parte dell'utente del modulo sotto riportato. Non è previsto alcun corrispettivo per l'utilizzo del mezzo. La bicicletta potrà essere trattenuta al massimo per una giornata. L'utilizzo è consentito ogni giorno in concomitanza con gli orari di apertura e chiusura del Parco Comunale. Al momento della riconsegna del mezzo, l'addetto ne controllerà le condizioni prima di restituire all'utente il documento; sono previste sanzioni in caso di utilizzo non corretto.
Fonte: www.lostradone.it

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Giovedì, 23 Maggio 2013 08:27

CicloPi. Il bike Sharing Pisano

Comincia a prendere forma e visibilità anche  “CicloPi”, l’investimento di mezzo milione di euro da parte dell’amministrazione comunale per dotare la città di un vero e proprio servizio di bikesharing all’avanguardia, con oltre duecento bici pubbliche a disposizione di cittadini e turisti e 14 stazioni, collocate nei punti maggiormente frequentati del centro, in cui lasciare e prendere la bicicletta. Le prime cinque, infatti, sono già state installate: si tratta di quelle situate in Piazza della Stazione, di fronte alla nuova biblioteca comunale di San Michele degli Scalzi, nelle vie Palestro e Oberdan e in Piazza Manin. Le altre nove (Aeroporto, Comune-Palazzo Blu, Ex Marzotto, Via Paparelli, Ospedale Cisanello, Palazzo dei Congressi, Piazza Vittorio Emanuele, parcheggio turistico di via Pietrasantina e parcheggio scambiatore di Pratale) saranno installate nei prossimi giorni, man mano che i tecnici dell’Enel avranno portato i cavi dell’elettricità in ciascuno delle aree in cui è prevista la collocazione di un punto di scambio delle bici pubbliche. A meno d’imprevisti, comunque, entro la metà della prossima settimana tutte le quattordici stazioni saranno regolarmente installate.

Il conto alla rovescia per la piena operatività del servizio dunque è agli sgoccioli. E per tutti gli interessati è già possibile abbonarsi recandosi allo Sportello del Cittadino di Pisamo (in via Battisti,  71 aperto tutte le mattine dalle 8 alle 12, escluso sabato e domenica, e il martedi e giovedi pomeriggio dalle 14,30 alle 17): il costo intero dell’abbonamento annuale è di 35 euro che, però, scende a venticinque per gli studenti universitari; dieci euro, invece, il prezzo dell’abbonamento settimanale e cinque di quello quotidiano.

Il costo dell’abbonamento annuale sarà 35 euro compreso  i 5 di ricarica. Il costo "orario" invece vedrà la prima mezzora gratuita ( “in mezzora si va da un capo all’altro di Pisa” ). Oltre la mezzora, la prima mezzora costa 90 centesimi, ,la seconda  1,5 euro, la terza e le ore e successive 2 euro. Le 14 stazioni saranno video sorvegliate h24

Abbonamenti e ricariche

C’è la possibilità di fare l’abbonamento o ricaricare online (dal giorno della installazione)

Dal 9 aprile sarà possibile l'abbonamento in anteprima presso lo sportello Pisamo.

Gli abbonamenti e le ricariche sono integrate nel sistema Tap & Park di Pisamo, con borsellino virtuale

Manutenzione

A carico di “Bici in città” sarà la verifica quotidiana delle bici e la manutenzione ordinaria

Ma anche la manutenzione straordinaria di tutto il parco bici eseguita ogni mese.

Le riparazioni delle 140 biciclette e delle stazioni saranno eseguite in  24 ore dalla segnalazione

Il Comune di Pisa , con l’affidamento a“Bici in città” ha effettuato un investimento di 500'000 euro per la fornitura mentre l’investimento per la gestione è di 170'000 euro/anno.

Scheda

Caratteristiche. 14 Stazioni dotate di sistema di lettura Rfid e comunicazione Gsm, collocate nei punti maggiormente frequentati della città per un totale di 200 biciclette, 270 “agganci” per il rilascio delle stesse, tremila tessere magnetiche dotate di sistema Rfid e software con relativa licenza per la gestione on line del sistema. L’investimento è di circa 523mila e la gara è stata aggiudicata alla ditta “Bicincittà” di Torino.

Le 14 stazioni

• Aeroporto (all’uscita del Galilei)

• Ferrovia (all’uscita della Stazione centrale)

• Comune – Palazzo Blu (fra il palazzo comunale e il principale polo espositivo cittadino)

• Teatro Verdi – Tribunale (i due edifici sono a poche decine di metri l’uno dall’altro)

• Borgo Stretto (è una delle due vie dello shopping cittadino, l’altra è Corso Italia a due passi dal Comune)
• Ex Marzotto (è la sede delle segreterie dell’università)

• Piazza dei Miracoli (in realtà piazza Manin, a fianco di Piazza dei Miracoli)

• Parcheggio turistico di via Pietrasantina (è il parcheggio utilizzato dalla gran parte dei bus turistici che portano visitatori in piazza dei miracoli).

• Via Paparelli (park scambiatore, due volte la settimana ospita il principale mercato cittadino)

• Pratale (parcheggio scambiatore)

• Ospedale di Cisanello

• Polo espositivo Sms – Nuova Biblioteca (si trovano lungo il viale delle Piagge, uno dei polmoni verdi della città).

• Palazzo dei Congressi – Nuovo polo universitario

• P.zza Vittorio Emanuele

Il colore scelto per la livrea di stazioni e biciclette è rosso e “bianco sporco” (la tonalità di colore precisa sarebbe … color ghiaccio)

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Lunedì, 20 Maggio 2013 08:57

Mosca punta sul bike-sharing

La capitale della Russia sta lavorando a un programma di sviluppo del trasporto "green", che dovrebbe concludersi entro il 2016. Il vicesindaco di Mosca Maksim Liksutov ha informato che, grazie a un finanziamento della Banca Centrale di Mosca, è stato possibile acquistare 1.000 biciclette che saranno messe a disposizione dei cittadini. Il progetto green comporta anche la realizzazione di una rete di piste ciclabili di oltre 70 chilometri, e 17.000 parcheggi per le due ruote. I moscoviti potranno quindi prendere a noleggio la bici in una zona della città, e rilasciarla in un altro punto allestito. I primi 30 minuti di noleggio, ha spiegato, saranno gratuiti.

"Il traffico è una delle principali criticità di Mosca, perché, oltre a essere una delle città più grandi al mondo, nei giorni lavorativi accoglie sette milioni di persone dell'hinterland", ha spiegato Aleksandr Georgevich Vorobyov, ministro dei Trasporti della Regione di Mosca. L'idea di far partire il bike sharing a Mosca rientra in un piano più ampio di mobilità sostenibile che il governo della città sta mettendo a punto. Secondo quanto riferito da Liksutov, entro la fine del 2013 a Mosca saranno creati almeno 100 punti di noleggio biciclette.

Fonte www.cityfactor.it

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Copenaghen si appresta a predisporre quello che sarà un eco-progetto futuristico, legato alla mobilità sostenibile e alla tutela dell’ambiente. Un piano ecosostenibile legato al bike-sharing che consentirà ai danesi di avere a disposizione – entro il 2015 – 25.000 nuove biciclette. Il progetto prevede la disposizione delle bici all’interno di solchi installati sulle pareti di edifici pubblici o sotto la strada. Le bici saranno dotate di dispositivo GPS collegate tra loro in una Lan. 

Il bike-sharing è una forma di mobilità sostenibile estesa, i cui vantaggi e benefici sono, orami noti: usare la bicicletta negli spostamenti urbani non produce inquinamento, riduce la pressione del traffico e fa bene alla salute. Il fenomeno – nato a Parigi – sta dominando nelle principali città europee. Copenaghen, infatti, si candida a capitale futuristica ed ecosostenibile a emissione zero nei prossimi tre anni, con 25.000 nuove biciclette con lo scopo di inculcare maggiormente la mobilità a impatto zero nel tessuto urbano. Rafael Schmidt, designer svizzero, ha elaborato un concept innovativo che potrebbe presto rivoluzionare la concezione del bike-sharing danese ed europeo. Si tratta di un sistema che modifica la tradizionale sistemazione delle bici; prevede di collocarle sotto il manto stradale – all’interno di recessi – o perfino in verticale sulle pareti degli edifici pubblici impedendo una sorta d’inquinamento visivo. Le bici sono fornite di sistema GPS e collegate tra loro in una Lan; informano il ciclista sugli ingorghi del traffico o sulle rastrelliere libere più vicine. Il dispositivo servirà a evitare furti e smarrimenti e assicurare il numero di bici nelle varie postazioni cittadine per soddisfare sempre i cittadini. Inoltre, la bicicletta sarà munita di un motore elettrico per garantire una percorrenza di 15 km e di lampadine LED. L’Amministrazione di Copenaghen, aspira a sostituire il vecchio sistema tradizionale del bike-sharing con questo modello futuristico entro il 2015, ma occorrerà nel frattempo, trovare degli spazi urbani idonei dove costruire i recessi e collocare le biciclette. L’idea in embrione prevede una serie di punti strategici come fermate di bus o zone limitrofe alle stazioni ferroviarie. Il nuovo servizio di bike-sharing prevede l’utilizzo di una carta di credito per prenotare le bici e l’importo verrà addebitato automaticamente in caso di maggiore utilizzo. In caso di furto o danneggiamento saranno addebitate sulla carta stessa le cifre corrispondenti. 

Fonte: tuttogreen.it
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