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Itinerario semplice per le persone che si approcciano alla bicicletta, descriverò in questo articolo una parte del percorso ciclabile che costeggia il Po.
La Bicipolitana è una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette. Lo schema utilizzato è quello delle metropolitane di tutto il mondo. Vi sono delle linee (gialla, rossa, verde, arancione….) che collegano diverse zone della città, permettendoti uno spostamento rapido, con zero spesa, zero inquinamento, zero stress. Al momento la “Bicipolitana”, il progetto che trasformerà l’intera città e collegherà, grazie a piste ciclabili, i quartieri e le zone periferiche tra di loro e con il centro, comprende il tratto che porta da Piazzale Cinelli (zona ospedale San Salvatore) a Baia Flaminia o viceversa, passando per via Canale, il Ponte del Foglia e Lungofoglia delle Nazioni. C’è poi tutto il tratto del lungomare che inizia da viale Napoli, va verso viale Trieste fino a raggiungere Fossosejore, il tutto costeggiando la spiaggia e ammirando così il mare. Sono, inoltre, presenti diverse piste ciclabili che collegano i quartieri periferici alle centralità cittadine come, ad esempio, l'itinerario che collega il parco Miralfiore al quartiere di Villa San Martino attraverso le vie Respighi e via Togliatti, la pista ciclabile che costeggia via Belgioioso e via Trometta vari percorsi presenti al'interno dei quartieri Celletta e Villa Fastiggi. La bicipolitana, in fase di completamento, ha attualmente un'estensione di circa 72 chilometri. Il progetto finale prevede circa duecento chilometri di percorsi che valgono investimenti per 26 milioni di euro. Altri interventi riguardano i una serie di parcheggi scambiatori, il pagamento delle soste nelle strisce blu oltre al biglietto e all’abbonamento del trasporto pubblico cittadino ed extraurbano tramite lo smartphone e, in accordo con Società Autostrade, in compensazione ai lavori della terza corsia, la realizzazione di altre opere che incideranno positivamente sulla mobilità urbana a vantaggio delle quattro ruote.
Fonte: Comune di Pesaro
Alla Regione è affidato il compito di elaborare il piano regionale delle infrastrutture di rete e dei servizi per il trasporto in bicicletta mentre Province e Comuni sono tenuti a dotarsi dei piani di rete ciclabile sulle strade di propria competenza.
Da oggi i piani della mobilità ciclistica sono "piani di settore" all'interno degli strumenti di pianificazione urbanistico-territoriali, dei trasporti e della mobilità. Gli itinerari di Bicitalia ed EuroVelo contribuiscono a creare le dorsali della rete ciclabile pugliese.
I regolamenti edilizi dei comuni dovranno includere norme per la realizzazione di spazi comuni e attrezzati per il deposito di biciclette negli edifici adibiti a residenza e attività terziarie o produttive e nelle strutture pubbliche. Tutte le nuove strade e quelle esistenti assoggettate a manutenzione straordinaria dovranno essere ciclabili, inclusi sottopassi, sovrappassi e rotatorie, pena la revoca del finanziamenti.
Per maggiori informarsi potete visitare il sito della Regione Puglia.
Fonte: Fiab onlus
E' quanto sostenuto dalla Carta di Bruxelles, il documento firmato nell'Europarlamento il 15 maggio 2009 durante la giornata conclusiva della XV Conferenza internazionale sulla ciclabilità Velo-City, che si prefigge di incentivare l'uso dei "pedali" per gli spostamenti in città.
Le città firmatarie, compresa la città di Torino, si sono impegnate araggiungere almeno il 15% di spostamenti in bici nel proprio territorio entro il 2020.
Per raggiungere un obiettivo di questa portata è indispensabile un forte echiaro impegno politico. Il piano ciclistico della città (Biciplan) è lo strumento fondamentale per dar corpo a questo impegno, è l'insieme organico di progetti e azioni volte a incrementare l'utilizzo della bicicletta sia attraverso soluzioni tecniche sia con attività promozionali e culturali. Rendere più facile e sicura la mobilità con particolar attenzione all'utenza debole, pedonale e ciclabile, è un obiettivo importante dell'amministrazione. Il piano ciclistico può diventare lo strumento perché questo avvenga.
Infatti il piano si configura come l'insieme organico di progetti e azioni utili a rendere più facile e sicuro l'uso della bicicletta in città; il Piano si inquadra all'interno del Piano della Mobilità sostenibile (PUMS)ed in coerenza con lo stesso definisce le priorità d'intervento. Già a partire dai primi anni '90, la città aveva investito risorse e realizzato percorsi ciclabili in parte lungo alcuni assi viabili, in parte lungo le sponde dei fiumi e nei parchi. A fine 2003 la rete ciclistica cittadina aveva uno sviluppo di circa 60 Km lungo la viabilità, e di circa 20 km nei parchi urbani e fluviali. Nel febbraio del 2004, la Città ha approvato il "Piano degli itinerari ciclabili", quale piano di dettaglio del Piano Urbano del Traffico.
A fine 2012 la città è dotata di un sistema di piste/ percorsi ciclo-pedonali e aree pedonali, per uno sviluppo complessivo di circa 175 km (125 lungo la viabilità e 50 nei parchi).
Scarica le slide (Pdf) del piano della mobilità coclabile Biciplan
Fonte: Direzione Infrastrutture e Mobilità del comune di Torino
In bici. Percorsi ciclabili tra Cividale e Tarcento
Autore: Schumann Robert
Prezzo di Vendita: € 18,50
Pagine: 23
Editore: Cooperativa Alea
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