Il rifugio Infernotto nacque nel 1928 su iniziativa dell’allora Corpo Reale delle Foreste e con il contributo di lire duemila stanziate dal Comune di Barge. L’opera fu costruita con lo scopo di agevolare i lavori di rimboschimento della valle Infernotto e fu poi sfruttato dal Corpo Forestale dello Stato come deposito attrezzi e ricovero per gli operai addetti alla manutenzione del vivaio. Nel 1997 la proprietà del rifugio tornò al comune di Barge che lo cedette in comodato d’uso alla locale sezione del CAI per l’utilizzo come capanna sociale.
Il rifugio Vitale Giacoletti situato a quota 2741 mt., è di proprietà della sezione CAI di Barge, e venne costruito sui ruderi della vecchia caserma militare del Losas. Il rifugio è dedicato al forte alpinista bargese Vitale Giacoletti caduto sul Cervino l’8 agosto 1955 e fondatore della locale sezione CAI.Il rifugio, gestito con funzione d’albergo in estate, serve da comoda base per le ascensioni alle punte Udine, Venezia, Roma, Gastaldi, e come punto d’appoggio nel giro del Viso.
Correndo in piano fra le case, lasciata a destra una fontana, la strada scende dolcemente fino a raggiungere il Centro Fondo, che fiancheggiamo sulla sinistra, scartando poi, sempre a sinistra, la strada che riporta le indicazioni “Cuneo 25”. Corriamo in falsopiano con bella vista sulla conca delimitata dalla diga, ai piedi della quale transitiamo, dopo aver superato un sottopasso e proseguito sulla principale che riporta indicazioni per San Giacomo. Dopo la diga la strada inizia a salire con decisione, lasciando sulla destra la centrale elettrica e un punto informativo dell’Enel, e arrivando infine su una strada più importante, la S.P. 301, che imbocchiamo a sinistra seguendo le indicazioni per San Giacomo, Tetti Suet, Tetti Patron, Tetti Garghetti e Rifugio Soria Ellena.
A 1.760 m. d'altitudine, il Rifugio I RE MAGI si trova in Valle Stretta nel Briançonnais (FRANCIA), dipartimento delle Hautes-Alpes. La Valle Stretta, territorio italiano prima della seconda Guerra Mondiale ed attualmente francese – sotto il Comune di Nevache, conserva un fascino italo-francese unico nel suo genere. Situata tra il famoso parco des Ecrins ed il Piemonte, è un piccolo angolo di sole a 30 Km. da Briançon, 10 Km. da Bardonecchia e 80 Km. da Torino.
Bella e lunga gita, sulle tracce della mitica corsa in montagna "3 rifugi"; preparatevi a portare a spalle la bici!! itinerario molto ben segnalato da frecce gialle. molto gentili i gestori dei vari rifugi incontrati.
da non sottovalutare il meteo (zona di temporali e con rocce molto scivolose), il dislivello notevole e la discesa molto ma molto tecnica.
Escursione adatta a chi è già più esperto di MTB, ma comunque che può essere fatta anche da bikers meno esperti che al massimo faranno a piedi alcuni brevi tratti in discesa che presentano difficoltà più elevate e altri con salite un pò più ripide, ma che verranno ripagati dalla bellezza dei territori, che si sviluppano nella maggior parte sulle famose "Colline Rosse" nei comuni di Brusnengo e Curino con il finale sulle colline di Masserano tra boschi, ruscelli e antichi borghi.
Si parte da Brusnengo (BI) e quindi potete parcheggiare le auto o sul piazzale di fronte al Cimitero appena fuori paese andando sulla SP per Masserano, o su quello dove si svolge il mercato che si trova in paese (davanti al distributore di benzina che è sempre sulla SP per Masserano - Curino).
Da Cossato si prende la statale in direzione Trivero, oltrepassato l’abitato di Croce Mosso, si svolta a sinistra seguendo il cartello Mosso S. Maria; si prosegue sulla stessa direttrice quando, prima di entrare in paese, si svolta a destra seguendo le indicazioni per Capo Mosso.
Partendo da Masserano andare verso Brusnengo e passato il Cimitero, giunti sotto alla valle prendere poi a sx la strada che porta a fraz. Morezzi, Bozzone, Bozzonetti e alla diga e arrivati all' incrocio andare a dx sul ponte continuando fino a fraz. Cacciano. Attraversato la frazione, all' incrocio scendere poi a sx verso il Parco Arcobaleno, da dove parte il vero percorso fuoristrada. Alla sbarra di entrata nel parco, prendere lo sterrato a sx (foto a dx) e dopo circa 200 mt arriverete ad un bivio con a dx un sentiero che salendo vi porta sul bordo del Lago delle Piane e alla zona attrezzata per pic-nik. Si continua sul sentiero che sale a volte pedalabile e a volte su tratti molto impegnativi con piccoli strappi molto ripidi da fare a piedi, ma con scenari stupendi sulle colline circostanti e le Rive Rosse, con in lontananza da un lato i vari paesini sui cucuzzoli delle colline e le montagne biellesi dietro e dall' altro la pianura a perdita d' occhio.
Da Lessona centro salite su asfalto a Crosa e al bivio dopo il paese scendete a dx verso Casapinta, quindi al primo incrocio scendete a sx salendo poi verso Mezzana sulla SP 229, procedete senza mai deviare dalla strada principale fino al bivio per Montaldo, dove prenderete a dx passando sulla SP 231. Continuando a scendendere in direzione Soprana arriverete nella valle e passando di fianco a una chiesetta si sale e dopo circa 1km troverete il bivio a dx verso Molinengo-Bozzola-Cimamonte.