The Val di Merse by Bicycle. Itineraries in the province of Siena
Enrico Caracciolo, Andrea Rossi, Jacopo Ruotolo
Prezzo: € 14,00
Numero di pagine: 120
Ediciloeditore
The Val di Merse, a land of great environmental and historical appeal, is located southwest of Siena. Even if it is a charming and original corner of Tuscany, where the open air cathedral San Galgano stretches skywards, dotted with spectacular Etruscan and Medieval sites, it is not yet known to mass tourism.
This make it the ideal place for bicycle tourists who love to feel the breath of the earth. Our guidebook illustrates nine circular routes (including the magnificent city of Siena) and a Grand Tour that touches upon every township in the area.
The routes are suitable to more experienced bicycle tourists as well as to families with children who would like to enjoy the Val di Merse as a peaceful, unhurried pace. Thorough cartography, useful addresses, advice for a safe holiday, information regarding history and facts of the area: a book that is fundamental to learning more about the intimate and mysterious Tuscany. An enchanted landscape that can be easily travelled by bicycle.
45 itinerari tra le province di Genova, Savona e Imperia. Un insieme di percorsi tra mare e monti tutti i pedali.
Itinerari in mountain bike tra mare e montagna attraversando grandi boschi di faggio e aperte e soleggiate praterie, dolci e rotondeggianti rilievi di tipo appenninico, e aspre e rocciose cime con chiara conformazione alpina. Un mix di natura e paesaggi che riunisce buganvillee e stelle alpine, pini marittimi e lecci, faggi e abeti, attraenti spiagge e maestose montagne passando attraverso le province di Imperia, Savona e Genova, ma toccando anche Cuneo, Alessandria e la Francia.
La mountain bike come mezzo per assaporare, nell’abbraccio di una natura imponente, la montagna, le vette che hanno fatto la leggenda del Giro d’Italia e alcuni dei panorami più suggestivi al mondo.
Moltissime le possibilità per i bikers lungo questi trenta percorsi. Si comincia dalle piste ciclabili per raggiungere Cortina partendo dalle più importanti località nei dintorni, in modo da collegare la capitale delle Dolomiti a Belluno, Bolzano, Lienz attraverso ferrovie dismesse e strade alternative a quelle più trafficate.
Ci sono poi le descrizioni dei numerosi itinerari ad anello, che possono essere vissuti come tranquille “passeggiate” nella natura, da compiere in una giornata, oppure come percorsi di
allenamento, da compiere in tempi più brevi.
Un capitolo del tutto nuovo per una guida in mountain bike è quello che riguarda i giri intorno ai grandi gruppi montuosi. In questo caso gli anelli si trasformano in itinerari di grande respiro e sono percorsi che si svolgono intorno ai principali gruppi dolomitici che circondano Cortina e Misurina e per i quali si utilizzano strade asfaltate, sterrate, mulattiere e sentieri. Si sale poi verso i rifugi più conosciuti mentre una intera sezione viene dedicata alle discese che sfruttano gli impianti di risalita come cabinovie e seggiovie che trasportano le biciclette per poi lanciarsi su sentieri e strade e ritornare a valle.
Per i più allenati, gli autori prevedono anche il grande tour in 6 tappe delle Dolomiti di Cortina e Misurina, un giro in alta montagna immersi per sei giorni in una natura incontaminata.
Di proprietà del Comune di 0ncino e del CAI sezione di Cavour, sorge nei pressi del lago dell’Alpetto, accanto all’edificio storico del 1866, primo rifugio del Club Alpino Italiano.
Posto nel grande pianoro (Pian Rosso,) sopra l'abitato di Viozene, il Rifugio Mongioie è punto di partenza ideale per escursioni in alta quota.
Il massiccio del Mongioie (mt 2630) degrada verso il rifugio con formazioni calcaree spettacolari alte fino a 350 mt dove poter arrampicare su roccia bellissima.
Aperto nel 1994, è posizionato quasi al centro topografico del sistema montuoso che costituisce il grande catino dell'alta valle Cervo. E' adagiato su due selle (le Selle di Rosazza), e affacciato sul torrente Cervo e sui comuni di Rosazza e Piedicavallo. E' in quella posizione fin dal 1840, ultimo baluardo di un lembo di terra che nasce, a monte, dalla Punta della Gragliasca (2412 m. s.l.m.).
La Baita Gimont è lo storico rifugio alpino della zona, posto a 2035 m di quota che prende il nome dall'omonimo vallone in cui è situato; sorto quando ancora non esisteva l'area sciabile, oggi si ritrova nel cuore del comprensorio della Via Lattea, Monti della Luna, Monginevro.
Lo spettacolare panorama sul monte Chaberton è di imparagonabile bellezza, grazie all'ottima esposizione e alla varietà dell'ambiente innevato o verdeggiante. Nelle giornate di bel tempo si possono apprezzare i caldi raggi del sole seduti o sdraiati nell'ampio spazio esterno. L'accoglienza degli ospiti è semplice e confortevole e offre una cucina genuina e curata a base di prodotti locali.
Il rifugio è situato all'alpeggio Selleries nel Comune di Roure, ed è punto di partenza per numerose escursioni nel Parco Orsiera-Rocciavrè.E' possibile raggiungerlo a piedi, in bici o in auto dalla conca di Pracatinat, partendo dalla SS 23 nei pressi della località Depot, poco dopo Villaretto in Val Chisone.