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Il 7 ottobre si è svolta l'Eroica, la cicloturistica d'epoca più importante e famosa al mondo per i valori e le caratteristiche che la propongono come un modello da imitare e d'amare un po' ovunque, sia in Europa che in Asia che nelle Americhe, come molto probabilmente accadrà presto. Oltre cinquemila; per la precisione 5025, dunque poco oltre la soglia dichiarata come limite massimo per le opportunità offerte dal territorio e per la qualità della proposta che caratterizza L'Eroica: "Ma quando arrivano le richieste dei grandi campioni che hanno scritto la storia del ciclismo e sono tuttora i beniamini degli appassionati è impossibile resistere", hanno dichiarato gli organizzatori durante la cena degli Eroici, il mega raduno culinario della vigilia, che anticipa il menù dei ristori da favola dei quattro percorsi de L'Eroica. Quest'anno a L'Eroica di campioni veri del ciclismo ce ne sono stati numerosissimi; da Italo Zilioli a Franco Bitossi, Erik Zabel, Silvano Contini, Tommy Prim, Peter Thaler, Idrio Bui, Daniele Righi, Patrizio Gambirasio. Poi i due Moser, zio Francesco, festeggiatissimo come sempre, e il giovane Moreno che a marzo scorso ha dominato un'altra gara eroica, quella volta per professionisti, con la stessa identica partenza da Gaiole in Chianti e arrivo a Siena, per lui un arrivo da autentico dominatore a braccia levate. E poi l'immenso Felice Gimondi, accolto da mille abbracci e strette di mano per il campione, non solo in sella alla bicicletta, che ha guadagnato l'amore di milioni di tifosi per il confronto con uno dei più forti corridori di sempre, Eddy Merckx. Per L'Eroica 2013 Felice Gimondi ha indossato la maglia di campione del mondo che conquistò a Barcellona nel 1973 quando batté in volata Freddy Maertens, Luis Ocana e proprio Eddy Merckx. Giornata di suggestioni fortissime, dunque a L'Eroica, che ha visto la presenza record di donne al via, ben il dodici per cento dei partecipanti e, altro record, il 34 per cento di stranieri da 39 diversi Paesi. L'Eroica affascina sempre più, dal lontano oriente con la seconda edizione de L'Eroica Japan, che si disputerà il 22 maggio 2014, e la neonata L'Eroica Britannia in programma dal 20 al 22 giugno 2014 (www.eroicabritannia.co.uk).

Fonte: comunicato stampa l'Eroica

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Il 5 ottobre, è stato inaugurato, con l'escursione di circa duecento appassionati di trekking e mountain bike, la Ciclovia del Parco Nazionale dell'Alta Murgia "Jazzo Rosso - San Magno - Castel del Monte" che si sviluppa per una rete di 67 km suddivisi in 7 percorsi nei territori di Ruvo di Puglia, Corato e Andria. Il progetto del percorso ciclopedonale rappresenta una delle opere più importanti realizzate all'interno del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: tutti i percorsi si caratterizzano come multifunzionali e sono in grado di soddisfare differenti utenze legate al turismo di natura. L'intera rete è, per le sue caratteristiche, percorribile con l'uso di mountain bike. Il taglio del nastro, effettuato dal Presidente del Parco Cesare Veronico, si è svolto presso Jazzo del Demonio (Ruvo di Puglia) alla presenza dell'Assessore Regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Giovanni Giannini, del Sindaco di Ruvo di Puglia Vito Nicola Ottombrini, dei delegati delle province di Bari e Barletta-Andria-Trani, del Direttore dell'Ente Parco Fabio Modesti, di una rappresentanza del Corpo Forestale dello Stato e del personale dell'Ente Parco. Tutti i tracciati sono stati attrezzati con segnaletica, punti di sosta e quattro aree pic nic. L'opera è stata interamente progettata da personale interno al Parco ed è stata cofinanziata con fondi FESR per un ammontare totale di circa 400.000 Euro. Responsabili dell'organizzazione delle escursioni, le associazioni Asd Talos e CAT Bari che hanno curato tutti gli aspetti logistici dell'evento in collaborazione con i tecnici dell'Ente che hanno curato il progetto: l'Arch. Maria Giovanna Dell'Aglio, il Geom. Luigi Bombino, la Dott. Luciana Zollo.
"Con questo progetto – ha commentato il Presidente del Parco, Cesare Veronico – possiamo dire che abbiamo mezza Carta Europea del Turismo Sostenibile in tasca. Già questa mattina è stato allestito da Vivilitalia- Talenti Italiani il primo pacchetto turistico per chi, da tutta Europa, fosse interessato a percorrere i nostri itinerari: l'intermodalità del progetto prevede infatti che un turista possa partire da Berlino in aereo, arrivare all'aeroporto di Bari Palese e raggiungere direttamente, con il treno della Ferrotramviaria, la stazione di Ruvo da cui partire direttamente per il Castel del Monte.
Fonte: www.parcoaltamurgia.gov.it

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Si chiama Nirit Levav Packer ed è un'artista israeliana che ha raggiunto una certa fama per un suo stile particolare: La sua specializzazione principale risulta essere infatti quella che lui stesso definisce arte approssimativa, o meglio riciclata. Le sue invenzioni preferite sono davvero tante, ma in primis risultano essere soprattutto i cani, che realizza utilizzando un tipo di materiale davvero insolito per queste cose, vi stiamo parlando di catene di bicicletta.
I suoi soggetti preferiti sono i cani, che ricrea impiegando un materiale decisamente insolito: le catene di bicicletta.
L'artista, diplomata alla Parson School of Desing di New York lavorava precedentemente nel settore della moda, ed in particolare disegnava abiti da sposa, ma sentiva che questo ruolo limitava la sua creatività e ha deciso di dedicarsi all'arte "pura". Unita con una passione per l'ambiente ed il riciclo, ha portato alla nascita di opere decisamente insolite e curiose.
Fonte: notizie.delmondo.info

Martedì, 08 Ottobre 2013 08:44

Ryohei Oguchi. Giro del mondo in bici

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Viaggia da quasi cinque anni in bicicletta e nel suo giro del mondo, ha già attraversato Nuova Zelanda, Australia e diversi Paesi dell'Estremo e Medio oriente. Due anni fa ha fatto tappa anche in Italia. Il progetto dei due ciclisti prevede di puntare sull'Africa e concludere la grande fatica entro il 2014, in Sud America. Ryohei è stato un consulente finanziario, ma ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle per inseguire il suo sogno universitario di pedalare in tutto il mondo. Parlando del suo incredibile viaggio con Laura Scott del blog The Locals, che li ha incontrati su un traghetto nel loro tragitto da Parigi a Londra, l'uomo ha raccontato: "Ho tenuto questo desiderio nel mio cuore e si è avverato. Ogni giorno vado in bicicletta e incontro moltissime persone e vedo tanti bei paesaggi".
Quali sono le prossime tappe previste per questa coppia di intrepidi ciclisti? Da Londra vogliono dirigersi in Irlanda, poi puntano dritti verso il Sud della Francia, la Spagna, il Portogallo e il Marocco. Sperano di viaggiare per altri 2 o 3 anni, coprendo tutta l'Africa occidentale e le Americhe.
Fonte: http://greenme.it

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Polibikes è un servizio di bike-sharing – avviato attraverso il recupero di biciclette dismesse - nato con l'intento di migliorare la mobilità del campus Bovisa, un progetto promosso in collaborazione con l'Università in cui gli studenti sono co-progettisti ed utenti del servizio. Mobilità intesa come utilizzo e condivisione di biciclette, con il fine di offrire un modo alternativo di spostarsi all'interno e all'esterno del campus sollecitando gli utenti a modificare quelle abitudini che hanno un pesante impatto ambientale. L'idea alla base di Polibikes è quella di non investire sull'acquisto di nuove biciclette ma di effettuare un recupero di quelle abbandonate in ambito urbano. A Milano, come riporta una denuncia dell'Ente AMSA sul Corriere della Sera del Gennaio 2012, ogni anno vengono smaltite circa 800 bici. Questo recupero, sia fisico che funzionale, verrà effettuato dagli studenti stessi; da qui l'idea di un servizio "co-progettato e destinato agli studenti". Sono previste una serie di modalità possibili per il recupero biciclette quali: (I) una collaborazione diretta con l'AMSA e la Polizia Comunale, (II) la creazione di un evento "CALL 4", in cui si invitano i cittadini a donare oggetti che riguardino il mondo della biciclette ed infine (III) una sponsorizzazione da parte degli negozi storici milanesi, uno su tutti "Rossignoli". Anche per quanto riguarda la riparazione dei mezzi recuperati è prevista una partecipazione attiva da parte degli studenti attraverso uno scambio di saperi. Il tutto avrà luogo in uno spazio dedicato all'interno del campus che fungerà da ciclo-officina e da laboratorio di recupero biciclette. Nella sua fase di lancio, il servizio Polibikes si sviluppa basandosi su un bike sharing di tipo "one way" in cui le biciclette siano prelevate e rilasciate nello stesso posto. Nella fase di sviluppo, sono comunque previsti dei modelli di sviluppo alternativi, come la creazione di cluster di utenza, lo studio di una rete di connessione capace di unire le varie sedi e punti di raccordo con le fermate dei mezzi di trasporto pubblico. I primi passi di questo progetto prevedono una sensibilizzazione dell'utente verso l'utilizzo della bicicletta, uno sviluppo della mobilità privata "nel campus" per poi implementare a questo concetto l'interconnessione fra le varie sedi universitarie. Tecnici universitari che, ogni giorno, si trovano a fare i conti con gli spostamenti — dalle sedi principali ai vari dipartimenti sparsi nell’hinterland e in alcuni casi anche in altre città della Lombardia come Como e Lecco — di una massa tale di persone che, contando anche personale, dottorandi e borsisti, per i numeri potrebbe essere paragonato a una città mediamente popolata. Un agglomerato in continuo movimento che richiede strategie continue per essere reso meno impattante. E per cui l’attenzione si sposta in modo repentino. Passando dai veicoli elettrici al carpooling e bikesharing. Fino alla riconquista degli spazi urbani e alla contrattazione degli incentivi sui mezzi di trasporto pubblico. Mosse che, in diversi casi, per diventare operative coinvolgono anche gli studenti, oppure i residenti dei quartieri che ospitano gli atenei milanesi. Una sterzata sicura verso la mobilità sostenibile che, oltre quella di Milano, sembra diffondersi anche in altre città italiane. Ad esempio, ultimo in ordine di tempo, il comune di Jesi (in provincia di Ancona), che ha lanciato un piano integrato per migliorare l’efficienza dei mezzi di trasporto con card multiuso per gli spostamenti ecosostenibili.

Fonte: www.politesi.polimi.it  www.corriere.it

Lunedì, 07 Ottobre 2013 08:48

Vélib. Noleggiare una bici a Parigi

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Uno dei modi migliori per visitare la capitale francese è girare in bicicletta prendendo i propri ritmi. A Parigi sono molti coloro che girano in bici e non si tratta solo di turisti, ma anche di semplici residenti che prediligono spostarsi con un mezzo ecologico come la bicicletta. L'uso della bicicletta è anche sostenuto da abbonamenti studiati ad hoc che permettono con pochi euro di assicurarsi un noleggio bici per tutto il giorno, il mese o addirittura per tutto l'anno grazie a Vélib', il servizio del comune di Parigi. Vélib' è un sistema innovativo di locazione di bici in libero servizio. A Parigi, più di 1000 stazioni automatiche, distanti 300 metri circa, mettono a vostra disposizione qualcosa come 15000 bici di città. Abbastanza comode ed attrezzate di un cesto, con tre velocità e di un sistema di illuminazione, le bici sono intrattenute regolarmente dalla città. La carta vincente maggiore di questo servizio è che permette agli utenti di prendere una bici in una stazione, poi di lasciarla in un'alta, una volta il suo tragitto effettuato.
A seconda delle esigenze, Vélib' offre diverse soluzioni per noleggiare una bici a Parigi. Per il noleggio bisogna fare un abbonamento che puo essere di un giorno (1,70€) fino ad un massimo di un anno (a partire da 19€), la prima mezz'ora è gratis e poi si paga in base a quanto tempo la si usa. Per affittare una bici è necessario aver una carta di credito, una carta Navigo (o velib). Per le lunghe pedalate per le vie di Parigi sono consigliati altri servizi più economici, per esempio suwww.velo-electro.com, www.allovelo.fr o www.parisbiketour.net potete affittare una bici a circa 15€ la giornata.
Se si vuole viaggiare più in sicurezza ed evitare il traffico automobilistico è consigliato munirsi di una mappa delle piste ciclabili. Altrimenti se avete già una destinazione stabilita è possibile calcolare il percorso suvgps.paris.fr. La mappa interattiva è fatta molto bene e offre la possibilità di scegliere tra il percorso più veloce e quello più sicuro.
Inoltre vi è anche la possibilità di prenotare visite turistiche sempre a bordo della bici. Per maggiori info e dettagli, vi rimandiamo al sito ufficiale https://abo-paris.cyclocity.fr.
Fonte: www.parisflatrent.com

Lunedì, 07 Ottobre 2013 08:35

Ferrara: La Citta' delle biciclette

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Ferrara è la "città italiana delle biciclette", dove l'utilizzo di questo mezzo da parte dei cittadini è tra i più alti in Europa: nel 1991 la percentuale di utilizzo era del 30,7% contro il 30% di Copenhagen o il 27,8% dell'Olanda. Nel 2000 un'indagine realizzata da DataBank su un campione rappresentativo ha ribadito che il 30,9% dei ferraresi continua ad utilizzare la bicicletta ma il popolo dei ciclisti ferraresi è pari a circa l'89,5% dei suoi 135.000 abitanti.
Ad ogni accesso della città è posto un cartello con la scritta "Ferrara città delle biciclette" seguito dalla citazione dell'adesione alla rete europea delle città amiche della bicicletta "Cities for Cyclists" e dal riconoscimento Unesco di città patrimonio dell'umanità.
La città storica viene infatti considerata come un'unità urbanistica che privilegia l'integrazione della componente ciclistica, mentre per l'esterno-città sono state realizzate apposite piste ciclabili che consentono di raggiungere numerosi quartieri periferici.
La consapevolezza di essere non soltanto la città italiana con il maggior numero di ciclisti ma di attestarsi anche a livelli europei, ha portato l'Amministrazione a dedicare a partire dal 1995 numerosi progetti ed iniziative per migliorare e aumentare l'uso della bicicletta.

1995 adesione alla rete europea Cities for Cyclists
1996 costituzione dell'Ufficio Biciclette presso l'Assessorato all'Ambiente
1997 sottoscrizione della Bicycle Charter – Carta della Bicicletta per favorire l'uso della bicicletta e la rimozione degli ostacoli che ne rallentano lo sviluppo
1998 approvazione dell'innovativo Biciplan all'interno del Piano Urbano del Traffico
1999 posizionamento del cartello stradale "Ferrara città delle biciclette" a tutti i principali accessi alla città
2000 1° Premio Città Sostenibili del Ministero dell'Ambiente per l'istituzione dell'Ufficio Biciclette per la mobilità sostenibile
2001 realizzazione della Carta ciclabile di Ferrara, cartina con stradario e indicazione della rete ciclabile, dei comportamenti corretti da tenere, della segnaletica dedicata ai ciclisti e informazioni sui servizi
2002 avvio dell'Operazione Ladri di biciclette per limitare i furti di bici
2003 premio europeo per la Settimana della Mobilità organizzata a Ferrara
2004 avvio del sistema "C'entro in bici" per l'utilizzo gratuito di biciclette pubbliche da parte dei pendolari
2005 avvio di "RiCicletta", laboratori gestiti da cooperative sociali per il riciclo delle biciclette abbandonate
2006 ampliamento del servizio con sistema "C'entro in Bici" in 8 punti della città, gestione affidata a "FerraraTUA"
2007 PPB (Piano Parcheggi Biciclette) su iniziativa della Circoscrizione Centro cittadino
2008-2009 Anno della Bicicletta: promosso dal Comune di Ferrara e coordinato da AMI. Oltre 80 iniziative di promozione all'uso della bicicletta.
2009 Premio GPP (Progetti sostenibili e green public procurement 2009) - Menzione speciale al Comune di Ferrara. "Una menzione speciale viene indirizzata dalla Commissione al Comune di Ferrara, per aver svolto, fin dal 1994, attività di Green Procurement, istituendo un apposito assessorato all'Ambiente.
Ferrara è nota in tutto il mondo per essere una città che valorizza gli alimenti biologici, per aver promosso l'uso delle biciclette ed istituito un apposito ufficio per la "mobilità sostenibile"che ha consentito alla città di essere nota a livello internazionale come la città delle biciclette, simbolo della sostenibilità e della qualità della vita locale.
Inoltre, le attività inerenti all'adesione al processo di Agenda21 comportano in particolare l'intensificarsi delle attività internazioni e, da ultimo, la partecipazione al progetto europeo Pro-EE per la promozione dei prodotti e servizi ad alta efficienza energetica ha costituito un ulteriore elemento per qualificare l'eccellenza dell'operato dell'amministrazione."
2010 Convenzione Comune di Ferrara - AMI con il trasferimento all'Agenzia della Mobilità di tutte le attività di promozione dell'uso della bicicletta e del coordinamento di piani di mobilità ciclistica attraverso una specifica attività di Bicycle Management
2011 1° premio del Campionato nazionale di Ciclabilità Urbana, prima edizione del Giretto d'Italia
2011 Campagna per ridurre il numero di incidenti con coinvolgimento di ciclisti
2012 Campagna contro i furti di biciclette
2013 Campagna per l'uso adeguato di sistemi di illuminazione delle biciclette
2013 Collocazione di ContaBicy sulle ciclabili di accesso alla città storica
2011-2014 Promozione della diffusione delle Cargo Bike nell'ambito del progetto europeo cyclelogistics.eu
Fonte: www.ferrarainbici.it

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La storia di Norberto De Angelis, è senza precedenti che supera i confini geografici italiani e non solo. Campione europeo di football americano, nel '92 perde l'uso delle gambe dopo un incidente d'auto. L'incidente avvenne lungo la strada che collega Dar es Salaam a Matembwe, nel sud della Tanzania, dove era volontario del CEFA: CEFA - il seme della solidarietà Onlus è una ONG di Volontariato Internazionale, che dal 1972 lavora per sconfiggere fame e povertà realizzando progetti di sviluppo sostenibile prevalentemente di carattere agricolo. A questi progetti si associano attività specifiche di animazione sociale, formazione e di educazione igienico-sanitaria, supporto e inserimento sociale e lavorativo ai soggetti svantaggiati e disabili.
CEFA in Tanzania dal 2009 sta realizzato il progetto LESS is MORE: Labuor, Empowerment and Social Services for vulnerable people in Dar es Salaam.
Durante il tragitto Norberto si fermerà in varie realtà e località in cui il CEFA ha operato o sta operando. Un mangimificio, un allevamento di polli, una latteria (in collaborazione con Granarolo) che fornisce latte ad oltre 25.000 bambini nelle scuole, un orfanotrofio, progetti di sviluppo agricolo, il parco nazionale del Mikumi e infine un progetto di empowerment, di inserimento sociale e nel mondo del lavoro di persone svantaggiate nel comprensorio di Dar Es Salam. Il nome del progetto è Less is More. Non a caso questo progetto sarà la tappa finale del tragitto. Il CEFA in Tanzania desidera, insieme a Norberto testimone diretto che vive in prima persona la disabilità e che incontra le Comunità, aiutare una delle fasce più svantaggiate dell'Africa Sub – sahariana, ovvero le persone con disabilità fisica e mentale.
Il 10 ottobre, da Milano, Norberto De Angelis saluterà l'Italia e volerà in Tanzania per attraversarla con la sua handbike. Sono 800 km di strade impervie e selvagge, per provare a se stessi e ai tanzaniani che più forte della volontà e della propria persona, non c'è pregiudizio che tenga! La sua impresa si svolge a favore del progetto LESS IS MORE per cui il CEFA Onlus lavora dal 2009 in Tanzania.
IL TRAGITTO
- A Matembwe: la partenza dal villaggio dove Norberto è stato volontario. Norberto sarà accolto e accompagnato da persone della Matembwe Village Company, l' impresa di villaggio che da vent'anni crea iniziative di sviluppo economico sostenibili nel territorio (Incubatoio, allevamenti avicoli, mangimificio, scuola secondaria, acquedotti ed energia elettrica)
- A Njombe, il centro principale della regione e capitale di regione, Norberto inconterà autorità regionali,(la Njombe Milk Factory altro esempio di sviluppo economico, vedi www.africamilkproject.org) oltre che realtà locali che operano nell'ambito della disabilità.
- A Makambako - Wangingombe: Incontro con il Centro di riabilitazione su base comunitaria gestito dal CESC project di Roma.
- A Iringa, altro capoluogo di regione: Norberto incontrerà le autorità regionali insieme ad alcune delle realtà che operano nell'ambito della disabilità:
• Nyumba Ali (casa famiglia gestita da una coppia di Bologna che accoglie disabili e fornisce servizi di fisioterapia),
• Neema Craft (progetto della chiesa anglicana con ostello, ristorante-bar e laboratori artigianale gestiti da disabili).
- A Ilula: Incontro Centro per bambini disabili gestito da un missionario italiano
- A Morogoro: Incontro con le autorità locali e visita ad un centro diurno per bambini disabili che opera in città.
- all'Arrivo a Dar es Salaam: Norberto incontrerà il progetto "LESS is more" per l'inserimento professionale dei disabili.
La festa per l'arrivo di Norberto vedrà un incontro con tutte le Disabled People Organizations locali con cui abbiamo collaborato in questi anni, coinvolgendo autorità locali e statali cui Norberto consegnerà un messaggio sul significato della sua "impresa" e sulle politiche e iniziative da attivare/rinforzare in Tanzania.
Fonte: www.mentalitasportiva.it www.verieroi.it

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L'area delle Greater Blue Moutains, iscritta tra i Patrimoni dell'Umanità, si estende per oltre un milione di ettari. La regione presenta inoltre foreste tanto dense che l'albero più antico del mondo, il pino di Wollemi, è continuato a crescere indisturbato in una remota valle di questa zona fino al 1994.
L'area della Greater Blue Moutains offre percorsi e itinerari per ogni livello di difficoltà e lunghezza. Migliaia di chilometri di sentieri antincendio attraversano in questa zona le creste delle scarpate e scendono nelle valli sottostanti.
Potrete provare il vostro livello di preparazione fisica sui 120 chilometri di territorio collinoso da Glenbrook a Wentworth Falls. Questa pista vi farà attraversare il lato meridionale della cresta della montagna, soprannominata "Labirinto blu" dai primi esploratori confusi dalla conformazione labirintica delle creste, tutte uguali tra loro.
Esplorate i punti panoramici della Jamison Valley o seguite la rotta dell'esploratore George Caley sul percorso da completare in cinque ore lungo Mount Banks Road. Ammirate le stupende vedute dalle cime basaltiche di Mount Banks e i panorami che si aprono su Grose River Gorge. Al contrario di Caley, che vedendo la fitta nebbia su Grose Valley si arrese e non attraversò le Blue Mountains, voi non tornerete a Sydney delusi.
Seguite piste asfaltate lungo i 10 chilometri del tour di Blackheath, oltrepassando Govets Leap, Evans Lookout, Pulpit Rock e Perrys Lookdown. Lungo il Murphy's Trail tra Wentworth Falls e Woodford potrete fermarvi per fare una nuotata all'Ingar Picnic Ground. Avrete bisogno di questa sosta, dal momento che questa passeggiata della durata di tre-quattro ore comprende alcune brevi ma ripide parti in salita.
Fonte: www.australia.com/

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Alleanza per il Clima e Naviki promuovono un Premio per video creativi sul passaggio da auto a bici. Partecipa all'Oscar dei Ciclisti per film maker creativi che amano andare in bicicletta con il tuo clip autoprodotto. Sei invitato a partecipare a questo concorso con il tuo clip autoprodotto! Il clip dovrebbe motivare gli automobilisti a passare alla bicicletta, preferibilmente (ma non necessariamente) utilizzando Naviki. Clip creativi e spiritosi così come l'utilizzo di dati e materiale più serio sono i benvenuti.
Il concorso è aperto fino al 31 Ottobre 2013. I migliori clip saranno pubblicati su www.naviki.org.
Nel fare il clip tieni a mente che dovrà:
Essere muto (consentito accompagnamento musicale) per essere comprensibile in tutta Europa.
Durare massimo 90 Secondi.
Non essere necessariamente professionale. Prova solo a essere creativo e chiaro.
I clip potranno essere caricati:
Sulla pagina Facebook di Naviki.
Su un qualunque canale video pubblico il cui link sarà inviato via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Una giuria composta da ciclisti ed esperti di comunicazione dei diversi partner del progetto Naviki selezionerà i migliori clip.
La decisione della Giuria sarà insindacabile e la partecipazione è a proprio rischio

Fonte: www.naviki.org