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Parte l’iniziativa “Bike2school. A scuola in bici” a cui possono partecipare allievi e docenti delle scuole medie ticinesi. 

Dopo aver sostenuto per alcuni anni l’azione “bike to work”, che sarà riproposta a breve alle aziende, nel 2013 verrà lanciata dal Cantone l’iniziativa sorella “Bike2school”, indirizzata ad allievi, docenti e personale delle scuole medie ticinesi. Il Cantone ne sarà patrocinatore fino all’anno scolastico 2014 – 2015. 
Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport e il Dipartimento del territorio invitano tutti gli allievi e i docenti delle scuole medie cantonali ad aderire all’iniziativa indetta da PRO VELO Svizzera, associazione nazionale per la promozione della bicicletta.
Scopo dell’azione è quello di indurre il maggior numero possibile di persone a recarsi a scuola, almeno per un tratto di strada, seguendo il principio della mobilità lenta (in bicicletta o a piedi). Far conoscere ai giovani in età scolastica le possibilità offerte dalla mobilità lenta è un’efficace formazione nell’ambito della circolazione stradale, volta a limitare gli spostamenti individuali motorizzati, senza dimenticare che i tragitti a piedi o in bicicletta portano degli indubbi benefici alla salute. Nel 2011 hanno aderito all’iniziativa nazionale 112 scuole di 19 Cantoni per un totale di 204 classi iscritte: 4.113 allievi e 162 docenti hanno percorso un totale di 360.020 chilometri svolgendo 247 attività parallele legate alla sensibilizzazione all’utilizzo della bicicletta e alla sicurezza sulle strade. 

Fonte: www.tio.ch

Lunedì, 25 Febbraio 2013 12:53

NOVARA LA CAMPAGNA ANTISMOG RINVIATA

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Novara, la campagna antismog? Solo un invito a usare bici e bus. Stop a targhe alterne e domeniche a piedi: contro l'inquinamento solo idee. Tutti i piani del Comune sono state rinviati.

 

Libera l’aria. Dipende anche da te» è lo slogan della campagna di sensibilizzazione avviata in questi giorni dal Comune sull’inquinamento atmosferico. Dipende «solo» da te, si potrebbe osservare, visto che quest’inverno le azioni messe in campo dall’amministrazione partite con una dettagliata delibera «programmatica» in 14 punti assunta il 13 dicembre scorso, si sono svuotate una dopo l’altra.

 

Targhe alterne. È la misura di maggiore impatto ed efficacia, da applicare «al verificarsi di particolari condizioni di persistente superamento del limite dei 50 microgrammi al metro cubo di polveri sottili Pm 10». Il blocco parziale alla circolazione era programmata per due settimane, dal 28 gennaio al 1° febbraio e dal 25 febbraio al 1° marzo, salva la possibilità di sospenderlo sulla base del parere di una commissione tecnico-consultiva appositamente istituita, chiamata a valutare le previsioni dei livelli d’inquinamento in base anche alle condizioni meteo. Non se ne è fatto nulla, né a gennaio né a febbraio, nonostante la soglia di 50 microgrammi sia già stata superata in 21 giorni, 15 a gennaio e 6 a febbraio. Compresi quattro dei cinque giorni in cui erano programmate le targhe alterne a gennaio, quando le previsioni evidentemente erano sbagliate. Adesso non sembrano molto più azzeccate: ieri doveva nevicare, fino a sera non è caduto un fiocco. 

Stop ai veicoli più inquinanti. Circolazione vietata per 8 ore al giorno (contro le 5 precedenti) per i mezzi fino all’Euro 2 diesel ed Euro 1 benzina. È l’unica misura concreta attuata, per altro solo da fine gennaio: c’è voluto un mese e mezzo per ordinare e installare la segnaletica. Controlli pochi, multe una manciata. 

Riscaldamento. Riduzione da 14 a 13 ore del periodo di accensione degli impianti: nessun controllo. Rispetto dei limiti di temperatura negli edifici: poche verifiche, non risultano sanzioni. 

Domeniche ecologiche. Ne erano previste tre, una al mese a gennaio, febbraio e marzo. Gennaio e febbraio sono passati senza che ne venisse organizzata alcuna. Ma il sindaco ha assicurato: le faremo in primavera. 

Campagna di comunicazione. È appena partita, con affissione di manifesti, diffusione di brochure e volantini, messaggi web. L’ideazione è stata affidata a un grafico di fiducia, Alberto Piccolini, indicato dall’addetto stampa del Comune, per una spesa di 600 euro. Le immagini sono efficaci: la cupola di San Gaudenzio avvolta nel grigiore, con una mano che la pulisce facendo spuntare il cielo azzurro. Le «cinque mosse per battere lo smog», per le quali si chiede la collaborazione dei cittadini, non sembrano invece particolarmente originali: «Muoviti il più possibile a piedi», «Riscopri il trasporto pubblico», «Usa la bicicletta», «Quando vai in auto, rallenta», «Abbassa la temperatura di casa». Ci si affida agli appelli alla buona volontà. 

Fonte: Claudio Bressani di edizioni.lastampa.it.
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Una bicicletta realizzata interamente in cartone: l’idea è di Izhar Gafni, designer israeliano con la passione per il bricolage e il riutilizzo dei materiali di scarto. Come possiamo vedere nel video realizzato da Tuttogreen, originale dal punto di vista del design ma anche ultra leggera, la prima bici al mondo in cartone, ha richiesto circa 18 mesi di lavoro, è perfettamente ecosostenibile e addirittura impermeabile all’acqua. 

Grazie all’utilizzo di uno speciale composto chimico, il cartone è in grado di resistere non solo all’acqua ma anche al fuoco. Le gomme, dal cerchione rigorosamente cartaceo, derivano da vecchi pneumatici in disuso. Al posto della catena vi è invece la cinghia di un motore a scoppio. Ciò che rende speciale la bici è però il cartone ripiegato su sé stesso tante volte come se fosse un origami. Questo procedimento rende la bicicletta forte e decisamente resistente. Amica dell’ambiente quindi ma anche del risparmio. I costi di produzione della bici si aggirano intorno ai 9 dollari.
Questo fa sì che possa essere venduta sul mercato a soli 19 dollari, circa 14 euro.

Chissà che presto non la vedremo circolare anche per le nostre città. 

Fonte: nonsprecare.it

Giovedì, 21 Febbraio 2013 12:03

BICINFESTA DOMENICA 17 MARZO 2013

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Una grande novità! Bicinfesta di Primavera, 27ª edizione, coincide quest'anno con una DomenicAspasso. Domenica 17 marzo è infatti la prima delle otto domeniche a spasso (cioè senz'auto, o quasi) che il Comune di Milano ha programmato per il 2013. Attraversare in compagnia di un migliaio di concittadini in bici i viali resi più spaziosi, sicuri e silenziosi grazie alla drastica riduzione di traffico motorizzato. Sarà per tutti una esperienza nuova ed emozionante e ci permetterà di prefigurarci la Milano del futuro con meno auto, più mezzi pubblici, tante bici e pedoni.

 

L'ospite d'onore quest'anno è Alessandra Faiella, attrice di teatro, televisiva, radiofonica, ma soprattutto amica della bicicletta. Alessandra ha accettato con slancio il nostro invito. Ma ci sarà pure alla partenza in via Dante... proprio lei, una dolcissima, eterea Primavera, uscita in bici dalla matita di Aldo Monzeglio, presidente onorario di Ciclobby. Vigileranno sul corteo la Polizia Locale, la Protezione Civile di Settimo Milanese nonché i nostri volontari del servizio d'ordine. Per piccoli inconvenienti meccanici ci saranno i meccanici de La Bottega di Peter e alcuni nostri meccanici volontari. Passeremo per il nuovo quartiere di Santa Giulia e termineremo la nostra pedalata ospiti del Centro Sportivo "Rogoredo'84". Il corteo dei ciclisti vi farà un ingresso particolarmente coreografico, per la gioia dei fotografi perché percorreremo l'intero anello che circonda il campo di calcio. All'interno di questo ampio centro sportivo dotato di aree alberate, si svolgerà la tradizionale festa conclusiva con sorteggio di premi, il ristoro e il ballo popolare accompagnato dai musici de La corte del re sole.
Anche quest'anno ci saranno tanti premi da estrarre a sorte fra i partecipanti:
3 giorni a Seefeld in Tirolo per 2 persone, premio offerto da L'Austria per l'Italia, l'associazione di alberghi austriaci in cui si parla italiano;
3 giorni per 1 persona a Malosco in Val di Non, premio offerto da Hotel Bel Soggiorno;
1 abbonamento per 2 persone a Namur;
Abbonamenti alla rivista Giardinaggio.
Inoltre verranno estratte a sorte biciclette offerte dai Ciclobby Point.
Per concludere non può mancare l'appello a tutti i soci di Ciclobby: vi aspettiamo nei giorni cruciali che precedono Bicinfesta perché abbiamo bisogno del vostro aiuto. Come può aiutarci ognuno di voi? Distribuendo i volantini di Bicinfesta, regalando qualche ora di presenza al gazebo, ingrossando le file del servizio d'ordine di Ciclobby.

Chiamateci o scriveteci e ciascuno di voi certamente troverà l'incombenza che gli sembrerà più confacente. 

Qui trovate le principali informazioni:
Iscrizioni da sabato 9 marzo al gazebo di via Dante ang.Cairoli oppure in segreteria Ciclobby.
Contributo di 5 euro gli adulti, 3 i bambini, gruppi familiari e gruppi Fiab provenienti da altre città.
In regalo borsa-zainetto con utili gadget. Il ritrovo è in via Dante, dalle ore 9 per chi non si è iscritto nei giorni precedenti. Vi consigliamo di non aspettare l'ultimo giorno! Evitate la coda della domenica. La partenza è alle ore 10.45. Il percorso da via Dante a Rogoredo attraverserà in gran parte la Zona 4 e permetterà di far conoscere a chi non è della zona un lembo di periferia che va tumultuosamente modificandosi. 

Fonte: www.ciclobby.it

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A Padova aprirà la "Stazione delle biciclette": un nuovo servizio di rimozione, deposito, custodia e riparazione di biciclette. 

IL BANDO. Il servizio, che troverà posto nei locali di proprietà comunale in via Eremitano ai numeri civici 1 e 3, 5 e 7, in corso di manutenzione, sarà affidato in gestione esterna a chi si aggiudicherà il bando pubblicato in questi giorni nella rete civica Padovanet, con base d'asta di 12mila euro annui forfetari. 

IL SERVIZIO. L'affidatario, sotto la direzione della polizia municipale, dovrà rimuovere con cadenza quindicinale le bici parcheggiate senza rispettare le regole e i rottami da piazzale stazione e da altri luoghi della città e custodire i mezzi per renderli disponibili ai proprietari che ne facciano richiesta entro 90 giorni. Oltre tale periodo le bici verranno consegnate al Provveditorato per metterle all'asta. Oltre alla custodia dei veicoli rimossi e recuperati, in via Eremitano sarà anche disponibile un servizio deposito e riparazione delle biciclette 

BORSE LAVORO PER DISOCCUPATI. Le attività saranno svolte da un operaio specializzato e da un addetto al servizio di rimozione, deposito e custodia delle biciclette, al quale saranno affiancati due collaboratori con borsa lavoro di 450 euro mensili, a carico del Comune, che li individuerà tra le persone idonee prive di occupazione. I proventi dal deposito, custodia e riparazione delle bici andranno all'affidatario, cui il Comune chiederà di praticare tariffe agevolate, rispetto a quelle di mercato. 

Fonte: padovaoggi
Mercoledì, 20 Febbraio 2013 10:09

CICLOTURISMO IN TOSCANA

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La filosofia del cicloturismo consiste nello stare bene insieme, vedere posti che conservano un incanto unico, particolare e rilassarsi. Viaggiareinbici.it organizza – dal prossimo 6 aprile fino al 19 maggio – una serie di tour in bicicletta per tutti quelli che amano o vogliono avvicinarsi al cicloturismo. Viaggi in bici alla scoperta delle campagne toscane, delle tradizioni culinarie e della storia delle città che sono state la culla del Rinascimento.

 

WEEK END IN BICI NEL CHIANTI
Il 6 e 7 aprile 2013 viaggiareinbici.it propone un week end in bici con percorsi interamente su strada che attraversano le colline del Chianti, la Val d'Elsa e le colline di Firenze. Si visiterà, inoltre, la meravigliosa abbazia di Badia a Passignano e il paese di Greve in chianti, per tornare, attraverso una bellissima strada immersa nel verde a Firenze. Dai Centri storici ai monumenti, dai mercati alle piazze fino ai musei. I percorsi si sviluppano su territori collinari. Per questo motivo, anche se le tappe sono abbastanza brevi e non vi sono salite eccessivamente lunghe, il continuo saliscendi del percorso richiede una certa pratica cicloturistica e l'aver già percorso itinerari di almeno 40 km.

TOSCANA IN BICI:I BORGHI MEDIEVALI
Il 20 e 21 aprile 2013 week end in bicicletta da Firenze a Siena: Un viaggio nel cuore della Toscana alla scoperta di una delle regioni più belle d'Europa, immersa tra dolci colline e piccoli borghi ricchi di storia. Il giro partirà nelle giornate di sabato e domenica; il percorso è interamente su strada asfaltata, salvo un paio di chilometri di strada bianca ma ben battuta. La prima tappa condurrà da Firenze al famoso borgo medievale di San Gimignano, passando dalle colline della val d'Elsa. La seconda tappa del tour porterà fino a Siena, attraverso le verdi colline del senese e i caratteristici borghi medievali. Questa seconda tappa prevede un breve tratto di strada sterrata ma ben battuta che segue l'affascinante sentiero della via Francigena.
Iscriversi entro il 4 marzo a soli 110€
Clicca qui per iscriverti al tour! 

NEL CUORE DELLA VAL D'ORCIA IN BICI
Dal 2 al 5 maggio, quattro giorni alla scoperta di uno dei paesaggi più fotografati del mondo. Le vaste praterie, le colline, i borghi arroccati, la produzione di uno dei migliori vini al mondo, le calanche che si alternano al verde dei vitigni e il paesaggio del monte Amiata rendono la Val d'Orcia una delle zone più belle e affascinanti del mondo e meta ideale per escursioni in bicicletta. Il percorso si sviluppa interamente su strade asfaltate ed è adatto a qualunque tipo di bici. Lasciata Siena si prosegue attraverso un meraviglioso percorso cicloturistico che vi porterà nel paese di Montalcino, dove si alloggerà, in pieno centro, con possibilità di visita a una cantina e degustazione di vino. La seconda tappa del tour prevede il passaggio nel cuore della Val d'Orcia, attraverso il monastero Gregoriano di Sant'Antimo e tutta l'area del Monte Amiata. La terza tappa porterà invece a conoscere ed esplorare i borghi più caratteristici della Val d'Orcia con possibilità di pernottamento in hotel 3 stelle con piscina. La quarta e ultima tappa condurrà al borgo medievale di Buonconvento attraverso i paesi di Chiusure, San Giovanni d'Asso e soprattutto il bellissimo monastero di Monte Oliveto Maggiore.
Iscriversi entro l'11 marzo a soli 279€.
Clicca qui per iscriverti al tour! 

GIRO DEL CHIANTI CLASSICO: Vacanza in mountain bike.
Dal 16 al 19 maggio vacanza in bici alla scoperta del Chianti più genuino, in un percorso misto che attraversa le strade bianche della via dell'eroica, strade secondarie asfaltate e spettacolari passaggi nelle colline del Chianti Classico, fra meravigliosi vigneti e piccoli borghi ricchi di tradizioni e storia. Il ciclo tour toccherà l'abbazia di Badia a Passignano, il paese di Panzano, il piccolo borgo di Volpaia, Radda in Chianti, il Castello di Brolio, Gaiole in Chianti e i più importanti e prestigiosi vigneti del Chianti Classico. Dal centro storico di Firenze si raggiungeranno le colline attraverso strade secondarie e una meravigliosa pista ciclabile che taglia tutta la val d'Elsa. Il percorso si sviluppa per molti chilometri su strade sterrate e sentieri di bosco. Le tappe non sono troppo lunghe (45-55 km) e i tratti di fuoristrada non particolarmente tecnici, ma il dislivello delle tappe e la tipologia del percorso richiedono un buon allenamento e una certa pratica con la mountain bike.
Iscriversi entro il 1 aprile a soli 279€.
Clicca qui per iscriverti al tour!

Fonte: viaggiareinbici.it

Lunedì, 18 Febbraio 2013 12:47

LAGO GIGNOUX O DEI 7 COLORI

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Accesso: da Cesana si percorre la SS 24 del Monginevro in direzione Claviere. Percorsi 2,3 Km (dal bivio per Sestriere) si incontra, sulla sinistra, la sterrata con indicazioni Sagna Longa / Lago dei 7 colori. In questo punto è sufficientemente larga da consentire il parcheggio dell'autovettura. 

Descrizione percorso: fino al Colle Bercia la salita è piuttosto facile e su fondo in buone condizioni. Procediamo lungo la strada militare, affrontando tornanti seguiti da lunghi traversi, che si sviluppano in boschi di conifere. Giunti a Sagna Longa, ignoriamo la deviazione per Claviere / Val Gimont , quella per il Lago Nero, passando la cappella Madonna della Neve. Arriviamo al cartello della località Colle Bercia: il colle vero e proprio si trova più a monte e non viene toccato dal nostro itinerario. Trascurata via Pic de Rochebrune, oltrepassiamo l'albergo-bar-ristorante "la Montanina". Nei pressi di un piazzale, lasciamo via Colle Bercia (che prosegue verso la Val Gimont e Claviere) tenendo la sinistra (via Col Saurel ) e proseguendo subito dopo diritto: a sinistra si possono raggiungere i laghi Foiron, la capanna Mautino e il Lago Nero. La strada si restringe e diventa dissestata, transitando poco al di sopra del Lago Granet: completamente asciutto. Altre deviazioni per il Lago Nero, sempre sulla sinistra, si incontrano più avanti. Seguire sempre la pista principale ignorando altri sentieri laterali. Si passa uno sperone di roccia, lasciandolo sulla destra, pervenendo al Poggio Brusailles, punto panoramico sulla Val Gimont. Alle nostre spalle il Roc La Luna. Dopo alcuni saliscendi (notare sulla sinistra il piccolo lago Saurel), la strada gira attorno alla erbosa Cima omonima entrando in territorio francese: un cartello segnala il confine. Il Lago Gignoux (m 2329) è ormai vicino: con una ripida discesa si arriva alla sponda. Al ritorno si ripercorre un breve tratto fatto all'andata fino al Poggio Brusailles, dopo di che si effettua la bellissima e tecnica discesa che viene fatta durante la gara della Clavierissima. Giunti a Claviere si segue la SS 24 fino al punto di partenza.

 

Lago Sette Colori (2400)

Partenza: bivio Sagna Longa lungo la SS 24 (1500 mt)

Dislivello: 1100 mt.

Distanza: 26 km.

Difficoltà: OCA. Ciclabilità salita: 100%

Ciclabilità discesa: 99%

Effettuato: settembre 2007

Informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per consultare la mappa dettagliata cliccare qui.
 

Fonte: firebikemtb.it

Lunedì, 18 Febbraio 2013 10:55

INTERVISTA A STEFANO CASERINI

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Di seguito la 6 intervista nell'ambito dell'iniziativa #ChiediloaFiab, a Stefano Caserini, sulla tesi n° 8 "Aria Clima, energia e mobilità ciclistica", la sesta delle 11 tesi congressuali discusse al Congresso Nazionale di Arezzo. Come anticipato, anche per la settima intervista (tesi n°4), la settimana prossima, è possibile inviare le domande per mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure attraverso Facebook, Twitter e Google Plus. L'argomento della tesi numero 4 è "Sicurezza stradale e scuola", relatore Germana Prencipe [Si prega di inviare domande attinenti all'argomento].

 

Si parla di utilizzo della bici in città per ridurre i costi legati alle emissioni e al traffico. Di quanti soldi si parla e su cosa oltre ai costi delle cure sanitarie, effettivamente, si risparmia?
Domanda troppo difficile, ci vorrebbero tre pagine per spiegarla in modo sensato

Come giudica gli effetti dell’introduzione dell’Area C a Milano sui tassi di inquinamento? E poi, c’è stato un effetto diretto anche sul numero di biciclette in circolazione? Potrebbe funzionare un esperimento del genere in altre grandi città come Roma, Torino o Napoli?
Area C è un provvedimento che riguarda una zona di circa 9 km quadrati della città; i suoi effetti sono importanti tanto più il traffico viene ridotto; è un provvedimento utile in una zona molto centrale e con tanti mezzi pubblici a disposizione, e in cui la bici può muoversi facilmente (nonostante la scomodità del pavé, in alcuni punti davvero fastidioso). La qualità del’aria a Milano dipende da emissioni in una scala più ampia, per cui Area C deve essere integrato con tante altre misure relative all’intera città, e non solo sul traffico.

Quanto contano domeniche ecologiche e targhe alterne? Non rischiano di essere iniziative fine a se stesse se non accompagnate da altri provvedimenti nel resto dell’anno?
I provvedimenti veramente importanti sono quelli strutturali. Le domeniche ecologiche hanno un valore più che altro culturale, nel mostrare un modo diverso di vivere la città. Le targhe alterne sono a mio parere inique, perché premiano chi ha più auto; non dobbiamo dimenticare che molte persone, che abitano in periferia o nell’hinterland, sono obbligate a usare l’auto da decennio di politiche urbanistiche scellerate.

Alcune ricerche diffuse da Fiab dimostrerebbero che in realtà gli automobilisti sono più soggetti all’inquinamento di chi usa la bici. Perché?
Quando succede, è perché chi sta in auto sta nel centro del traffico, a poca distanza dai tubi di scappamento. Però non si può generalizzare, perché alcune ricerche hanno mostrato che se l’auto ha un sistema efficiente di filtrazione dell’aria esterna, i livelli sono minori. 

Quali soluzioni sono più adatte per chi pedala in città per proteggersi dallo smog?
Scegliere percorsi alternativi alle vie principali, meno trafficati; stare lontano dal centro del traffico; non sostare dietro le auto e i ciclomotori. Certo, non sempre è possibile, e ci sono accorgimenti per aiutare i ciclisti che dovrebbero essere più diffusi, come gli spazi di sosta avanzati per le bici agli incroci. 

La Danimarca ha dichiarato di voler produrre la metà dell’energia dal vento entro il 2020 ed il 100% da fonti rinnovabili entro il 2050. Sono dati attendibili? Un caso in un Paese dove il 30% dei cittadini si sposta abitualmente in bici? E perché in Italia, dove sole e vento non mancano, obiettivi del genere non vengono nemmeno presi in considerazione?
In Danimarca la ventosità è superiore quella italiana; da considerare che in una gran parte dell’Italia del Nord, come la pianura padana, di vento ce n’è davvero poco. Come altri paesi nordici, la Danimarca ha investito seriamente sulle politiche ambientali, energetiche o dei trasporti, ne ha fatto un tema di modernità. Da noi la politica sull’energia è stata latitante o incoerente, spesso basata sull’improvvisazione. È mancata una strategia, per non dire una “visione”. 

Come afferma la tesi, l’Italia è fuori dai parametri di Kyoto proprio a causa delle emissioni di gas serra legate ai trasporti, che rappresentano il 25% di quelle totali. Quanto può contare la diffusione della bicicletta in ambito urbano nella diminuzione delle emissioni?
Può fare la sua piccola parte, che però ha tanti altri co-benefici. Con l’aumento dell’uso della bicicletta ci sono minori emissioni non solo di CO2, ma anche di polveri fini, ossidi di azoto e altri inquinanti. In più riduce l’inquinamento acustico, il consumo di combustibili fossili, fa bene alla salute, e alla vivibilità paesaggio. Insomma, la scelta di puntare sulla mobilità ciclistica non deve basarsi solo sulla CO2, perché allora altri interventi sono più convenienti e importanti. Ma se guardo nell’insieme i pro e contro, diffondere l’uso della bici nelle città diventa una delle soluzioni più vantaggiose. 

Proprio ieri il ministro Clini ha detto che è improprio parlare di crisi del settore, perché “siamo di fronte al superamento dell’età dell’auto”. Poi però aggiunge che “le auto vanno bene soprattutto per piccole e medie distanze”. Non è un po’ paradossale questo?

Penso che sia chiaro che la crisi dell’auto era inevitabile: non si poteva continuare a vendere auto in Italia come se fossimo negli anni ’70 o ’80. Ormai abbiamo un numero di auto ogni 100 abitanti che è ai primi posti a livello mondiale, farci stare più auto nelle città è un problema anche solo geometrico. 

Ultimamente sembra che la bicicletta non sia più il mezzo (solo) degli “ambientalisti”. Chi la riscopre per esigenze economiche, chi per fare attività fisica, chi semplicemente per piacere. E questo, tutto sommato, non è un bene?
Certo, la bici è e deve essere vista come uno degli ingredienti basilari della ricetta della mobilità sostenibile in Italia. È il mezzo di tutti o quasi. Ognuno ha i suoi motivi. È già così e non potrebbe essere diversamente.

Stefano Caserini, laureato in Ingegneria Ambientale, docente presso il Politecnico di Milano, è i fondatore e consigliere dell'associazione Fiab di Lodi "Ciclodi", ha di recente pubblicato il libro "Guida alle leggende sul clima che cambia", versione ridotta e a carattere più divulgativo del precedente "A qualcuno piace caldo", che tratta delle evidenze scientifiche e dei dubbi sul tema dei cambiamenti climatici.

 

Fonte: Alessandro Micozzi di fiab-onlus.it

Lunedì, 18 Febbraio 2013 10:13

Wired Mobility

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Wired ha lanciato da un pò di tempo un'utile app semplice e gratuita per rendere più facile la vita a chi abbraccia la mobilità a impatto zero. Wired Mobility, sponsorizzata da Nissan segnala sullo smartphone i punti di ricarica sparsi sul territorio italiano per chi ha un'auto elettrica, e le piazze dove parcheggiare/prelevare biciclette per i ciclisti del bike sharing.
Intorno a questi luoghi, verranno evidenziati dei punti di interesse detti " POI" suddivisi in categorie merceologiche che proporranno all'utente il servizio più idoneo alle sue esigenze. Questo il cuore dell'applicazione, affiancato da una sezione "fitness" che permette agli appassionati della corsa (a piedi e a pedali) di registrare e aggiornare i propri progressi in termini di spazio percorso e calorie consumate. Wired Mobility non è solo una app, anche uno spazio sociale, grazie ad essa, infatti, l'utente registra sul proprio profilo Facebook i progressi fatti nelle varie attività e segnala nuovi POI.

I
OS
Categoria: Mode e tendenze
Versione: 1.1
Dimensioni: 8.1 MB
Lingua: Inglese
Requisiti: Compatibile con iPhone, iPod touch e iPad. Richiede l'iOS 4.3 o successive.
Android
Versione attuale: 1.1
Versione Android: 2.3 e superiori
Categoria: Stile di vita
Dimensioni: 5,2M
Prezzo: gratuita
Fonte: wired.it
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La Città di Torino ha superato le selezioni per entrare a far parte del progetto europeo “Opticities”, grazie al quale potrà sperimentare servizi che integrano i dati della viabilità (traffico, limitazioni alla circolazione ed agli accessi delle auto) con quelli del trasporto pubblico, dei servizi per la mobilità ciclistica e del carpooling.

 

La Città di Torino ha superato le selezioni ed è in prima posizione per entrare a far parte del progetto europeo “Opticities”, grazie al quale potrà sperimentare servizi che integrano i dati della viabilità (traffico, limitazioni alla circolazione ed agli accessi delle auto) con quelli del trasporto pubblico, dei servizi per la mobilità ciclistica e del carpooling. 

La sperimentazione, che avverrà attraverso un navigatore multimodale, prevede il coinvolgimento di 150 persone a cui sarà affidato uno smartphone e che restituiranno dati e giudizi sul funzionamento del navigatore. 

Il valore aggiunto del progetto consiste nel mettere a sistema diverse fonti di dati, di garantirne qualità e aggiornamento e, dove possibile, aprire i dati a terzi in forma di “open web services”.

Il budget previsto per il progetto, a cui hanno lavorato oltre al Comune CSI, Politecnico e 5T è di 1 milione e 147 euro, 835 mila circa dei quali finanziati dalla Comunità Europea.

Opticities punta a supportare le città europee nell’affrontare la mobilità di persone e merci con particolare attenzione all’intermodalità e alle forme di trasporto alternative all’uso della propria auto quali il trasporto pubblico, l’uso della bicicletta, il car pooling ed altre: prevede anche lo sviluppo di forme di partenariato tra pubblico e privato e la sperimentazione di sistemi intelligenti di trasporto (ITS).

Le soluzioni saranno progettate e gestite secondo criteri di efficacia e di trasferibilità in altre città europee: i principali benefici attesi sono un minor uso dell'uso dell'auto privata, la riduzione delle emissioni di CO2, un minore inquinamento atmosferico, un uso più razionale e sostenibile dello spazio urbano e benefici economici per le imprese.

Il consorzio Opticities è costituito da 23 partner provenienti da 8 paesi dell’UE: comprende 6 città (Grand Lyon, Madrid, Torino, Birmingham, Wroclaw e Gothenburg) ed operatori del mondo della ricerca, della gestione dei sistemi informativi, del trasporto pubblico e dell’industria automobilistica.

 

Fonte: ecodallecitta.