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EscuriosandoTrekking nasce nel 2009 dall'idea di due persone che condividono una grande passione per la montagna.
Oltre alla passione c'è la consapevolezza che questo incredibile territorio in cui abbiamo la fortuna di abitare è un ambiente meraviglioso ma molto fragile. Per cui siamo convinti che la sua tutela e la sua salvaguardia passino prima di tutto attraverso la conoscenza. Conoscenza dell'ambiente, dei suoi limiti, delle sue peculiarità. Conoscenza che ogni fruitore, qualunque esso sia, deve avere per fare in modo che anche le persone che verranno dopo di noi possano godere delle meraviglie che le nostre montagne offrono, e vivere in sintonia con esse.
Nel nostro piccolo quindi, cerchiamo di contribuire a far conoscere alle persone che accompagniamo un certo tipo di montagna, che è quella che ci piace e quella che vorremmo.
Ma perchè Escuriosando?? Perchè le nostre escursioni oltre ad attraversare splendidi luoghi montani, vogliono anche avere un occhio curioso! Per cui proveremo ad entrare in sintonia con l'ambiente attraversato cercando di scoprire tutti i suoi aspetti, sia naturalistici che culturali.
Gli Accompagnatori di Escuriosando Trekking inoltre sono professionisti riconosciuti da specifiche leggi regionali e nazionali, oltre che dall'UIMLA (The Union of International Mountain Leader Associations), l'organizzazione internazionale che si occupa di racchiudere e mettere in relazione gli accompagnatori di diversi stati, garantendo elevati livelli di formazione.

  • sito internet
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sede: Borgata Roberso 14.  Massello. 10060. TORINO
Giovedì, 23 Febbraio 2012 13:03

L’Agriturismo Al pra' di muriet

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Agriturismo Al prà di muriet nasce nel 2005 con la ristrutturazione di una vecchia baita situata ai piedi del Rocciamelone (3538mt. Santuario più alto d’Europa)immersa nel verde della Val Cenischia piccola appendice della più famosa Valle Susa.
A 2 km. da Susa e a 50 km da Torino offre ai suoi visitatori la possibilità di trascorrere soggiorni appaganti a stretto contatto con la semplice e rilassante vita di campagna originaria di questi luoghi.E’ anche sito di importanti partenze quali il sentiero del GTA(grande traversata delle alpi)o per chi ama la bicicletta la nuovissima Via verde Valsusa o la Ciclostrada Valle Susa.
Effettuando poi delle brevi traserte vi attendono infinità di trekking,vie ferrate,forti, fortini,mura e abbazie(Novalesa) di importanza storica ed in inverno per gli amanti dello sci la famosa Via Lattea sito delle recenti Olimpiadi Torino 2006.

  • Attività e Luoghi d'interesse

Possibilità di lavorare nell'orto e di accudire gli animali

noleggio MTB, Calcetto, Pallavolo, escursioni, piscina nelle vicinanze

Numerose Vie ferrate e vie di Arrampicata Sportiva

Abbazia di Novalesa a 5km

Cascate di Novalesa

Arena romana a Susa a 2km

Fortificazione II Guerra Mondiale al colle del Moncenisio

Festa Padronale il 2 Febbraio e il 13 Giugno

Rievocazione storica all'Assietta terza Domenica di luglio

Comprensorio sciistico della Via Lattea a 20 minuti d'auto

organizziamo passeggiate con pernottamento da noi e gite in quota nei nostri paraggi

  • sito internet
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  • telefono: 0122-32228

sede: Agriturismo al Pra dij Muriet Fraz. Berno,5 10050 Venaus. Torino

Giovedì, 23 Febbraio 2012 12:49

Associazione "Colpo di Pedale"

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L'Associazione "Colpo di Pedale" e la squadra dilettantistica Under 23/Elite "Gruppo Sportivo Brunero 1906", si propongono agli appassionati di cicloturismo e ai cicloamatori per organizzare escursioni di un weekend o una settimana alla scoperta delle meravigliose colline di Langa, del Monregalese e del Roero attraverso itinerari da percorrere con la bicicletta da strada, la mountain bike o la city bike.
Da metà aprile a fine ottobre i partecipanti vivranno emozioni uniche pedalando tra le colline delle Langhe, immersi nelle infinite distese di vigneti dei grandi vini Barolo e Barbaresco, attraversando i boschi e noccioleti dell'Alta Langa, le vallate alpine monregalesi e scoprendo le "Rocche", i castelli e le torri del Roero.
E i ciclisti piu' allenati possono pedalare scalando le leggendarie montagne alpine del Giro d'Italia e del Tour de France (Colle dell'Agnello, Colle Fauniera, Prato Nevoso, Monviso, Colle Sampeyre, Colle della Lombarda).

  • sito internet
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  • cellulare: 0039 333 8104688 (Danilo)

sede: Via Montenero, 95. 12042 Bra (Cn). Italia

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Quattro giorni di eventi, spettacolo e divertimento per grandi, piccoli e famiglie, che faranno da cornice (e anche qualcosa in più...) alla GF, che farà ancora parte, come negli anni passati, del circuito Colline Toscane MTB. Infatti, mai come quest’anno la tradizionale GF di Chianciano si potrebbe chiamare nonsolobike. Perché la gara di domenica 29 aprile sarà solo il fulcro attorno a cui ruoterà tutta una serie di eventi, che proporranno Chianciano e il suo territorio come uno dei luoghi di riferimento, sia a livello toscano che nazionale, per la promozione turistica e salutistica che ruota attorno al mondo della bici e delle ruote grasse in particolare: un movimento in continua crescita anno dopo anno. Grazie infatti al supporto della Comunità Montana del Cetona e dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese, la GF di Chianciano sarà il baricentro di una serie di eventi che consentiranno di passare 3-4 giorni di puro divertimento a Chianciano, con tanto di escursione alla scoperta dei sapori del Monte Cetona!

Di seguito riassumiamo (riservandoci precisazioni e aggiustamenti per i quali invitiamo tutti a stare sintonizzati) i momenti salienti della quattro giorni chiancianese e dintorni:

Sabato 28 aprile: apertura delle iscrizioni al pomeriggio, con accrediti e prove del percorso. Seguirà, alla sera, un convegno su salute, sport e suoi valori presso il Palamontepaschi di Chianciano, cui presenzieranno le scuole chiancianesi. Gli intervenuti verranno intrattenuti da un entusiasmante bikeshow tenuto da acrobati delle due ruote di primo piano.

Domenica 29 aprile: è ovviamente il giorno della gara, il cuore della manifestazione, che quest’anno, oltre che del classico e stracollaudato circuito Colline Toscane MTB, farà parte anche del circuito Etruria bike challenge e sarà valevole per le categorie FCI. Ma solo il cuore, perché dopo il pasta party gli appassionati delle due ruote e le loro famiglie avranno ben altri due giorni per dare sfogo alla voglia di pedalare e soprattutto di visitare, senza l’ansia del cronometro, terre famose nel mondo per la bellezza, la cultura e i sapori, infatti:

Lunedì 30 aprile: pedalata guidata presso il Sentiero della Bonifica della Valdichiana;

Martedì 1° maggio: gli accompagnatori del Gs Mtb Chianciano Terme porteranno gli ospiti a pedalare in in uno dei patrimoni dell’UNESCO, la Val d’Orcia, tra Monticchiello e Bagno Vignoni.

http://www.mtbchiancianoterme.it/

Fonte: Comunicato stampa

Giovedì, 23 Febbraio 2012 11:39

Il richiamo della strada

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Il richiamo della strada. Piccola mistica del viaggiatore inpartenza
Autore: Sébastien Jallade
Prezzo: € 8,50
Pagine: 96
Editore: Ediciclo

Il libro racconta la mistica moderna del viaggio e, a partire dalla ricca esperienza dell'autore, esplora le motivazioni, coscienti o incoscienti, dei candidati alla partenza. Indipendentemente dal tipo di viaggio, dalla sua durata o dai paesi attraversati, che aspirazioni profonde uniscono i viaggiatori contemporanei? Partire è un manifesto: è l'espressione di una sfida al proprio sistema di valori, con la segreta speranza di contribuire a cambiarlo al proprio ritorno. Che si avventuri in una regione desertica o affronti il caos delle metropoli, il viaggiatore è in cerca della libertà e sceglie la propria identità. Il movimento dell'azione o
l'essere in pericolo sono condizioni che consentono di avvicinare una geografia (naturale o umana) radicalmente differente. Lo scopo: la conquista di sé, per la quale il viaggio non si limita più a essere solo una sfida ma riflette le contraddizioni e le ambiguità dell'esistenza.
http://www.ediciclo.it
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Lunghezza: 2,77 km
Tempo percorrenza: 20 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 20 Febbraio 2000
Località di partenza: Savonera (frazione di Collegno), via Torino - Druento ang. via Villa Cristina
Descrizione: attraversato il Giardino dell'Amicizia Collegno-Havirov (Repubblica Ceka), sul quale si affaccia la scuola elementare, inizia la pista ciclabile (0,14 Km). Superato il sottopassaggio della tangenziale (0,55) si arriva di fronte alla casa di cura "Villa Cristina" (0,84), fatta costruire da Paolo Michele Giacinto Amoretti nel 1740, il quale ne affido' la realizzazione ad un discepolo di Filippo Juvarra. Il nome dell'edificio si deve a Maria Cristina di Savoia, moglie di re Ferdinando di Borbone, che ottenne la villa dopo la morte della madre, la regina Maria Teresa d'Austria. Fu adibita a casa di cura nel 1851, dopo che venne venduta dalla famiglia Salmour al banchiere Andreis. Dalla villa, si prosegue (a sinistra) sulla stretta strada vicinale delle Vallette (aperta al traffico anche se limitatamente ai residenti) che, aggirata la cascina Cavaliera, prosegue tra i campi, conducendoci verso il quartiere omonimo. In lontananza, si vede il grosso complesso delle Nuove Carceri Giudiziarie. Giunti in via delle Primule (1,64), la pista continua sul marciapiede: qui, in corrispondenza dei passi carrai e degli accessi pedonali dei vari condomini, sono state collocate delle mini-transenne con vistosi cartelli, per impedire ai ciclisti di investire gli inquilini e le auto (!) in uscita dagli stabili. All'incrocio con viale dei Mughetti (1,96), ci si sposta sul lato opposto della via. Si raggiunge infine strada Pianezza dove la pista termina, quasi subito, nei pressi del semaforo posto in coincidenza dell'interno 311 (2,77). Verranno realizzati in futuro, il collegamento con il Parco Pellerina e quello, da Savonera al Parco La Mandria.

sito internet

Fonte: mtbpiemonte

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Lunghezza: 2,19 km
Tempo percorrenza: 25 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 20 Febbraio 2000
Località di partenza: piazza Statuto
Descrizione: dalla piazza, si imbocca la via Garibaldi (zona pedonale dal 1978) seguendola per tutta la sua lunghezza. Il traffico dei pedoni, attirato dai numerosi negozi, e' assai sostenuto al sabato e nei pomeriggi festivi e potrebbe creare qualche difficolta'. La via era indicata in passato con il nome di Dora Grossa, in quanto qui vi scorreva il piu' grosso dei canali che, derivando le acque dalla Dora Riparia, permetteva di mantenere pulita la citta', creando pero' discontento tra gli abitanti in quanto, essendo a cielo aperto, era piuttosto maleodorante. Venne interrato nel 1823 su ordine di Carlo Felice. Nel 1736, a seguito dell'editto di Carlo Emanuele III, la via venne rettificata, uniformandone gli edifici e spostandone leggermente la direzione in modo da allinearla con il centro della facciata di Palazzo Madama. Lungo il percorso si incontrano le tre chiese di S. Dalmazzo, dei S. Martiri (realizzata nel 1577 da Pellegrino Tibaldi su ordine dei Padri Gesuiti) e della SS. Trinita' (eretta su progetto di Ascanio Vitozzi, qui sepolto). Si raggiunge quindi la piazza Castello che rappresenta il cuore della citta'. Al centro e' il Palazzo Madama, cosi' chiamato da quando vi soggiorno' la moglie di Vittorio Amedeo I, Cristina di Francia, detta "Madama Reale". L'edificio ha una storia plurisecolare. Partendo dall'antica Porta Praetoria, di epoca romana e formata da due torri con base di sedici lati unite da un muro con quattro fornici, nel 1276 Gugliemo VII marchese di Monferrato vi addosso' una casaforte. Poiche' la porta preesistente venne ostruita, si rese necessario la costruzione di una nuova, la Fibellona. Altri importanti lavori furono eseguiti da Filippo e Ludovico di Acaia. Persa la funzione di opera difensiva, venne impiegato come residenza dalle Madame Reali. Fu sotto la seconda di queste (Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours) che Filippo Juvarra edifico' la facciata barocca e, all'interno, il magnifico scalone monumentale. Adiacenti al palazzo, si trovano i tre monumenti all'Alfiere dell'Esercito Sardo, a Emanuele Filiberto duca d'Aosta e quello ai Cavalieri d'Italia. Sul perimetro della piazza sono invece la chiesa di S. Lorenzo, la cancellata di Pelagio Pelagi con le statue dei Dioscuri (Castore e Polluce) che racchiude la Piazzetta Reale, l'Armeria e la Biblioteca e, sul lato opposto, il contrastante grattacielo dell'architetto Armando Melis de Villa. Al fondo della piazza, oltre la Prefettura e proprio di fronte al Teatro Regio (ricostruito dopo l'incendio del 1936), scendiamo a sinistra (sotto i portici) sul viale Partigiani (1,34 - inizio pista). In corrispondenza del monumento al Carabiniere, la pista prosegue lungo il viale 1° Maggio. L'opera di Edoardo Rubino, completata nel 1933, comprende una base in granito, con bassorilievi in bronzo raffiguranti episodi gloriosi dell'Arma, sormontata dal pilastro che sostiene il Gruppo del Giuramento ed al quale e' addossata la statua del carabiniere. Attraversato il corso Regina Margherita, si continua su corso Regio Parco. Superato il ponte sulla Dora, si incrocia la ciclopista che corre a lato del fiume (2,19). Seguendola a sinistra si puo' proseguire per la stazione Dora; dalla parte opposta, si punta in direzione del fiume Po verso il Parco Colletta.

sito internet

Fonte: mtbpiemonte

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Località di partenza: stadio Comunale (corso Agnelli angolo via Filadelfia)
Descrizione: percorso rettilineo che comincia con corso Giovanni Agnelli. Alla nostra destra sono gli impianti sportivi realizzati negli anni '30 che comprendono oltre al vecchio Stadio Comunale anche una pista di atletica ed una piscina coperta. Attraversato corso Sebastopoli (0,32 Km), si prosegue su corso IV Novembre costeggiando l'ex Piazza d'Armi (ora Parco Cavalieri di Vittorio Veneto). Sul lato opposto e' l'Ospedale Militare mentre, oltre corso Monte Lungo (1,10), transitiamo dinnanzi la Caserma "Montegrappa", sede del Comando Brigata Alpina "Taurinense". Passate via Tirreno (1,29) e corso Enrico de Nicola (1,45 - largo Orbassano) si entra in corso Duca degli Abruzzi. Giunti di fronte al Politecnico, segnaliamo sul vicino Piazzale Duca d'Aosta, il monumento al Fante d'Italia, scultura in bronzo di Angelo Balzardi inaugurata nel 1961 durante i festeggiamenti per l'anniversario dell'Unita' d'Italia. Attraversato corso Vittorio Emanuele II (3,37), ci troviamo a percorrere corso Vinzaglio, incrociando presto la ciclopista di corso Matteotti (3,56). Il percorso "protetto" termina una volta raggiunta via Cernaia (4,10). Da qui, seguendo la frontale via Manzoni, si incrocia la ciclopista di via Bertola (4,20 - a sinistra termina presso la vicina stazione di Porta Susa), arrivando infine alla piazza Statuto (4,45 all'angolo con via Garibaldi), dedicata alla legge costituzionale emessa da Carlo Alberto il 4 marzo del 1848 (Statuto Albertino). Delimitata su tre lati da portici, possiede al centro un giardino dominato dal monumento al Traforo del Frejus, una piramide di massi adorna di Titani con in cima la statua del Genio che qui simboleggia la supremazia della Scienza sulla forza bruta. Poco distante e' la "Guglia Beccaria", un obelisco che ricorda le misurazioni di un arco di meridiano per il Piemonte effettuate dal fisico Giovanni Battista Beccaria tra il 1760 e il 1774. Dalla piazza si puo' proseguire, percorrendo la via Garibaldi, sino a P.za Castello e Largo Regio Parco.

sito internet

Fonte: mtbpiemonte

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Lunghezza: 7,31 Km (variante per corso M. Grappa e M. Cucco 6,51)
Tempo percorrenza: 40 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 12 Dicembre 1999
Località di partenza: Parco Pellerina, lato corso Appio Claudio, pressi piscina, dove e' la passerella ciclopedonale.
Descrizione: La via piu' diretta, e quindi piu' breve, e' quella di affrontare la passerella e procedere su corso Monte Grappa e corso Monte Cucco (si risparmiano infatti 800 metri), ma la sconsigliamo: se proprio volete togliervi la curiosita' effettuatela magari al ritorno. Infatti, questo tratto di ciclopista si interrompe bruscamente in prossimita' di alcuni incroci, rendendo difficoltoso il loro attraversamento. A questo si aggiunga poi il traffico dei passeggini e dei cani (spesso senza guinzaglio) che portano a spasso i loro padroni, numerosi semafori, la presenza (subito dopo corso Peschiera) di un distributore, ecc. Meglio quindi seguire corso Appio Claudio e quindi svoltare su corso Telesio (0,59 Km). L'unico inconveniente e' il mercato (quando c'e') che si incontra dopo aver superato corso Francia (2,04), che va evitato percorrendo le corsie laterali di corso Brunelleschi. Oltre la Caserma "Cavour" del Genio Ferrovieri e via Monginevro (3,26), la pista si incontra con la precedente. Si entra quindi nel Parco Ruffini, percorrendo il largo viale Bistolfi e lasciando alla nostra destra il Palazzetto dello Sport. L'opera, attualmente in ristrutturazione, venne inaugurata il 16 Maggio del 1961 per i Mondiali di pugilato. Dopo la benedizione del cardinale Fossati, nell'incontro d'apertura, il pugile italiano Raimondo Nobile batte' ai punti il rivale francese Jackie Chaveau. La capienza originaria di 8000-9000 persone verra' portata prossimamente, a causa delle nuove norme sulla sicurezza, a 4000 posti. Il parco, che occupa una superficie di 17 ettari, ospita anche altri impianti sportivi: lo "Stadio Nebiolo" per l'atletica, campi di calcio e di bocce, una pista di pattinaggio. Raggiunto corso Trapani lo si segue in direzione Sud, svoltando, immediatamente dopo il ponte sulla ferrovia, in via Tirreno (4,65). Percorsi un centinaio di metri si svolta in via Arbe che la pista lascia poco dopo per attraversare alcuni orti, un piccolo giardino e immettersi quindi sul marciapiede (condiviso con i pedoni) di via Castelgomberto. Attraversato corso Sebastopoli (5,53), si svolta, dopo un'alta ciminiera, in via Filadelfia (5,86 - a sinistra): qui la pista ha una propria corsia segnalata. Passati i corsi Siracusa (6,07) e Orbassano (6,71) si raggiunge lo Stadio Comunale (7,31 - c. Agnelli). L'opera, situata all'interno di un ampio complesso comprendente anche una pista di atletica ed una piscina coperta, era intitolata inizialmente a Mussolini. Fu inaugurata il 14 maggio 1933 con una solenne cerimonia alla quale partecipo' il segretario nazionale del partito fascista Achille Starace. Il nome attuale venne utilizzato a partire dal dopoguerra. Qui si puo ' decidere se proseguire per piazza Statuto (a sinistra), Lingotto (diritto) o Stupinigi (destra).

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Fonte: mtbpiemonte

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Lunghezza: 4,70 km
Tempo percorrenza: 30 minuti
Tipo: asfalto 100%
Effettuato il: 27 Dicembre 1999
Località di partenza: str. castello di Mirafiori (Parco Gustavo Colonnetti) ang. via G. Fubini (siamo circa a meta' strada tra via Artom e strada delle Cacce).
Descrizione: percorriamo via Guido Fubini che come le altre strade del Parco e' interdetta al transito degli autoveicoli. Le specie arboree qui presenti sono costituite da pioppi, robinie, salici e platani. Si svolta quindi a destra in via Modesto Panetti (0,55), tralasciando la seguente via Cauchy (0,63). Immediatamente dopo il Centro Universitario Sportivo si imbocca la ciclopista (0,79) che con un rettilineo raggiunge la via Onorato Vigliani (1,17). Attraversatala si prosegue su via Pio VII: attenzione a portarvi sul lato opposto del marciapiede in quanto la pista si sdoppia nei due sensi di marcia! Oltre corso Traiano (1,73), e' l'edificio del Centro Ricerche RAI mentre di fronte si trova la vasta area del Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso. Arrivati in corso Giambone (2,70 - sotto di noi e' il sottopassagio del Lingotto) la pista si interrompre bruscamente. Per evitare di proseguire contromano su via Giordano Bruno, imbocchiamo corso Giambone, svoltando alla prima traversa (via Albenga). Attraversata la piazza Tancredi Galimberti (fontana) e continuando su via Taggia si raggiunge la pista ciclabile di via Filadelfia (3,74), nei pressi dell'omonimo stadio (attualmente in demolizione) che, nel 1926, materializzo' il sogno del Torino di avere un proprio campo di calcio. Il 17 ottobre di quell'anno i granata disputarono la partita inaugurale sconfiggendo con un netto 4-0 la Fortitudo di Roma. Al termine del Campionato il Torino risulto' primo classificato ma si vide revocare lo scudetto per presunti illeciti sportivi. Al Filadelfia nacque anche la "zona Cesarini": il 13 dicembre del 1932, durante la partita tra la nazionale italiana e l'Ungheria il giocatore juventino, di origine argentina, Renato Cesarini riusci' a segnare il gol decisivo nei minuti di recupero. Da allora, tale termine viene utilizzato, non solo in ambito sportivo, quando una squadra realizza una rete negli ultimi minuti di gioco o per indicare il raggiungimento di un obiettivo in extremis. Durante la guerra, una delle curve venne squarciata da una bomba costringendo la squadra, per un certo periodo, a disputare le partite sull'allora campo della Juventus, il Comunale. Procedendo a sinistra, si superano con un semicerchio i corsi Unione Sovietica (4,12) e Galileo Ferraris (4,20), pervenendo al corso Giovanni Agnelli (4,70), dove si trova il vecchio stadio Comunale, andato in pensione allorche' venne realizzato per i mondiali del 90 il piu' moderno "delle Alpi". Da qui si puo' continuare per Piazza Statuto (destra), Parco Ruffini/Pellerina (diritto), Stupinigi (sinistra)

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Fonte: mtbpiemonte