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Estella Marino, assessore all'Ambiente della nuova giunta capitolina e ingegnere ambientale, durante la presentazione dei risultati di un anno del progetto ELEbici@Roma3, presso il rettorato dell'università Roma Tre, ha detto: "Prima di tutto rimetteremo in sesto il bike sharing, che è abbandonato da due anni, nel senso che il bando per come era configurato non è partito con la giunta precedente. Rimetteremo mano a quello e faremo ripartire il bike sharing a Roma. L'impegno dellaciclabilità di questa giunta è massimo, a partire dal sindaco - chiosa l'assessore - e una delle prime azioni è stata proprio quella di spostare il tema della ciclabilità dall'area ''ambiente'' alla ''mobilità'' perchè pensiamo che la ciclabilità debba passare da elemento per lo svago e il tempo libero a un pezzo ordinario di mobilità sostenibile all'interno della settimana lavorativa". Oggi la città di Roma dovrebbe contare su 29 stazioni e un numero di biciclette passato dalle 150 del 2009 a circa 300 del 2010 alle 360 del 2012. Ma solo sulla carta, perchè poi trovare le bici negli stalli è un altro discorso; i furti si moltiplicano e spesso i parcheggi sono semivuoti. Per non parlare dello scandalo del noleggio a Villa Borghese e Villa Ada dove, come denuncia il blog bikesharingaroma.com 90 bici «costate 7 mila euro l'una restano inutilizzate per le assurde regole di noleggio». Inoltre, aggiunge Estella Marino: "dobbiamo dare più autonomia ai municipi per organizzare la ciclabilità 'di quartiere', spesso, infatti, i movimenti medi della giornata sono all'interno dello stesso municipio". Quindi, "tutte queste iniziative", "sono le benvenute e credo nei prossimi anni le metteremo in campo anche noi".

Fonte: roma.corriere.it

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Il 20 Giugno 2013 è approdata alla Camera dei deputati la proposta di legge ‘mobilità nuova’ che si articola in tre punti:

-la ridistribuzione delle risorse economiche dall’alta velocità e dalle grandi opere verso il trasporto urbano e pendolare;

-il porre ai comuni l’obbligo di ridurre progressivamente il trasporto motorizzato privato, con un sistema di bonus malus che premia eo/ penalizza chi raggiunge o meno gli obiettivi;

-la riduzione a 30 km/h, al posto dei 50 km/h attuali, della velocità nei centri urbani.

Prima della presentazione del ddl alla sala stampa della camera abbiamo intervistato in bicicletta, con al seguito una delegazione di #salvaiciclisti, Paolo Gandoli, parlamentare PD e membro della Commissione Trasporti e Alberto Fiorillo di Rete Mobilità Nuova. Intervista di Francesco D. Ciani e Giselle Martino, realizzata da Francesco D. Ciani per BicycleTV.it e condotta da Giselle Martino.

Tra le norme proposte la Rete Mobilita' Nuova ipotizza anche l'obiettivo di obbligare i sindaci, entro due anni, a far scendere gli spostamenti motorizzati individuali con mezzi privati almeno sotto il 50%. ''E' un cammino non facile e periglioso - afferma il deputato PD Paolo Gandolfi, appena sceso dalla bici - siamo un gruppo di circa 60 deputati, tra maggioranza e opposizione, che si interessano ai problemi della mobilita' sostenibile urbana. Siamo di fronte a temi divenuti ormai di politica nazionale perche' mirano a salvaguardare la qualita' di vita dei cittadini divenuta spesso critica. Pensiamo dunque di poter far approvare almeno le parti fattibili e piu' importanti della proposta di legge''. Altro punto chiave in discussione e' quello delle risorse pubbliche, ''fagocitate dall'alta velocita' e dalle autostrade, anche se le lunghe distanze assorbono meno del 3% degli spostamenti di persone e merci''. La legge sulla Mobilita' Nuova prevede invece lo stanziamento di un Fondo per la mobilita' non motorizzata dove ''confluiscano ogni anno il 75% dei fondi complessivi al trasporto e alle infrastrutture per la mobilita''', anche se la norma appare di difficile applicazione.

Fonte: Ansa; bicycletv.it

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Il 22 e 23 novembre i leader politici dell'Unione Europea si incontreranno a Bruxelles per discutere e approvare il nuovo bilancio dell'Unione. Si tratta di un evento particolarmente importante, in quanto si andrà a decidere quali progetti l'Europa finanzierà negli anni 2014-2020. Come tutti sappiamo fin troppo bene, la situazione economica al momento non è delle migliori: ci si possono quindi aspettare aspre lotte fra i 27 paesi UE, ognuno dei quali ha delle priorità su cui non vuole scendere a compromessi. In questo scenario caotico, c'è il rischio che le spese per obiettivi importanti, ma che non hanno delle forti lobbies alle spalle, vengano tagliate – prendendo a pretesto l'austerità – in favore di miopi interessi privati. È importante quindi sapere cosa l'UE ha fatto negli ultimi anni a favore della mobilità sostenibile in generale e della ciclabilità in particolare, per contribuire a sostenere dal basso la continuazione di questi progetti.

 

Competitiveness and Innovation Framework Programme (CIP)

Il Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione è caratterizzato da una grande varietà di temi, in quanto si compone di molti programmi più specifici. Ad esempio, il programma per l'Imprenditorialità e l'Innovazione aiuta le piccole e medie imprese ad accedere a finanziamenti nelle fasi di inizio e crescita della loro attività, con un particolare accento sull'innovazione eco-sostenibile. Del CIP fa parte anche il programma Intelligent Energy, descritto nel prossimo paragrafo.

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Intelligent Energy – Europe II Programme

Il programma Intelligent Energy intende contribuire ad ottenere una fornitura di energia sicura, sostenibile, e a prezzi ragionevoli per l'Europa; lo fa promuovendo l'efficienza energetica, l'uso razionale delle risorse energetiche, e l'uso di fonti nuove e rinnovabili per il trasporto, campo in cui dovrebbe sicuramente rientrare anche l'uso della bicicletta.

Questo programma – in sigla: IEE – è uno dei principali metodi con i quali la politica energetica generale dell'UE si trasforma in risultati concreti per andare incontro alle sfide energetiche di oggi promuovendo nuove possibilità di business e nuove tecnologie. L'IEE sostiene progetti e eventi su scala europea, coprendo fino al 50% dei costi. Il programma è gestito dalla IEEA (Intelligent Energy Executive Agency – Agenzia esecutiva per l'energia intelligente). I progetti finanziati rientrano generalmente in due categorie, una denominata STEER, per la promozione dell'uso dell'energia sostenibile nel trasporto, e l'altra chiamata ALTENER, per aiutare l'aumento dell'uso di fonti energetiche nuove e rinnovabili in generale.

Cycling Carma e Cyclelogistic sono progetti finanziati dal programma Intelligent Energy.

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Central Europe

Central Europe è un programma dell'Unione europea che favorisce la cooperazione tra i nove paesi dell'Europa centrale: Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Ucraina, mirando a migliorare l'innovazione, la competitività e lo sviluppo sostenibile delle città e delle regioni aderenti.

Grazie a Central Europe sono stati stanziati 231 milioni di euro finanziamenti per progetti di cooperazione transnazionale che coinvolgono sia organizzazioni pubbliche che private. Il programma è finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e va dal 2007 al 2013.

Bicy è un progetto finanziato dal programma Central Europe.

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LIFE+

LIFE+ finanzia progetti che vanno a contribuire allo sviluppo, all'attuazione e all'aggiornamento della politica e della legislazione ambientali dell'Unione. Il programma ha anche lo scopo di facilitare l'inclusione di valutazioni ambientali all'interno di altre politiche dell'Unione, contribuendo così a raggiungere il più ampio obiettivo di uno sviluppo sostenibile nell'UE.

Il programma LIFE+ si distingue in tre principali aree tematiche: "Natura e biodiversità"; "Politica ambientale e Governance"; "Informazione e Comunicazione". Ogni anno la Commissione emana un bando e decide quali dei progetti che vengono proposti verrà finanziato. I progetti sono scelti secondo criteri di fattibilità tecnica, innovazione, efficacia e efficienza.

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Marco Polo Programme II

Il programma Marco Polo finanzia progetti che aiutano a ridurre i costi ambientali, economici e sociali del trasporto. Uno degli obiettivi principali è quello di ridurre il traffico nelle strade, e di conseguenza l'inquinamento, promuovendo dei sistemi di trasporto merci più compatibili con l'ambiente.

Viene posto l'accento anche sul fatto che queste modalità alternative di trasporto merci possono essere anche più efficienti e profittevoli per le aziende stesse.

Il budget per il periodo 2007-2013 era di 450 milioni di euro.

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Interreg IV

Questo programma fornisce finanziamenti per la cooperazione interfrontaliera, transnazionale e interregionale; ha come obiettivo quello di promuovere gli scambi di conoscenza attraverso l'Europa nei campi dell'innovazione e dell'economia della conoscenza, dell'ambiente e della prevenzione dei rischi.

Interreg IV migliora l'efficacia delle politiche regionali e degli strumenti da esse usati. I progetti di solito prevedono lo scambio di esperienze fra i responsabili dello sviluppo di politiche ambientali a livello locale o regionale. L'ambiente non riconosce i confini degli Stati nazionali, per cui il programma è particolarmente importante in quelle regioni la cui gestione ambientale deve essere sviluppata preferibilmente insieme da amministrazioni appartenenti a Stati diversi (pensiamo ad esempio alle linee costiere). Le aree di intervento ricadono nello sviluppo urbano, rurale e costiero, lo sviluppo dei rapporti economici interregionali e la creazione di network fra piccole e medie imprese in queste aree geografiche. La cooperazione si concentra soprattutto su ricerca, sviluppo, ambiente, prevenzione dei rischi, e gestione delle acque.

La realizzazione di un itinerario cicloturistico dall'Emilia Romagna alla Slovenia è un progetto finanziato da Interreg III A, progetto "gemello" dell'Interreg IV.

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MED programme

MED è un programma transnazionale di cooperazione territoriale. E' finanziato dall'Unione Europea come strumento di politica regionale e continua la tradizione dei programmi europei di cooperazione (precedentemente denominati Interreg, di cui sopra).

Si occupa della gestione del rischio ambientale, commercio internazionale e corridoi di trasporto. Finora, 108 progetti sono in esecuzione nell'ambito del programma MED co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR).

Cyclo è un progetto finanziato dal MED programme.

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Seventh Framework Programme (FP7)

Il settimo Programma Quadro si occupa delle necessità europee nell'ambito della crescita e del lavoro. Si tratta dello strumento finanziario principale attraverso il quale l'Unione Euroepa sostiene attività di ricerca e sviluppo riguardanti quasi tutte le discipline scientifiche, in modo da creare una Area di Ricerca Europea. Il programma è organizzato in quattro diverse componenti:

Cooperazione: il programma sostiene i progetti di ricerca gestiti a livello transnazionale; comprende anche i progetti fatti in cooperazione con paesi terzi non appartenenti all'UE

Idee: il programma cerca di migliorare il dinamismo, la creatività e l'eccellenza della ricerca europea in tutti i campi scientifici e tecnologici, comprendendo anche le scienze socio-economiche e le scienze umane. Questa parte del progetto è gestita da un Consiglio per la Ricerca Europea

Persone: per il rafforzamento delle capacità e competenze di chi lavora nella ricerca e nella tecnologia in Europa

Capacità: per sostenere le infrastrutture di ricerca e la ricerca a favore delle piccole e medie imprese

L'obiettivo più generale del programma FP7 è comunque quello di contribuire allo sviluppo sostenibile dell'economia europea. Fra le aree tematiche di cui il programma si occupa ci sono anche il trasporto, l'energia, l'ambiente, la salute e l'agricoltura.

sito web

 

Fonte: amicoinviaggio

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Gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova di Reggio Emilia si sono conclusi.

 

Sono stati un successo di partecipazione al di là di qualunque ragionevole aspettativa: sono state oltre 1.000 le persone iscritte ai lavori, in qualità di privati cittadini, membri di associazioni, tecnici, ma soprattutto di amministratori e politici desiderosi di gettare le basi per l'Italia di domani.

Dopo due giorni (e notti) di lavori pressoché ininterrotti, i cinque gruppi di lavoro hanno dato vita ad un documento snello ma carico di contenuti che contiene le linee guida per rendere nostre città più vivibili partendo da interventi mirati sulla mobilità: è il Libro Rosso della Ciclabilità e della Mobilità Nuova.

Affinché questo lavoro non rimanga lettera morta occorre, non solo che venga letto da sindaci e assessori di tutti i comuni italiani, ma che sia anche applicato. Gli Stati Generali hanno dimostrato che gli amministratori locali non vedono più la mobilità nuova come una questione accessoria, ma come un segmento di azione strategica per lo sviluppo delle città, però sappiamo bene che chi amministra le città tende a scegliere e a operare sulla base del consenso.

Il nostro compito in questa fase deve essere quello di creare il consenso necessario affinché le nostre amministrazioni si attivino, distribuendo pacche sulle spalle ogni volta che faranno qualche cosa di buono e criticando duramente ogni volta in cui si lasceranno ispirare dalla paura di cambiare.

Ci auguriamo fortemente che questo venga presentato in occasione della prossima assise dell'ANCI che si terrà a Bologna dal 17 al 20 ottobre e che riunirà 3.000 delegati dei comuni di tutta Italia.

Cogliamo l'occasione per ringraziare sentitamente tutti i partecipanti, Legambiente, FIAB, ANCI, il Comune di Reggio Emilia e tutte le testate giornalistiche che hanno portato in evidenza l'evento dimostrando che la ciclabilità e le forme nuove di mobilità non sono più tematiche marginali.

Facciamo cambiare strada all'Italia.

n.b. evitate inutili speculazioni fin troppo facili in Italia: il libro è rosso perché rosso è il colore del sangue lasciato sulle nostre strade, dell'allarme e dell'emergenza, della passione che vi è stata profusa, di una spia che si accende per testimoniare lo stato di arretratezza e la necessità di intervento immediato.

Fonte: #salvaciclisti

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