Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Dopo Uber per le auto, arriva AirDonkey per le bici, un’applicazione che nasce da una start up di Copenaghen e che sta cercando di conquistare il mercato europeo.
Dalla Danimarca un progetto di solidarietà, che nasce dall'incontro tra generazioni attraverso la bicicletta.
Non solo piste ciclabili, ma "fare sistema", "bike highways" e parcheggi intermodali. Questi dovrebbero essere i capisaldi con cui incentivare la mobilità sostenibile su due ruote in Europa. Ma nel nostro bel paese tutto cuò pare essere una chimera.
In Danimarca un corso scolastico molto speciale. Bambini di 12 anni in tre settimane progettano una propria bici. Unica e diversa del normale isoli must da seguire.
Progettare una bici diversa dalle altre, costruirla con le proprie mani e testarla; imparare a mangiare in modo sano; capire i vantaggi per la salute del movimento in generale, e dell’uso della bici in particolare: sono questi gli obiettivi di un corso molto particolare organizzato da una scuola danese.
Il corso è rivolto a bambini di 12 anni di età, e si svolge nell’arco di tre settimane. Durante le prime due settimane il tema “bici” viene affrontato in maniera interdisciplinare, trattandolo dal punto di vista delle materie classiche: Storia, Lingua Danese, Matematica, Scienze, Economia Domestica, Arte e Educazione Fisica; inoltre, ai bambini viene insegnato come effettuare autonomamente piccoli interventi di riparazione delle proprie biciclette.
E’ durante la terza settimana però che ai bambini viene concesso di liberare la loro fantasia: sotto la guida esperta di un giovane meccanico, ogni studente deve progettare una bici diversa dal normale, usando anche materiali alternativi. Nei giorni seguenti, le bici vengono costruite dai bambini partendo da vecchi pezzi, e poi testate.
Nell'ultima settimana le attività sono completate dal laboratorio “bici e alimentazione”, in cui gli studenti devono elaborare un’alimentazione sana, e da “bici e sport”, per capire l’importanza di uno stile di vita attivo. Il corso è organizzato dal comune di Furesø, in collaborazione col Bicycle Innovation Lab, l’Università di Aalborg e Cykelstalden.dk.
Fonte: www.bikeitalia.it
A un anno di sperimentazione i tratti di autostrada gratuita in cui possono circolare le biciclette arrivano a quota 29 con la realizzazione di un accordo tra la capitale danese e 21 circoscrizioni locali per assicurare il collegamento e l'armonizzazione delle autostrade che copriranno un raggio di circa 20 km da Copenaghen alla città di Albertslund.
Lars Gaardhøj, presidente del Comitato ambiente e crescita verde di Copenaghen, sottolinea come, a differenza delle piste ciclabili, in Danimarca l'autostrada per biciclette consente di ridurre possibili situazioni di rallentamento: la frequenza degli incroci, le curve che allungano il tragitto, la contemporanea presenza di altre vetture o l'eventuale accumulo di neve sul tracciato (è attribuita massima priorità alla pulizia, come accade per le autostrade destinate ad autoveicoli). Con il progressivo miglioramento dell'infrastruttura secondo le esigenze emergenti, verranno presto introdotti servizi aggiuntivi, come la presenza di pompe ad aria ogni chilometro e mezzo e l'aumento dell'illuminazione pubblica. Gli urbanisti danesi hanno pensato a questo progetto con la volontà di incrementare l'uso della bici in un Paese in cui già la metà dei residenti usa la bici per spostarsi. Lars Gaardhøj, evidenzia che questo tipo di tracciato è differente dalle piste ciclabili, l'idea è appunto quella di sostituire al 100% gli altri mezzi di locomozione. Più avanti, afferma il presidente Lars Gaardhøj, saranno effettuate altre migliorie, per rendere il servizio ancora più piacevole ed efficiente, come la presenza di pompe ad aria ogni chilometro e mezzo e l'aumento dell'illuminazione pubblica.
Oltre che in Danimarca, anche in Germania e Regno Unito progetti di questo tipo stanno acquistando grande rilievo e supporto da parte dei cittadini e degli amministratori locali e nazionali. L'obiettivo finale è di estendere il progetto a livello di Unione Europea.
Fonte: www.tuttogreen.it
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