Fuori tempo massimo vuol essere un piccolo omaggio a tre corridori che hanno sacrificato le loro giovani vite sul terreno dell'ipocrisia. E' la stria dell'immensa occasione perduta dal ciclismo sul finire del secolo scorso, quando salirono sulla ribalta internazionale degli atleti assolutamente straordinari.
Non è un racconto storico, non è un romanzo.
E' un libro intimo, controverso, in alcuni passaggi struggente. Una corsa a tappe immaginaria disputata su terreno molle della denuncia e del rimpianto.
Tre uomini in bicicletta
Autore: Rumiz Paolo; Altan Tullio F.
Prezzo: € 8,50
Pagine: 168
Editore: Feltrinelli
"Dove andate?" Istanbul. Confine di Trieste, ore 16, vento di Nordest. Il poliziotto sloveno confronta i ciclisti sbucati dal nulla con le foto segnaletiche sui loro passaporti. Altan Francesco, 58, vignettista. Rigatti Emilio, 47, professore. Rumiz Paolo, 53, giornalista. I tre matti in mutande aspettano davanti all'autorità costituita, si godono l'effetto della loro risposta demenziale. Sanno che l'uomo in divisa deve calcolare in fretta molte distanze anomale. Primo, tra la lentezza delle bici e la lunghezza della strada, duemila chilometri. Secondo, fra la rispettabile maturità dei viaggiatori e le loro sacche da globe-trotter. Terzo, tra la nobiltà della meta finale e la miseria che c'è in mezzo, i Balcani.
La bici al cancello
Autore: Marisa Cecchetti
Prezzo: € 8,00
Pagine: 96
Editore: Baroni
Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola...
Autore: Sabine Dardenne
Prezzo: € 7,00
Pagine: 164
Editore: Bompiani
"Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola..." Comincia così, con semplicità sconvolgente, il racconto di Sabine Dardenne, sopravvissuta a ottanta giorni di prigionia nel covo sotterraneo di Marc Dutroux, il "mostro di Marcinelle". Rapita il 28 maggio del 1996, condotta nel soffocante cunicolo della cantina della "casa degli orrori", Sabine ha ancora con sé la cartella di scuola, l'unico, fragile legame con il mondo esterno e la sua infanzia rubata. Ed è nei fogli dei suoi quaderni che Sabine trova la forza per non impazzire, scrivendo lettere disperatamente lucide alla madre e annotando l'incubo delle violenze, delle sevizie, delle minacce subite.
La bici di Matteo
Autore: Aldo Rosa
Prezzo di copertina € 12,00
Pagine: 144
Editore: Marco Valerio
Da qualche tempo però aveva un pensiero nella testa: ora aveva raggiunto i diciotto anni. lavorava peggio di una bestia e non aveva ancora la bici. Così una volta che sia lui che suo padre stavano appoggiati al manico della zappa per asciugarsi il sudore tirò la pietra. "Tutti i miei amici hanno la bicicletta" - disse piano - "adesso è ora che anch'io cominci a portarmi alle feste e sono troppo grande per farmi menare dagli amici sul tubo: che figura ci faccio davanti alle figlie?".
Un gruppo di ciclisti-filosofi, atleti del pensiero che amano muoversi a colpi di pedale, riflette intorno alla bicicletta, in forma di brevi saggi divulgativi e senza dimenticare il sorriso. Nei loro testi la bicicletta diventa non solo un mezzo per leggere le piccole cose della nostra quotidianità, ma anche per leggersi divenendo ora strumento di ascesi, ora di rivoluzione, ora di recupero di un tempo
lento e naturale che le scadenze imposte da una società sempre più frenetica non consentono di gustare appieno. Pedalando si può arrivare a sciogliere i problemi che ci assillano e a guardarli dall'esterno, riuscendo così a relativizzarli e a risolverli meglio. Pedalando si può arrivare a isolarsi dal mondo riuscendo
ad ascoltare solo il battito del proprio cuore, ad assaporare la strada, il vento, la fatica. A essere strada, manubrio, vento, vita.
In Pedalo dunque sono scopriamo che la bicicletta è un mezzo allo stesso tempo tecnologico ed ecologico, quotidiano eppure avveniristico che si fa ritmo, linguaggio, musica rivelando un mondo che ha i colori della
passione e l'intensità che solo un entusiasmo sempre giovanile sa garantire.