L’innovazione recupera il passato. Basta una pellicola e la bicicletta prende nuova vita.
Colori psichedelici e forme geometriche, motivi militari o fantasie a pois: attraverso degli stickers è possibile così recuperare e rimodernare lo storico mezzo di trasporto su due ruote, che accompagna i cittadini “green” e non solo nella loro quotidianità.
È anche questo il Fuorisalone 2013: innovare, sapendo recuperare il vecchio. Si tratta di un rivestimento adesivo, presentato un anno fa e sviluppato nell’edizione di quest’anno, da Danilo Leonardi di Studio Tagmi, che permette di personalizzare la propria bici in base alla tendenza del momento, regalandole addirittura una “seconda pelle” protettiva. Il gusto estetico si coniuga infatti con l’esigenza di proteggere il telaio metallico dalla ruggine e dagli agenti atmosferici: i film adesivi che compongono il kit Fix Your Bike sono antiabrasivi e impermeabili. Inoltre il rivestimento è atossico: così per dare un nuovo look al mezzo a due ruote non occorrerà utilizzare la vernice, ma basterà un comune taglierino per modellare la pellicola.
Già presentate in precise dimensioni adattabili alle varie parti dell’intelaiatura, le strisce si applicano facilmente e non creano bolle, “easy apply” come dicono gli addetti.
Fix Your Bike permette così di proteggere, abbellire, recuperare e riconoscere la propria bici nella community dei riders.
Fonte: Claudia Vanni de ilgiornale.it
Un progetto che integra istanze pedagogiche e rispetto per l'ambiente e sta trovando ampia diffusione in diverse parti del mondo. Da San Paolo un'idea di democratizzazione della cultura e mobilità sostenibile. Nata per i senzatetto, la Bicicloteca oggi è estesa a tutti.
Un triciclo con una capacità di 150 kg., una sorta di scatola delle meraviglie moderna, che passa per le strade della città di San Paolo diffondendo il messaggio che un libro può cambiare la vita. L'uomo che è diventato il simbolo dell'iniziativa si chiama Robson Mendonça ed è un bibliotecario di 61 anni che ha le spalle un passato come senzatetto nelle periferie brasiliane. È stata la lettura de La fattoria degli animali di George Orwell a cambiargli improvvisamente la vita; dopo aver abbandonato per diversi anni la quotidianità e un'identità sicura e riconosciuta, Robson ha accettato l'invito di Lincoln Paiva, presidente dell'Instituto Mobilidade Verde (http://institutomobilidadeverde.wordpress.com/biciclotec,una ong che si occupa di sostenibilità ambientale) ad avviare una nuova iniziativa di "democratizzazione" culturale: ad agosto del 2011 la prima "bicicloteca" ed in seguito, grazie a donazioni private, il progetto si è esteso in maniera capillare alle periferie e alle aree delle città difficilmente raggiungibili attraverso i canali tradizionali delle biblioteche. Ha iniziato a macinare chilometri per le strade del centro, nelle piazze pubbliche fino alle zone malfamate di San Paolo, parlando con i senzatetto, raccontando la sua storia e l'incontro con Orwell, e permettendo ai poveri di usufruire della lettura di libri superando l'iter burocratico che rendeva difficile l'accesso a quel tipo di servizio: l'esibizione di un documento di identità che, chi vive per strada, non ha. A un anno di distanza, il bilancio è positivo. L'iniziativa ha conquistato anche studenti e lavoratori ed è stato inserito a pieno titolo in una serie di progetti che conciliano la democratizzazione della cultura e la mobilità sostenibile. Sono stati concessi in prestito 107.000 libri (anche in alfabeto Braille), è disponibile un deposito di 30.000 volumi, grazie anche al contributo delle donazioni private e tra i servizi offerti c'è anche la connessione gratuita ricorrendo all'energia solare. Piccole storie quotidiane dell'altra parte del mondo, storie che cambiano la vita, tra creatività e amore per l'essere umano.