Luigi Laraia, 38enne bolognese di nascita, un anno fa le hanno trovato una forma rarissima di leucemia, 500 casi all’anno”. Ha sofferto, ha maledetto la vita, stava per arrendersi, ma poi ha reagito. E ha deciso di sfidare se stesso e la malattia partendo da Washington in bici e arrivando a Vancouver per raccogliere fondi per la ricerca sulla leucemia: l’obiettivo erano 10mila dollari, ne ha raccolti 27mila. Adesso Luigi Laraia, 38enne bolognese di nascita, sta bene. Lavora sempre alla Banca mondiale e riparte di nuovo, oggi, da Washington, diretto a Los Angeles passando per San Francisco: 40 giorni in bicicletta e 5mila miglia – 8mila chilometri - da bruciare sotto la sua bici. Un nuovo coast-to-coast per raccogliere fondi per Charity: Water, organizzazione no-profit che si occupa di portare acqua potabile e pulita alle popolazioni in via di sviluppo. “Questa volta mi ero posto come obiettivo 10mila dollari, ma 4mila li ho già raccolti prima di iniziare”, racconta 24 ore prima della partenza, dal suo ufficio a Washington, dove tutti lo supportano. “Sto bene – aggiunge – ho finito i trattamenti per la mia malattia a dicembre”. Purtroppo “oggi piove e pioverà anche domani, pare”. Ma in bici è così: Luigi lo scrive sul suo secondo blog, quello che lo accompagnerà in questi 40 giorni – 5000milesforwater.blogspot.it - : “In bici sei esposto a tutto, è un incontro faccia a faccia con il mondo, per me è un po’ come fare l’amore con l’America in un modo puro e sincero”, dice. L’unico nemico, quando fai tante miglia in bicicletta e devi gestire e risolvere molte situazioni, oltre i “demoni interiori”, è il vento. Quello sì. Ma quando ha imparato a non pensarci, ha apprezzato e amato con tutto se stesso la sua avventura. Del resto per Luigi, ormai, cavalcare la sua bicicletta è come trovare il punto di equilibrio, fisico e interiore. Ed è l’immagine di sé che ha più frequente in mente: “Se avessi pedalato per quante volte ho immaginato di farlo, avrei già attraversato tutto il pianeta”, scherza sul suo blog. Il suo bagaglio anche questa volta sarà leggerissimo. “Poche cose, ancora meno dell’anno scorso, e il computer”, per documentare il viaggio. La stessa cosa è successa lo scorso anno, dove la paura e il dolore erano più vivi di oggi, perché quell’esperienza, anche di solitudine – racconta Luigi – lo ha reso più forte. Certo, la sua vita sarà sempre costellata di prelievi di sangue e test, ma si può decidere come vivere le cose, “durassero solo un mese o 20 anni”. Dopo la raccolta fondi per la Leukemia and Lymphoma Society for cancer research, Luigi ha scelto l’acqua. Un mondo dove ogni 21 secondi un bimbo muore a causa di problemi dovuti all’acqua, dove l’acqua stessa diventa quasi un lusso, non è accettabile per Luigi. Nel suo blog spiega che verrà documentato e dimostrato come il 100% di quello che verrà donato sarà direttamente devoluto ad un progetto per il Rwanda.
Fonte: www.unita.it/
Un team di ingegneri Cinesi ha messo appunto un apparecchio molto utile, specialmente per chi pedala di sera. Si monta sul manubrio e proietta sulla strada un fascio luminoso con una griglia che rileva gli ostacoli e li rende maggiormente visibili. Non solo quindi una luce per farsi vedere da macchine e traffico, ma una luce per vedere meglio la conformazione del terreno che andremo a calpestare con le nostre ruote. Si attiva con un pulsante, è dotato di batteria interna per l’alimentazione quando si è fermi e si ricarica pedalando. Attraverso lo stesso pulsante di accensione e spegnimento è possibile scegliere anche le dimensioni della griglia che sarà proiettata sul terreno tra tre opzioni: una per quando si va a una velocità ridotta e misura 14×18 centimetri, una pensata per velocità sostenute di 14×26 cm e una per chi pedala in gruppo che misura 30×20 cm. Purtroppo questo utile gadget non è ancora in vendita, ma vi avviseremo appena lo sarà. Per approfondire leggi l'articolo su repubblica.it o su dailymail.
Fonte: repubblica.it
"Aaaaa.... Bombaaaazza!", direbbero altrove ma Guido Portoghese, che guida la commissione trasporti del Comune di Cagliari e quasi tutti i giorni si sposta in bici: "la bicicletta va saputa usare, con responsabilità, perché oramai non è un mezzo per il tempo libero e per lo sport ma a tutti gli effetti è un mezzo di trasporto quotidiano e - prosegue - gli esempi delle città nel nord Italia e nel nord Europa ne sono la conferma".
Portoghese, classe 1974, assieme all'assessore ai trasporti del Comune di Cagliari Mauro Coni, porta avanti la realizzazione delle piste ciclabili.
HA UN SOGNO. Vorrebbe "fare della bicicletta un mezzo di movimento a portata di tutti, perché ecologico, veloce, sicuro". Per questa ragione "i consiglieri della Commissione ai trasporti, ma non solo hanno lavorato in questa direzione".
INVASIONE DI BICI? A Cagliari non si era mai vista una "invasione", in senso positivo, di velocipedi sulle piste ciclabili e, per vivere d'informazione, anche su qualche marciapiede, talvolta nei portico di via Roma.
Già, ma quanto è sicuro, in una città come Cagliari, girare in bici?
SICUREZZA. "Fino a due anni fa il ciclista era visto come un alieno - afferma Guido - ed oggi è percepito a tutti gli effetti come un utente della strada". A Cagliari "siamo all'inizio di un percorso molto lungo per rendere sicura la circolazione delle bici. Guardiamo a modelli virtuosi di altre città in Italia ed in Europa, che hanno iniziato questo processo più di 20 anni fa".
E' UNA CITTÀ DI COLLINE Cagliari. Dunque non trova che le bici siano utili nella sola fascia pianeggiante, via Roma-Poetto, Stagni e rientro?
"La città presenta alcune zone non facilmente accessibili a tutti, ma la gran parte della città è percorribile senza pendenze rilevanti. Provare per credere. Inoltre il progetto di ciclabilita' interessa tutta l'area vasta di Cagliari, che si sviluppa quasi interamente in piano".
Come considera il comportamento dei ciclisti cagliaritani. Disciplinati oppure no?
"Gli indisciplinati esistono tra gli automobilisti, tra i motociclisti e anche tra i pedoni. I ciclisti sono mediamente rispettosi delle regole del codice della strada, come gli altri utenti".
CICLISTI ASSURDI? Sarà, ma osservi queste immagini: schiere di ciclisti che invadono viale Poetto, le corsie d'emergenza. Il Comune, non investe in buone norme comportamentali per i ciclisti? O è meglio pensare solo agli autovelox?
"La città non ha ancora dei percorsi e delle piste dedicate in direzione Poetto e nel lungomare, pertanto sono relegati ai margini della carreggiata, e per spirito di sopravvivenza percorrono le corsie preferenziali. Non è molto sicuro fare il sandwich tra le auto e i pullman. Quando saranno realizzate le piste per il mare e nel lungomare, il fenomeno sparirà da solo".
ALLA FACCIA DELLA SICUREZZA!
"Il miglioramento della sicurezza stradale per tutti gli utenti è un obiettivo da perseguire con caparbietà. L'eccessiva velocità è una delle maggiori cause di incidenti mortali e con feriti, l'attivazione dell'autovelox sul l'asse mediano ha ridotto sensibilmente questo tipo di sinistri".
CAGLIARI DEL FUTURO. Quali progetti per le piste ciclabili, per le biciclette?
"Abbiamo approvato un nuovo progetto finanziato dalla Regione, di concerto con gli altri comuni dell'hinterland, che consentirà di completare e mettere in sicurezza gli attuali percorsi e collegare Cagliari con gli altri centri e con i principali punti di attrazione della città".
QUANDO I RISULTATI?
"L'inizio dei lavori e' stimato per la primavera prossima. Auspichiamo che i primi tratti siano fruibili già dal prossimo anno".
DE GREGORI, cantautore impegnato, di sinistra, sul Corriere della Sera manda a quel paese il Pd, che del Pci è in parte discendente dicendo, in estrema sintesi: "Questi si inteneriscono per le piste ciclabili e lo slow food". E' così?
"Credo che volesse provocatoriamente evidenziare l'incapacità del centrosinistra di interpretare i reali bisogni dei cittadini. Credo che il vero problema stia nelle strane alleanze".
Il libro di Matteo Sametti, La bici di bambù. 8371 km dal cuore dell’Africa nera alle Paralimpiadi di Londra (edicicloeditore), verrà presentato questa sera, in anteprima, a Legnano, alle ore 21, presso il Palazzo Leone da Perego.
Matteo Sametti ha pedalato per quasi novemila chilometri e settantacinque giorni attraverso dieci stati, da Lusaka, nello Zambia, a Londra, dove è arrivato in tempo per assistere alle Paralimpiadi, grande momento di “sport per tutti”, eccezionale esempio di uomini e donne che non si sono mai rassegnati di fronte al proprio destino.
Nel 2006, Matteo, dopo aver esercitato per dodici anni la professione di dottore commercialista, si è trasferito in Zambia per occuparsi a tempo pieno di cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Nel 2010 ha fondato, con Serena Borsani, Sport2build (www.sport2build.org), una onlus che fa dello sport uno strumento di integrazione, sviluppo e pace che, creando occasioni di amicizia e crescita, costruisce le basi per un futuro migliore per molti bambini africani, consolidando consapevolezza e fiducia in loro stessi
Il viaggio sulla bicicletta di bambù, da Lusaka a Londra, dal 15 giugno al 28 agosto 2012, per quasi 8400 km, è stato realizzato per raccogliere fondi per la realizzazione di una nuova scuola, nel Nkomeshya’s Senior Chiefdom, in Zambia, dove lo sport avrà un ruolo centrale.Matteo ha attraversato i passi etiopici a oltre 3000 m, i 57 C° del deserto sudanese, si è fatto largo nei villaggi tra il tifo festante dei bambini, ha bivaccato sotto le stelle coi pastori e, dopo migliaia di chilometri in solitaria, si è immerso nell’infernale traffico del Cairo.
Giunto a Londra, aveva 7 kg in meno, ma addosso la soddisfazione di non avere mai mollato e, come ricordava lo scienziato Stephen Hawking, durante la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, di avere «guardato in alto, verso le stelle, e non in basso, alla punta dei piedi».
Matteo Sametti è nato a Legnano 44 anni fa.
Questa è la pagina facebook di Matteo Sametti.
Fonte: www.cyclemagazine.it
Sorprendente bicicletta. Rivisitata, descritta e rappresentata con occhi d'artista, attraverso il suo elemento distintivo, la ruota, in una mostra in programma dal 5 al 30 settembre nella Sala Mario Tobino di Palazzo Ducale. Novanta per l'esattezza, gli artisti, tra pittori, scultori, architetti, designer e fotografi, che partecipano, con opere espressamente concepite, a “Ruote d'artista”, la mostra curata da Mauro Lovi e organizzata dall'Associazione Puccini Opera, con la collaborazione di Provincia di Lucca e Comune di Lucca. La mostra è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ducale, alla quale, oltre al presidente della Provincia, Stefano Baccelli, sono intervenuti il sindaco del comune di Lucca, Alessandro Tambellini, e i curatori della manifestazione. In attesa del Campionato Mondiale di ciclismo, Lucca guarda alla bicicletta sotto un'altra ottica. Venticinque giorni di pura arte, con 230 metri quadrati di superficie espositiva dedicati al mezzo, novanta ruote di ogni genere, colore, materiale e significato allegorico. Ogni opera, infatti, è stata realizzata con una differente tecnica artistica: si va dalla pittura a olio alla pittura all'uovo, passando per la scultura con marmo, legno, terracotta, ferro e vetro, plexiglas, incisione, tecniche orafe, assemblaggi, paraffina e pittura su foto. “Ruote d'artista”, così, assume i connotati di una mostra di arte partecipata, che non vuole seguire un'unica corrente di pensiero, ma che crea un luogo di confronto e di dibattito sui percorsi individuali degli artisti. Ruota come mobilità urbana, ecologia e rispetto dell'ambiente; come sport, agonismo e competizione. E ancora: ruota come rivoluzione, progresso, dinamismo e cambiamento. Ruota, come le ruote della bicicletta. Bicicletta, come quelle che partiranno da Lucca per il Mondiale di ciclismo Toscana 2013 e come quelle che ogni giorno attraversano le vie del centro, solcando anche la cinta che, giunta al suo 500esimo anno di età, continua ad accogliere cultori dello sport e appassionati del vivere all'aria aperta. Insomma, pensando alla città viene automatico immaginare la moltitudine di persone che si sposta sulle due ruote, un po' come se ne componessero l'anima urbanistica e l'essenza sociale. Ecco perché la mostra “Ruote d'artista”, ideata da Mauro Lovi, trova una sua collocazione naturale nel vivere quotidiano di Lucca. La ruota, nella visione dei novanta artisti coinvolti, non assume la forma solo di trasporto intelligente e di mobilità sostenibile, ma soprattutto viene descritta come mezzo di locomozione culturale ed artistico, per generare un altro modo di creare movimento, attraverso nuove energie socializzanti ed innovative formule artistiche. L'esposizione, dunque, descrive e racconta in maniera pittorica, fantastica e umoristica persone e personaggi in sella a una bicicletta, riflessioni e suggestioni sull'andamento circolare, in una inusuale passeggiata artistica e metaforica sulle strade di un prossimo futuro. Attraverso un viaggio ciclo-fantartistico Mauro Lovi rivisita, riscopre e ripropone il passato, il presente e il futuro di una grande protagonista della nostra storia: la “Petite Reine”.
Fonte: www.provincia.lucca.it
Passare in bicicletta sui binari sarà presto abitudine diffusa in Piemonte. Non si tratta di un nuovo sport estremo ma di un progetto sostenibile pensato per riqualificare il territorio regionale favorendo la mobilità dolce. L’iniziativa prevede la riconversione delle reti ferroviarie in disuso da più di dieci anni a piste ciclabili tramite un intervento sperimentale già avviato da qualche mese: le rotaie e i binari abbandonati verranno ricoperti con pannelli in gomma in modo da rendere lo spazio utilizzato una pista ciclabile a doppio senso di marcia. Questi pannelli potranno essere rimossi facilmente qualora sia necessario riavviare una tratta del vecchio percorso ferroviario, conferendo così una duplice funzione alle zone interessate. Si tratta di un progetto molto efficiente che ottimizzerà l’offerta turistica e sportiva della regione in poco tempo offrendo nuove risorse al territorio piemontese e ai suoi abitanti. Le innovative piste ciclabili che nasceranno tra qualche mese costituiscono un passo avanti importante per la mobilità sostenibile, condotto nel pieno rispetto dell’ambiente e che permetterà a tutti di percorrere nuove strade nonché di riappropriarsi di zone finora rimaste inutilizzate.
Correre sui binari non è mai stato così ecologico!
Fonte: Greenme.it
Ladri di biciclette. Non solo un film ma una piaga che colpisce le metropoli italiane. Per dribblare il traffico ed evitare l’ansia e il costo da parcheggio, la bicicletta è il mezzo di trasporto privilegiato. Nell’ambito dell’iniziativa nazionale contro il furto è stato prodotto un pieghevole con i consigli FIAB per complicare la vita ai ladri, per complicargliela molto, riuscendo magari a farli desistere.
Questo pieghevole sarà distribuito dalle associazioni FIAB nella giornata di “Chi sceglie la bici merita un premio!” (durante la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile: 16 - 22 settembre 2013) e durante la varie iniziative cui parteciperà la FIAB a partire dalla prossima Fiera di Padova (21 - 23 settembre 2013).
Scarica il pieghevole "Complichiamo la vita ai ladri di biciclette".. e fallo girare …
Fonte Fiab
La Stelvio Bike è una delle più suggestive manifestazioni che attraversano la leggendaria strada del Passo dello Stelvio, un itinerario per chi è appassionato di cicloturismo Trentino. La gara vede i partecipanti pedalare nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, lungo strade che per l’occasione resteranno chiuse al traffico. I ciclisti devono attraversare 48 impegnativitornanti fino a raggiungere, appunto, Passo dello Stelvio a quota 2.757 metri. La Stelvio bike 2013 si terrà sabato 31 agosto e darà la possibilità a migliaia di appassionati di ciclismo e cicloturismo, di pedalare in tutta sicurezza sui tornanti che hanno reso famoso il valico alpino fra Lombardia ed Alto Adige.
Fonte: www.passostelvio.com
L’associazione 5&9 MTB Bikers Turi, anche per il 2013 ha organizzato l’evento “Turi in bici”. L’evento nasce per affrontare in maniera diversa il gran caldo e incentivare la gente ad utilizzare la bici come alternativa all’auto nel rispetto dell’ambiente. Una carovana di gente si è precipitata per non mancare al primo via dell’estate. Nonni, bambini, intere famiglie in sella alle loro bici con la gioia di pedalare in compagnia di tanta gente che come loro approfittano di questa iniziativa per spolverare quel mezzo che, un po’ per mancanza di tempo, un po’ perché la macchina è sempre più veloce, ma soprattutto perché la pigrizia rende tutti più comodoni, diventa un bel ricordo da annoverare quasi con nostalgia. Tutti erano presi dalla guida del loro mezzo, ma nello stesso tempo non si poteva rimanere sorpresi dalle novità che il paese e le sue strade, offriva. Al passaggio della carovana tra le vie, attirava l’attenzione di tutti coloro che, seduti a tavola per cenare e sdraiati sulle loro poltrone a guardare la tv, accorrevano sui balconi o si affacciavano alle finestre incuriositi ed un po’ insospettiti per questo insolito corteo di “biciamatori” che quasi come se fossero ad una festa salutavano tutto e tutti con i loro assordanti campanelli. Immancabile giro nelle periferie, mettendo sotto torchio la resistenza dei partecipanti, affrontando qualche salita un po’ impegnativa, ma la ciliegina sulla torta è stata indubbiamente la visita al meraviglioso centro storico di Turi che sembrava quasi fiero di mostrarsi ai suoi cittadini in tutto il suo splendore antico. Una capatina anche all’oratorio ed infine raduno nuovamente in piazza municipio, dove Pierino ed i suoi amici del 5&9 hanno ringraziato tutti i partecipanti, dando appuntamento al prossimo raduno.
Fonte: www.turiweb.it
Il sindaco di Roma Ignazio Marino è stato intervistato per il progetto Radio Bici, facendo un giro in tandem nel centro storico della città (sotto la pioggia). Marino, parlando di mobilità sostenibile, ha dichiarato che entro due anni vorrebbe riuscire a togliere dalle strade di Roma almeno il 20 per cento delle automobili e ha rivolto un messaggio al suo collega di Milano, Giuliano Pisapia.
Fonte: www.ilpost.it