I quartieri più colpiti dalle interruzioni sono Fuorigrotta e Pozzuoli, dove la pista si interrompe per ben 37 volte ed è difficile fare 200-300 metri in bici senza mettere mai il piede per terra. Non solo, le difficoltà derivano anche dalla decifrazione delle scritte, frutto di una scelta stilistica alquanto originale: le C rovesciate significano zero, il 3 sta per B e la A è priva della stanghetta centrale. Si lamentano anche alcuni commercianti che hanno visto diminuire il passaggio degli automobilisti con conseguente riduzione del numero dei clienti. Senza contare che alcuni residenti di Fuorigrotta hanno contestato la riduzione dei parcheggi per auto e firmato una petizione inviata al sindaco De Magistris per chiedere lo spostamento del percorso.
Il tratto ciclistico che non ha ricevuto polemiche da parte dei cittadini è senza alcun dubbio il lungomare, molto attrezzato e reso pedonale e ciclabile dalla scorsa primavera. Non ci sono interruzioni e la vista del paesaggio è decisamente gradevole.
Malgrado le lamentele, giuste o sbagliate, è giusto che l'amministrazione cittadina vada avanti nella scelta di rendere la città più moderna e congeniale al rispetto dell'ambiente. La mobilità sostenibile non è un capriccio dei primi cittadini, ma un'esigenza umana e ambientale. Le polemiche fanno parte del gioco.
Fonti: Comune di Napoli, tuttogreen
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