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Mercoledì, 24 Ottobre 2012 11:17

"Space", la due ruote piccola e intelligente

Qualche tempo fa vederle in giro era una rarità. Roba da eccentrici o fissati dell'ambiente. Oggi le biciclette pieghevoli si stanno diffondendo a macchia d'olio. La ragione essenziale sta nella necessità di integrare il trasporto pubblico con un mezzo – la snella e leggera due ruote, appunto – che consenta di affrontare il famigerato ultimo miglio senza problemi. L'auto, infatti, è ormai un'opzione fallimentare sotto ogni punto di vista. Lo dimostrano perfino gli ultimi dati di vendita, che hanno segnato il sorpasso delle bike, un quadro da anni Sessanta. Space è una folding bike innovativa perché, rispetto alle sue scomodissime compagne dalle scricchiolanti giunzioni, applica una facile filosofia one-touch: per aprirla e ripiegarla basta infatti un solo tocco.

 

Una rivoluzione non da poco, quella messa a punto dal designer Simon Hukaya, perfetta per le situazioni più diverse. Portarsi dietro una bici seguirà un po' le stesse dinamiche che hanno segnato il passaggio dalla valigia al trolley: un tasto, e la bicicletta scende le scale del metrò con te o si riapre in strada, pronta a farsi cavalcare. La misura delle ruote (50 centimetri), la distanza fra il manubrio e la sella: c'è Space anche lì, nel senso che la scocca è stata pensata per superare le difficoltà tipiche dell'urban riding e, ovviamente, per agevolarne la chiusura quando una carovana di viaggiatori s'accalca all'imbocco delle scale mobili. Non c'è, insomma, da allentare qualche pezzo del telaio né abbassare la sella o ritirare i pedali: basta schiacciare un bottone e, senza alcuna modifica nella struttura, la bici si muove riducendosi o allargandosi della metà. Come spesso accade per progetti tanto semplici quanto interessanti, Space è frutto del diploma ottenuto da Hukaya all'Università di arte e design di Budapest ed è dunque un concept in (fiduciosa) attesa di un lancio sul mercato. Una volta ripiegata, la bici misura 91 x 68 x 47 cm e si tiene senza problemi con una mano, trascinandola grazie alle ruote proprio come un trolley.

"Quanto sarebbe bello se, dopo aver incontrato un amico per una birra non dovessi tornartene a casa in bici, ma potessi prendere un taxi o saltare in metro?", dice il designer ungherese. "Lo stesso se piove o c'è un guasto. La folding bike offre una larga possibilità di usi, soprattutto dove non ci sono piste o infrastrutture dedicate. Spesso, però, questo tipo di bici pieghevoli è difficile da guidare e complicato da montare e smontare. Il mio obiettivo era dunque quello di disegnare una folding bike che fosse facilissima sia da aprire che da chiudere e da portare per la città".

L'idea di partenza di Hukaya è d'altronde profetica e visionaria e va ben oltre la (contenuta) diffusione attuale delle bici. Pensa già, infatti, all'evoluzione delle smart city di domani: "Cosa accadrebbe se infrastrutture bike-friendly sbocciassero a vista d'occhio in metropoli da milioni di abitanti?". Anziché risolvere il problema dell'affollamento, avremmo solo peggiorato la situazione ingolfando, ciascuno col suo voluminoso trabiccolo, ogni percorso di rapido passaggio pubblico.

Fonte: wired.it

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Venerdì, 19 Ottobre 2012 12:39

Biciclette: ecco le preferenze degli italiani

Qual è la bicicletta che piace agli italiani? C'è quella in vendita al centro commerciale, quella di fascia media, la elettrica entry level o quella più sofisticata, la cruise, la vintage, la performante in carbonio per gli sportivi, ma anche quella hi-tech da sfoggiare la domenica con gli amici, sulle strade di mezza Italia. Per questo ci siamo chiesti: ma gli italiani, mediamente, che gusti hanno, quale tipologia di bicicletta preferiscono, quali modelli scelgono nell'anno in cui per unità vendute, la bicicletta supera l'automobile?

 

A preferla bici in città sono le donne, almeno a quanto risulta da una indagine effettuata da una nota marca di tè freddo su un campione di 1000 intervistati tra i 18 ed i 65 anni (fonte: affaritaliani.it). Il 47% delle donne infatti, a differenza del 37% degli uomini, non ama periferie e campagna, quindi si orienta sull'acquisto di un modello da passeggio o una mountain bike leggera e maneggevole.

L'uomo, si evince dalla stessa indagine, predilige l'aspetto sportivo del pedalare e quindi si orienta più spesso su modelli performanti, sia per uso stradale che per terreni sconnessi. La sua scelta va perciò su bici da strada o fuoristrada, ma dai buoni contenuti tecnici.

Altri fattori importanti che condizionano il ciclista nella scelta della sua bicicletta sono riferibili alla sua percezione di benessere e sicurezza. Oltre il 40%, siano essi uomini o donne, è convinto che la pedalata aiuti il benessere interiore e allontani dalla vita sedentaria.

Resta un elevato timore da parte degli utenti (39%) verso il comportamento delle auto. Ciò induce l'acquirente ad orientarsi verso l'acquisto di accessori di sicurezza, come giubbini catarifrangenti, caschi, luci di segnalazione applicabili sulla propria bicicletta, di qualunque genere o modello si tratti. Parliamo di un target che usa la bici in modo più frequente e che ultimamente si rivolge anche all'integrazione tra mezzo pubblico e bici. Sono spesso possessori di due ruote pieghevoli che ridotte all'ingombro di una borsa consentono di essere portate con sé ovunque. Treno, bus, metropolitana + bici diventano quindi un'occasione conveniente, ecologica e pratica per muoversi.

Non possiamo trascurare i due veri fenomeni del momento, la bici vintage e la bici elettrica. La prima, frutto di passione, lavoro di restauro ed attenzioni maniacali è oggi in grande voga tra i giovani, gli studenti, ma anche tra gli appassionati senza età, tanto che alcuni artigiani propongono sul mercato esclusivamente questo tipo di veicoli a due ruote.

Quanto alla bicicletta elettrica, preferita certamente dalle donne che si dimostrano più ecologiste degli uomini, comincia ad essere un vero boom di costume. Averne una non vuol dire più solo risparmiare sui trasporti e pensare alla salute, ma anche farsi osservare in sella al proprio modello ultimo grido. Da non confondersi però con il grido interiore di stupore che ci può cogliere quando guardiamo il cartellino dei prezzi. Una bici elettrica affidabile, sicura e solida parte infatti dai mille euro.

Quel che conta, al di là delle scelte personali di ognuno di noi, è che per un numero sempre crescente di italiani sia sempre più tempo di bici. Su versioni, modelli e colori, c'è davvero l'imbarazzo della scelta.

(Vincenzo Nizza - ecoseven.net)

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