Martedì, 13 Dicembre 2011 11:26

ZERO.7. la nuova bici della Wilier Triestina

Vota questo articolo
(0 Voti)

Zero.7 si è già guadagnata una posizione di vertice in classifica. La punta di diamante della gamma 2012 di Wilier Triestina occupa la sesta posizione in un sondaggio di Cyclingnews che ha indagato le preferenze degli appassionati di tutto il mondo riguardo ai prodotti più innovativi.
Wilier Triestina nasce nel 1906 grazie all'idea di un commerciante bassanese, Pietro Dal Molin, di costruire in proprio biciclette. La sua fucina di \"cavalli d'acciaio\" sorge come un piccolo laboratorio sulle rive del Brenta, a Bassano del Grappa, e il suo successo aumenta di pari passo alla sempre maggior richiesta di biciclette. Il primo dopoguerra vede l'avvicendamento alla guida della Wilier di uno dei figli di Dal Molin, Mario, che d' inizio ad un costante perfezionamento delle biciclette tramite cromature e nichelature.
Sotto la sua guida la produzione aumenta notevolmente e l'azienda, passata indenne attraverso la seconda Guerra Mondiale, all'indomani dell'armistizio riavvia subito la propria attività.
Sono gli anni della ricostruzione durante i quali la bicicletta, il più importante mezzo di trasporto cosiccome il ciclismo, insieme al calcio, diventa lo sport più popolare.
Per questo motivo Dal Molin decide di allestire una squadra professionistica capitanata dal triestino Giordano Cottur, noto per essere succeduto nella Bassano-Monte Grappa per dilettanti nientemeno che a Gino Bartali.
Il “best new product”, stando al reader poll di Cyclingnews, è il cambio elettronico Shimano Ultegra Di2. Benché la concorrenza fosse molto numerosa e agguerrita, dato che il quesito era esteso a componenti e accessori, Zero.7 si è inserita alla grande fra i sogni nel cassetto di migliaia e migliaia di praticanti, a conferma del fatto che i ritrovati tecnologici messi a punto da Wilier Triestina hanno esercitato il giusto appeal fra i veri intenditori.

Fonte Wilier blog

Letto 5106 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Granfondo Campagnolo Roma 2013

     Granfondo Campagnolo Roma il prossimo 13 ottobre porterà sulle strade della provincia di Roma 7.500 cicloamatori provenienti da tutto il mondo. Si partirà dal Colosseo e i due tracciati di 170 e 110 chilometri, rivisti rispetto alla prima edizione, si riuniranno sotto il traguardo delle Terme di Caracalla. L'obiettivo di chiudere il percorso alle macchine, di facilitare, rendere più sicura la giornata passata in sella da migliaia di appassionati ora sembra ad un passo. Una scelta legata anche alla promozione del territorio, sposata alla fine da quasi tutti i sindaci dei comuni attraversati dalla corsa. "La chiusura era stata vista come un danno, ma in queste ultime settimane qualcosa è cambiato – spiega Gianluca Santilli, presidente del comitato organizzatore -. Al Circo Massimo, all'interno del villaggio che allestiremo, i comuni dei Castelli avranno anche uno spazio per promuovere i loro meravigliosi territori". Alla Granfondo 2013 parteciperanno grandi campioni della bici (e non solo) come il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia Nibali, il ct azzurro Bettini, Bugno, Chiappucci, Zanardi. Assieme a Moser, che sarà presente a Roma con tutta la sua titolata famiglia, si impegneranno nel ruolo inesplorato di tutor. "L'agonismo certe volte fa brutti scherzi anche agli adulti – commenta Santilli -, spinge ad andare oltre, ad esagerare. Questi grandi campioni, i nostri 'Re di Roma', ci aiuteranno a tenere sotto controllo gli eccessi: sono sicuro infatti che la maggior parte degli amatori preferirà correre a fianco dei propri idoli, senza prendere rischi eccessivi lungo il percorso". Proprio per questo un premio speciale verrà assegnato alla squadra più numerosa che arriverà compatta sotto il traguardo.

    Fonte: roma.corriere.it

  • Negozio Ciclotorino Stella

    Ciclo Torino, vendita e riparazione biciclette, accessori

    V. F.lli Calandra 16 - 10123 Torino (TO)

    tel: 011 882662

  • Sogni a pedali. Giuseppe Pancera e la bicicletta
    E' la storia di un uomo, Giuseppe Pancera, che non si è mai fatto scoraggiare dalle avversità; è il racconto di innumerevoli forature, di forcelle che fin troppo spesso a causa delle condizioni stradali finivano per rompersi, di strade bianche percorse la notte, di sudore e di lacrime di fatica versate per raggiungere i propri obiettivi (dalla prefazione di Silvio Martinello).

     

    Titolo: Sogni a pedali. Giuseppe Pancera e la bicicletta

    Autore: Giovanni Rattini - ottobre 2012

     

    Per Informazioni e acquisto:

    Cooperativa Libraria Università di Padova

    Via G. Belzoni 118/3 - 35121 Padova

    Tel. +39 049 8753496 Fax +39 049 650261

    Fonte: bicidepoca.com

Video

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.