Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
L’associazione Amici della bicicletta Verona è nata nel 1982 da alcuni cittadini veronesi che volevano: promuovere l’uso della bicicletta come mezzo abituale di trasporto e chiedere all’Amministrazione Pubblica di prendere provvedimenti per favorirne tutelarne l’uso; promuovere la bicicletta anche nel tempo libero, sia per riscoprire aspetti culturali ed ambientali del nostro territorio, sia per favorire amicizie e socializzazione. Il 02 giugno l'associazione propone una piacevole biciclettata in un paesaggio tra i meno conosciuti della provincia.
Il programma
Dalla sede, alle 9, ci si dirige verso est sulla ciclabile della circonvallazione. Dopo un veloce passaggio per il centro di Montorio, si prosegue per San Martino. Breve sosta all’oasi di S.Giacomo. Poi per vie secondarie , passando accanto a una Pieve Romanica ci immetteremo sulla Val D’Illasi dove passeremo accanto all’imponente Villa Sagramoso Pompei. Sosta per il pranzo al sacco a Illasi poi di nuovo in sella lungo la valle di Mezzane su strade immerse nella campagna. Rientro intorno alle 17 dopo circa 60 Km.
Alcune notizie sul percorso Villa Sagramoso Perez-Pompei Assieme al castello di Illasi e al parco secolare che li unisce, è considerata il monumento più cospicuo tra le ville del veronese ed uno dei più eminenti del Veneto. Sorse alla fine del XVII secolo per volontà di Giunio III Pompei, conte di Illasi, ad opera dell’architetto F. Pellesina (autore tra l’altro della villa Sigurtà a Valeggio Sul Mincio, della chiesa di S. Nicolò a Verona e parti della reggia di Versailles). Fu residenza della famiglia Pompei. Quindi, estintasi questa, passò in eredità ai cugini conti Perez (che aggiunsero il nome Pompei al proprio) e ai loro discendenti conti Sagramoso che tuttora vi risiedono. San Giacomo A Vago di Lavagno - circa 10 km da Verona - sul colle detto Grigliano, esisteva fin dal secolo XI un oratorio in onore dell'apostolo San Giacomo. Il 24 maggio 1395, Filippo di Lavagno, zappando tra le rovine di antiche costruzioni, scoprì un'urna di marmo, contenete delle reliquie che furono attribuite a S.Giacomo apostolo. La notizia si diffuse con grande scalpore e in breve il comune di Verona, con l'autorizzazione di Papa Bonifacio IX, usufruendo delle offerte raccolte tra la moltitudine di pellegrini che qui accorrevano, iniziò la costruzione di una imponente basilica. Ma, dopo l'edificazione delle cinque stupende absidi, avvenuta tra il 1396 e il 1407, i lavori furono sospesi perché le reliquie erano di dubbia autenticità. La chiesa, rimasta incompiuta, fu comunque aperta al culto. Nella custodia del santuario e del convento annesso, edificato intorno alla metà del XIV secolo, si succedettero i monaci benedettini, olivetani e filippini. Poi passò in mano a privati, fino al 1951, quando il complesso architettonico e il parco furono donati a don Giovanni Calabria per farne un luogo di "incontri d'anime". Santa Maria della PieveIl territorio di Colognola ai Colli conserva anche un altro sito prezioso: la chiesa di S. Maria della Pieve e i suoi dintorni, 60 m s.l.m. circa, dove le prime tracce antropiche risalgono a circa 5000 anni fa e presso la quale si trova La “Pietra Romana” che evoca la presenza delle antiche centuriazioni e delle articolazioni stradali costruite dai romani proprio in questa zona. Secondo quanto emerso da antiche mappe, il tracciato della via Postumia, principale arteria che metteva in comunicazione il territorio che va da Genova a Trieste, passava in prossimità dell’odierna Villa, a poca distanza dal Tempio dedicato a Mercurio e dalle terme di Giunone, per poi proseguire in direzione Est.
Tutte le informazioni sono disponibili presso la sede AdB, in via Spagna 6,
tel 045-8004443, negli orari di apertura
o sul sito www.amicidellabicicletta.it .