Lunedì, 22 Ottobre 2012 12:38

Roberto Sironi, l'artista che fara' un tour europeo in bici

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Roberto Sironi ha 57 anni e 18 mila chilometri alle spalle. Percorsi in bici e in cyclette. Perché questo singolare artista milanese (che si divide tra l'Italia e la Francia) non si separa dalla sua bicicletta se non quando, al termine della giornata, rientra a casa. Musicista, pittore e autore di testi teatrali, ha scoperto le due ruote qualche anno fa, a causa di un problema di salute. «Mi hanno imposto la cyclette – racconta – e ho cominciato così. Poi però mi sono annoiato e ho pensato che prendere una bici vera e conoscere il mondo pedalando potesse essere molto più divertente».

 

Così ha cominciato a comporre canzoni sulla bici, a dipingere quadri a tema e, soprattutto, a progettare l'impresa che segnerà il suo 2013: una lunga tournée in Europa completamente fatta in bicicletta, spostamenti compresi da una città all'altra. Rigori del meteo permettendo, ovviamente. «Non è facile – confessa – perché bisogna convincere i musicisti, prima di tutto. E poi perché richiede uno sforzo fisico notevole. Ma all'estero la cultura delle due ruote è molto più ricca, sovvenzionata, sostenuta. Pensiamo che in Francia ci sono 25mila chilometri di piste ciclabili. E non solo nelle città ma in certi casi uniscono capoluoghi diversi. Per non parlare della Germania, che è il top. Ecco, preparando questa impresa, voglio portare il mio contributo a Milano».

L'8 novembre prossimo inaugurerà la sua mostra di tele dedicate alle bici in piazza Berlinguer. Il 14 poi terrà un incontro pubblico con l'assessore alla mobilità del Comune, Pierfrancesco Maran e con i rappresentanti di Fiab Ciclobby, mentre il 24, al teatro della Quattordicesima, andrà il scena la commedia scritta da Sironi, «West Bike Story», interpretata da Evelina Primo che (manco a dirlo) reciterà per tutta la durata dello spettacolo su una speciale bicicletta con dei rulli. Il tutto in nome di quella ciclosofia di cui si fa portavoce. «Il futuro – dice – deve essere inventato partendo dal passato. E la bicicletta è una di quelle macchine perfette che, nel corso dei secoli, ha mantenuto la propria integrità meccanica. Con la bici si scoprono aspetti diversi nelle singole città, si risparmia in termini economici e si preservano salute e forma fisica. Milano ha una cultura della bici che va sostenuta. Voglio fare la mia parte, cantando e dipingendo».

Roberta Scorranese - milano.corriere.it

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