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Nel corso dello scavo sono venute alla luce due tombe affiancate: in ambedue sono stati trovati i resti di un cavaliere armato, ma mentre in una era visibile lo scheletro di un cavallo, i frammenti di ferro presenti nell'altra facevano pensare, nella vista dall'alto, ad una bicicletta...
Ed in realtà, per quanto incredibile, proprio di una bicicletta si trattava.... Le parti in ferro si sono conservate in buone condizioni solo perché erano state coperte di cera prima dell' interramento.
L' attendibilità del ritrovamento è stata confermata da illustri studiosi, tra i quali l' archeologo J. Pierre, che ha riconosciuto attraverso la diagnostica a raggi X la lega metallica e le modalità di lavorazione adottati nelle officine dei fabbri di Milano e Venezia nel XV sec..
Si tratta quindi solo di collocare storicamente con precisione l' epoca di costruzione, anche se studi recenti hanno dimostrato l' esistenza di questo mezzo di trasporto già in tempi molto remoti.
La ricostruzione grafica del reperto archeologico è stata curata dall artista russo B. Indrikov.
Fonte: urbancycling