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In Gran Bretagna, e a Londra in particolare, le necessità dei ciclisti sono da qualche anno a questa parte prese in grande considerazione. Ciò è dimostrato, fra l'altro, anche dalla presenza a Londra di una vera e propria Cycle Task Force della polizia.
L'unità è stata creata nel giugno del 2010, in risposta al crescente numero di londinesi che si spostano su due ruote, ed è formata da 30 poliziotti. I loro compiti sono vari, ma possono essere raggruppati in due aree: la sicurezza dei ciclisti (cycle safety) e la lotta al furto delle bici (cycle security). Interpellato da Bikeitalia, il Sergente Simon Castle ha gentilmente fornito molte informazioni informazioni sulle loro attività. Per quanto riguarda la sicurezza dei ciclisti, una delle iniziative più interessanti promossa dalla Cycle Task Force sono gli "Exchanging Places Events": si tratta di eventi organizzati regolarmente, durante i quali i ciclisti possono sedersi al posto di guida dei grandi camion che passano per le vie della città, e che sono la causa principale di incidenti gravi per chi viaggia su due ruote. "Scambiandosi di posto" con i camionisti, i ciclisti possono rendersi conto delle limitazioni alla visuale degli autisti, e capire quindi come non finire dentro gli ampi punti ciechi. Recentemente l'iniziativa è stata estesa anche agli autobus del trasporto pubblico. Il 95% dei ciclisti che hanno partecipato ha affermato che cambierà il proprio modo di condurre la bici, grazie alle informazioni apprese. Ad inizio settembre il 10.000esimo ciclista a partecipare all'iniziativa ha ricevuto una bici in omaggio. Un'altra iniziativa in favore della sicurezza dei ciclisti vede la Cycle Task Force collaborare con il laboratorio dell'azienda di trasporti pubblici TFL, per migliorare l'infrastruttura urbana di Londra. Infine, i poliziotti su due ruote pattugliano regolarmente le strade della città, e hanno il potere di comminare sanzioni a automobilisti e ciclisti che non rispettano le regole del codice stradale, ponendo sé stessi e gli altri in situazioni di pericolo. Come già accennato, la lotta ai furti di bici è l'altra grande area di intervento della Cycle Task Force, che organizza regolarmente degli eventi durante i quali è possibile registrare gratuitamente la propria bici in un database ufficiale: applicare una targhetta alla bici che certifica l'avvenuta registrazione è già di per sé un grosso disincentivo al furto; in queste occasioni poi la polizia offre anche preziosi consigli su come scegliere e usare al meglio lucchetti e catene, consigli che si possono ritrovare anche su una apposita pagina del loro sito. È online anche una guida all'acquisto di bici usate, che aiuta ad evitare di comprare bici che possono essere state rubate; alcuni membri della Task Force controllano regolarmente siti di annunci online, alla ricerca di annunci sospetti. Infine, quando alcune bici rubate vengono recuperate e non è possibile riassegnarle ai legittimi proprietari perché non erano state registrate, le loro foto vengono caricate su un apposito account Flickr: chi riconosce la propria bici, ed è in grado di dimostrare di esserne il proprietario, potrà vedersela restituita. La Cycle Task Force cura ottimamente la comunicazione con il pubblico con il proprio sito web e tramite i social network. Nel prossimo futuro si prevede il raddoppio del numero di poliziotti assegnati all'unità, per poter controllare meglio anche le zone più periferiche della città, e il possibile uso di bici elettriche.
Fonte: Bikeitalia