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L'Italia entra nel miracolo economico in bicicletta e ne esce in automobile
Autore: Nunzioclaudio Belcampo
Prezzo: € 12,00
Pagine: 202
Editore: Prospettiva Editrice
Nel 1953 in Italia vi era un'automobile ogni 51,6 abitanti, nel 2004 tale rapporto diventa di un'automobile ogni 1,6 abitanti. Quali dinamiche hanno contribuito ad una diffusione della macchina così vertiginosa e, per di più, in un arco temporale di solo mezzo secolo? Rispondere a questa domanda vuol dire ripercorrere un pezzo di Storia del nostro Paese, vuol dire comprendere in che modo la nostra società, attanagliata da una "secolare" e "profonda" miseria trascinatasi dietro per gran parte del Novecento, riesce a rimettersi in piedi e a trasformare la sua in un'economia industriale. La diffusione dell'automobile non è solo un indicatore del nuovo benessere sociale, ma è anche fonte di profondi cambiamenti nel modo di vivere la "vita quotidiana": da quel momento in poi il tempo e lo spazio saranno concepiti diversamente. La rigidità delle distanze e delle ore sarà accantonata a vantaggio di una libertà diversa. L'auto vuol dire anche emancipazione sessuale. Sono questi gli anni in cui l'Italia cambia profondamente, gli anni delle nuove speranze e di una sconosciuta fiducia verso il proprio futuro, gli anni in cui "i ragazzi andavano allo stadio a tifare per la loro squadra del cuore, le ragazze giravano per i negozi e tutti insieme sfrecciavano tra le strade delle città sulle loro Vespe e Lambrette", anni in cui... finalmente si comincia a sorridere!