Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Una scelta che non ancora e non sempre le tecnologie applicate alla sicurezza sembrano prendere in considerazione. A provare a porvi rimedio è stata una studentessa inglese del Dipartimento di Fisica dell'Università di Oxford, che ha perfezionato ed avviato in produzione il "laserlight". Divenendo fondatrice e CEO di BLAZE. Una start-up che prefigura una nuova era per il ciclismo urbano garantendo la risoluzione di problemi reali, unendo bellezza e semplicità con l'innovazione tecnologica.
L'idea è appunto all'apparenza semplice, ma racchiude parafrasando una celebre frase "un piccolo passo per il ciclista, un grande passo per il ciclismo urbano" un concetto rivoluzionario, la prevenzione di incidenti stradali. Il tutto ripensando al faro delle biciclette, trasformati anche in un proiettore laser, in grqado di prooiettare la sagoma verde di una bicicletta sulla strada a 5 - 6 metri di distanza dalla bicicletta che la proietta. In questo modo si può avvisare della propria presenza gli automobilisti. Il laserlight è dotato di una porta USB, che ne permette una comoda ed efficace ricarica ed un design funzionale ed elegante per il pannello di controllo, dove sono posizionati i comandi di accensione e spegnimento l'indicatore del livello di batteria e si può all'occorrenza trasformare in una torcia a LED. [eyb]