Venerdì, 13 Dicembre 2013 07:51

Electric Bike: Le proposte sul mercato

Vota questo articolo
(0 Voti)

Le proposte di bici elettrica sul mercato italiano sono diverse: la Frisbee ad esempio, è tra le marche più conosciute. Prodotta da un'azienda altoatesina, la Tc-mobility, proprietaria anche di altri due marchi, Dinghi e S.A.V, la sua gamma si compone di diversi modelli: Sudtirol, Valentina , Euro 7, Euro tour ed Euro 7 mobility. Tutte le versioni rivelano il possesso di un'avanzata tecnologia. Accumulatori ad acido intrappolato o al litio, sistema di frenata che interrompe immediatamente il funzionamento del motore elettrico ed altri accorgimenti rendono le varie Frisbee molto appetibili. Il marchio Dinghi si caratterizza invece per la produzione di biciclette elettriche più "essenziali. Attraverso la rete di vendita, gestita direttamente dalla Tc-mobility, è altresì possibile smaltire gli accumulatori una volta giunti a fine vita.
Un'altra marca abbastanza conosciuta è la Cicloone, anch'essa propone diversi modelli: la Reloy ad esempio possiede un motore "brushless" da 250 watt, si ricarica in un tempo che può variare dalle 4 alle 6 ore e può coprire una distanza di 80-100 km, di molto maggiore alle normali esigenze cittadine e pesa circa 23 kg. Stessa cosa vale per la "Max" che vanta però, tra le altre cose, un caricabatterie elettronico ed automatico.

Fonte: www.tuttogreen.it

Letto 3918 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Pedalare nel cuore delle Langhe

    Un’idea regalo per sé, i propri cari o amici, valida tutto l’anno, anche se con il Natale alle porte può rivelarsi un dono last minute irrinunciabile per gli amanti delle due ruote. Un buono per l’utilizzo di 2 e-bike elettriche su tutti i percorsi nella Langa del Barolo, nel Roero, nel Barbaresco e in Alta Langa.

  • Groninga. Citta' delle biciclette (VIDEO)

    A Groninga (nel nord dei Paesi Bassi, 190mila abitanti) il 50 per cento degli spostamenti in città avviene in bicicletta, al punto da essere nominata la Città Ciclabile per eccellenza in Olanda, è sicuramente in bicicletta
    A partire dagli anni settanta l'amministrazione cittadina ha realizzato una serie di progetti che hanno scoraggiato l'uso dell'auto a favore della bici. Il risultato è che oggi a Groninga ci sono 75mila macchine e circa 300mila biciclette. La bicicletta a Groninga è il mezzo di trasporto più pratico per andare al lavoro, a scuola, all'università o a fare acquisti in centro. Grazie a oltre 145 km di piste ciclabili che scorrono lungo tutte le arterie del traffico, Groninga è a ragione una città importante per i ciclisti.
    "Le aziende devono incoraggiare i loro dipendenti a non usare la macchina e ci sono vari modi per farlo: possono mettere dei parcheggi coperti per le bici, delle docce oppure degli armadietti. Alcune offrono abbonamenti al trasporto pubblico o dei bonus per chi non usa la macchina. L'ideale, però, è rendere difficile parcheggiare", spiega il professor Greg J. Ashworth dell'università di Groninga in questo video realizzato da Streetfilms, che produce documentari sul trasporto sostenibile.


    Fonte: www.internazionale.it

  • India. Le eletric bike aiutano l'economia delle zone rurali

    Le biciclette sono il mezzo di trasporto privilegiato nelle realtà rurali dell'India: le attività lavorative, spesso erranti fra villaggi diversi, sono direttamente influenzate dalla capacità di spostamento delle persone e, in questo, più si è fisicamente forti, più si è in grado di guadagnare. Per chi fa il medico o il piccolo commerciante, spostarsi vuole dire raggiungere clienti: più ci si può spostare e più clienti si possono servire. Per chi fa fatica a mettere assieme un centinaio di dollari all'anno, una bici o uno scooter elettrico possono rappresentare un salto di qualità notevole.
    "Non c'è nessuna idea di riscaldamento globale o protezione dell'ambiente in loro – dice il responsabile di un produttore di EV indiano – ciò che interessa dei veicoli elettrici è che aiutano a guadagnare di più e fanno spostare più facilmente nelle campagne, dove l'auto privata non ce l'ha nessuno".
    In alcune aree il ritmo di vendita per le due ruote elettriche è salito sino alle 600 unità al mese, non male rispetto alle 2,500 auto elettriche vendute in tutta l'India da Mahindra dal 1990 ad oggi. La stessa SMEV (Society of Manufacturers of Electric Vehicles) riporta il passaggio dalle 40,000 unità di scooter elettrici del 2009 alle oltre 100,000 del 2011: ragioni dominanti sono il prezzo, più basso di una moto tradizionale, e il costo ogni km percorso, circa un terzo di un due ruote a carburante.
    Certo, la strada per un cambiamento globale del mercato dei trasporti del gigantesco Paese asiatico è ancora lunga e disseminata di ostacoli: gli scooter elettrici costano comunque tanto per chi è nel vortice della povertà e le banche non si fidano a prestare loro soldi perché si tratta di veicoli che in India non richiedono immatricolazione e patente, dando quindi poche garanzie di rintracciabilità.

    Fonte: veicolielettricinews.it

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.