Tra le 50 principali città italiane Torino si conferma al 1° posto per mobilità sostenbile. Lo dice il sesto rapporto Euromobility. A seguire Brescia e Parma, al quarto posto Milano seguita da Bologna. Roma arretra al ventiseiesimo posto, dietro Napoli (21°), la prima città del Sud. Le peggiori sono L'Aquila, Catanzaro e Reggio Calabria.
Il rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il contributo di Bicincittà e FIT Consulting e con il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del territorio e del Mare, quest'anno è più ricco di indicatori. Pur tenendp conto delle consuete informazioni relative alle innovazioni introdotte per la gestione della mobilità (car sharing, bike sharing, mobility manager), allo stato di salute delle città in relazione alla presenza di auto di nuova generazione o alimentate a combustibili alternativi (gpl, metano), all'offerta di trasporto pubblico, alle piste ciclabili, alle zone a traffico limitato e pedonali. Le 50 città monitorate sono tutti i capoluoghi di regione, i due capoluoghi delle Province autonome e le città con una popolazione superiore ai 100.000 abitanti.
Il rapporto parla chiaro: Torino la città più "eco-mobile" d'Italia. Grazie soprattutto ad un buon servizio di trasporto pubblico, un servizio bike sharing che mette a disposizione dei cittadini una grande flotta di bici e il car sharing, tra i più efficienti ed apprezzati della penisola. Il podio è stato garantito anche grazie all'aumento delle auto a basso impatto ambientale e alla diminuzione del tasso di incidentalità e mortalità sulle strade cittadine. Ma c'è ancora una pecca, dice il rapporto: «Nonostante ciò i valori di inquinamento atmosferico non riescono a rientrare nei limiti, a causa delle sfortunate condizioni climatiche che interessano Torino e buona parte le città del bacino padano».
La graduatoria vede tra le prime dieci tutte città del Nord, tra cui Bergamo (6° posto), Venezia (7°) e Modena in nona posizione.
Torino, Milano e Brescia credono di più nelle biciclette condivise. Il bike sharing di Milano conta 13.000 utenti registrati e 1.800 biciclette, mentre quello di Torino 14.400 utenti e 540 biciclette (+80%), quello di Brescia 8.266 utenti e 259 biciclette (più che raddoppiate rispetto all'anno precedente). Nelle 16 città che usano il sistema elettronico gli utenti sono aumentati di oltre del 31% e le biciclette in circolazione di oltre il 35%. Aumenta anche, e non è la prima volta, il car sharing (auto condivise), mentre non crescono i mobility manager di Area.
Per ciò che riguarda il trasporto pubblico la maggior offerta è data da Milano, Cagliari, Torino e Venezia, mentre mentre nelle città di Modena, Salerno, Livorno, Napoli e Prato si è registrata una preoccupante riduzione. I dati dimostrerebbero che l'aumento di offerta da parte delle amministrazioni è premiato da una positiva risposta da parte dei cittadini, che usano di più il trasporto pubblico.
Il più alto tasso di motorizzazione (rapporto tra flotta veicolare e popolazione residente) è registrato a L'Aquila, Latina e Catania: tenuto conto che il tasso nazionale è pari a 60,67 auto ogni 100 abitanti, L'Aquila ha un tasso del 73,9%, Latina del 72,7% e Catania del 72%. Al Sud il maggior numero di auto più inquinanti, con Napoli al primo posto (sono quasi il 57% le auto con più di 11 anni di vita), seguita da Catania, con il 52,2%.
In relazione all'inquinamento, le Città di Aosta, Cagliari, Campobasso, L'Aquila, Messina, Potenza e Sassari rispettano tutti i limiti imposti dalla normativa. Torino ha registrato sia il maggior numero di superamenti di PM10 (158 rispetto ai 35 consentiti), sia la più elevata media annuale (59 microgrammi al metro cubo rispetto al limite di 40). Seguono in entrambe le classifiche Siracusa, Milano e Verona. A Messina si è registrato il numero minore di superamenti (3), mentre Potenza ha registrato la media annuale più bassa, 21 microgrammi al metro cubo.
La sicurezza è meno garantita a Bergamo, che si conferma la città con maggior numero di incidenti. Strade molto più sicure rispetto all'anno precedente per numero di incidenti a Bari, Milano e Udine, mentre a Brescia, Bari, Piacenza e Messina è diminuito di molto l'indice di mortalità.
"Questo sesto Rapporto - dichiara Lorenzo Bertuccio, Direttore scientifico di Euromobility - conferma la diffusione del bike sharing e una decisa ripresa del car sharing, ma segnala una battuta d'arresto nell'aumento delle auto a gpl e metano. Le amministrazioni dimostrano una sempre maggiore attenzione anche nelle politiche di gestione della distribuzione delle merci in città e ricorrono sempre più frequentemente ai veicoli a basso impatto, come le auto elettriche e ibride, per rinnovare le auto delle proprie flotte, ma la percezione è che il percorso sulla strada dell'eco-mobilità è ancora lungo e tortuoso".
Il rapporto completo lo puoi leggere qui.
I grafici possono essere consultati qui.
Fonte: euromobility.com; effettoterra