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Adatto per gli sport di resistenza, come il ciclismo, quest’attività fisica aiuta a rendere il corpo più resistente e coordinato. Grazie a dei semplici e mirati esercizi si riescono facilmente a potenziare tutte quelle fasce muscolari fondamentali per una perfetta postura durante la pedalata, che migliorare tempi e prestazioni.
Il ciclismo è uno sport che implica un notevole sforzo e un’enorme propensione alla fatica. In sella si deve soffrire, ma non si deve di certo provare dolore. Avere i crampi, contratture, infiammazioni alle ginocchia, mal di schiena e mani indolenzite non è naturale. Per questo l’allenamento funzionale, va a lavorare, su tre zone principali del corpo; la rotulea, che serve ai muscoli stabilizzatori per mantenere l’articolazione in posizione; la pelvica, che sostiene il bacino e la colonna vertebrale durante le spinte sui pedali; e la scapolare, che aiuta a mantenere stabile la parte superiore del corpo durante la pedalata.
Ogni seduta di allenamento funzionale, dovrebbe durare da un minimo di 45 a un massimo di 60 minuti per tre, quattro sedute alla settimana. In questo tipo di allenamento non servono macchinari o attrezzi particolari e dai costi esorbitanti ma semplici attrezzi come: un tappetino, una tavola propriocettiva, degli elastici, una palla medica, la Sandbag e per finire i ciclisti più esperti possono lavorare con la kettlebell. C’è anche un altro vantaggio in questo tipo di allenamento ovvero che, in confronto ad una normale palestra pesi, il lavoro principale lo si fa a corpo libero e quindi ci si può allenare comodamente a casa propria, piuttosto che in un parco all’aria aperta, il tutto, all’insegna della semplicità e della comodità.
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Fonte: www.bikeitalia.it