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Introduzione: La tradizione agricola e la passione per le escursioni in bicicletta si sposano e partoriscono un itinerario ciclabile dai colori smeraldo: percorrendo le strade che attraversano i dintorni di Saluzzo si possono scoprire scorci di paradiso naturale e numerose piantagioni di “Prugna Ramasin”.
Descrizione: Punto di partenza dell’itinerario piemontese sono i giardini pubblici di Saluzzo dove ha sede il monumento dedicato a Gianbattista Bodoni.
Da qui, percorrendo via Spielberg, si raggiunge la SP 589
Alla prima rotonda andate dritto, mentre alla seconda, prendete la prima uscita.
Dopo aver oltrepassato frazione “La Stella” raggiungerete località “Manta” dove ha sede l’omonimo castello. La sala baronale della fortezza ospita la "Fontana della Giovinezza" una delle più stupefacenti testimonianze della pittura gotico- internazionale.
Non perdete l’occasione per fare una sosta all’interno del Castello, le sale meritano di essere visitate.
Terminata la sosta riprendete il percorso lungo la SP 589 in direzione di “Verzuolo”. Dopo circa 3 km., alla vostra dx, incrocerete la SP 1. Percorretela fino a raggiungere il centro abitato di Piasco.
Il percorso, da qui in poi, inizierà a farvi apprezzare vasti frutteti di prugna. Alla rotonda prendete la seconda uscita e seguite la SP 8. Andate dritto per circa 7 km., dopo aver lambito le frazioni di “Molino Varaita”, “Borgo San Giacomo” e Venasca” svoltate a dx sulla SP 118.
La sede stradale, dopo aver attraversato la frazione di “Isasca”, diventerà SP 180.
Terminata la salita, vi immergerete in quello che è considerato il fiore all’occhiello del Piemonte per quanto riguarda la coltivazione della Prugna Ramasin, frutto dalle molteplici proprietà vitaminiche.
Approfittatene per una breve sosta, le locande della zona preparano delle squisitissime pietanze a base di prugna che vi rigenereranno dalle fatiche affrontate.
Terminata la sosta, ripartite alla volta di Saluzzo percorrendo la SP47.
La distanza finale che vi separa dal centro città è caratterizzata da una piacevole strada collinare anch’essa ricca di piantagioni di prugna.
(G.M.)