Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
Già presente a Barcellona, e in altre città europee (tra queste anche alcune italiane, quali Padova e Vicenza), TNT ha sperimentato il servizio con successo già da aprile 201; il risultato è che, oltre ad un previsionale abbattimento di emissioni di circa 11,5 tonnellate di CO2, ha permesso di superare quegli ostacoli relativi al traffico e alle zone off-limits tipiche dei centri città. Il servizio tramite tricicli a pedalata assistita, è parte del programma di soluzioni sostenibili per la distribuzione nell'ultimo miglio di TNT Express denominata City logistics. Il servizio è stato premiato con il riconoscimento "Muévete Verde" nella categoria del trasporto commerciale e il premio Franz Edelmann 2012.
Attualmente la best practice è operativa con 30 veicoli in Europa, ed è in fase di espansione in Turchia, UK, Francia, Spagna e anche in Italia, dove le prossime flotte verranno inserite a Milano e Torino. Parallelamente all'abbattimento delle emissioni nocive, TNT persegue anche obiettivi di ottimizzazione dei processi operativi.
La strategia dei vettori sembra sempre più orientata ad una riorganizzazione delle proprie flotte, che abbracci pienamente la mobilità sostenibile; altri vantaggi sono costituiti dalla possibilità di attraversamento dei centri urbani, dove esistono limitazioni, e importanti abbattimenti dei costi di carburante e di manutenzione.
Fonte: greenbiz
Ma accanto alla sempre maggiore diffusione delle bici per fare una passeggiata o andare al lavoro, c'è un altro fenomeno che si è ormai diffuso in tutta Italia, da Bolzano a Catania: i bike messenger o corrieri in bicicletta, diventati una realtà consolidata nelle maggiori città italiane, complice anche una nuova coscienza ambientale e l'imbattibilità sulle tratte brevi rispetto a qualsiasi altro mezzo.
Sono tre, in sintesi, i maggiori vantaggi competitivi dei ciclo-corrieri: la velocità di consegna, i bassi costi di gestione del mezzo e i prezzi contenuti. Partiamo dai tempi, che non vengono penalizzati dalla "propulsione" umana, ma anzi si accorciano e diventano inferiori a quelli dei pony in moto, grazie alla possibilità per i bike messengers di attraversare zone a traffico limitato o pedonali, usufruire (quando esistono) di piste ciclabili e al fatto di non dover cercare parcheggio anche per soste brevi. Il risultato sono tariffe molto competitive: una consegna in bici costa in media 5 euro, a fronte dei 12 per le consegne in motorino e di 7/8 euro con altri mezzi a motore. Prezzi più bassi dovuti soprattutto al fatto che il bike messenger non ha praticamente costi fissi per carburante, bollo e assicurazione e parcheggio, senza contare che non è soggetto a limiti di velocità e dunque a multe. Ma i benefici, oltre che economici, sono anche ambientali: le consegne sulle due ruote non producono anidride carbonica, contribuiscono a decongestionare il traffico e, indirettamente, promuovono l'uso della bicicletta.
Un piccolo sondaggio sui corrieri in bicicletta italiani ci restituisce la fotografia del settore. La media di una società di consegna in bici è di tre addetti, con riserve pronte per eventuali surplus di lavoro. Si arriva fino a picchi di 12 addetti come nel caso di Roma. L'età media è di 30 anni. Per quanto riguarda il raggio di consegna, tutti i corrieri garantiscono la copertura dell'intera città e alcuni anche la provincia, come a Catania, o si spingono almeno in un raggio di 15 km fino ai comuni limitrofi come a Bologna. A Torino si sta pensando di coprire l'intera cintura entro il prossimo anno, concedendo il marchio in licensing ad altri giovani velocisti e creando così una rete allargata.
I tempi di consegna medi variano da città a città a seconda delle caratteristiche, si va dai 15 minuti dalla presa alle 3 ore, e quasi tutti i bike messengers offrono servizi per spedizioni urgenti. Al variare dei tempi di consegna in base all'urgenza e alla distanza, ovviamente variano anche i prezzi. Ci sono servizi tarati su ogni esigenza, come i "cargo" per i pacchi superiori a 10 kg, e in tutti i casi sono disponibili abbonamenti personalizzati che permettono di risparmiare sensibilmente. Per una consegna singola in Italia si spende da 3 a 7 euro, a fronte, dicevamo, dei 12 euro per le consegne in motorino, tra l'altro più lente. "Qualunque peso, qualunque dimensione, ancora non abbiamo trovato cosa è troppo grande o troppo pesante da consegnare", rispondono i bike messenger modenesi alla domanda su peso e dimensioni massime trasportabili. La media è di 8-10 kg nello zaino e 50 kg massimo – con picchi di 250 kg come a Roma e Torino – per gli ingombranti con bici cargo.
Il problema principale che accomuna molti ciclo-corrieri è la difficoltà di trovare un'assicurazione che copra la merce trasportata. A Modena, spiegano i bike messengers emiliani, "nessuna assicurazione ha voluto anche solo provare a farci assicurare i pacchi che consegniamo. E' in corso un'azione collettiva in questo senso che speriamo porti i suoi frutti".
I suoi frutti, intanto, li sta portando l'unione del servizio di bike messengers con la consegna a domicilio di verdura, frutta, prodotti da agricoltura biologica e non. Tutti i corrieri collaborano attivamente con Gruppi di Acquisto Solidale, mercati rionali, imprese agricole locali, organizzazioni come Coldiretti o associazioni come Greencommerce. A Bologna, il servizio è stato scelto dall'amministrazione comunale sperando che altre ne seguano l'esempio, mentre a Torino si sta trattando per consegnare in bicicletta anche gli abbonamenti del bike-sharing. A Roma, invece, lamentano alcuni, paradossalmente, "le grandi Ong come Greenpeace e Amnesty sembra che snobbino ancora il servizio".
Se poi ai bike messenger si chiede quale sia la cosa più strana consegnata, le risposte sono le più divertenti: si va dalla dentiera dei corrieri di Bolzano ai 4 litri di urina portata a destinazione a Catania, passando per lombrichi per il compostaggio, toner, tavoli, assegni, animali vivi e imbalsamati, incenso, attrezzature da bar e anche un portafoglio smarrito per strada, riconsegnato al legittimo proprietario da un bike messenger di Napoli.
Alessio Sciurpa
Mercoledì 5 dicembre 2012, alle ore 18.00, al Circolo dei Lettori di Torino, Greenews.info presenterà al pubblico, l'Agenda Greenews 2013 che, grazie ad un accordo con "Pony 0 Emissioni" , vedrà consegnate in bicicletta tutte le copie acquistate in città, attraverso l'e-commerce Greencommerce. Qui sotto la nuova campagna di comunicazione 2013 dell'Associazione Greencommerce, incentrata proprio sulle consegne "a zero emissioni".
Fonte: greenews
I poni-express (corrieri in bicicletta) nascono in America nelle grandi metropoli, New York e San Francisco, dove il traffico congestiona le strade e rende difficoltoso per i camion, utilizzati per le consegne, arrivare a destinazione velocemente. Da qui la decisione di utilizzare le biciclette che al contrario riescono a svicolare agilmente tra le auto in coda e non hanno nessun problema di posteggio per effettuare la consegna.
Già dal 1980 il movimento Bike Messenger offre servizio a diverse aziende americane.
In Europa la prima compagnia di consegne esclusivamente in bici nasce a Londra agli inizi degli anni ’80. Subito dopo sorgono diverse agenzie a Berlino che diventa anche la prima città ad ospitare, nel 1993, il Campionato del Mondo dei Messaggeri in Bicicletta (CMWC) organizzato dalla Federazione Internazionale delle Associazioni Bike Messangers (IFBMA), ente che si preoccupa di mettere in rete le varie realtà internazionali, di promuovere iniziative a tutela di quanti lavorano nel settore e di creare occasioni, come il campionato del mondo, che siano luogo di incontro per comunità e culture diverse. Perché di solito il bike-messanger non è solo un lavoratore, ma un piccolo “filosofo” che unisce la sostenibilità ambientale con lo sviluppo economico, che pensa e crede nella bici come mezzo di trasporto e di lavoro ideale, sintesi perfetta di un mondo in evoluzione.
I corrieri in bicicletta. sono finalmente in aumento anche in Italia. Infatti, circa tre anni fa nascono a Milano e a Roma le prime agenzie di bike-messenger, che all’inizio contano pochi appassionati pionieri e che in poco tempo raggiungono una media di 3/400 lavoratori-bikers, con punte di oltre 600 iscritti come in UBM, agenzia milanese pioniera in Italia. Si tratta per lo più di operai in cassa integrazione, ex stagisti, studenti, lavoratori part time dei call center, che vedono in questo lavoro un’opportunità per migliorare le proprie entrate mettendo a frutto una passione. A fronte di questo successo sono nate agenzie ormai in tutti i maggiori centri di provincia, come Torino, Bologna, Firenze, Catania.
Alla base della rapida crescita di questo fenomeno alcuni elementi economici non secondari, nonostante non si tratti di un lavoro “leggero”. Lavorare come bike-messenger permette di guadagnare in media circa € 50 al giorno in Italia (fino a € 100 negli U.S.A) e rappresenta per quasi tutti la possibilità di conciliare lavoro, passione, impegno per l’ambiente nonché la possibilità, per alcuni, di tenersi in esercizio. I vantaggi economici, per le agenzie di consegne che investono sulla bici, sono svariati e legati soprattutto ai bassi costi di gestione del mezzo: non ci sono costi di carburante, non si pagano il bollo, l’assicurazione, il parcheggio e non è si è soggetti a limiti di velocità e multe. La qualità del servizio, inoltre, è al pari, se non migliore, di quella a “motore”. La velocità delle consegne, infatti, non viene penalizzata dalla “propulsione” umana, ma anzi i tempi si abbreviano, potendo il bike-messenger attraversare zone non accessibili ai motori, usufruire di porzioni di strada dedicata e piste ciclabili. Infatti i tempi di consegna risultano in genere essere inferiori anche ai pony su moto. A trarne vantaggio da questo servizio sono anche i clienti del servizio, essendo un sistema che possiede una sostenibilità e una ragion d’essere economica. Pioggia, neve o solleone, il cliente ha sempre la possibilità di prenotare una consegna e di vederla soddisfatta in tre quarti d’ora, un tempo inferiore alla media di consegna realizzata con altri mezzi.
I costi del servizio sono più bassi: una consegna in bici nel centro cittadino in Italia costa € 5, a fronte dei € 12 per le consegne in motorino, tra l’altro più lente.
Si viaggia senza produrre anidride carbonica. A Roma, per esempio, una di queste agenzie, eAdessoPedala, ha calcolato che grazie ai propri clienti la Capitale ha avuto 2690,55 kg di anidride carbonica in meno in un anno. Questa agenzia, come altre, offre inoltre un altro importante servizio, raccogliendo gratuitamente quasi 30 kg di batterie usate presso i clienti che le consegnano ai corrieri, affinché vengano depositate negli appositi contenitori per il corretto smaltimento.
Per saperne di più:
Roma
• Eadessopedala
http://www.eadessopedala.blogspot.com/
• Velocittà
http://www.velocitta.it/
Milano
• UBM
http://www.urbanbm.it/
Bologna
• UBM Bologna
http://www.urbanbikemessengers.it/bologna/
Bari
• Bari Bici Express
http://www.baribiciexpress.it/home/
Catania
• Bici Express Catania
http://www.biciexpresscatania.com/
Fonte federciclismo
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.