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Giovedì, 10 Gennaio 2013 12:23

In Olanda in bici anche con il ghiaccio

Ad Utrecht è partito un progetto per creare piste ciclabili riscaldate

L'Olanda è patria di ciclisti, si sa, è quindi normale che il Paese dei tulipani fosse il primo a pensare a un modo per andare in bicicletta nonostante le piste ciclabili siano ghiacciate.

L'energia del Sole per scaldare le piste

Una soluzione green, data anche la natura del mezzo a due ruote, quella individuata dal comune di Utrecht: piste ciclabili riscaldate dal calore del Sole. Così come succede per i pavimenti, le piste ciclabili olandesi saranno riscaldate durante l'inverno grazie a delle tubature, al di sotto della superficie del manto stradale, che convoglieranno il calore raccolto durante la bella stagione.

Il costo dell'operazione è tra i 19mila e i 38mila euro per chilometro, la stessa cifra che viene spesa per la posa dell'asfalto.

Fonte: datamanager

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Martedì, 13 Novembre 2012 11:53

Ingegnoso sistema di segnalazione LED per bici

Un altro progetto interessante che riguarda la bici e la sicurezza, porta il nome di Revolights e appare come una sorta di doppia serie di anelli circolari che vengono applicati a ciascuna ruota: si illuminano grazie ai LED ossia ai diodi elettronici a basso consumo e creano da un lato un effetto piuttosto pittoresco e gradevole e dall'altro un adeguato sistema di segnalazione del ciclista. Il prodotto è recentemente entrato in vendita dopo la sua apparizione su Kickstarter a settembre 2011 per raccogliere micro-finanziamenti da parte degli utenti, che finalmente ora potranno ricevere Revolights. Come funziona?

Giusto per spiegare, Kickstarter è un sito che promuove le idee, anche prototipali mettendo a disposizione uno spazio espositivo virtuale. Si potrà così ricercare fondi e finanziamenti da parte di utenti che, in cambio della quota versata, potranno poi ricevere l'oggetto in questione una volta portato in produzione. In poche settimane Revolights ha raccolto qualcosa come 215 mila dollari.

È un sistema a LED che sfrutta una coppia di anelli circolari per entrambi i lati che vengono fissati con clip e contengono 12 LED ognuno con una potenza di 35 lumens. Neo? L'autonomia della batteria (ricaricabile via USB) che non va oltre le quattro ore. Un sistema elettronico basato su accelerometro e sensori riconosce velocità e posizione LED così da adattare il fascio luminoso in ogni istante. Il prezzo? 250 dollari, ecco il sito ufficiale.

A proposito di prototipi interessanti, Light Lane è un accessorio per il ciclismo davvero interessante: un proiettore laser che crea in tempo reale una corsia ciclabile davanti e dietro il ciclista per "proteggerlo" e segnalare la sua presenza a bordo strada. Quante volte è capitato, soprattutto di sera tardi o addirittura di notte che ciclisti venissero investiti da automobili? La colpa è di entrambi perché se l'autobilista magari non presta attenzione sufficiente, il ciclista deve sempre essere visibile a dovere. Light Lane è un concept molto interessante perché proietta una corsia ciclabile con il laser direttamente sul manto stradale, un "binario" ben visibile anche a distanza. Si spera venga preso in considerazione per un'eventuale commercializzazione.

Fonte: suipedali.it

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Venerdì, 02 Novembre 2012 12:10

Ciclisti e semafori, il modello olandese

All'inizio di quest'anno c'è stata grande attenzione attorno ad un provvedimento adottato a Parigi che, vista l'attualità del tema, ha fatto molto discutere anche qui in Italia. Il provvedimento in questione riguarda la possibilità per i ciclisti di svoltare a destra con il semaforo rosso, laddove indicato con un'apposita segnaletica.

 

Le testate di tutto il mondo hanno quindi riportato la notizia con grande enfasi, evidenziando come la capitale francese sia stata la prima grande città in Europa ad adottare una misura simile.

Tuttavia questa enfasi non ha contagiato tutti, in particolare, guarda un po', gli olandesi, che non si sono lasciati sfuggire l'occasione per mettere qualche puntino sulle i.

Alcune interessanti considerazioni le ha fatte Mark Wagenbuur, ciclista urbano olandese che da anni segue la realizzazione delle infrastrutture e degli interventi legislativi del suo Paese in favore della ciclabilità, nonché blogger di Bicycle Dutch. Con la consapevolezza di chi la sa lunga in fatto di bici, Wagenbuur, dopo aver ricordato che un provvedimento analogo è stato introdotto anche in Belgio dal luglio 2011 ("forse Bruxelles non è una «grande città» come Parigi?"), e che comunque quello di Parigi è ancora un esperimento, perché testato su soli 18 incroci semaforici e per di più in zone già moderate dal traffico, dopo insomma aver invitato tutti a contenere l'esultanza, sottolinea che in Olanda la svolta a destra per i ciclisti in caso di semaforo rosso (con responsabilità del ciclista in caso di sinistro) è consentita già dal 1991, e che in Francia probabilmente hanno appena scoperto l'acqua calda.

"I giornali hanno parlato di «misura radicale», ma siete sicuri che sia così?", chiede Wagenbuur per il quale, evidentemente, non è così.

Non è così – spiega ancora il blogger olandese – perché in Olanda passare con il rosso in prossimità di una intersezione a T non solo è permesso dalla legge in presenza del cartello "Rechtsaf voor fietsers vrij" (consentita svolta a destra per i ciclisti)", ma è un fattore messo in considerazione praticamente già dalla progettazione delle piste ciclabili che, a differenza ad esempio di quelle danesi, sono separate dalla strada in prossimità degli incroci consentendo quindi la svolta a destra in modo più che sicuro.

I ciclisti girano a destra col rosso ma probabilmente nemmeno se ne accorgono, così come non se ne accorgono gli automobilisti con i quali, tra l'altro, non si è mai instaurata alcuna polemica in proposito.

Secondo Mark Wagenbuur inoltre le aree interessate alla nuova misura adottata a Parigi, tutte zone con limite di velocità a 30 km/h, sono le meno idonee in assoluto. "In Olanda dovrete girare a lungo per trovare un incrocio controllato in una zona 30 in cui, in genere, i semafori non sono addirittura necessari".

Concludendo, il blogger che la sa lunga in fatto di bici, per le prossime volte anziché inventarsi nuove strane sperimentazioni invita a prendere spunto dal sistema olandese, già in vigore in migliaia di incroci e perfezionato nel corso di decenni. 

Il video è una dimostrazione di come funziona il modello olandese

fonte: amico in viaggio

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Dal 23 luglio 2012 Giuliana Buhring è partita da  Napoli per tentare un'impresa unica: il Giro del Mondo in bici in 140 Giorni. Sarà, in OGNI Caso, la prima donna al mondo a circumnavigare il globo in bici. Il Programma e 'quello di Viaggiare a 210 km al Giorno per quasi 5 Mesi.

 Juliana Buhring, di origine greca naturalizzata a Napoli, sta tentando di essere la prima donna al mondo a girare il mondo su due ruote. Sabato scorso è arrivata negli U.S.A. a Boston da dove ha subito proseguito il suo giro dopo aver completato con successo la prima tappa del percorso che prevedeva l'attraversamento dell' Italia (con partenza da Napoli), della Francia, della Spagna e del Portogallo.

 

Pubblichiamo alcuni tratti del suo diario

 

"Mi Rendo Conto Che nonostante Stia Pedalando duramente, la bici, Semplicemente, non SI Muove. Un'altra Raffica di vento a 100 km / Orari mi colpisce, accompagnata da ONU ventaglio di pioggia gelida. Le mie scarpe diventano Pesanti con l'acqua Che sguazza TRA le mie dita mentre Spingo sui pedali. 100 km in 8 ore. Una jeep ruggente mi spruzza addosso Una pioggerellina di fango. Brontolo Un paio di brutte parole in italiano, perche suonano Meglio (l'inglese lo riservo ai camion), pulisco il fango Dalla Faccia e metto Gli occhiali Nel taschino. Sono inutili un punto QUESTO. Penso Persone Alle Quella in jeep: finestrini chiusi, heating e radio, indifferenti Agli Elementi naturali. Darei la mia ultima barretta al burro di arachidi per lo sguardo in quell'auto. Ho cosi Tanto freddo Che non Riesco a Pensare nient'altro Che ad Esso. Cosi freddo Che OGNI pensiero E impossibile. Il mio Corpo trema, le mie mani ed i Miei Piedi Sono Completamente insensibili. This E L'agonia del ciclista. La Parte di CUI Nessuno Parla. SI non salva niente in QUESTO tormento. This e Il Momento in CUI mi Chiedo "perchè?". Perchè sto Facendo il giro del Mondo. Perchè le mie gambe Forzo annuncio Andare Su e Giù, Su e Giù, infinitamente, 12 ore al Giorno.

 

Dolore, miseria, Lotta. T'insegnano Molto Su te Stesso, Su chi sei e di Cosa sei Capace di tariffa in CONDIZIONI estrema. Provo una Portare la mia Mente Fuori da Quello Che mi circonda, Fuori dall'immediato sconforto del Presente. Quello Che mi viene in Mente Sono Una serie di Momenti Perfetti. Un tramonto sbalorditivo. La cima di Una montagna. Una nuotata Nelle Calde Acque del Mediterraneo. Un bicchiere di rum speziato. Un bacio. In Momenti di COMPLETA agonia Fisica e mentale, Questi, Perfetti Momenti Sono venuto li faro delle Nazioni Unite a Una tempesta in mare, piú Luminosi del normale forse per il contrasto.

Forse lottare servire Semplicemente un piacere Provare Più nia Momenti perfetti? E Tutto Cio Che è la vita? Una Lotta Contro ed ONU trionfo Sulle avversità, per apprezzare di IL PIU minuscolo Momento di COMPLETA e rara felicità ed Abbandono ad ESSA, colomba Tutto, il gusto, il colore, l'odore, E cosi intenso Perchè Conoscere l'opposto significa apprezzare la Immensa SUA realtà?

In tal quale Momento in modo Che non c'e Altro Posto colomba vorrei Essere. Perchè Quella lancinante fama Che CRESCE OGNI Kilometro trascorso significa Che il cibo Che sto per Mangiare sara il Più ​​delizioso al Mondo. Che il freddo e il bagnato rendono il caldo e l'asciutto piaceri Che sorpassano Tutti Gli ALTRI. Che la fatica in OGNI arto significa that dormirò Profondamente e Senza sognare, Che mi sveglierò fresca per delle Nazioni Unite Altro Giorno con DESTINAZIONE Una sconosciuta, Nuove glucosio DA VEDERE, possibilita infinita e Momenti Perfetti".

 

Per seguire Giuliana Bhuring giorno per giorno www.julianabhuring.com 

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Lunedì, 31 Ottobre 2011 10:01

Avigliana : ciclabile Lago Grande

  • Distanza: 2.16 km
  • Dislivello (quota max-min): 30 m
  • Dislivello (salita): 44 m
  • Dislivello (discesa): 37 m
  • Pendenza media: 1.4 %
  • Pendenza max: 17 %
  • Densità tracciato 25.4 punti/km
  • Tipo: ciclabile
  • Fondo: asfalto
  • Difficoltà: medio
  • Pattinabile? No
  • Adatto ai bambini? No
  • Durata: 9 minuti

Con il tratto già segnalato di corso Laghi si può quindi fare l'intero giro del Lago Grande di Avigliana.
Il tratto di via Monginevro è una pista ciclo-stradale per cui passano anche le auto ma veramente poche e solo locali.
Anche l'ultimo tratto di via Pontetto e che arriva alle spalle del "Santuario della Madonna dei Laghi" è ciclo-stradale ma anche qui con traffico locale.
Il tratto vero ciclabile e lungo il lago Grande è molto bello, in mezzo al Parco Naturale, ben segnalato con cartelloni esplicativi.

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Lunedì, 31 Ottobre 2011 09:52

Airasca - Moretta sulla Vecchia Ferrovia

  • Distanza: 20.83 km
  • Dislivello (quota max-min): 17 m
  • Dislivello (salita): 27 m
  • Dislivello (discesa): 28 m
  • Pendenza media: 0.1 %
  • Pendenza max: 1 %
  • Densità tracciato 2.1 punti/km
  • Tipo: ciclabile
  • Fondo: misto
  • Difficoltà: facile
  • Pattinabile? No
  • Adatto ai bambini? Si
  • Durata: 83 minuti

Un affascinate percorso sul sedime della ex ferrovia Airasca-Moretta-Saluzzo nel tratto Airasca Moretta.
18 Km andata e 18 km ritorno su un percorso pianeggiante per osservare la campagna, i paesi e le vestigia della vecchia ferrovie: segnali, stazioni, passaggi a livello.
Percorribile in qualsiasi stagione, parte su fondo ghiaioso, parte su fondo asfaltato (nei comuni di Cercenasco e Vigone) e, tranne l'ultimo chilometro, sempre senza auto.

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Mercoledì, 19 Ottobre 2011 10:08

Cuneo, colori e sapori

Durata del viaggio 7 giorni/6 notti
Partenze 2011 ogni giorno dal 15 marzo al 15 ottobre
Livello di difficoltà facile
Tipo di bici city bike con cambio o da turismo
Sistemazione pernottamento e prima colazione
Bagagli trasportati da albergo ad albergo
Viaggio individuale pernottamenti, materiale informativo e descrizione dell'itinerario, minimo 2 persone

 

Un anello tra le pianure e le campagne del cuneese, un itinerario tra le bellezze artistiche della provincia. E' la cosiddetta "provincia granda", cioè la più estesa, in termini di km, provincia del Piemonte. L'itinerario toccherà Fossano, cittadina vivace per il commercio, l'Oasi Naturale di Crava e di Morozzo, importante riserva naturale, luogo di sosta obbligato per numerose specie di uccelli durante la migrazione, Cuneo, cuore della provincia, città famosa per i suoi portici, Caraglio, in epoca romana zona importante di comunicazione verso le Gallie, Dronero un caratteristico borgo in Val Maira, i Ciciu del Villar, colonne di terra sovrastate da un cappello di pietra, Saluzzo, capitale dell'antico Marchesato e centro artistico di pregio di tutto il Piemonte, Racconigi, sede di una delle più affascinanti residenze sabaude del Piemonte, Bra, città importante e capitale del Roero, la splendida Cherasco, caratteristica città medioevale, famosa la passeggiata dei bastioni da percorrere per godere di uno splendido panorama delle Alpi e delle Langhe. Giorno per giorno

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Durata del viaggio 7 giorni/6 notti
Partenze 2011 individuale ogni giorno dal 1 marzo al 15 ottobre
Livello di difficoltà facile - km 285
Tipo di bici city bike con cambio o da turismo
Sistemazione individuale pernottamento e prima colazione
Bagagli trasportati da albergo ad albergo
Viaggio individuale individuale pernottamenti, descrizione dettagliata e mappe dell'itinerario, minimo 2 persone
gruppo pernottamenti, accompagnatore in bici, a richiesta per minimo 10 persone

 

Questo percorso ci porta in uno sconosciuto Piemonte, ma non per questo minore. Si parte dal lago Maggiore, il più grande in Piemonte, e si percorrono le strade dei vigneti del famoso vino Gattinara. Quindi ecco un altro lago , più piccolo. Siamo nella zona dei castelli, tutti inerpicati sulle colline. Si pedala però sulla la base delle montagne aggirando la Serra di Ivrea, una collina morenica, poi Cuorgnè, Lanzo, sono cittadine medioevali con tanta storia alle spalle. Poi Venaria Reale, dove si può ammirare e si ha il tempo di visitare la Reggia e i suoi Giardini , paragonabili (e del resto nati nello stesso periodo) della Reggia di Versailles.  Infine Torino , passando da Alpignano e una bellissima pista ciclabile lungo il fiume. Ad Alpignano potrà essere possibile visitare il museo dell'inventore italiano della lampadina, Cruto.

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Mercoledì, 19 Ottobre 2011 09:57

Piemonte Goloso

Durata del viaggio 8 giorni/7 notti
Partenze 2011 individuale ogni sabato dal 12 marzo al 22 ottobre; altre date date a scelta per un minimo di 4 persone
gruppo 1 maggio, 4 giugno, 9 luglio, 6 agosto, 3 settembre, 8 ottobre; altre date date a scelta per un minimo di 4 persone
Livello di difficoltà facile/medio- km 315
Tipo di bici city bike con cambio o da turismo
Sistemazione pernottamento e prima colazione
Bagagli trasportati da albergo ad albergo
Viaggio individuale pernottamenti, descrizione dell'itinerario, minimo 2 persone
Viaggio di gruppo pernottamenti, accompagnatore parlante italiano e inglese in bicicletta, gruppo internazionale

Il Piemonte è un vero paradiso per i gourmets. Prestigiosi vini bianchi, delizioso cioccolato e dolci paesaggi sulle colline coperti da vigneti; lontano, il magnifico cerchio delle Alpi. Il Piemonte è eleganza e stile. Il migliore esempio è il capoluogo, Torino, prima capitale italiana 150 anni fa, dove l'influenza dello stile francese è molto evidente e per questo motivo Torino è chiamata "piccola Parigi". La stessa sorpresa si ha arrivando nelle piccole cittadine di Pinerolo e Saluzzo con il loro charme medioevale; quindi Bra e Alba regni dell'enogastronomia: non mancate il piacere di una deliziosa cena con indimenticabili piatti, e nobili vini langaroli come il Barolo o il Barbaresco. Percorrendo le colline del Roero e del Monferrato si arriva a Casale, tranquilla cittadina in riva al Po. In breve, scoprire il Piemonte in bicicletta : una esperienza speciale! Giorno per giorno.

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Mercoledì, 19 Ottobre 2011 09:52

I castelli del Piemonte

Durata del viaggio
8 giorni/7 notti
Partenze 2011 individuale ogni giorno dal 1 marzo al 15 ottobre
gruppo date a richiesta
Livello di difficoltà facile - km 285
Tipo di bici city bike con cambio o da turismo

Sistemazione individuale pernottamento e prima colazione
gruppo mezza pensione
Bagagli trasportati da albergo ad albergo
Viaggio individuale individuale pernottamenti, descrizione dettagliata e mappe dell'itinerario, minimo 2 persone
gruppo pernottamenti, accompagnatore in bici, minimo 10 persone , a richiesta

 

Il Piemonte è una regione dal grande passato, dalla quale proviene la famiglia reale di origine francese, i Savoia, che ha governato l'Italia dal 1861 al 1945. Torino è stata la prima capitale d'Italia e nei suoi monumenti è molto evidente questo importante ruolo, ma vi sono anche tracce della sua fondazione che risale al tempo dei Romani, che la chiamarono Augusta Taurinorum. Vi proponiamo un viaggio sorprendente ed estremamente vario: castelli, abbazie medioevali, chiese romaniche e barocche, residenze reali immerse nel fitto verde dei boschi. In Italia ci sono pochi chilometri di piste ciclabili, ma in Piemonte esistono tre importanti ciclostrade e molti percorsi – non asfaltati, ma facili- all'interno di parchi. Numerosi itinerari sono lungo i fiumi: il Po, che è fiume più grande d'Italia, ed i suoi affluenti. Sullo sfondo di orni percorso c'è sempre il bellissimo scenario delle Alpi; non a caso le nostre montagne, ed in particolare la Val di Susa dove è previsto un itinerario, sono state scelte per le Olimpiadi del 2006. Il Piemonte è anche famoso in Italia ed all'estero per la qualità della sua gastronomia e per l'altissimo livello dei suoi vini, tra i migliori d'Italia.

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Legenda difficoltà bici da corsa

  • Legenda difficoltà BICI DA CORSA
    Legenda difficoltà BICI DA CORSA

    Difficoltà: La valutazione della difficoltà dei percorsi in bici da corsa prende in considerazione la lunghezza e il dislivello del percorso.

Scala cicloturismo in MTB

Legenda difficoltà trial

  • Legenda difficoltà TRIAL
    Legenda difficoltà TRIAL

    Singletrail-Skala: comprende sei gradi di difficoltà che vanno da S0 fino a S5 e valuta esclusivamente le difficoltà tecniche che riguardano un sentiero, sia esso pianeggiante, in salita o in discesa.

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