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A Vignole Borbera si arriva da Serravalle Scrivia attraverso la strada provinciale SP143 o da Arquata Scrivia utilizzando la strada provinciale SP140. Per chi utilizza l’Autostrada prendere la A7 ed uscire al casello Vignole-Arquata prendendo la strada SP140. Si attraversa il paese in direzione Borghetto di Borbera oltrepassando la località Vanzelle fino ad arrivare alla località Variano (indicazioni stabilimento INCOPLAS ITALIA)
L’itinerario descritto qua percorre il crinale Vignole Borbera – Lemmi – Roccaforte, sfruttando il lavoro imponente che il Gruppo Sentieristico del CAI di Novi Ligure ha svolto in questi ultimi anni. Boschi, panorami e incontri “speciali” divertiranno coloro che decideranno di intraprendere questo percorso.
NB: Conto di perfezionare il percorso aggiungendo la parte iniziale del sentiero 275 (che parte dal centro di Vignole B.ra) e la parte di sentiero fino Roccaforte Ligure che ora non sono riuscito a tracciare per problemi di tempo.
L’itinerario, per ragioni “lavorative”, parte dalla località Variano di Vignole Borbera e precisamente da Via Dante 1 (presso INCOPLAS Italia).
Si prosegue oltrepassando lo stabilimento verso il gruppo di case e al primo bivio si prende lo sterrato a destra che ci porta in località Vanzelle, arrivati ad un trivio (Cappelletta sulla SX) si prende la strada in salita; una volta in piano si va a sinistra, incominciamo a vedere i segnavia CAI del sentiero 275 che seguiremo per lunghi tratti (a destra incontriamo la strada sterrata che porta a Vignole – sentiero CAI n°275) verso la località Vallasse (355m). Percorrendo la costa si raggiunge, con brevi saliscendi, il bivio di Costa Jamue (WP01, 395m). Proseguendo in direzione est si raggiunge, in breve tempo, il quadrivio di Costa Muta, (ove seguendo il sentiero N°276 si può scendere a Castel Ratti di Borghetto di Borbera (480m). Dal sentiero N°276 si dirama quello N°277 che conduce al Santuario del Bambin di Praga) Poco oltre, continuando sul sentiero N°275, si arriva alla Madonna delle Mercede. Si scende di poco fino al bivio di Liveto (400m), poi si risale a destra fino al bivio di Grondona (WP02, 435m), da cui parte il sentiero N°273, proseguendo ancora a sinistra si incontrano il bivio di Cerreto Ratti (480) e quello di Casa Castagnazzo (515m) dove andiamo a sinistra per percorrere una veloce discesa che ci conduce alla strada asfaltata (WP03).
Raggiungiamo così l’abitato di Monteggio. Si scende sulla strada per Lemmi per deviare, dopo un breve tratto, su una mulattiera che, attraversando il versante nord della Costa dei Gatti, raggiunge l’omonima selletta. Piegando decisamente verso sud si segue il crinale del Monte Castagnaro (780m), al culmine di una faticosa salita lasciamo sulla sinistra il sentiero 275 e scendiamo in direzione del gruppo di case che si vedono da questo bivio (Lemmi). Al termine di una breve salita arriviamo alla periferia sud/est del paese, possibilità di acqua (WP04) in centro paese, per proseguire a sinistra su larga strada sterrata dopo circa 600m prendiamo una strada a destra (WP05, 710m) e prestando attenzione ai tombini presenti a volte in centro strada iniziamo (possibilità di avvistamento Daini) una serie di breve salite e divertenti discese (occorre prestare attenzione e in assenza di GPS avere intuito nel prendere, nei bivi, le strade verso destra) che ci portano al caratteristico abitato di CA’ de Lemmi (WP07, 497m). Lo attraversiamo cercando di far meno confusione possibile, ora la strada è ghiaiosa e sempre con saliscendi ci conduce fino all’abitato si SASSO (WP08, 526m Acqua). Una volta arrivati alla strada asfaltata andiamo a sinistra in discesa e dopo circa 200m prendiamo a destra (WP09) una strada inizialmente asfaltata che attraversa un gruppo di case, alla sua fine si va a sinistra ora su strada sterrata. Si incontra un primo rudere al culmine di una salita, poi un secondo ed infine una terza casa in rovina (WP10); con andamento a saliscendi si incontrano diversi bivi che noi seguiamo sempre verso destra e alcuni tratti perennemente infangati fino ad arrivare ad un guado. Breve salita e poi pianneggiante con alcuni tratti dissestati fino a ricongiungerci con il sentiero fatto in salita (n°275). Arriviamo al trivio che incontra i sentieri 273 e 275 (WP02) dove noi svoltiamo decisamente a destra in discesa. Ripercorso in senso opposto questa porzione di sentiero ci permette di fare qualche saltino e il mantenimento di una buona e divertente velocità.
Putroppo dopo questa parte divertente ci aspetta ancora una breve ma intensa risalita, una volta in piano prendiamo il bivio per Cerreto (WP11, Cartello). Bellissima sezione al 90% in discesa dove si possono anche trovare brevissime sezioni “toboga” (possibilità di avvistamento Daini), la discesa è veloce e termina “troppo presto” sulla strada asfaltata Cerreto – Castel Ratti. Andiamo a sinistra fino a Castel Ratti, al primo bivio si deve andare a sinistra sulla Strada Nuova per Variano fino ad un bivio (a destra andiamo verso la SP140 Borghetto di Borbera-Vignole, possibile deviazione in caso di stanchezza: arrivati alla statale si va a sinistra in direzione Vignole B.ra, fino ad incontrare i capannoni della SLI e a questo punto prendere la strada che sale verso sinistra dove in breve si arriverà al punto di partenza) dove noi andiamo a sinistra su strada inghiaiata. Dura salita che spiana nei pressi di una costruzione destra), ora per fortuna la strada ha un andamento più dolce e in breve ci riporta nei pressi della località Vallasse (è possibile evitare lo strappetto finale spesso fangoso prendendo una deviazione (sentiero) che conduce ad una casetta in legno e successivamente nuovamente sul sentiero 275. Scendiamo verso la località Vallasse ripercorrendo il sentiero fatto all’andata, oltrepassiamo la cascina (sinistra) e una volta arrivati ad uno spiazzo (WP12) giriamo a destra ed imbocchiamo un divertente single track (non pulitissimo) che ci porta in località Variano, ora andiamo ancora a destra arrivando al gruppo di case e dopo circa 300m arriviamo al punto di partenza.
Si esce al casello di Arquata-Vignole Borbera (A7), usciti dal casello si gira a destra in direzione Vignole B.ra dove al semaforo andiamo a sinistra fino ad incontrare la piazza dove è possibile parcheggiare (Bar di fronte e pizzeria nelle vicinanze).
Il nostro itinerario inzia da Via Vittorio Veneto (Vignole Borbera), ampio parcheggio possibile nella adiacente piazza.
Ci si dirige verso l’uscita del paese in direzione Serravalle Scrivia percorrendo prima la Via Mazzini e allo stop (in faccia troviamo il cimitero del paese) giriamo a destra (SP143). Poco prima di incontrare il sottopasso della ferrovia giriamo a destra prendendo la strada Via Vecchia Vignole che porta al paese di Stazzano, ignorando tutte le deviazioni ci dirigiamo in centro paese e al semaforo giriamo a destra (WP02). Dopo una leggera discesa la strada asfaltata riprende a salire (Via Umberto I°) al primo bivio che incontriamo andiamo a destra e iniziamo a seguire il percorso indicato da frecce rosse con scritta argentata (si tratta del percorso della cicloturistica di Stazzano). Da qui la strada ad un certo punto inizia ad essere sterrata e al primo bivio andare a destra (indicazioni per La Traversina) fino ad un ponte (WP03) che ci permette di attraversare il rio che abbiamo costeggiato fino ad ora. Si inizia a salire in modo deciso su fondo buono fino ad arrivare nei pressi di una cascina abbandonata (WP04) dove si continua sempre a salire in modo deciso, ignorando tutte le deviazioni che si presentano sia a destra che a sinistra. Al termine della salita si arriva ad un quadrivio (WP05) dove noi andiamo diritti e poco dopo incontriamo un rudere, ora la strada (con alcuni solchi profondi) ritorna a salire di nuovo in modo deciso attenuando la pendenza fino ad un'altra costruzione (WP06); qua inizia la prima discesa del giro in mezzo al bosco (attenzione sempre ai solchi dei trattori). La discesa termina ad un incrocio con uno stradone inghiaiato (WP07), si gira a destra e dopo alcuni saliscendi (fondo a tratti sconnesso ma pedalabile) si arriva ad una cascina con capre e fichi in stagione (WP08) ignoriamo la strada che scende a sinistra e prendiamo quella che sale a destra in leggera salita. Al suo culmine inizia un tratto che alterna discese a salite con fondo a volte fangoso anche in periodi asciutti e presenza di mucchi di foglie, si ignorano tutte le deviazioni (in ogni caso i cartelli sono chiari e risolutivi) fino ad arrivare ad un tronco messo per traverso (WP09) dove giriamo a destra in modo deciso per affrontare un delizioso single track non difficile ma tortuoso e divertente. Al termine della discesa si guada a piedi il rio e dopo un piccolo tratto in piano si inizia il tratto più duro di tutta l’escursione con una salita molto ripida, al limite del pedalabile anche a causa della presenza di foglie che nascondo rocce e irregolarità del terreno. Una volta giunti al suo termine potremmo volgere il nostro sguardo su tutta la Val Borbera e il sottostante paese di Vignole B.ra. Breve discesa e poi in piano sulla strada che taglia a mezza costa il versante della collina. Ignoriamo il primo bivio verso sinistra che incontriamo svoltanto invece al successivo (WP10 sinistra) dove giungiamo nei pressi di una serie di cartelli escursionistici continuiamo a scendere e invece di proseguire nel tracciato della cicloturistica di Montespineto (WP11) proseguiamo lungo il sentiero 200 che con veloce discesa (attenzione ai dossi creati per deviare l’acqua) su fondo molto buono ci conduce al torrente Borbera dove giriamo a destra fino ad incontrare il ponte (WP12) che permetterà di attraversarlo. Dopo un piccolo pezzo in piano rincontriamo l’asfalto, Via Montespineto, e l’ultimo duro strappo. A questo punto ci ritroviamo nuovamente dentro il paese di Vignole B.ra ancora un centinaio di metri e terminiamo il giro nella piazza.
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In occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell'unità d'Italia, per la prima volta, nord, centro e sud Italia, si uniscono insieme per dare vita ad una sfida “stellare” originale nella storia di questo sport e mai vista prima.. L’evento “All Star” della mtb Italiana sarà il più importante avvenimento italiano per quanto riguarda le granfondo di mountain bike.
Saranno tre i gironi, che comprenderanno tre tra i più importanti circuiti nazionali italiani e recanti le gare tra le più belle e blasonate dello stivale, interessando ben 15 regioni italiane.
Come funziona? Molto semplice.
Ogni circuito avrà vita a sé, mantenendo la propria identità, decretando di fatto i propri vincitori, sia nella classifica individuale che a squadre.
Le gare saranno tutte affiliate alla FCI e quindi le categorie saranno parificate.
Ogni circuito, rappresentante del proprio girone, decreterà i primi cinque atleti di ogni categoria e le prime cinque società in base alle classifiche ed al regolamento che lo caratterizza, cosa che verrà comunicata, di volta in volta, al C.O. All Star che è composto dai coordinatori dei tre circuiti; ma la grande novità sta che tutti questi atleti e queste società se la giocheranno in un’unica gara finale, spalla contro spalla, giocandosela fino alla fine.
Altra cosa importante: è in fase di allestimento il sito internet www.allstarmtb.it che a breve inizierà a funzionare. Ma attenzione, attenzione, bikers italiani: sia nel sito internet, che nei siti web più importanti d’Italia, la settimana successiva ogni gara, sia essa del nord, centro o sud, verranno aggiornate le classifiche dei vari gironi, inserendo tutti i nominativi dei bikers e delle società che a quel momento avranno il diritto di accedere al “Gran Finale”, che si terrà il23 Ottobre 2011 in Toscana alla XXII GRAN FONDO DEL BRUNELLO E DELLA VAL D'ORCIA Montalcino (SI).
Fonte allstarmtb.it
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