Per tutti gli amanti e i curiosi della mobilità elettrica leggera e dell’e-Bike la città di Torino ospita, dal 24 al 26 maggio 2024 BikeUp: il primo festival europeo della mobilità attiva sostenibile interamente dedicato alla bici elettrica.
Otto studenti di ingegneria industriale dell’Università di Ravensburger insieme a un loro professore sono partiti da Friedrichshafen, sul lago di Costanza (Germania) e, in sella alle loro biciclette elettriche a pedalata assistita dotate del sistema eBike di Bosch, hanno pedalato attraverso l’Europa alla volta di Bruxelles. L'iniziativa denominata e2rad eBike European Tour è nata nel 2008 e ha visto quest'anno la realizzazione di un percorso di 1000 chilometri. Lo scopo quello di promuovere la mobilità elettrica su due ruote e di testare l'infrastruttura di ricarica esistente nei Paesi attraversati, favorendo così una discussione propositiva. Partner dell'iniziativa il gruppo Bosch, che ha fornito il pacco batterie al litio per le biciclette a pedalata assistita. Un modo per testare il Bosch PowerPack 400, in grado di ricaricarsi completamente in tre ore e mezzo. In questo caso il pacco batterie ha “sopportato” più di undici cicli di ricarica in otto giorni di pedalata, con una media di sette ore al giorno di viaggio. Durante gli otto giorni di pedalata, con una media di 11,5 cicli di ricarica batterie per eBike, il gruppo ha attraversato 6 differenti Paesi europei: Germania, Austria, Svizzera, Francia, Lussemburgo e Belgio, affrontando e superando con successo tutte le condizioni climatiche e stradali. Inoltre, al termine del tour, il gruppo di studenti ha organizzato corsi e prove di guida gratuiti, presso la stazione ferroviaria di Bruxelles, dando la possibilità ai passanti interessati di sperimentare in prima persona l’eBike. Un tour su due ruote dai connotati green, grazie anche ai pannelli solari che i due "eBikers" hanno montato sui loro rimorchi monoruota per ricaricare le batterie delle biciclette e i loro dispositivi elettronici.
Fonte: www.lifegate.it
Manutenzione, ricarica ed autonomia, potenzialità e consigli per scegliere ed acquistare una bicicletta a pedalata assistita
1. Tipologie di eBike
eBike significa bicicletta elettrica e viene utilizzato come termine generale per indicare tutte le biciclette dotate di motore elettrico.
Fondamentalmente se ne distinguono due diverse tipologie:
a) Bici elettrica: motore che si regola mediante una manopola rotante e che funziona anche senza spingere sui pedali, analogamente a quello che accade su uno scooter elettrico. La forza esercitata dal ciclista sui pedali e la potenza erogata dal motore elettrico sono indipendenti l'uno dall'altro.
b) Bici a pedalata assistita o Pedelec (Pedal Electric Cycle): il motore si limita a fornire un aiuto quando si spinge sui pedali. In sostanza la Pedelec è una normale bicicletta dotata di un motore elettrico, in cui tuttavia il motore si accende solamente quando il ciclista pedala fornendogli così assistenza. La quantità di potenza erogata dal motore dipende dallo sforzo del ciclista che è rilevato da un sensore.
2. Caratteristiche della Pedelec
Col motore spento la Pedelec è una perfetta bicicletta tradizionale. Per legge l'assistenza del motore è limitata ad una velocità di 25 km/h avente potenza nominale continua massima di 0,25 Kw (Dir.2002/24/CE - D.L. 31 gennaio 2003 del Min. Infrastrutture e Trasporti.). I modelli di questa categoria sono considerati dal Codice stradale biciclette a tutti effetti e possono essere utilizzati senza speciali permessi e oneri (non necessita, quindi, di immatricolazione, assicurazione, targa, patentino e può usufruire delle piste ciclabili).
3. Come funziona una Pedelec
La eBike Pedelec utilizza un motore elettrico nel mozzo della ruota posteriore o anteriore oppure, nelle più efficienti, posto centralmente (pedali/guarnitura) per sfruttare al meglio la batteria (posta al di sopra, sul tubo obliquo) e l'ottimale distribuzione dei pesi. La maggior parte delle biciclette elettriche usa un motore con potenza da 250W capace di far raggiungere la velocità massima di 25 km/h. Le Pedelec utilizzano un computer di bordo per regolare la potenza da erogare in base allo sforzo sui pedali variandone il rapporto di assistenza alla pedalata e quindi l'aiuto al ciclista. In sostanza il motore elettrico assiste in funzione del rapporto pedalata/sforzo: più si pedala o più è lo sforzo impresso, maggiore sarà l'assistenza del motore elettrico a seconda dalla modalità usata; ad esempio il sistema Bosch ha 4 modalità: Eco e Speed (in rapporto alla pedalata/giri), Sport e Tour (in rapporto allo sforzo).
4. La batteria delle Pedelec
Le batterie tecnicamente più avanzate attualmente sul mercato sono quelle al litio (Li-ion) che diversamente dalle combustibili fossili sono ricaricabili e di fatto sono più efficienti e rispettose dell'ambiente con impatto ambientale decisamente ridotto. Le batterie al litio utilizzate dalle Pedelec hanno generalmente una potenza da 8 a 15 Ah, possono essere ricaricate in circa 4/6 ore, pesano circa 2 kg e hanno una durata di vita di 800/1200 ricariche mantenendo una capacità costante.
Costando solo €0,05 per 100 km, le Pedelec sono il mezzo a motore più economico per la mobilità.
5. Ricarica ed autonomia della batteria
Le Pedelec utilizzano una batteria rimovibile e uno speciale caricabatterie che può essere utilizzato in ogni presa di corrente.
L'ideale sarebbe effettuare la ricarica con fonti rinnovabili: in Europa molte postazione per i servizi di bike-sharing sono munite di pannelli solari, inoltre è sempre più diffusa la tendenza a facilitare la ricarica con fonti rinnovabili anche con dispositivi casalinghi. La batteria carica ha autonomia sufficiente per percorrere dai 50 km ai 70 km circa di percorso misto e più di 90 km in modalità ECO. I fattori che possono ridurre l'autonomia della batteria sono il peso del ciclista, la postura e lo stile della pedalata, la frequenza delle fermate e ripartenze, la pressione delle gomme, la selezione del livello di assistenza alla pedalata e le condizioni meteo.
6. Cura e manutenzione di una Pedelec
La batteria in particolare deve essere trattata con una certa attenzione. E' opportuno farla raffreddare dopo l'uso e prima della sua ricarica. Nonostante i più recenti caricabatterie indichino quando la batteria ha completato la ricarica, è consigliabile mantenerla in carica in quanto nella fase finale l'alimentazione subisce una flessione. Buona norma è ricordare che, quando il caricabatterie indica il completamento dell'operazione, in realtà lo è solo per il 90%.
E' consigliato conservare la batteria a temperatura ambiente, evitando condizioni troppo calde o troppo fredde. E' opportuno far scaricare completamente la batteria le prime volte altrimenti si potrebbe ridurre la sua capacità di ricarica in futuro.
Le Pedelec sono bici a tutti gli effetti e quindi resistenti alla pioggia, al vento e possono quindi essere lavate con acqua. Tuttavia alcune precauzioni sono consigliabili quando si pulisce la batteria e i contatti elettrici al fine di evitare l'infiltrazione dell'acqua nel sistema elettrico che potrebbe compromettere le performance della batteria. Altre informazioni utili sono fornite nel Manuale del Proprietario che si dovrà leggere con attenzione.
7. Tipologie di Pedelec
Le tipologie di Pedelec dipendono sostanzialmente da:
a) Telaio della bici: determina la destinazione d'uso; come la bicicletta tradizionale può essere strada, city o mountain bike (front e full).
b) Posizione del motore elettrico: il motore elettrico su una bicicletta a pedalata assistita può essere installato in tre diverse posizioni: mozzo anteriore, mozzo centrale, mozzo posteriore. Ogni configurazione presenta indicazioni e controindicazioni che possono essere così riassunte:
Front Hub Motor – Pro: costi contenuti, installazione semplice, freno rigenerativo; Contro: scarsa manovrabilità, sensori esterni (quando disponibili), sensazione di pedalata artificiosa, motore non solidale con il cambio, poco sicuro sul bagnato.
Rear Hub Motor – Pro: installazione semplice, freno rigenerativo. Contro: scarsa manovrabilità, scarsa flessibilità con i rapporti, sensori esterni (quando disponibili), sensazione di pedalata artificiosa.
Central Motor – Pro: non necessita di un telaio dedicato, ottima manovrabilità, sensazione di una pedalata naturale, motore e rapporti solidali, sensori integrati. Contro: costi superiori.
c) Marca del sistema elettrico: le più grandi aziende produttrici di elettronica sono impegnate nello sviluppo del Sistema elettrico di pedalata assistita: Panasonic, Bosch e Samsung sono i più diffusi sistemi che troviamo nelle Pedelec. Queste sistemi si differenziano per alcune caratteristiche particolari, come sulla gestione delle modalità di assistenza, di ricarica o per l'estetica.
8. Il peso della Pedelc
La tecnologia è ormai avanzatissima e la ricerca applicata sia ai motori ibridi di derivazione auto che alle bici convenzionali viene utilizzata a pieno titolo dalle Pedelec. Da questo ne trae vantaggio, oltre che l'efficienza, il peso che grazie ai materiali utilizzati si è sensibilmente ridotto. In particolar modo nelle Pedelec con motore centrale, che fanno uso di normali telai di biciclette, il peso non supera i 20kg e spesso si arriva, nei modelli più performanti e cari, a pesi che si aggirano intorno ai 15 kg!
Le Pedelec hanno ormai raggiunto uno stadio di sviluppo tale da poter essere utilizzate anche come normali bici pedalabili anche senza l'ausilio del motore elettrico.
9. Marca
Le più grandi aziende Ciclo hanno in catalogo dei modelli di Bici a Pedalata Assistita, non è difficile incontrare delle biciclette standard di un costruttore sia in versione Pedelec che tradizionale; è il caso ad esempio dell'azienda italiana Lombardo Bikes, che dispone di 3 modelli in ambedue le versioni e utilizza il sistema elettrico Bosch. L'impianto dell'azienda tedesca è pure utilizzato dall'altro produttore nazionale Atala, mentre Bianchi utilizza sistema Panasonic. Diverse sono le aziende produttrici che operano nel mercato tedesco, tra queste la Bergamont, Hibike e la specializzata in Pedelec Flyer, la più esperiente nel campo.
10. Come scegliere
La scelta della Pedelec dipende da diversi fattori:
a) Prezzo: il budget disponibile è determinante per la scelta della Pedelec: i prezzi variano da un minimo di 1000 euro, per le più semplici city bike, fino 3/4000 euro per una mountain bike bi-ammortizzata.
b) Utilizzo: la destinazione d'uso è fondamentale per scegliere la Pedelec che fa per noi: se solo in città, se per escursionismo o gite, strada o fuoristrada, per lunghi tragitti ed eventuali viaggi, o magari per tutti questi motivi.
c) Funzioni: accertarsi bene sulle modalità e le funzioni di cui il computer di bordo dispone e quali a noi necessitano e le modalità di ricarica della batteria.
d) Materiali: porre attenzione ai materiali costruttivi del telaio solitamente alluminio e plastiche stagne, e del sistema batteria/motore.
e) Componentistica: componentistica con marchio Shimano e Sram e forcelle ammortizzate sono indice di qualità.
f) Assistenza e garanzia: la garanzia è secondo normativa, 2 anni, ma elemento fondamentale nell'acquisto della vostra "bici elettrica" è avere certezza che esista un'assistenza efficiente ed efficace erogata dal negoziante o quantomeno, per gusti o sostituzione di parti e componenti, dal distributore nazionale del prodotto.
Fonte: rinnovabili.it
"Il mercato delle e-bike continua a crescere", ha detto Otto van Boggelen Coordinatore di Fiets Beraad – uno dei fondatori del potentissimo Dutch Cycling Embassy olandese -, un think tank per il ciclismo e infrastrutture ciclistiche. "In particolare per le persone oltre 46 anni la bici elettrica è un mezzo molto popolare di trasporto e circa il 10% delle persone in questo gruppo possiede una e-bike".
Nel 2012, circa il 5% di tutte le biciclette nei Paesi Bassi è un e-bike . Secondo Fiets Beraad non passerà molto tempo prima che questa percentuale salirà al 20% e la e-bike sarà anche utilizzata in egual misura tra i giovani.
Più chilometri
"E 'sorprendente vedere che la gente pedala molti più chilometri su una e-bike che su biciclette standard. La differenza è più di dieci chilometri alla settimana in media. "Le persone fino a 46 anni di età pedalano 31,3 km con una e-bike a settimana rispetto a 20,7 su una bicicletta senza pedalata assistita. Nella categoria di età 46-60 lo stesso confronto mostra rispettivamente 30,9 e 17,3 chilometri. Nella categoria più di 65 anni si pedala per più di 31,4 km a settimana, mentre quelli su una bici normale si riducono a soli 15 chilometri.
Problemi di sicurezza
Secondo le ultime indagini da parte della VeiligheidNL (Safety NL) non vi è alcuna differenza tra i rischi per la sicurezza tra e-bike e biciclette standard. Nei Paesi Bassi, una media al di sotto dei 9 e-biker all'anno finisce in un ospedale dopo un incidente. "Questo numero potrebbe sembrare molto alto, ma considerato il numero di e-bike sulla strada è estremamente limitato più di 1 milione!!! ndr) ", ha detto uno dei ricercatori di VeiligheidNL. "E 'notevole notare come le persone che conducono le e-bike non finiscano in ospedale con lesioni più gravi rispetto agli altri ciclisti con bici tradizionali, dopo un incidente."
L'aumento delle vendite
Le ultime statistiche degli olandesi e le ricerche di mercato GfK Retail and Technology Benelux, indicano che il trend e-bike in vendita è ancora in crescita nei Paesi Bassi. Mentre il mercato delle biciclette totale è in uno stato d'animo depresso, il numero di e-bike venduto nel settembre 2012 è aumentato del 5% rispetto a settembre 2011, e Il prezzo medio è diminuito del 6%!
Dichiarazioni che vengono dal Paese che ha inventato un nuovo modo di mobilità urbana e insegnano che l'utilizzo della Bici non deve essere legato alla "tradizione" ma che le prospettive di un migliore utilizzo della bici vengono anche dalla tecnologia. Nel nostro caso la eBike. Chissà che qualcuno non se ne renda conto e che si attivi per promuovere la rottamazione delle Auto in favore a favore delle Bici tradizionali e a Pedalata Assistita, sarebbe l'ora che nei programmi elettorali sia considerata anche la mobilità dolce urbana...
Fonte: rinnovabili.it