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Il conflitto di interessi sulla strada fra ciclisti e automobilisti è sempre più frequente e sotto gli occhi di tutti e anche sotto le ruote di molti automobilisti... visto che gli incidenti che coinvolgono biciclette e ciclisti sono sempre molto frequenti. Ogni anno un numero pari al doppio del gruppo del Giro d'Italia perde la vita sulle strade. Ecco allora che le idee e le proposte fioccano. vi proponiamo l'iniziativa da parte del governatore della California Jerry Brown, il quale ha approvato lunedì 30 settembre, la "regola dei tre piedi", una normativa in materia di traffico che impone alle automobili di tenere una distanza laterale minima di sicurezza dai ciclisti di tre piedi, circa 90 cm, o di rallentare sensibilmente qualora non sia possibile mantenere tale distanza.
Dopo quattro tentativi falliti di introdurre la nuova legge, discussa ma rimasta bloccata per anni in commissione legislativa, le associazioni ciclistiche ottengono un successo ormai insperato allineando la California ad un'altra ventina di stati americani in cui la legge è già realtà. Appena un anno fa, nello stato della Pennsylvania è stata introdotta per legge la distanza di sicurezza auto-bici di 4 piedi, circa 1,2 metri. Rispetto alle vecchie proposte, in cui si era ipotizzato di concedere alle auto la possibilità di oltrepassare la linea di separazione della carreggiata per rispettare la distanza di sicurezza, si è preferito stavolta imporre alle auto di rallentare in caso non riescano a tenersi a debita distanza dalle bici, per scongiurare il rischio di incidenti durante l'invasione della corsia opposta. Secondo Steven Bradford, membro dell'assemblea che ha approvato la nuova legge, si tratta comunque di un successo minimo: "tre piedi sono ancora pochi - spiega Bradford - a quella distanza sporgendo un braccio dal finestrino si riesce anche a toccare qualcuno". Moderatamente soddisfatte anche le associazioni, che riconoscono come nonostante il ritardo della California rispetto ad altri stati americani nell'applicare norme che favoriscano la mobilità ciclistica, questo costituisce un primo passo nella giusta direzione.

Fonte:  www.bikeitalia.it

Giovedì, 03 Ottobre 2013 08:45

Milano. Michelin Bike Ride

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Domenica 6 ottobre a Milano si svolgerà la seconda edizione della festa dell'educazione stradale in programma in piazza Castello. L'obiettivo è sensibilizzare tutti, a partire dai due anni di età, alla sicurezza stradale, attraverso attività formative ed esperienze pratiche divertenti e coinvolgenti. Quest'anno, poi, ad animare la festa ci sarà il Villaggio Michelin che da maggio sta girando per le piazze d'Italia per divulgare le regole fondamentali della sicurezza stradale. Il "pezzo forte" della giornata sarà la Michelin Bike Ride, la gimkana che vedrà impegnati bambini dai 5 agli 11 anni. Prima di partire i piccoli ciclisti riceveranno qualche dritta sulla bicicletta, a cura dei maestri di mountain bike coinvolti nell'iniziativa, e un mini corso di guida, organizzato dagli agenti della Polizia locale. A tutti gli iscritti (l'iscrizione è gratuita, si chiude domani 4 ottobre e può essere fatta chiamando al numero 334-9004100 oppure su questo sito) sarà regalato un casco da bicicletta. Inoltre i bimbi che dimostreranno di aver imparato le regole della strada riceveranno in omaggio la t-shirt della Sicurezza Stradale, che verrà consegnata direttamente sul percorso insieme al patentino, rilasciato dalla Polizia locale. E per tutti, ovviamente, merenda gratis!
Fonte: www.rivistabc.com

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Le tall bike sono biciclette “alte” costruite da appassionati con pezzi di ricambio di altre bici, in genere vengono saldati tra loro due telai. Costruire bici di questo tipo è un modo per dare una seconda vita a “scarti” e per esercitarsi in costruzioni creative in modo particolare nelle ciclo officine. In questo video vi proponiamo l’impresa di Richie Trimble creatore della Stoopidtall bike alta quasi 5 metri utilizzata durante la manifestazione a Los Angeles Ciclavia 2013. 

Fonte:  www.ciclavia.org/

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È quasi impensabile per gli italiani rendere la bicicletta il mezzo di trasporto più diffuso, un po’ per la fretta quotidiana, un po’ per pigrizia, un po’ per praticità. Tuttavia impegnarsi ardentemente nella causa della bicicletta è una realtà che si potrebbe concretizzare con l’impegno e con un’attenzione particolare ai vantaggi che da essa derivano: vantaggi per l’ambiente, ma anche per l’economia, locale soprattutto. In città, sostituire ad esempio molti parcheggi per auto con quelli per bici, realizzare piste ciclabili laddove l’auto è regina non solo renderebbe più vivibile il centro abitativo ma aiuterebbe chiunque a stare più in sintonia con l’ambiente circostante senza dover sopportare eccessivamente il traffico: la salute delle famiglie, così come l’umore di ogni singolo cittadino, accoglierebbero positivamente tale cambiamento in modo da impiegare meno soldi nella cura della salute. L’ambiente stesso risulta essere l’indicatore naturale di quanto sia vantaggioso investire nella bicicletta. Ma la bicicletta non offre “solo” vantaggi per quanto riguarda la salute o per la riduzione dell’inquinamento, ma si dimostra essere un canale efficace in termini di contributo all’economia, specie l’economia locale, al punto che in America è stato coniato il termine Bikenomics, da fusione delle parole bike, bicicletta ed economics. Questo per due ragioni principali: in primo luogo usare più la bici significa risparmiare e aumentare il reddito disponibile per i consumi locali. In secondo luogo, muoversi in bici nel proprio quartiere / città e non usare la macchina per fare acquisti magari a decine di chilometri di distanza, ci costringe a scoprire meglio e privilegiare l’offerta più vicino alla nostra residenza. Si pensi che in uno stato medio-grosso degli USA, il Wisconsin, uno studio parla di una bike economy, di un impatto economico, turistico in primis, della bicicletta, che da solo vale 1,5 miliardi su base annua per lo Stato. Insomma, bicicletta vuole dire più soldi che restano nella comunità: partendo dalle realtà più immediate come il fatto che l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro migliora chi la utilizza di conseguenza il datore di lavoro vedrà più profitti o che lasciando l’auto in garage, e girando la città pedalando, i negozi della città risulterebbero essere un’attrattiva maggiore. La comunità, inoltre, vedrebbe destinarsi più soldi dato che i cittadini non si impegnerebbero più grosse somme per la benzina, le assicurazioni e per l’acquisto dell’auto.

Fonte: dedonno.net

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Primi risultati positivi vengono registrati in alcuni paesi dell'Unione Europea, a sostegno della campagna promossa dall'European Cyclists' Federation (ECF) "6 bilioni di fondi europei per la ciclabilità".
Di che si tratta? L'ECF stima in 6 bilioni di euro, vale a dire 6 mila miliardi di euro, la cifra necessaria per moltiplicare in Europa i livelli di mobilità ciclistica, aumentando gli indici di sicurezza e sviluppando il cicloturismo. Come? Mediante la realizzazione di 50.000 km di nuove infrastrutture ciclabili o 1 milione di corsie ciclabili. E le risorse possono venire dai fondi europei.
Nei prossimi mesi tutti i Governi a livello nazionale e regionale definiranno i programmi operativi per l'utilizzo dei finanziamenti europei per il periodo 2014-2020. Se tutte le regioni e tutti i Governi prevedessero misure specifiche per la mobilità ciclistica, nei prossimi anni l'intera Europa potrà finalmente aumentare la propria media di spostamenti in bici perseguendo così gli obiettivi indicati dalla UE: ridurre le emissioni climalteranti, limitare i consumi energetici, promuovere politiche della salute e dell'attività fisica.
Ed è evidente che lì dove i Governi non ci pensano da soli devono essere le organizzazioni nazionali e regionali dei ciclisti, aderenti all'ECF, a farsi carico di presentare proposte, piani, programmi affinchè siano inseriti nella programmazione operativa assicurandosi che a ciascuna attività corrispondano relative risorse finanziarie. 
E così l'ECF informa che il Ministro dei Trasporti ungherese, Völner Pal, ha ufficialmente dichiarato sostegno alla "Carta" per lo sviluppo della mobilità ciclistica nel suo paese, elaborato da 7 organizzazioni ciclistiche no profit in stretta collaborazione con l'ECF. Tra i punti salienti del documento: sviluppo della rete ciclabile per la mobilità abituale e per l'attività ricreativa; attività di educazione, promozione e comunicazione; sostegno all'industria e al commercio delle bici; sviluppo del cicloturismo; creazione di un organismo di coordinamento e di governo delle attività.
Nella Repubblica Ceca invece si è già tenuto un incontro sul tema presso il Ministero dei Trasporti; in Irlanda le associazioni dei ciclisti hanno già stabilito dei contatti con le due assemblee regionali relativamente alla predisposizione dei programmi operativi.
In Olanda...piove sul bagnato. L'organizzazione olandese dei ciclisti Fietsersbond, ha presentato al Ministro dei Trasporti e a quello dello Sviluppo economico un piano per la realizzazione, entro il 2025, di 765 km di ciclovie "veloci" regionali. Il piano sarà inserito nella prossima programmazione di entrambi i Ministeri.

Fonte: Fiab

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Sarà presente anche la FIAB al 1° Congresso Nazionale di CoMoDo, la Confederazione della Mobilità Dolce che si terrà sul tema "Mobilità Dolce, Scenari europei e sviluppi futuri in Italia". L'iniziativa si terrà nei giorni 3 e 4 ottobre a Rimini, al Museo della Città (Sala del Cenacolo, via L.Tonini, 1), con il Patrocinio della Provincia di Rimini.
Umberto Rovaldi, Consigliere nazionale FIAB e responsabile dei settori ferrovie dismesse, loro recuperi, paesaggio della mobilità dolce interverrà sul tema: "Bici e Paesaggio: mobilità dolce per paesaggi pungenti".
Con questo nuovo appuntamento la Confederazione della Mobilità Dolce, nata nel 2004 per volere dell'allora presidente FIAB, Gigi Riccardi, che fino alla sua prematura scomparsa ha coperto il ruolo di vice presidente, intende attirare l'attenzione sul concetto di "strade per la gente, destinate a una mobilità più ragionata, dove l'auto sarà bandita a favore di una pluralità di utenti (pedoni, bambini, anziani, persone a mobilità ridotta, ciclisti). Una nuova rete che si realizza senza rubare altro spazio ai campi o ai boschi, una rete dolce separata dalla rete stradale ordinaria, recuperando le infrastrutture dismesse e favorendo la stretta integrazione con il sistema del trasporto pubblico (treni locali e ferrovie turistiche) e della ricettività diffusa".
Al 1° Congresso intervengono, tra gli altri:
Stefano Vitali, Presidente della Provincia di Rimini 
Alberto Rossini, Dirigente alla Mobilità della Provincia di Rimini
On. Luigi Famiglietti, Deputato della XVII Legisl.
On. Tiziano Arlotti, Deputato VIII Commiss. (Ambiente, territorio e lavori pubblici) XVII Legisl.
Marco Arzilli, Segretario di Stato della Repubblica di San Marino
Anna Donati, Delegata del Comune di Napoli ai progetti di mobilità sostenibile
Grazia Torelli, Delegata della Provincia di Siena ai progetti di mobilità dolce per il turismo

Il programma dettagliato è sul sito FIAB  http://fiab-onlus.it/bici/notizie/notizie-varie/news-varie/item/710-mobilita-dolce-comodo.html



Lello Sforza
Responsabile Ufficio Stampa FIAB onlus
(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
Tel. +39 3200313836 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Domenica 6 ottobre a Torino, parco del Valentino, nel prato tra corso Massimo e corso Vittorio, si terrà l’evento “Un giro allegro, sereno, ecologico per vivere la citta' in modo diverso per capire ed informare chi non sa - per un mondo vivibile e rispettoso”.Il tema tassativo è: VESTITI IN BIANCO E ROSSO (i colori della bandiera NOTAV)

Il programma:

Alle ore 11,00 RITROVO al Valentino, nel prato di CORSO MASSIMO D'AZEGLIO ANGOLO CORSO VITTORIO

per giochi, pedalate, risate insieme. Balli, canti, e gare di bici

Alle ore 13,00

PICNIC libero. Cercheremo di avere musica e, se possibile, spettacoli di strada

Alle ore 15,00

PARTENZA della pedalata, pattinata, scivolata...

COME VENIAMO:

- VESTITI DI BIANCO E ROSSO (i colori notav). E' IMPORTANTE perché dobbiamo creare " comunità"!

- con una bici, un triciclo, una carrozzella, con i pattini, in risciò, in carriola, con qualsiasi mezzo a ruote che non inquini e non faccia rumore (ma con il campanello)

- con le bandiere NOTAV

la bici può venire " allestita" come credi, anzi dai! creiamo delle bici " originali" !

verranno premiati:

- la bici più azzardata

- il vestito più originale

- la famigliola più carina

- il più giovane

- il più vecchio

dettagli su  http://www.noinfo.it/srotellati/

Fonte: www.noinfo.it

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L'inno alla bici! Il decalogo per salvare il nostro pianeta dal traffico e dall'inquinamento, riscoprendo il piacere di godersi la vita in sella ad una meravigliosa bicicletta!!! Mitico video…. inno alla bici! Tutto l’anno (clima permettendo) . In tutte le strade (meno auto più bici!).

E tu ami pedalare?

Testo

Bella e seducente, è solo mia
sempre più attraente non resisto e così sia
con quella sua linea essenziale ed elegante
possederla è un'emozione intensa ed esaltante
da quando l'ho incontrata, non sono più lo stesso
la mia vita è migliorata, non sono mai depresso
ogni santo giorno ho una gran voglia di saltare
con un balzo in sella e cominciare a pedalare, pedalare, pedalare...

con la sua meccanica semplice e perfetta
vola vola vola sulla bicicletta
con la bandierina lo specchietto e la trombetta
vola vola vola sulla bicicletta
se ne va a fare la spesa col triciclo la vecchietta
vola vola vola sulla bicicletta
con il campanello col cestino e la pompetta
vola vola vola sulla bicicletta

vola sopra il traffico vola sullo smog
risparmio la benzina mi diverto e faccio sport
questa è la mia droga e non ne posso fare a meno
se il tragitto è lungo me la carico sul treno
macini kilometri e fatichi sempre poco
con un carrello al seguito puoi fare anche un trasloco
me la porto in casa vado su con l'ascensore
l'appendo alla parete e poi la lucido per ore

veleggio, pedalo senza fretta
plano e galleggio, sulla mia bicicletta!

secondo me è un gioiello di tecnica applicata
il genio dell'umanità sta in una pedalata
è il fiore all'occhiello dell'ingegneria
infallibile congegno ad orologeria
ce ne andiamo in piazza per il centro oppure al mare
lei mi porta al parco, a far la spesa a lavorare
col sorriso in faccia e con il vento tra i capelli
sempre in giro insieme e che momenti sono quelli
pedalare, pedalare, pedalare...

per un mondo più pulito questa è l'unica ricetta
vola vola vola sulla bicicletta
contro la cultura del consumo "usa e getta"
vola vola vola sulla bicicletta
se vuoi essere felice come un tempo dammi retta
vola vola vola sulla bicicletta
puoi viaggiare in tondo oppure andare in linea retta
vola vola vola sulla bicicletta

vola sopra il traffico vola sullo stress
vola sull'asfalto su sterrato o su pavé
fa bene allo spirito benissimo all'ambiente
non esiste mezzo di trasporto più efficiente
se incontro una salita e la storia si fa tesa
prima ancora che sia finita già pregusto la discesa
bando alla pigrizia, dico largo all'allegria
tutti in sella a pedalare in compagnia!

veleggio, pedalo senza fretta
plano e galleggio, sulla mia bicicletta!

velocipede che grande invenzione
con la bici noi faremo la rivoluzione
velocipede che grande passione
libera la mente il corpo e l'immaginazione
con la benedizione di santa graziella
santa tutelare di chi viaggia a pedivella
niente più benzina niente bollo da pagare
tanta pasta asciutta e poi trazione muscolare

velocipede che grande invenzione
sviluppa l'endorfina attiva la circolazione
velocipede che grande passione
e non prendo più nè multa nè contravvenzione

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Il Martedì 24 settembre, è stato approvato  in via definitiva il progetto del Comune di Bologna di una “tangenziale delle biciclette”, un anello ciclabile di 5,2 chilometri che percorrerà intorno al centro il capoluogo emiliano. Con questo 1° stralcio del progetto, ha in programma di proseguire l’ampliamento della rete cittadina delle piste ciclabili, collegando in modo tangenziale le piste radiali esistenti in entrata ed in uscita dal centro storico:

1. Ciclabile della Circonvallazione Semianello Nord-Est (area Stazione FS, collegamento con Porta Mascarella e raccordo con la ciclabile di via Stalingrado). La realizzazione di questo tratto di ciclabile è prevista sul marciapiede lato nord di viale Masini. L’esecuzione del tratto di ciclabile in esame permetterà la ricucitura con le ciclabili esistenti di via Stalingrado e Ponte Matteotti. In corrispondenza delle immissioni laterali verranno realizzate delle platee rialzate in asfalto. La lunghezza del percorso ciclabile è di 650 m per una larghezza media di 2,5 m, salvo ostacoli puntuali laddove la larghezza potrà subire modeste variazioni di sezione. Le principali lavorazioni afferiscono alla rimozione e sostituzione dei cordoli in granito, nonché al rifacimento della pavimentazione in conglomerato bituminoso. Per dare continuità ai percorsi ciclabili e per garantire un elevato grado di sicurezza, si prevede l’impiego di vernici colorate (strisce bianche con sfondo rosso cupo).

2. Ciclabile della Circonvallazione Semianello Sud-Ovest - I Stralcio - (dalla Radiale intermedia ovest di via Sabotino, Porta Saragozza verso Porta S. Mamolo). Il progetto, in questo tratto dei viali, prevede la realizzazione della ciclabile al centro dell’area verde che divide le due semi-carreggiate. Il tracciato del percorso è lineare in quanto, in corrispondenza delle Porte e delle intersezioni stradali, gli attraversamenti ciclabili verranno realizzati in senso longitudinale all’asse stradale e corredati da idonea segnaletica luminosa (semafori). La lunghezza del suddetto percorso è di circa 1700 m, mentre la larghezza della pista sarà di 2,40 m. In corrispondenza delle aperture mediane dell’area verde verranno realizzati dei rialzi in asfalto tali da dare una maggiore continuità all’intero percorso.
La presenza degli alberi ha condizionato la scelta dei materiali da impiegare, in particolare, per ovviare alle problematiche derivanti dalla presenza degli apparati radicali, la stratigrafia del pacchetto stradale sarà costituita da uno spessore complessivo pari a cm 30, di cui, oltre al telo geotessile, cm 25 costituito da inerte naturale stabilizzato e i rimanenti 5 cm da un massetto di colore grigio chiaro in calcestruzzo permeabile/drenante. Grazie alla sua compatibilità ambientale certificata può essere utilizzato ovunque, anche in aree protette e soggette a particolari vincoli ambientali e paesaggistici, o laddove esistano limitazioni all’uso di materiali non eco-compatibili.
Come per il primo tratto di viale Masini anche in questo secondo tratto la segnaletica orizzontale utilizzata sarà del tipo in colato plastico con strisce bianche su sfondo rosso cupo. Il progetto della tangenziale delle bici costerà al Comune di Bologna 2 milioni di euro, di cui un milione proveniente dal Governo tramite un fondo del Ministero dell’Ambiente. Il termine dei lavori è previsto per la fine del 2014.

Fonte: Comune di bologna

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Michael Trimble è nato 27 anni fa dalle parti di Chernobil subito dopo il disastro nucleare che lo ha portato alla luce privo degli arti superiori. Dopo 8 anni in un orfanotrofio, Michael è stato adottato da una famiglia statunitense e adesso vive a Pittsburgh, Pensylvania Nonostante sia privo delle mani e delle braccia, Michael è riuscito a sviluppare un alto livello di indipendenza che gli consente di svolgere una serie di operazioni che vanno al di là di qualunque possibile immaginazione. Una di queste è proprio l’andare in bicicletta. Una volta diventato adolescente, per lui tutto cambiò. "Un giorno un istruttore di educazione fisica che insegnava alla scuola di Mike modificò il manubrio di una bicicletta in modo tale da permettere al ragazzo di pedalare e direzionare agevolmente il mezzo." L'esperimento ciclistico durò decisamente poco ma l'amo era stato gettato e Mike iniziò a pensare che si sarebbe potuto realizzare e costruire qualcosa di più definitivo e stabile per consentirgli di andare in bicicletta. Di lì a breve Mike si diplomò e divenne perito assicurativo. Non sapeva che sarebbero trascorsi ben dieci anni prima che gli si presentasse nuovamente l'opportunità di cavalcare una bici! Tuttavia, senza mai accantonare il suo sogno, nel tempo aveva cercato con insistenza chi potesse aiutarlo e aveva commissionato a numerosi produttori specializzati la costruzione di una bicicletta su misura per lui. Nessuno però si era convinto a farlo, tutti declinavano l'offerta intimoriti da eventuali responsabilità legali e dal possibile coinvolgimento in cause di natura penale qualora si fosse verificato un incidente. Poi, per caso, un amico di Mike lo mise in contatto con Michael Brown, un artigiano locale costruttore di biciclette, proprietario della Maestro Frameworks di Pittsburgh. Lieto di accettare l'incarico, dopo qualche prova, Michael è stato in grado di forgiare un particolarissimo manubrio adatto alle esigenze di Mike.

Nel video qui sotto lo trovate ritratto mentre racconta la propria storia in inglese.

Fonte: www.disabilinews.com