Mercoledì, 11 Settembre 2013 08:35

Cagliari: Cambiamo la cultura della mobilita'

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"Aaaaa.... Bombaaaazza!", direbbero altrove ma Guido Portoghese, che guida la commissione trasporti del Comune di Cagliari e quasi tutti i giorni si sposta in bici: "la bicicletta va saputa usare, con responsabilità, perché oramai non è un mezzo per il tempo libero e per lo sport ma a tutti gli effetti è un mezzo di trasporto quotidiano e - prosegue  - gli esempi delle città nel nord Italia e nel nord Europa ne sono la conferma".

Portoghese, classe 1974, assieme all'assessore ai trasporti del Comune di Cagliari Mauro Coni, porta avanti la realizzazione delle piste ciclabili.

HA UN SOGNO. Vorrebbe "fare della bicicletta un mezzo di movimento a portata di tutti, perché ecologico, veloce, sicuro". Per questa ragione "i consiglieri della Commissione ai trasporti, ma non solo hanno lavorato in questa direzione".

INVASIONE DI BICI? A Cagliari  non si era mai vista una "invasione", in senso positivo, di velocipedi sulle piste ciclabili e, per vivere d'informazione, anche su qualche marciapiede, talvolta nei portico di via Roma.

Già, ma quanto è sicuro, in una città come Cagliari, girare in bici?

SICUREZZA. "Fino a due anni fa il ciclista era visto come un alieno - afferma Guido - ed oggi è percepito a tutti gli effetti come un utente della strada". A Cagliari "siamo all'inizio di un percorso molto lungo per rendere sicura la circolazione delle bici. Guardiamo a modelli virtuosi di altre città in Italia ed in Europa, che hanno iniziato questo processo più di 20 anni fa".

E' UNA CITTÀ DI COLLINE Cagliari. Dunque non trova che le bici siano utili nella sola fascia pianeggiante, via Roma-Poetto, Stagni e rientro?

"La città presenta alcune zone non facilmente accessibili a tutti, ma la gran parte della città è percorribile senza pendenze rilevanti. Provare per credere. Inoltre il progetto di ciclabilita' interessa tutta l'area vasta di Cagliari, che si sviluppa quasi interamente in piano".

Come considera il comportamento dei ciclisti cagliaritani. Disciplinati oppure no?

"Gli indisciplinati esistono tra gli automobilisti, tra i motociclisti e anche tra i pedoni. I ciclisti sono  mediamente rispettosi delle regole del codice della strada, come gli altri utenti".

CICLISTI ASSURDI? Sarà, ma osservi queste immagini: schiere di ciclisti che invadono viale Poetto, le corsie d'emergenza. Il Comune, non investe in buone norme comportamentali per i ciclisti? O è meglio pensare solo agli  autovelox?

"La città non ha ancora dei percorsi e delle piste dedicate in direzione Poetto e nel lungomare, pertanto sono relegati ai margini della carreggiata, e per spirito di sopravvivenza percorrono le corsie preferenziali. Non è molto sicuro fare il sandwich tra le auto e i pullman. Quando saranno realizzate le piste per il mare e nel lungomare, il fenomeno sparirà da solo".

ALLA FACCIA DELLA SICUREZZA!

"Il miglioramento della sicurezza stradale per tutti gli utenti è un obiettivo da perseguire con caparbietà. L'eccessiva velocità è una delle maggiori cause di incidenti mortali e con feriti, l'attivazione dell'autovelox sul l'asse mediano ha ridotto sensibilmente questo tipo di sinistri".

CAGLIARI DEL FUTURO. Quali progetti per le piste ciclabili, per le biciclette?

"Abbiamo approvato un nuovo progetto finanziato dalla Regione, di concerto con gli altri comuni dell'hinterland, che consentirà di completare e mettere in sicurezza gli attuali percorsi e collegare Cagliari con gli altri centri e con i principali punti di attrazione della città".

QUANDO I RISULTATI?

"L'inizio dei lavori e' stimato per la primavera prossima. Auspichiamo che i primi tratti siano fruibili già dal prossimo anno".

DE GREGORI, cantautore impegnato, di sinistra, sul Corriere della Sera manda a quel paese il Pd, che del Pci è in parte discendente dicendo, in estrema sintesi: "Questi si inteneriscono per le piste ciclabili e lo slow food". E' così?

"Credo che volesse provocatoriamente evidenziare l'incapacità del centrosinistra di interpretare i reali bisogni dei cittadini. Credo che il vero problema stia nelle strane alleanze".

Fonte: www.castedduonline.it/   www.comunecagliarinews.it

Mercoledì, 11 Settembre 2013 08:21

In sella a una bici dal telaio di bambu'

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Il libro di Matteo Sametti, La bici di bambù. 8371 km dal cuore dell’Africa nera alle Paralimpiadi di Londra (edicicloeditore), verrà presentato questa sera, in anteprima, a Legnano, alle ore 21, presso il Palazzo Leone da Perego.

Matteo Sametti ha pedalato per quasi novemila chilometri e settantacinque giorni attraverso dieci stati, da Lusaka, nello Zambia, a Londra, dove è arrivato in tempo per assistere alle Paralimpiadi, grande momento di “sport per tutti”, eccezionale esempio di uomini e donne che non si sono mai rassegnati di fronte al proprio destino.

Nel 2006, Matteo, dopo aver esercitato per dodici anni la professione di dottore commercialista, si è trasferito in Zambia per occuparsi a tempo pieno di cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Nel 2010 ha fondato, con Serena Borsani, Sport2build (www.sport2build.org), una onlus che fa dello sport uno strumento di integrazione, sviluppo e pace che, creando occasioni di amicizia e crescita, costruisce le basi per un futuro migliore per molti bambini africani, consolidando consapevolezza e fiducia in loro stessi

Il viaggio sulla bicicletta di bambù, da Lusaka a Londra, dal 15 giugno al 28 agosto 2012, per quasi 8400 km, è stato realizzato per raccogliere fondi per la realizzazione di una nuova scuola, nel Nkomeshya’s Senior Chiefdom, in Zambia, dove lo sport avrà un ruolo centrale.Matteo ha attraversato i passi etiopici a oltre 3000 m, i 57 C° del deserto sudanese, si è fatto largo nei villaggi tra il tifo festante dei bambini, ha bivaccato sotto le stelle coi pastori e, dopo migliaia di chilometri in solitaria, si è immerso nell’infernale traffico del Cairo.

Giunto a Londra, aveva 7 kg in meno, ma addosso la soddisfazione di non avere mai mollato e, come ricordava lo scienziato Stephen Hawking, durante la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi, di avere «guardato in alto, verso le stelle, e non in basso, alla punta dei piedi».

Matteo Sametti è nato a Legnano 44 anni fa.

Questa è la pagina facebook di Matteo Sametti.

Fonte: www.cyclemagazine.it

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L’Amministratore Unico dell’Anas Pietro Ciucci, il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Romeo Di Rocco e il responsabile ciclismo di RCS Sport, Mauro Vegni hanno siglato a Roma una convenzione tra Anas, FCI e RCS Sport per il miglioramento della sicurezza stradale degli eventi sportivi.

“L’accordo nasce dalla volontà comune – ha affermato l’Amministratore Unico dell’Anas Pietro Ciucci – di operare congiuntamente per incrementare la sicurezza degli sportivi dilettanti e professionisti che gareggiano sulle strade solitamente impegnate dal traffico automobilistico, anche attraverso l’informazione e l’impegno di chi gestisce le viabilità nazionale”.

“Siamo quindi orgogliosi – ha continuato Pietro Ciucci - di collaborare all’importante attività delle Federazione Ciclistica Italiana e di RCS Sport, organizzatori dello storico ‘Giro d’Italia’, con la precisa ambizione di partecipare attivamente alla sicurezza dei ciclisti sulle strade in gestione diretta”.

L’Anas, ente gestore per la conservazione e la manutenzione delle strade, si impegna in particolare a consentire le condizioni ottimali per lo svolgimento delle corse ciclistiche, nonché a favorire la tutela dell’incolumità dei concorrenti.

Durante lo svolgimento delle manifestazioni ciclistiche sarà dedicato spazio alle informazioni finalizzate all’infomobilità e alla sicurezza del traffico, sugli strumenti informativi collegati all’evento sportivo.

L’Anas, inoltre, si impegna nei tempi tecnici strettamente necessari, a esprimersi in merito al proprio nulla-osta per le corse ciclistiche che si svolgono, in tutto o in parte, sulle strade di sua competenza,  esclusivamente attraverso procedure informatiche “on line”, opportunamente pubblicizzate sul proprio sito aziendale, che consentano alle società affiliate alla Federazione Ciclistica Italiana, una più efficiente e moderna gestione delle autorizzazioni.

“In strada – ha concluso Pietro Ciucci – tutti sono chiamati a fare la propria parte, l’Anas a rendere sicure le infrastrutture, i ciclisti, i pedoni e gli automobilisti a rispettare il codice della strada. Quindi, ad ognuno il proprio ruolo per la sicurezza stradale di tutti”.

Fonte www.stradeanas.it

Martedì, 10 Settembre 2013 08:48

Napoli Bike Festival 2013

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Dal 13 al 15 settembre 2013, torna il Napoli Bike Festival. L’appuntamento del 2013 è la seconda edizione e sarà un evento ancora più interessante del precedente. Il Napoli Bike Festival, è una competizioni sportive, ciclo tour, laboratori, dimostrazioni, esposizioni e tanto divertimento. La prima bicicletta non si scorda mai è il tema della seconda edizione (già striscia radiofonica di CRC targato Italia, media partner del festival). Come non si potrà scordare la location da sogno che il festival ha riservato ai suoi tanti amici (oltre 2.500 sulla pagina di facebook) e a tutti i nuovi che vorranno entrare nella community, il laghetto di Fasilides. Un luogo inedito immerso nella natura incontaminata della Mostra d'Oltremare, un patrimonio paesaggistico e architettonico di rara bellezza direttamente accessibile da Viale Kennedy.
Il festival è costruito con passione e competenza dalle tante associazioni che da anni promuovono l'uso della bici in città per un sistema di mobilità alternativa ed è patrocinato per il secondo anno consecutivo dal Comune di Napoli e quest'anno anche dalla Provincia di Napoli e Regione Campania. Tre giorni di eventi no stop per tutta la giornata con ingresso libero. Si parte con la festa di benvenuto venerdì 13 settembre al tramonto con il Bike Music Contest, le canzoni che ci fanno pedalare. Ad accogliere i partecipanti una mostra di fumetti dedicati alle bici in collaborazione con il Comicon, istallazioni artistiche degli studenti dell'accademia di Belle Arti di Napoli, video mapping, selezione musicale e video ispirati alla bici, reading ciclosofici con il coinvolgimento di artisti amici della bicicletta e un menù con piatti deliziosi per pedalatori D.O.C. A chiusura della serata una pedalata sotto le stelle.
Si prosegue sabato 14 con l'inaugurazione dello spazio village sulle sponde del laghetto di Fasilides. Ad animarlo, da un lato, i migliori professionisti tra rivenditori e produttori di biciclette a livello regionale, che offriranno la possibilità di prove di bici muscolari e a pedalata assistita e dall'altro laboratori e dimostrazioni, dall'arte della manutenzione della bicicletta, ai corsi di smontaggio bici, alle dimostrazione di bike jump, la scienza e la bicicletta, corsi di scrittura creativa dal tema il viaggio e la bici, dibattiti, presentazioni di libri.
Un'area dedicata esclusivamente ai bambini con Storie a Due Ruote, laboratori di lettura per bambini, corsi per imparare ad andare in bici, il teatro a pedali delle guarattelle del maestro Salvatore Gatto e la ludoteca itinerante del Ludobus. Ritorna a grande richiesta la Bicaccia, caccia al tesoro in bicicletta.
L'appuntamento con lo sport e le bici è la grande novità di quest'anno, tornei di bike polo, gare di bici per la categoria giovanissimi e tanto altro. Le giornate del Festival saranno chiaramente all'insegna delle pedalate. La partenza di tutti gli itinerari è dall'area del villaggio alla Mostra d'Oltremare con biketour per tutte le difficoltà. Oltre 10 itinerari, complessivamente 400 i km percorsi che spazieranno dalle bellezze paesaggistiche a quelle naturali, aree verdi, mare, sterrati e tanto altro.

Vi illustriamo il programma ufficiale delle giornate: potrete accedere all’area village, partecipare ai laboratori, immergervi in attività e partire con i Bike Tour. E se non disponete di una bicicletta? Questo evento è dedicato solo ed esclusivamente alle persone munite di due ruote? Assolutamente no: il Napoli Bike Festival 2013 vi permette di prenotare la vostra bicicletta che vi consentirà di partecipare ai giri turistici. Per prenotare una bicicletta dovrete compilare questo modulo e, inoltre, ci sarà anche bisogno di scegliere i percorsi a cui aderire. Per scegliere i tour dovrete riempire quest’altro modulo. Qualsiasi appassionato, dunque, potrà partecipare a questo speciale evento.

Fonte: www.napolike.it

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Si chiama Motit il nuovo progetto di sharing scooter elettrici inaugurato a Barcellona il mese di luglio. Il servizio è molto simile al bike sharing, in cui le biciclette sono però sostituite dagli scooter elettrici. Il nuovo progetto di sharing scooter elettrici, denominato Motit, è stato realizzato grazie all’iniziativa di Going Green e di altre imprese locali che spaziano nella costruzione dei scooter elettrici. Il progetto semplifica di molto la vita di chi deve spostarsi da un capo all'altro della città in modo rapido, senza temere gli ostacoli dovuti al traffico automobilistico. Per iniziare il servizio i cittadini possono usufruire solo di 50 veicoli, in più il servizio comprende un casco ed uno schermo con navigatore per guidare, chi usufruisce del servizio, verso la destinazione da loro prescelta. Il noleggio degli scooter Motit è permesso a tutti coloro che sono in possesso di una patente di guida o del patentino dedicata alle motociclette e agli scooter 125. E' obbligatorio indossare il casco - il proprio o quello fornito insieme allo scooter. I piloti degli scooter elettrici possono usufruire della presenza di un navigatore incorporato, per muoversi più facilmente in città. Grazie ad un sistema di controllo centralizzato sul manubrio, che consente al guidatore di orientarsi al meglio e senza errori all’interno del circuito cittadino, sarà possibile individuare il luogo dove la moto si trova, che sarà poi possibile prenotare tramite il sito web di Motit oppure attraverso lo smart phone. Una volta prenotato sarà possibile da subito salire in sella al proprio scooter che sarà sempre disponibile con la batteria carica. Per quanto riguarda i costi del servizio possono essere sia a Km che a durata con tariffe speciali in caso di abbonamento. Le tariffe partono da 45 centesimi, e possono essere calcolate in base ai chilometri percorsi o alla durata del viaggio. Sono disponibili degli abbonamenti vantaggiosi, sia per gli abitanti che per i turisti. La velocità massima dei veicoli è di 65 chilometri all'ora. E' possibile registrarsi al servizio, se si prevede di utilizzare di frequente gli scooter elettrici, oppure fare riferimento alle opportunità di noleggio occasionale e alle relative tariffe. Per ulteriori informazioni: www.motitworld.com. Una volta che il sistema sarà stato collaudato al 100%, l’azienda Going Green prevede di renderlo disponibile non solo nelle altre città della Spagna ma anche, in seguito, in Francia, Germania, Italia e Stati Uniti. Xavier Trias, Il sindaco della capitale ha detto: “Questo è un chiaro esempio degli sforzi fatti dalla città per convertirsi in una “smart city” che mette sempre la tecnologia al servizio dei suoi cittadini".

Fonte: e-cology.it

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Il rapporto fra Firenze e il ciclismo fra la fine dell'ottocento e la prima metà del Novecento. E' il tema della mostra organizzata dall'Archivio Storico del Comune di Firenze in occasione dei Mondiali di Ciclismo. Come in tutta Europa anche Firenze dovette adattare la circolazione urbana all'introduzione del nuovo mezzo, il velocipede, che presto divenne popolarissimo. E già agli inizi del Novecento le corse in bicicletta erano avvenimenti diffusi e ricorrrenti. Firenze ospitò il Giro d'Italia nel 1909 e la mostra espone le richieste fatte al Comune per ottenere finanziamenti per l'acquisto di coppe e medaglie; e anche gli atti necessari a chiudere al traffico alcune strade. La mostra, quanto mai attuale vista la ricorrenza dell'evento UCI che per una intera settimana interesserà la città, è presso le sale espositive dell'Archivio, in via dell'Oriolo 35.

Scheda

L'Archivio in bicicletta

Inizio:17 settembre 2013

Fine:30 settembre 2013

Archivio Storico del Comune

via dell'Oriolo 35 - 50122 - Firenze

Orari: lunedì 10 – 14

Martedì, mercoledì, giovedì, 10 – 17.30

Venerdì 10 – 14

Ingresso libero

Fonte: www.firenzeturismo.it

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Due giornate di studio per il kick-off meeting, sorta di “calcio di inizio” del progetto che nei prossimi tre anni permetterà di definire, a livello europeo, un modello innovativo per lo sviluppo della mobilità sostenibile su due ruote. In particolare, il progetto mira ad incentivare l'uso degli scooter elettrici nelle aree urbane, attraverso il noleggio di motorini per brevi periodi. “Si tratta di un progetto – afferma l’assessore allo sviluppo economico Francesco Oddone – che, a un mese e mezzo dall’inaugurazione della prima rete di colonnine elettriche  - si inserisce perfettamente in quanto stiamo facendo a Genova con Smart City.” “Un progetto che ragiona su come devono cambiare le città in termini di mobilità alternativa: non inquinante, meno rumorosa ed economica.” “Questo progetto si inserisce nell’articolata politica delle “mobilità altre”, vale a dire la mobilità che esula dalla sola auto privata a benzina - aggiunge Anna Maria Dagnino assessore alla mobilità - da questo punto di vista il nostro lavoro discende anche da indirizzi europei e, in particolare, dal Patto dei Sindaci, che individua tra i propri obiettivi un percorso di progressivo aumento delle energie rinnovabili e contestuale diminuzione degli inquinanti". "Sarà di grande interesse l’aspetto del noleggio per brevi periodi, soprattutto l’opzione giornaliera che permetterà di attrarre anche i turisti oltre ai cittadini genovesi - prosegue Dagnino - Stiamo lavorando per creare la stessa condizione anche per il bike sharing.e prevedere un acquisto giornaliero del servizio”. Si tratta di un progetto importante e decisamente interessante, che porterà Genova a distinguersi dalle altre cittadine, cercando di cambiare le abitudini grazie alla mobilità alternativa. Meno inquinamento, meno rumore e maggior risparmio. La cosa sarà interessante non solo per i genovesi, ma anche per i turisti. Questi avranno la possibilità di circolare liberamente nel centro storico e raggiungere gli angoli più nascosti della città senza nessun problema, Z.T.L. incluse, visto che l’elettrico non ha limiti di circolazione. Il finanziamento di oltre 106.000 euro, ottenuto da Genova nell’ambito del Programma Europeo per l’Energia Intelligente (CIP-IEE 2012), verrà utilizzato in parte per sensibilizzare enti pubblici, aziende e operatori economici  ed in parte per fare da volano allo sviluppo sostenibile del settore. Oltre a quello di cui Genova è capofila, sono solo due i progetti, approvati nel 2012, coordinati da città italiane. Tre le città scelte per la sperimentazione dello “scooter-sharing” elettrico, prevista nella fase finale del progetto: Genova, Firenze e Barcelona, città in cui l’utilizzo dello scooter come mezzo di trasporto urbano è molto elevato . Il progetto Ele.C.Tra. prevede in seguito il coinvolgimento di altre sette città europee con  trend demografico in crescita per i prossimi anni.

Fonte: Comune di Genova

Giovedì, 05 Settembre 2013 08:48

L'Arte incontra i mondiali di ciclismo.

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Sorprendente bicicletta. Rivisitata, descritta e rappresentata con occhi d'artista, attraverso il suo elemento distintivo, la ruota, in una mostra in programma dal 5 al 30 settembre nella Sala Mario Tobino di Palazzo Ducale. Novanta per l'esattezza, gli artisti, tra pittori, scultori, architetti, designer e fotografi, che partecipano, con opere espressamente concepite, a “Ruote d'artista”, la mostra curata da Mauro Lovi e organizzata dall'Associazione Puccini Opera, con la collaborazione di Provincia di Lucca e Comune di Lucca. La mostra è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Ducale, alla quale, oltre al presidente della Provincia, Stefano Baccelli, sono intervenuti il sindaco del comune di Lucca, Alessandro Tambellini, e i curatori della manifestazione. In attesa del Campionato Mondiale di ciclismo, Lucca guarda alla bicicletta sotto un'altra ottica. Venticinque giorni di pura arte, con 230 metri quadrati di superficie espositiva dedicati al mezzo, novanta ruote di ogni genere, colore, materiale e significato allegorico. Ogni opera, infatti, è stata realizzata con una differente tecnica artistica: si va dalla pittura a olio alla pittura all'uovo, passando per la scultura con marmo, legno, terracotta, ferro e vetro, plexiglas, incisione, tecniche orafe, assemblaggi, paraffina e pittura su foto. “Ruote d'artista”, così, assume i connotati di una mostra di arte partecipata, che non vuole seguire un'unica corrente di pensiero, ma che crea un luogo di confronto e di dibattito sui percorsi individuali degli artisti. Ruota come mobilità urbana, ecologia e rispetto dell'ambiente; come sport, agonismo e competizione. E ancora: ruota come rivoluzione, progresso, dinamismo e cambiamento. Ruota, come le ruote della bicicletta. Bicicletta, come quelle che partiranno da Lucca per il Mondiale di ciclismo Toscana 2013 e come quelle che ogni giorno attraversano le vie del centro, solcando anche la cinta che, giunta al suo 500esimo anno di età, continua ad accogliere cultori dello sport e appassionati del vivere all'aria aperta. Insomma, pensando alla città viene automatico immaginare la moltitudine di persone che si sposta sulle due ruote, un po' come se ne componessero l'anima urbanistica e l'essenza sociale. Ecco perché la mostra “Ruote d'artista”, ideata da Mauro Lovi, trova una sua collocazione naturale nel vivere quotidiano di Lucca. La ruota, nella visione dei novanta artisti coinvolti, non assume la forma solo di trasporto intelligente e di mobilità sostenibile, ma soprattutto viene descritta come mezzo di locomozione culturale ed artistico, per generare un altro modo di creare movimento, attraverso nuove energie socializzanti ed innovative formule artistiche. L'esposizione, dunque, descrive e racconta in maniera pittorica, fantastica e umoristica persone e personaggi in sella a una bicicletta, riflessioni e suggestioni sull'andamento circolare, in una inusuale passeggiata artistica e metaforica sulle strade di un prossimo futuro. Attraverso un viaggio ciclo-fantartistico Mauro Lovi rivisita, riscopre e ripropone il passato, il presente e il futuro di una grande protagonista della nostra storia: la “Petite Reine”.

Fonte: www.provincia.lucca.it

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Il decreto legge su "disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia", comunemente conosciuto come "il decreto del fare", che sta per essere convertito in legge in queste ore, ha introdotto una serie di norme anche in materia di sicurezza stradale.
In particolare l'art. 20 prevede che le somme non spese da Comuni e Province e riferite alle prime due annualità del Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale, siano revocate e riassegnate per l'attuazione di nuovi interventi, sempre per la stessa materia.
Ma, mentre con un emendamento approvato su proposta di alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, è stata introdotta la specifica che gli interventi sulla sicurezza stradale devono essere "concernenti prevalentemente lo sviluppo e la messa in sicurezza di itinerari e percorsi ciclabili e pedonali", con un altro proposto da due parlamentari del PD è stato aggiunto al testo "nonche' della messa in sicurezza dei tratti stradali mancanti per dare continuità all'asse viario Terni-Rieti". Infine, con un terzo emendamento bipartisan allo stesso articolo di legge, per poter garantire l'effettiva disponibilità di risorse finalizzate a finanziare gli interventi attuativi del Piano Nazionale sulle Sicurezza stradale, viene introdotto lo sconto del 30% a chi paga le multe entro cinque giorni.
Sull'argomento interviene la presidente nazionale FIAB Giulietta Pagliaccio che dichiara: "Si evidenzia un certo pressapochismo della serie "abbiamo qualche euro come lo spendiamo?" e il primo che arriva dice la sua. Anche rispetto agli interventi viabilistici non si capisce quale la ratio che sta dietro la scelta di un tracciato, l'asse viario Terni-Rieti, piuttosto che un altro".
"Considerato che i fondi sono destinati alla sicurezza stradale - continua la Presidente della FIAB - ci aspettiamo che si facciano valutazioni oggettive su dati di incidentalità, ad esempio, dando priorità a quegli interventi in favore dell'utenza non motorizzata che, dai rilievi oggettivi, risulta essere quella più penalizzata a fronte di un tendenziale miglioramento sul fronte degli incidenti in auto".
"I dati - conclude Giulietta Pagliaccio - sono facilmente reperibili, ad esempio dall'analisi degli incidenti stradali dell'Istat e dell'Aci: in Italia si muore più in bicicletta che sul ciclomotore, +7,2% rispetto al 2010 e + 11,7% di feriti. Il 76,4% degli incidenti avviene sulle strade urbane, con una percentuali di morti del 45,2% e di feriti del 72,5%. Utilizziamo i dati per valutare le priorità e non le presenze in aula di un parlamentare di una certa area!"
Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus

Venerdì, 06 Settembre 2013 08:51

BICISTAFFETTA FIAB 2013 SULLE STRADE DI BICITALIA

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Da Roma a Firenze lungo la Ciclopista del Sole, itinerario n. 1 della rete Bicitalia e n. 7 della rete EuroVelo.
Si tiene anche quest'anno, dal 10 al 14 settembre prossimi, la Bicistaffetta FIAB,  iniziativa istituzionale della Federazione Italiana Amici della Bicicletta giunta alla sua 13^ edizione.
La manifestazione si propone di  promuovere la realizzazione della rete ciclabile nazionale  e di sensibilizzare lungo il percorso rappresentanti delle Istituzioni e cittadini sui temi delle infrastrutture di rete e dei servizi per la mobilità ciclistica e per il cicloturismo.
Il giorno precedente la partenza, il 9 settembre a Roma, prevista conferenza stampa con il Ministro Orlando.
"La manifestazione, che rientra tra le attività finanziate dal Ministero Ambiente all'interno del progetto di promozione della rete Bicitalia - spiega Antonio Dalla Venezia, responsabile nazionale FIAB Area Cicloturismo - non è né una gara ciclistica né una ciclovacanza fine a se stessa, ma è un educational vero e proprio".
"Insieme ai dirigenti FIAB nazionali, regionali e locali la bicistaffetta - prosegue Antonio Dalla Venezia -  è rivolta particolarmente ai giornalisti di quotidiani o di periodici, meglio se anche ciclisti, affinchè vengano a pedalare con noi anche solo per una tappa per conoscere direttamente potenzialità e criticità del tratto della Ciclopista del Sole che percorreremo insieme, e per poterlo raccontare con maggior consapevolezza ai propri lettori. Anzi, siccome ci sono ancora alcuni posti liberi, lanciamo l'invito a giornalisti che abbiano voglia di pedalare di unirsi a noi e di farcelo sapere al più presto".
Ma qual è il programma che prende ogni giorno sempre maggior consistenza?
Lunedì 9 settembre
Conferenza stampa a Roma
con il Ministro Orlando, rappresentanti di Regione Lazio e Comune
Martedì 10 settembre Roma - Civita Castellana 65 km
ore 09.00 Fori Imperiali, pedalata con Intergruppo Parlamentare Amici della Bici e rappresentati Comune
ore 10.30 partenza Bicistaffetta
ore 13.00 Sosta pranzo in azienda bio nel Municipio XV (ex XX), breve incontro con gli amministratori
ore 18.00 arrivo a Civita Castellana, incontro con gli amministratori.
Mercoledì 11 settembre Civita Castellana - Orvieto 90 km
ore 9.00 partenza (eventuale giro in bici con il Sindaco)
ore 13.00 sosta pranzo a Giove
ore 18.00 arrivo a Orvieto e incontro pubblico sulle potenzialità del cicloturismo
Giovedì 12 settembre Orvieto - Chiusi 65 km
ore 9.00 breve visita della città
ore 10.30 partenza
ore 13.00 sosta pranzo lungo il percorso
ore 17.00 arrivo a Chiusi e incontro con l'amministrazione
Venerdì 13 settembre Chiusi - Arezzo 60/75 km
ore 9.00 partenza
ore 13.00 Sosta pranzo a Cortona
ore 18.00 arrivo ad Arezzo, incontro con amministratori
Sabato 14 settembre Arezzo - Firenze 90 km
ore 9.00 partenza
ore 13.00 sosta pranzo a Figline V., loc. Matassino presso circolo ARCI e incontro con amministratori della Valdarno
ore 17.00 arrivo a Firenze e partecipazione a Il Giro d'Italia in 80 librerie.
Per eventuali ulteriori info www.bicistaffetta.it
Lello Sforza
Ufficio Stampa FIAB onlus
Tel. +39 3200313836
Fax +39 0805236674
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