Fiesole va incontro alla primavera pedalando. In attesa dei Mondiali e per scoprire il territorio con le due ruote ecco che in piazza Mino arriva il primo punto di noleggio biciclette. Dal 13 aprile FiesoleBike di Giovanni Crescioli con la collaborazione del Comune apre il corner dedicato al noleggio delle bici, che organizzerà anche escursioni nel territorio che saranno condotte da un’esperta guida ambientale escursionistica (figura professionale riconosciuta dalla Regione Toscana).
Con la formula del noleggio ci saranno esperti a guidare i cittadini.
Il punto fiesolano sarà appoggiato ad un altro corner fiorentino, così sarà possibile salire in bus e scendere in bicicletta, senza perdersi il panorama e lasciare qui la bicicletta (esclusa la domenica. Costo maggiorato di 5 euro sul noleggio giornaliero). Il punto noleggio sarà aperto fino al 31 ottobre tutti i giorni mattina e pomeriggio e varierà l’orario a seconda della stagione. Ad aprile l’apertura è fissata nelle fasce 9 – 12 e 16 – 18, ma sarà possibile concordare orari specifici direttamente coi gestori del punto, così come fissare il noleggio anche su appuntamento. Il noleggio di una bici - completa di tutti gli accessori compreso casco, luci e strumenti per la sicurezza – avrà il costo di 20 euro al giorno e verrà accompagnato dalla consegna di una mappa del territorio con possibili percorsi lungo i quali avventurarsi; itinerari autoguidati sono consultabili anche direttamente dal proprio smartphone. Per chi desidera andare alla scoperta del territorio insieme alla guida ambientale sarà possibile visitare, con preventivo accordo, anche alcune delle fattorie presenti a Fiesole e degustare i prodotti tipici, oltre che andare alla scoperta di strade secondarie o pedalare tranquillamente lungo l’Arno sulla pista ciclabile che dal Girone arriva fino a Firenze. Un’occasione per conoscere il territorio immerso nella natura, alla ricerca di un tesoro che è lo stesso paesaggio che ci circonda.
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Cell. 345.3350926
www.fiesolebike.it.
Fonte: gonews.it
"É arrivato il momento di fare un passo avanti – ha datto Ceccobao nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'indagine - il classico salto di qualità. Negli ultimi anni ci sono state tante iniziative, progetti e realizzazioni. Attualmente in Toscana esistono oltre 300 km di piste ciclabili, 100 di percorsi cicloturistici, altri 50 di piste in corso di realizzazione e ulteriori 500 da realizzare in tempi brevi. Da poco la Regione ha approvato una legge per promuovere lo sviluppo di questo tipo di mobilità e per i prossimi tre anni sono stati inseriti in bilancio 9 milioni di euro a questo scopo. Bisogna insistere". Un dato importante, riferito al 2011, è il sorpasso delle bici sulle auto, in termini di vendite. "Aggiungiamoci anche che il 2013 sarà l'anno dei Mondiali di ciclismo – ha aggiunto l'assessore – ospitati per la prima volta in Toscana, che conta tra le altre cose circa 350 associazioni sportive ciclistiche. Insomma tutto questo impone un salto di qualità, che si traduca nella realizzazione di una rete regionale di mobilità ciclabile. Dobbiamo cercare di colmare una lacuna importante, la mancanza di interconessione e integrazione dei vari percorsi, in città e fuori. La prossima settimana saremo a Rapolano Terme ad un appuntamento nazionale, 'Idee Pedalabili', dove illustreremo la nostra idea di rete ciclabile toscana".
L'indagine La mobilità ciclabile in Toscana, è stata condotta su un campione di circa 5.000 cittadini toscani tra i 14 e i 70 anni, rappresentativo di un universo di circa 2 milioni e 700 mila persone.
Chi va in bici. Il 50% dei cittadini toscani in questa fascia di età va in bici (il 17% circa soltanto in città, il 15% fuori e il 18% sia in città che fuori), percentuale che cresce all'aumentare della dimensione dei centri abitati. I maschi, occupati e con elevato titolo di studio, sono coloro che utilizzano maggiormente la bici. Donne, giovani e ultrasessantenni lo fanno di più in città mentre fuori prevalgono gli uomini, nella fascia 14-60 anni.
In città. I ciclisti cittadini sono oltre un terzo del totale e usano la bici soprattutto per svago, nel tempo libero e per sport (il 53.2%). Il 38% pedala per recarsi nei luoghi di studio e lavoro o per accompagnare i figli a scuola. Nei comuni di grosse dimensioni sono soprattutto le donne a usare la bici come vero mezzo di trasporto (spostamenti occasionali e sistematici). In quelli medio-piccoli prevalgono i maschi che la utilizzano per motivi ludico-sportivi. 4 ciclisti cittadini su 10 ne fanno un uso assiduo, almeno 5 volte a settimana. Ostacoli maggiori all'utilizzo in città: traffico e assenza o inadeguatezza delle piste ciclabili. Il trend di utilizzo urbano è segnalato costante (55%) o in aumento (25%). Tra gli interventi indicati per aumentarne l'uso: aumento delle zone a traffico limitato, pedonali e dedicate alle bici.
Fuori città. Ci va un terzo esatto del totale, soprattutto per svago, gite fuori porta o allenamento. Anche se nella maggioranza dei casi l'utilizzo non urbano della bici è rimasto costante nell'ultimo anno, tra chi ha cambiato abitudine è prevalsa la tendenza a diminuirne l'uso, soprattutto tra i giovani. Seppur con un peso inferiore rispetto al ciclista urbano, gli ostacoli maggiori all'uso restano traffico e assenza o cattive condizioni delle piste ciclabili.
Niente bici. Riguardo alla metà del totale che non usa (o lo fa raramente) la bici, motivo principale per non farlo in città è considerarla un mezzo non adatto ai propri spostamenti. Percorsi disagevoli e mezzo faticoso le altre motivazioni. Circa due terzi dei non utilizzatori appare totalmente indisponibile all'uso della bicicletta, anche per il futuro, sia in ambito urbano che non urbano. Chi invece si dimostra più propenso chiede più piste ciclabili o corsie riservate.
Piste ciclabili. Soltanto meno di un terzo dei ciclisti toscani le usa almeno qualche volta e considerano come elementi più soddisfacenti la chiarezza della segnaletica e l'ampiezza. Riscuotono invece meno consensi comodità di ingresso e di uscita, illuminazione, sicurezza negli attraversamenti, lunghezza e capillarità sul territorio. L'aspetto più critico resta la continuità-interconnessione.
Sicurezza. Il 57% dei toscani giudica poco o per nulla sicuro l'utilizzo della bici, sia in città che fuori. In città la percentuale di chi la considera per nulla sicura è del 10%; si sale al 16% fuori città. Eccesso di traffico e assenza di piste ciclabili sono i fattori che influiscono maggiormente su queste risposte.
Fonte: luccaindiretta.it
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