Lunedì, 18 Novembre 2013 07:23

Bike vs Cars: il film sulle bici

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Bikes VS Cars, il film che racconta delle comunità, delle associazioni e dei movimenti di ciclo attivismo i quali, dal basso, fanno leva affinché politici e urbanisti inizino a pianificare sul serio città non più a misura, esclusivamente, di automobile. Così come un film che indaga sulle strategie che le case automobilistiche e le compagnie petrolifere mettono in atto, da sempre, affinché la nostra continui ad essere una società dipendente dall'auto, con la complicità di classi dirigenti e di uomini dello stato senza scrupoli che guardano soltanto al proprio tornaconto. Gran parte delle riprese del film sono già state effettuate, - le storie si sviluppano tra Los Angeles, Toronto, San Paolo, Bogotà, Londra e Copenhagen così come sono in programma riprese a Parigi e in Cina, e dovunque troveremo personaggi o collettività che varrà la pena raccontare, secondo quando ci racconta Glynnys Ritter, della WG film che produce il documentario. Il cambiamento climatico e lo stress quotidiano di essere rinchiusi in una macchina frustrano le persone più che mai. La gente di tutte le città del mondo sta adottando la bicicletta come uno "strumento fai da te "per il provare ad attuare un grande rinnovamento di tendenza.
Ma ancora: le vendite di auto sono in piena espansione, 1 miliardo di automobili oggi e 2 miliardi ce ne saranno nel 2020. Bisogna fare qualcosa!
Il film che uscirà nel 2014, sarà realizzata da Big Boys Gone Bananas!* e diretta dal regista svedese Fredrik Gertten
Il primo passo è quello di aiutare il film a vedere la luce. Servono in tutto 50mila dollari. Potete dare il vostro contributo economico su kikstarter, uno dei siti più famosi di crowdfunding.

Fonte: www.rivistabc.com

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La progettazione di un anello ciclabile lungo i viali, che permetterà di collegare al centro storico le piste e i percorsi provenienti dalle diverse parti della città, è parte del più ampio progetto di una nuova pedonalità "Di nuovo in centro", promosso dal Comune di Bologna. Il progetto prevede di realizzare una pista ciclabile bidirezionale ricavata - dove possibile - sullo spartitraffico centrale dei viali che circordano il centro storico di Bologna. I primi due tratti che verranno attivati sono quello tra viale Vicini e Porta San Mamolo e quello tra Porta Mascarella e la Stazione FS. Ad essi seguiranno via via gli altri tratti.
La futura "tangenziale delle biciclette" è oggetto del laboratorio di progettazione partecipata "In bici sui viali", coordinato da Urban Center Bologna, che ha chiamato a collaborare all'elaborazione e alla denifizione del progetto le associazioni di ciclisti attive in città e tutti i cittadini e le cittadine interessati.
Il prossimo incontro del laboratorio "In bici sui viali", coordinato da Urban Center Bologna, si terrà martedì 19 novembre alle ore 17.00 presso la sala Atelier: nel corso dell'incontro verrà presentato il progetto definitivo del 2° stralcio della "Tangenziale delle biciclette".

Fonte: www.urbancenterbologna.it

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I padiglioni di Ecomondo in quest'ultima edizione si sono trasformati in una pista ciclabile green. Legambiente, infatti, ha ospitato Sorgenia a Ecomondo organizzando un divertente concorso che metteva in palio l'Ecobici efficiente, disponibile da poco sul mercato. Per partecipare bastava semplicemente mettersi in posa in sella al veicolo ecologico e farsi scattare una foto, approfittandone inoltre per scorrazzare tra gli stand con la bici a pedalata assistita. Un'iniziativa divertente pensata per promuovere la mobilità sostenibile, a cui hanno partecipato in molti, sorridendo con un bel "cheese" ai fotografi ufficiali. Le foto del concorso sono state pubblicate sulla pagina Facebook di Legambiente, per rendere social questa giornata all'insegna dell'ambiente.
Il direttore marketing di Sorgenia, Massimo Milita, ha espresso il proprio entusiasmo per il successo dell'evento, definito "un'esperienza in grado di rendere i partecipanti testimonial consapevoli dei vantaggi della mobilità sostenibile su due ruote nelle loro città".
A fiera conclusa, Legambiente ha estratto il vincitore con una selezione casuale degli oltre duecento partecipanti: si tratta di Lucia Martinozzi, il cui entusiasmo è stato ricompensato dalla fortuna durante il sorteggio finale.
E così Lucia ha portato a casa un'Ecobici nuova fiammante, simbolo dell'impegno che Sorgenia, con la collaborazione di cittadini e amministrazioni comunali, ha preso per rispettare l'ambiente diffondendo pratiche ecosostenibili, come ad esempio la mobilità green.

Fonte: www.sorgeniaecopensiero.it

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Rotage è un duo di musicisti nativi di Torino ed emigrati negli States nel 1996. Angelo (violino) e Roberto (piano) hanno deciso, lo scorso giugno, di fare un tour in bicicletta per portare la loro musica in giro e, al contempo, sensibilizzare le persone sul tema della povertà dei bambini. E' nato così il progetto Pedaling Music, raccontato per immagini in questo documentario che i due fratelli italo-americani ci presentano così:
Abbiamo deciso che a Giugno saremmo partiti viaggiando esclusivamente in bicicletta con strumenti musicali da Wilmington, North Carolina (la città dove viviamo) a New York (730 miglia,1174.82 chilometri) esibendoci in varie città e paesi lungo il percorso per aumentare la consapevolezza e donazioni per Save The Children.
Da Wilmington abbiamo percorso tutta la costa ( North Carolina, Virginia, Marylan, Delawere , New Jersy e New York) Tutto il viaggo e durato 30 giorni con una media di 45 miglia (73 km) a tappa con un peso totale (carrello e bicicletta) di 270 libbre ( 122 kg) ognuno.
Nel nostro viaggio verso New York ci siamo resi conto che molte persone non conoscevano Save The Children, grazie alla vistosita dei carrelli siamo stati fermati da Giornalisti locali dandoci la possibilita' di parlare del nostro viaggio per Save The Children.
Nonostante lo sforzo fisico (dormire per strada, pedalare sotto la pioggia, il pericolo del traffico) e le persone che abbiamo incontrato (brave, e non brave), non può essere paragonato alla vita di un bambino che vive in poverta e lotta tutti i giorni per sopravvivere.

Per sapere di più qui

Fonte: bicycletv.it

Giovedì, 14 Novembre 2013 07:18

Studio ECF. usare la bici conviene

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European Cyclists' Federation (Ecf) ha condotto uno studio sulla mobilità a pedali che farebbe risparmiare una cifra che supera i 200 miliardi di euro.
Secondo lo studio i costi sanitari vengono ridotti di circa 110 miliardi di euro. Per effettuare questo calcolo, la Ecf ha utilizzato uno strumento creato dall'Organizzazione mondiale della sanità. Si chiama Heat for cycling and walking (Strumento per la valutazione economica degli effetti per la salute dell'andare a piedi e in bicicletta). Francesca Racioppi, esperta dell'Oms, illustra lo strumento: «Si utilizza gratuitamente online. Vengono valutati a livello economico i benefici della riduzione di mortalità nella popolazione adulta». La stima avviene su grandi numeri. Esemplificando, se i 5 milioni di ciclisti abituali italiani usassero le due ruote per mezz'ora per 300 giorni all'anno, i rischi di mortalità, in questo gruppo, sarebbero ridotti del 37%. Ma Racioppi precisa: «Affinché la mobilità ciclistica dispieghi a pieno i propri vantaggi per la salute, è imperativo intervenire per garantire condizioni di sicurezza e prevenzione del rischio di incidenti».
La sanità non è l'unica voce a trarre giovamento dalle due ruote. Grazie alla bici si riduce il traffico urbano, con un risparmio di 24 miliardi di euro. Diminuendo il ricorso al petrolio, inoltre, si mette da parte una cifra fra 3 e 6 miliardi di euro. Inoltre, si diminuisce l'inquinamento atmosferico e sonoro con benefici calcolati in poco più di un miliardo di euro. Ma oltre al risparmio c'è la crescita, perché il cicloturismo nell'Unione europea vale 44 miliardi di euro.
Cosa può convincere un automobilista a lasciare la vettura in garage? Pinzuti fondatore del movimento #salvaiciclisti, spiega: «Il risparmio individuale con un completo abbandono dell'autovettura è di 4.850 euro. Tra l'altro, si stima che il 50% degli spostamenti in auto si effettua per tratte inferiori a 5 chilometri che possono, quindi, essere coperte in bici».
Fonte: www.corriere.it

Mercoledì, 13 Novembre 2013 11:26

Torino. Natale in bicicletta

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Il 24 novembre a Torino si svolgerà la manifestazione "Natale in bici". La Passeggiata cicloturistica è riservata ai bambini delle scuole elementari della Città di Torino. Disponibile la locandina dell'iniziativa (pdf) con i dettagli per le iscrizioni (entro giovedì 21 novembre) e il regolamento per i partecipanti.

Fonte: www.torino2015.it

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Juan Menendez Granados, esploratore spagnolo, dal 1 di dicembre dovrà attraversare 1,200 chilometri di neve e ghiaccio salendo fino a 3.000 metri di altitudine, dalla costa antartica al Polo sud. Durante il viaggio, che potrebbe durare tra i 36 e i 38 giorni, sarà costantemente esposto a temperature estreme che raramente superano i – 20°. «Mi sono preparato a questa impresa per due anni e mezzo«, ha detto alla Bbc. Nell'allenamento è stata inclusa una 27 giorni di bicicletta in Groenlandia tra agosto e settembre di quest'anno. Anche se nevicherà di meno rispetto alla Groenlandia, in Antartide sarà più freddo e sarà costantemente esposto al vento polare. Granados ha detto che dovrà proteggere le mani dal freddo per riuscire a piantare la tenda a fine giornata, perchè dopo 8 – 10 ore di pedalata al giorno trasportando un carico di 85 Kg, consumerà molto più delle 5.000 calorie che dovrà mangiare tutti i giorni.
La bicicletta ha ruote sovradimesionate da 12 cm e forcelle modificate. Non ha voluto usare le gomme chiodate perchè sostiene che delle gomme così grandi dovrebbero fornirgli tutta l'aderenza al terreno di cui ha bisogno. Prima di Granados, nel dicembre del 2012 l'americano Eric Larsen ha provato a portare a termine l'impresa in bici, ma ha abbandonato la missione dopo 280 chilometri: «Ho dovuto prendere la difficile decisione di abbandonare il mio progetto perchè le condizioni del terreno non mi hanno permesso di fare coprire i chilometri necessari prima che finissi le mie provviste di cibo«, ha scritto Larsen nel suo blog. Ma quest'anno Granados non è l'unico a tentare di portare a termine quest'avventura in bici, perchè all'incirca nello stesso periodo in cui partirà per l'Antartide, anche l'americano Daniel Burton sfiderà sè stesso sulle due ruote, così come l'australiana Kate Leeming, che ha intenzione di tentare l'impresa entro la fine del 2014. Potrebbe sembrare una gara tra atleti, ma lo spagnolo non è d'accordo:«L'Antartide non è un buon posto per le gare»

Fonte: www.giornalettismo.com

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Nei piccoli centri urbani accompagnare i bambini a scuola in bici è la normalità, ma nelle città metropolitane intasate dal traffico mattutino è quasi impossibile. Per questo molti genitori si stanno organizzando. E sempre più spesso danno vita a critical mass che dalle 8 alle 9 del mattino fanno girare su due ruote gruppi misti di alunni delle elementari, genitori e attivisti della bicicletta. L'obiettivo è fare massa, ovvero occupare la carreggiata e portare in sicurezza i piccoli a scuola. Il prossimo venerdì 29 novembre i bambini di quattro città italiane, Roma, Milano, Bologna e Napoli si daranno appuntamento insieme ad alcuni accompagnatori per una prima prova di "bike to school day" nazionale. Le iniziative per portare i bambini a scuola in bicicletta, da parte di genitori ed insegnanti volenterosi, sono cresciute negli ultimi anni in Italia, ma in particolare è a Milano che nelle scorse settimane i bike to school mattutini hanno riscosso molto successo, e tra i "grandi" che "scortano" il corteo dei bambini non ci sono solo genitori, ma anche semplici simpatizzanti della bicicletta. I bambini sono di diverse età e classi, qualcuno pedala con la bici propria e qualcun altro trasportato da un genitore, e c'è anche chi è riuscito a trainare un carrellino con le casse per ascoltare la musica. Viste le somiglianze con le pedalate della Critical Mass, qualcuno ha ribattezzato scherzosamente l'appuntamento "massa marmocchi".
"Se la scuola è un diritto, è un diritto anche poter scegliere in sicurezza il mezzo che si preferisce — spiega Marco Mazzei, ciclista fra gli organizzatori degli eventi — Lavorare sulla mobilità in centro è ok, ma le periferie meritano attenzione: non si può permettere che le strade della città, a maggior ragione le grandi arterie che attraversano decine di quartieri pieni di persone, si trasformino in auto-strade, alle quali tutti gli altri si devono adeguare".
L'idea milanese ha fatto proseliti. A Roma hanno organizzato un'iniziativa analoga una alla scuola elementare Di Donato, nel quartiere Esquilino, che ha un'esperienza decennale di attivismo: Combattere il traffico della metropoli, ma non solo. A Napoli gli attivisti si sono attivati alla scuola Quarati, nel quartiere Vomero, a fine ottobre: "La nostra idea non è quella di intralciare il traffico — spiega il ciclista Francesco Busco — Ci siamo mossi in fila indiana, rispettosi, e abbiamo accompagnato i piccoli in sicurezza. Volevamo ispirarci alla critical mass originaria, come nacque a San Francisco: ovvero all'idea di chi voleva solo andare a lavoro in modo sicuro sicuro".
Qui la pagina Facebook per contattare i partecipanti per unirsi e chiedere informazioni.
Fonte: milano.repubblica.it

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La bicicletta pensata apposta per chi abita in città previene i furti e ti ricarica il telefono con energia pulita, viene dalla Spagna e si chiama Urban Bike. Adatta per un pubblico giovane, permette di muoversi con stile attraverso le strade di città senza inquinare. La Urban Bike è dotata anche di uno speciale slot per iPhone posto sul manubrio che ricarica la batteria sfruttando la dinamo posta sulla ruota anteriore.
Il telaio è fatto interamente in fibra di carbonio e include in un unico pezzo anche la forcella, sterzo e parafango. Esistono tre versioni della bici a seconda del tipo di manubrio e del colore. I vari elementi non sono quindi montati sopra il telaio come avviene di solito attraverso l'uso di dadi o bulloni ma sono incastrati in modo tale da essere un tutt'uno col telaio. Una soluzione che è stata adottata proprio per aumenta la sicurezza del veicolo e prevenire eventuali furti che nelle città si ripetono con una non trascurabile frequenza. I ladri così avranno la vita un po' più complicata perché sarà più difficile smontare la bici per rubarla o solamente portarne via dei pezzi.

Fonte: www.stilenaturale.com

Lunedì, 11 Novembre 2013 13:33

Pellerina (TO): inaugurata la pista ciclabile

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La pista ciclabile del quartiere E27/E29 è stata completata ed è stata inaugurata dall'assessore all'Innovazione e all'Ambiente Enzo Lavolta presso la passerella ciclopedonale della Pellerina. La pista permette di completare il collegamento ciclabile tra il Parco della Pellerina e il Parco delle Vallette, mettendo in sicurezza tutto il tracciato. La pista bidirezionale – larga 2,5 metri – permette inoltre di completare il collegamento Venaria-Stupinigi attraverso il Parco Ruffini. Un primo tratto congiunge via Pianezza con il Parco della Pellerina; un altro percorso si dirama da questo per connettersi con il parco delle Vallette e da qui la Reggia di Venaria. La lunghezza totale del nuovo percorso è di 1400 metri, che si aggiungono ai 300 già esistenti. La segnaletica orizzontale e verticale è stata applicata sulla base delle norme del Codice della Strada, a cui si è aggiunta una segnaletica verticale che sperimenta le proposte inserite nel Biciplan della Città di Torino. La sperimentazione della nuova segnaletica permetterà di valutarne l'efficacia e di fornire importanti suggerimenti, attuando le linee guida del Biciplan in vista della sua applicazione su tutto il sistema ciclabile urbano. Il costo per l'amministrazione dei nuovi lavori è di 244mila euro. I tecnici del servizio Grandi opere del verde hanno inoltre realizzato un'area cani nell'area vicina all'imbocco della passerella per la Pellerina, vista l'elevata presenza di possessori di animali possibili fruitori del servizio. L'area è recintata con rete metallica plastificata alta circa 1,80 metri ed è suddivisa in due zone di circa mq 500 e mq. 1000, a disposizione rispettivamente di cani di taglia piccola e di cani di taglia grande. Il costo di quest'opera è di 30mila euro. Le due zone sono accessibili attraverso due cancelli pedonali e la rete che le divide è oscurata con teli ombreggianti per impedire la vista diretta tra i due settori.

Fonte: www.spaziotorino.it