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Dal 23 al 24 novembre la neo costituita Associazione amici della bicicletta-Fiab di Gorizia organizza due giornate all'insegna della bicicletta, convocando una pubblica assemblea e organizzando un interessante giro ciclo-culturale lungo un suggestivo e significativo itinerario di Gorizia e dei suoi dintorni.
L'associazione si propone di promuovere la cultura delle due ruote e i benefici che ne derivano in termini di tutela dell'ambiente, della salute, del risparmio e della valorizzazione turistica del territorio grazie al cicloturismo. ha infatti convocato per sabato 23 una pubblica assemblea e organizzato per domenica 24 un interessante giro ciclo-culturale lungo un suggestivo e significativo itinerario di Gorizia e dei suoi dintorni.
L'assemblea si terrà il 23 novembre, con inizio alle 16.30 al piano terra dell'oratorio della parrocchia di San Rocco in via Veniero 1. All'ordine del giorno la presentazione ufficiale da parte del presidente e del direttivo (vicepresidente Claudio Freddi, consiglieri Daniele Bidut, Lorenzo Ceriani e Marco Cumar) ai cittadini e in particolare agli amanti della bicicletta – che a Gorizia sono tantissimi, di ogni età e di qualsiasi estrazione sociale – dell'Associazione e delle sue finalità. L'assemblea sarà, inoltre, l'occasione per avviare il tesseramento la cui quota è fissata in 20 euro anni (10 per i familiari).
Ma vediamo il programma della gita ciclo-culturale che si svilupperà, con l'andatura tipica della passeggiata, per una decina di chilometri e che offrirà il piacere di "gustare" Gorizia sia sotto il profilo della ciclabilità, percorrendo anche alcuni tratti di piste ciclabili e ragionando sulle arterie che potrebbero ospitarne delle nuove possibilmente con fondi stradali meno ostili, sia sotto il profilo culturale ammirando gli aspetti storici, architettonici e urbanistici del territorio goriziano.
Appuntamento alle 9.30 in piazza Sant'Antonio per la registrazione dei partecipanti che dovranno, ovviamente, seguire le norme del Codice della strada. Alle 10 vi sarà una descrizione delle caratteristiche della storica piazza da parte della dottoressa Antonella Gallarotti, quindi alle 10.20 seguirà la partenza. Il gruppo, con alla testa il capogita Marco Cumar, affronterà quindi il percorso puntando sulla zona Nord della città attraverso via Rastello, piazza della Vittoria. In via Ascoli prima tappa culturale nella Sinagoga le cui caratteristiche saranno illustrate dal signor Claudio Bulfoni. Di nuovo in sella quindi puntando attraverso via Favetti all'ex valico del Rafut con ingresso in Slovenia dove lungo la pista ciclabile si raggiungerà la stazione della Transalpina. Ad attendere i ciclisti qui ci sarà il direttore di Isonzo-Soca Dario Stasi che illustrerà la ricca storia politica, strategica e commerciale di questa stazione. Lungo le vie Ugo Foscolo e Brigata Etna si andrà quindi verso via degli Scogli con una breve tappa alla Villa al confine. Poi si percorreranno le vie dei Torriani, Sile, Brigata Pavia, dei Coronini imboccando viale XX Settembre per poi immettersi, dopo aver percorso, via Diaz in Corso Italia che verrà percorso interamente fino alla Stazione centrale dove la manifestazione si concluderà. La storia e il ruolo della Centrale saranno illustrati dal dottor Alessandro Puhali uno dei massimi esperti in trasporti ferroviari a livello nazionale.

Fonte: bora.la

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Insieme al suo amico Gun Gun Gunawan, Abah ha deciso di convertire una piccola stanza per gli ospiti in un laboratorio per creare biciclette in bambù, battezzate col logo "Haur": prodotti ecosostenibili, realizzati con attrezzi fai da te, con un telaio creato utilizzando il golden bamboo.

Fonte: video.corriere.it

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Nel 2011 l'UE ha dato il via ad uno studio, Cyclelogistics, per determinare la fattibilità della bicicletta come mezzo per alcune forme di spedizione e proporre un piano industriale per una logistica merci, che abbia nella bicicletta il suo punto forte. Tra gli obiettivi c'è anche quello di creare una federazione che unisca le aziende europee interessate al trasporto merci in bicicletta. Per ora sono stati coinvolti 322 centri urbani, di questi sei sono le città-partner in cui si sta sperimentando il progetto: Utrecht, Bruxelles, Cambridge, Copenaghen, Londra e Ferrara.
I passi principali che hanno portato all'implementazione del progetto sono stati:
- incoraggiare i privati ​​ad utilizzare le bici da carico
- rimorchi e ceste per il trasporto di attrezzature per lo shopping e il tempo libero,
- dare informazioni sui vari prodotti di trasporto di bici da carico (cargo bikes , rimorchi , motori elettrici e cestini)
- istituire la Federazione europea Cyclelogistics - la prima organizzazione di categoria che rappresenta e supporta le esigenze di aziende di logistica e mobilità in tutta Europa.
Allo stato attuale quasi il 100 % del trasporto merci nelle città è fatto da veicoli a motore, che vanno dalle automobili personali agli autocarri commerciali. Merci leggere sono spesso trasportate su distanze molto brevi da veicoli pesanti e le persone usano spesso le loro auto nello stesso modo. Lo studio di Cyclelogistic ha dimostrato che il 51% di tutti gli spostamenti privati o di lavoro collegati al trasporto di merci potrebbero essere fatti utilizzando delle biciclette o delle cargo bike. "Il 51% dei trasporti merce, infatti, non supera i 7 chilometri di distanza e non va oltre i 200 chili di merce, quindipotrebbe già oggi essere effettuato in bicicletta": afferma Karl Reiter, dell'Austrian Mobility Research sul progetto City Logistics.
Altrettanto evidenti sono i benefici generati da un tale successo per i comuni, le aziende e la popolazione in generale come il minore consumo di energia e le emissioni di CO2, la riduzione della congestione, il rumore e l'inquinamento, l'aumento dello spazio per i cittadini, tema non da trascurare soprattutto in Italia, e l'aumento della qualità della vita urbana.
"Le biciclette da carico sono perfette per trasportare carichi leggeri (dagli 80 ai 200 kg o più) per brevi distanze e per questo rappresentano la soluzione ideale per l'uso nei centri città e nelle aree urbane": continua Reiter.
Sono diversi i progetti che coinvolgono privati, cittadini e amministrazione nell'uso del trasporto via bicicletta.
La campagna Shop-by-bike si propone di modificare il comportamento di acquisto dei privati ​​al fine di spostare i viaggi in auto non necessari verso una maggiore sostenibilità. "Abbiamo fatto un test di 1-2 mesi, durante il quale i cittadini esercitano i loro acquisti con i cestini per biciclette, borse laterali e/o rimorchi per dimostrare che le biciclette sono spesso i veicoli più efficienti per il trasporto di merci commerciali o attrezzature per il tempo libero nelle aree urbane": dice Karl Reiter. C'è un enorme potenziale, infatti, per i privati ​​ad utilizzare la bici per il trasporto di merci. Uno studio austriaco considera che l'80% di tutti i beni di shopping potrebbe essere trasportato tramite bicicletta o rimorchio della bicicletta. Questo non si riferisce solo alle borse della spesa che si adattano perfettamente in un cestino della bicicletta. Ci sono infinite possibilità per il trasporto di merci via bicicletta, che vengono ulteriormente ampliate con l'aggiunta per esempio di rimorchi.
L'altra cosa interessante è Goods delivery, un sistema di consegna di pacchi e posta aziendale tramite bicicletta. Il sistema prevede anche un tracking GPS, le prova di consegna e un assicurazione. La consegna delle merci comporta lo sviluppo di un modello di business per lo spostamento di una parte del trasporto merci urbano alle bici da carico . I punti essenziali sono che le merci pesino fino a 250kg e che il tragitto coinvolga zone interne della città.
La città italiana in bicicletta per eccellenza, Ferrara, è partner in sperimentazione del progetto. Il setting è ideale: città monocentrica con alcuni villaggi ad una distanza massima di 5 km, per la prima metà del 20 ° secolo la bicicletta era l'unico veicolo a disposizione per i viaggi tra le case e i campi o nelle fabbriche. Ancora oggi circa quattro su dieci viaggi sono fatti in bicicletta, mezzo utilizzato da tutti i gruppi sociali e da persone di tutte le età, in ogni momento dell'anno. I cittadini di Ferrara dicono che i bambini ottengono la loro prima bicicletta prima di aver imparato a camminare.
Nella politica di "nuova mobilità" per Ferrara, la bicicletta ha un ruolo principale e fa parte di una politica di mix sulla mobilità che comprende il car pooling, il car sharing , i taxi collettivi , ecc
Cyclelogistics Ferrara offre un sistema di consegna merci in centro città senza compromettere gli aspetti estetici delle sue architetture, sostenendo con piccoli investimenti il lavoro quotidiano dei negozi, offrendo agli amanti della bicicletta nuove opzioni per bypassare l'uso dell'automobile e , ultimo ma non meno importante , per ispirare la creazione di nuove imprese.
Fonte: saperi.forumpa.it

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Dal 15 al 17 novembre, ad Arezzo, si è tenuto il primo salone italiano dedicato esclusivamente al cicloturismo "Cicl@tour". Tra gli eventi svolti, il seminario "Le reti ciclabili regionali e i servizi per il cicloturismo" con rappresentanti di Regione Toscana e FIAB, nella quale si è parlato della creazione di una Rete per fornire il massimo di supporto e ospitalità a chi cerca di visitare l'Italia.
E' appurato che l'Italia è al primo posto tra i luoghi del desiderio dei turisti sia tradizionali che a mezzo bici. Il forte sviluppo e la diffusione del cicloturismo in Italia influisce sull'organizzazione di eventi dedicati ai viaggi in bicicletta e al viaggio lento.Non riusciamo però a sfruttare appieno questo fenomeno perché in Italia non si riesce a "fare sistema" e a garantire infrastrutture adeguate e servizi come invece fanno i nostri competitor sul piano internazionale.
Quello del cicloturismo è un fenomeno cresciuto moltissimo negli ultimi cinque anni e che va evolvendosi sempre di più. Proprio gli agriturismi diventano naturali punti di riferimento per praticare e godere al meglio questo tipo di vacanza.
I cicloturisti sono in genere accomunati da una spiccata sensibilità ambientale e da una grande passione per la bicicletta sia come mezzo di trasporto che come stile di vita, da una vivace curiosità per i luoghi fuori dalle grandi rotte del turismo, in altre parole sono interessati allo Slow Travel tra paesaggi e tempi a misura d'uomo.
L'Italia è uno dei paesi leader nella produzione di biciclette (circa 25 milioni all'anno) ma non è facile dare numeri esatti sul fenomeno del cicloturismo. In Italia il turismo ha un grande peso sul PIL ,quota che dovrebbe tendere ad aumentare grazie anche al nostro clima che favorisce stagioni più lunghe e allo straordinario patrimonio dei nostri territori. Nel 2012 – secondo i dati Enit – sono arrivati in bici 450 mila turisti e di questi il 42% solo dalla Germania, il paese con il più alto numero di cicloamatori (se ne contano 2,5 milioni secondo i dati BTS) e dove il fenomeno è cresciuto negli ultimi due anni del 15 per cento. Le regioni più amate da questo tipo di turista sono il Veneto (oltre 80 mila presenze nel 2012), seguito da Toscana con 60 mila e e Lazio con 58 mila, seguite dal Trentino – Alto Adige (48 mila) e Lombardia (42 mila) e così via.
E' quindi opinione comune che il Sistema Cicloturistico Italiano- se adeguatamente supportato – possa arrivare in breve tempo a uguagliare i risultati ottenuti dai Paesi ove il sistema è ben più evoluto, pubblicizzato e strutturato. Sarebbe inoltre un grave errore considerare il Cicloturismo un turismo povero Riportiamo a titolo di esempio come alcune delle più famose rotte (vedasi http://www.bicitalia.org/eurovelo.htm) generino passaggi di cicloturisti per 800.000 persone nella valle della Loira, oltre il milione nel Camino de Santiago, mentre oltre 75 milioni di € costituiscono l' indotto generato dalla sola Ciclopista del Danubio, cifra perfino superata dalla Ciclopista dell'Elba ( oltre 840 km per 90 milioni circa). In Italia solo il Trentino si avvicina a queste cifre, la Provincia di Trento ha calcolato in 79 milioni di euro la ricaduta dal cicloturismo lungo le sue 4 principali Ciclovie.

Tra numerosi espositori sono stati presenti:
Tour Operator specifici e guide
Strutture ed eventi famosi quali l'Eroica e l'Intrepida
Associazioni e Onlus, in primis Fiab e TCI
Infine i Territori, che legano, secondo un filo ideale, le regioni del Trentino-Alto Adige ed il Friuli- tradizionali punti di ingresso in Italia per migliaia di cicloturisti - proseguendo poi secondo le direttrici delle maggiori ciclo vie europee come l'Eurovelo 7 ( che va da Capo Nord a Malta ) nelle Terre di Liguria ed Emilia, per arrivare poi alla Toscana, Umbria e Marche - veri centri nodali ove passano famose Strade come la via Francigena, il Cammino di San Francesco, la Ciclopista del Sole, la ciclopista tirrenica, la ciclopista dei due mari tirreno-adriatica, ed altre ancora che permettono di visitare e godere al meglio quello che è un paradiso per cicloturisti e appassionati di storia ed arte.

Fonte: www.arezzonotizie.it

Mercoledì, 20 Novembre 2013 07:34

La formula treno + bici in Inghilterra funziona

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Dal 2009 a oggi i viaggi treno + bici in Gran Bretagna sono aumentati del 180%, passando da 14 milioni nel 2009 a 39 milioni all'anno oggi. Fin dal 2007 la ATOC (Associazione delle aziende che operano sul liberalizzato mercato ferroviario britannico) ha creato un Cycle Rail Working Group dedicato a studiare il problema della mobilità. L'iniziativa di gran lunga più importante ad essere adottata è stata la creazione di parcheggi di scambio per bici. L'integrazione delle biciclette con i mezzi di trasporto pubblico è fondamentale per diffondere l'uso della bici. In gergo tecnico, si chiama "intermodalità": usare in un solo viaggio più mezzi di trasporto. Non è un caso che i paesi in cui più si usa la bici siano anche quelli che favoriscono l'intermodalità. Un rappresentate della ATOC ha affermato che non appena vengono creati nuovi posti per le bici, questi vengono subito usati, anche in luoghi non famosi per essere pieni di ciclisti urbani.
In alcune stazioni si mette a disposizione dei ciclisti molto di più di un semplice parcheggio. A Paddington ad esempio (una delle stazioni di Londra) ci sono anche delle aree dedicate alle piccole riparazioni. Nella famosa città universitaria di Cambridge invece, dove le bici sono molto diffuse, alcuni parcheggi in fase di realizzazione avranno spogliatoi e docce. Nella app ufficiale della National Rail vi sono informazioni specifiche per i ciclisti, che indicano appunto quali servizi sono disponibili in stazione.
Un'altra area su cui si sta puntando molto è quella del noleggio delle bici in stazione. Il progetto, chiamato Bike&Go, è disponibile al momento solo in una ventina di stazioni, ma sono almeno altrettante quelle che parteciperanno a breve. Il funzionamento è semplice: si paga un abbonamento annuale di 10 sterline (circa 12 euro) e si riceve una card. Con questa card ci si può recare in stazione e noleggiare una bici per un massimo di 72 ore, al prezzo di 3,80 sterline al giorno (circa 4,5 euro). La bici è un comodo modello classico da città, con portapacchi anteriore e posteriore, cambio Shimano Nexus da 7 marce e due antifurto integrati.
La diffusione di questi servizi stanno sicuramente portando i sudditi della Regina nella giusta direzione, nonostante alcuni recenti dubbi. Una preoccupazione riguarda il fatto che lo spazio per i parcheggi per le bici sembra essersi esaurito in gran parte del territorio nazionale. Probabilmente è ora di ridurre i posti per le automobili.

Fonte: www.bikeitalia.it

Mercoledì, 20 Novembre 2013 07:14

Ladri di biciclette. Ieri, oggi. E domani?

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Il 21 novembre 2013 si terra', a Milano,  il primo Convegno Nazionale sul tema del furto di biciclette, organizzato da Fiab. Ladri di biciclette. Ieri, oggi. E domani?. A 65 anni dal capolavoro di Vittorio De Sica, FIAB propone un incontro Nazionale sul Furto di Biciclette, un fenomeno che ha pesanti ripercussioni sulla mobilità sostenibile e sull'economia del Paese.

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO

9.45 Saluti
- Giulietta Pagliaccio, presidente FIAB
- Libera
- Erasmo D'Angelis, Sottosegretario di Stato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

10.30 Paolo Fabbri – FIAB, Presentazione dei primi dati nazionali sul fenomeno raccolti attraverso prefetture, comuni e cittadini. Proposte.

10.50 Valerio Parigi - FIAB / ECF, "Dimensioni del fenomeno e azioni di contrasto nei paesi europei"

11.00 Wim Bot - Fietsersbond - national and international public affairs, "Il furto in Olanda"

11.15 Henry Partridge - Transport for London (TfL), "Enforcement and On-street Operations Directorate - Le azioni di contrasto a Londra"

11.30 Piero Nigrelli – Confindustria ANCMA, "I riflessi del furto su produzione e commercio"

11.40 Pierfrancesco Maran – Assessore alla Mobilità Comune di Milano e delegato ANCI

11.50 Paolo Gandolfi - coordinatore intergruppo parlamentare Mobilità Nuova

12.00 Presentazioni dei Main sponsor: Abus, Unipol, Block Bike

12.20 Apertura Dibattito - amministratori e tecnici - operatori economici

13.30 Pausa pranzo

14.30 Dibattito - amministratori e tecnici - operatori economici

15.30 Conclusioni

16.00 Termine dei lavori

Modera: Cecilia Gentile, giornalista de La Repubblica

Fonte: Fiab

Martedì, 19 Novembre 2013 10:03

Il Kit di Bici Sicura

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 Il kit BiciSicura è composto da un libretto certificato dal Registro Italiano Bici e da una targa adesiva in polipropilene trattato, indelebile ed automarcante. L'operazione di protezione della bicicletta avviene tramite l'applicazione della targa in una zona visibile della bicicletta.

Cosa contiene il kit BiciSicura?

la targa numerata di plastica autoadesiva, da collocare sul telaio della bicicletta;
il Libretto della bicicletta, su cui riportare i dati della bici e quelli del proprietario, da conservare per il riconoscimento della bicicletta ritrovata;
le istruzioni per comunicare i dati bici/proprietario al "Registro Italiano Biciclette" (RIB), un sistema informativo consultabile su internet o telefonicamente dalle forze dell'ordine e dall'iscritto al servizio.

Come funziona il kit BiciSicura?

Una volta applicata la targa sul telaio delle bici, si compila il Libretto della bicicletta e si comunicano i relativi dati al RIB con diverse modalità possibili: chiamando il numero verde (800 03 45 17); inviando un sms o un mms (con foto della bici) al numero 347.877 52 58; registrando direttamente i dati su uno dei siti web disponibili (www.easytag.it o www.registroitalianobici.it).

Fonte: www.registroitalianobici.it

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Nella città di Prato operano ormai da molti anni numerose associazioni amiche della bicicletta che, pur da punti di vista diversi, sono particolarmente sensibili al tema della salvaguardia dell''ambiente e della mobilità sostenibile e si impegnano, con specifiche modalità di azione, per costruire una città più rispettosa della propria storia e delle bellezze paesaggistiche del territorio, nella quale le diverse modalità di traffico possano integrarsi garantendo a tutti standard di sicurezza adeguati e una qualità di vita pari a quella delle più moderne città europee. Accanto ad associazioni di tradizione come Fiab, Wwf e Legambiente, a realtà radicate nella tradizione del ciclismo sportivo e del cicloturismo come Uisp, Ac Pratese 1927, Medici Pratesi e Coppini Sport, ad iniziative legate alla cultura del viaggio e al mondo dei "bike messengers" come Libreria Il ManuAle ed Ecoposta, si sono imposti all''attenzione in questi ultimi anni gruppi di giovani con la passione del collezionismo ciclistico come Pif-Prato in Fissa, e infine è esploso in modo prepotente l''arcipelago variegato dei social network che anche nella nostra città ha visto emergere blog dedicati alla mobilità 'dolce' come "La filosofia va in bicicletta", "Prato Ciclabili", "Pista ciclabile del Bisenzio".
Per dare maggiore visibilità ed efficacia all''impegno di quanti operano all''interno di queste realtà è nato Prato Città in bicicletta, un network di associazioni e di cittadini convinti che solo unendo le forze si può diffondere la cultura della bicicletta, sollecitare le istituzioni a realizzare interventi di politica urbanistica adeguate ai tempi, favorire forme sempre più diffuse di mobilità intermodale, che puntino in modo privilegiato sul trasporto pubblico, le isole pedonali, gli itinerari ciclabili protetti, il transito delle biciclette nelle corsie preferenziali e nei sensi unici, la moderazione del traffico automobilistico con introduzione di zone con limite di velocità a 30 km/ora.
Fin da ora è attivo un blog Prato Città in Bicicletta, per il momento ospitato all'indirizzo http://pratociclabili.teo-soft.com/ nel quale è possibile trovare raccolte in un unico format aggiornato tutte le informazioni che compariranno sui siti internet e Facebook dei soggetti che partecipano al progetto. Una vetrina completa e aggiornata di tutto quello che a Prato, in Italia e nel mondo viene pubblicato sul tema della mobilità.
Fonte: www.tvprato.it

Lunedì, 18 Novembre 2013 14:31

Giornata Mondiale vittime della strada

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La Giornata Mondiale in ricordo delle vittime per incidenti stradali ricorre ogni terza domenica del mese di Novembre. Le vittime delle strade italiane sono tante; 300.000 sono i feriti, ed oltre 20.000 i disabili gravi prodotti da questa guerra non dichiarata. Il parlamento Europeo ha chiesto all'Italia di ridurre del 40% in dieci anni questi numeri. Dopo ogni incidente grave, inizia un doloroso ed estenuante iter legale che dovrebbe portare alla individuazione delle responsabilità, alla punizione dei responsabili con pene commisurate alla gravità dei loro reati, e ad assicurare alle vittime o ai loro familiari un risarcimento equo. Nel mondo gli incidenti stradali ogni anno causano circa 1,2 milioni di morti (fonte ONU). A questi si aggiungono tra i 20 e i 50 milioni di feriti: il tutto si traduce in oltre 500 miliardi di dollari di costi sociali.
"La celebrazione del ricordo delle vittime della strada, deve costituire un momento di profonda riflessione per le istituzioni e per i cittadini. Non dobbiamo mai dimenticare che ogni giorno, sulle strade del nostro Paese, si consuma una vera e propria strage a puntate che non ha eguali per numero di morti e feriti": dice il presidente della Fondazione ANIA, Aldo Minucci. Non è un caso d'altra parte che dal 2005, a seguito di una risoluzione votata dalle Nazioni Unite, la terza domenica di novembre è dedicata a tutte le persone che hanno perso la vita in incidenti stradali. "Questa giornata – commenta Minucci – è nata con la volontà di riportare sistematicamente all'attenzione dell'opinione pubblica, il dramma degli incidenti stradali, il dolore che ogni giorno le famiglie devono sopportare per la perdita di un caro: 3653 vittime nel solo 2012, un quarto delle quali aveva meno di 30 anni. Non sono solo le morti a destare preoccupazione: ogni anno registriamo quasi 900mila feriti, 100mila dei quali riportano invalidità permanenti gravi. Si tratta di persone che vedono cambiare per sempre la propria vita. Non possiamo restare indifferenti di fronte a questi dati".
Fonte: www.repubblica.it

Lunedì, 18 Novembre 2013 07:37

Pibal la bici-monopattino di Philippe Starck

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"Come l'anguilla, ondeggiando e burlandosi della corrente Pibal risponde ad una nuova ergonomia urbana per una transazione laterale che permette di pedalare su un lungo percorso, di pattinare su una strada pedonale e di camminarle di fianco e trasportare un bambino o un carico sulla piattaforma. Non ha che la bellezza della sua intelligenza, della sua onestà, della sua durabilità. Semplice e affidabile, è il nuovo amico al servizio delle aspettative future di Bordeaux"
Philippe Stack
Tutto è iniziato alla prima edizione del Cyclab nel 2010, dove il sindaco Alian Juppé ha lanciato un appello per realizzare una nuova bicicletta adatta alle esigenze della città. Appello colto da Philippe Stark nel 2012, ma anche da oltre 300 internautes che attraverso il sito Je participe hanno contribuito a realizzare l'idea presentata dal noto designer d'oltralpe alla seconda edizione della manifestazione.
Je participe è la piattaforma di consultazione del Comune di Bordeaux che permette ai cittadini di andare oltre alle consultazioni live del condominio e che permette di esprimere la propria opinione per questioni che hanno a che fare con l'intera comunità.
Un meccanismo che non dovrebbe essere solo un esempio esotico, ma qualcosa da citare ogni volta che si afferma che questo è possibile – e in questo modo – grazie a Internet e alla volontà delle amministrazioni pubbliche.
Pibal è dotata di una pedana nella parte inferiore del telaio che le permette di essere usata anche come monopattino. La soluzione, che a un primo sguardo può sembrare strampalata, si rivela perfetta per tutte le volte in cui si è costretti a percorrere delle zone pedonali, interdette alle biciclette e che, pertanto, richiedono al ciclista di smontare di sella. Spingendo la Pibal con un piede solo, infatti, è possibile attraversare aree pedonali (marciapiedi inclusi) senza incorrere in contravvenzioni di sorta per poi rimontare in sella al momento più opportuno.

Fonte: partecipactive.com/