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E' stato stampato in italiano e in inglese il road-book, prodotto in collaborazione con la FIAB, del tratto pugliese della Ciclovia Adriatica, ovvero il percorso per cicloturisti n° 6 della rete ciclabile nazionale Bicitalia (già presente sul sito www.bicitalia.org) che attraversa da nord a sud l’intera regione, dal confine con il Molise al Capo di Santa Maria di Leuca. L’iniziativa è dell'Assessorato alle Infrastrutture Strategiche, Mobilità e Lavori Pubblici della Regione Puglia. La pubblicazione, quale ideale strumento di promozione della mobilità ciclistica, rientra tra le attività promozionali del progetto CiELo (City-port Eco Logistics) finanziato con fondi del Programma di Cooperazione Territoriale Europea Grecia-Italia 2007-2013, che vede la Regione Puglia partner di progetto insieme ai comuni di Bari, Brindisi, Corfù (attraverso la "Corfu Municipality Sole Shareholder co. S.A.") e Patrasso (attraverso la "Patras Municipal Enterprise for Planning & Development S.A."). Il road-book, che fotografa la situazione della percorribilità in bicicletta della Ciclovia Adriatica riferita alla primavera del 2012, si presenta come uno strumento pratico con cartografia semplice e testo essenziale,  sufficiente a descrivere un percorso bello e lungo, ma con un indice di ciclabilità ancora modesto. Infatti si tratta di strade per quanto possibile a basso traffico. Tra le informazioni al cicloturista lo stato della pavimentazione delle strade e la tipologia di sede stradale. La Ciclovia Adriatica, che lungo il suo percorso incrocia stazioni, porti e aeroporti, diventa inoltre fruibile anche da chi arriva da molto lontano o dagli altri paesi del Mediterraneo.Brindisi e Bari, tra l’altro, sono terminali rispettivamente del percorso europeo EuroVelo n. 5 “Ciclovia Romea-francigena” (Londra-Roma-Brindisi) e di quello nazionale n. 10 BicItalia “Ciclovia dei Borboni” (Napoli-Bari) e rappresentano la porta d'accesso alla “Ciclovia dell’'Acquedotto” quale variante pugliese del percorso n. 11 di BicItalia, il cui primo tratto in Valle d'Itria sarà a breve aperto a pubblico.

Da qui potete scaricare il roadbook:

 www.fiab.info/download/roadbook_ciclovia_adriatica.pdf
e da qui la copertina: www.fiab.info/download/copertina_ciclovia_adriatica.pdf

Fonte: Fiab.onlus.it

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Due giorni fa si sono aperte le iscrizioni per My Citytech, Shoot your New Mobility!, il concorso foto/video di Citytech, in collaborazione con Trasportando e Photographers, per selezionare i progetti che saranno esposti in una mostra durante l’edizione 2013 di Citytech e che saranno utilizzati per la campagna promozionale dell’edizione 2014. I migliori 20 saranno esposti a Milano alla Fabbrica del Vapore nei due giorni (28 e 29 ottobre 2013) in cui si svolgerà Citytech, l’evento dedicato alla mobilità sostenibile per le città del futuro, le città intelligenti. I due progetti che vinceranno l’edizione – una foto e un video – saranno utilizzati per la campagna di promozione dell’edizione 2014 di Citytech. L’iniziativa, che prende il nome di My Citytech – Shoot your New Mobility! è stata realizzata in collaborazione con Trasportando.com e Photographers.it. Chiunque può partecipare aprendo un account gratuito sulla piattaforma www.photographers.it e inserendo la propria foto o video. La selezione finale dei progetti avverrà dal 20 al 30 settembre attraverso una consultazione online, aperta a tutti, sul sito di www.facebook.com/photographersit del sito di photographers.it con il sistema dei “like”, e successivamente una giuria di qualità avrà il compito di selezionare i due progetti più attinenti il tema, uno per la categoria foto e uno per la categoria video.

Per maggiori informazioni vai ai sito Citytech

Fonte: www.bizfactor.it

Mercoledì, 17 Luglio 2013 09:37

Bicycled. Biciclette riciclate e sostenibili

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Ottima per la salute dell’uomo e dell’ambiente, la bicicletta torna di moda come metodo sano di trascorrere il tempo libero, oltre che come mezzo di trasporto sostenibile. Consentono una mobilità verde e sempre più spesso sono realizzate grazie all’utilizzo di materiali riciclati e procedure ecocompatibili. Numerose iniziative si moltiplicano per realizzarne la bicicletta più originale o la più ecologica; di seguito un esempio di come ricavare una bici dalle macchine in disuso.

Il team di Bicycled, un team di “bikers” che ben conosce la meccanica del mezzo ed ha pensato un modo per recuperare ad arte le automobili rottamate. L’escamotage che si sono inventati (anche se qualcuno prima di loro, con attitudini meno social, ci avrà già sicuramente pensato) è ricavare dalle vecchie auto in disuso le componenti per realizzare artigianalmente delle bici nuove di zecca. Un bell’esempio di stili di vita eco-compatibili, che si propone un ritorno alle origini della bicicletta; un oggetto -simbolo di libertà- pressochè unico e irripetibile (dal momento che ogni sua parte è presa da macchine ogni volta diverse), forgiato a mano dalla razza in estinzione -ma neanche troppo per fortuna- dei proprietari di ciclofficine; quei luoghi misteriosi sporchi di grasso, che i bimbi un po’ grandicelli si auspica inizino presto a frequentare, apprendendo qui e là i trucchi di un mestiere che in barba al master più sofisticato e costoso, potrà garantire una dignitosa sopravvivenza in futuro. 

 http://www.designerblog.it

Martedì, 16 Luglio 2013 08:06

Da Roma a Crema il 118 viaggia su due ruote

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Si chiama “Anti-coccolone” la nuova campagna promossa dal Comune di Roma. Questa iniziativa, dal nome un po’ bizzarro, ha in realtà uno scopo molto importante: aiutare gli anziani ad affrontare il caldo estivo che già in questi giorni ha invaso la capitale.
Per risolvere eventuali casi di emergenza dovuti al caldo,  i volontari della Croce Rossa saranno sempre vigili e attenti per le vie dei parchi romani in sella alle loro nuove “bici-ambulanza”. Queste ultime sono state proprio la novità assoluta di quest’anno. Il progetto in questione si chiama CRInBici e dal 4 luglio cinque parchi pubblici della città, scelti tra quelli con più alta frequentazione o più difficilmente raggiungibili da mezzi a motore, verranno muniti di bici-ambulanza. Ovviamente queste bici non sono come quelle che usiamo noi tutti i giorni. Queste speciali biciclette saranno dotate, infatti, di segnalatori ottico-acustici d’emergenza, munite di defibrillatore e strumenti di primo soccorso. Ovviamente  in sella ci saranno i volontari della Croce Rossa Italiana che potranno così prestare il primo soccorso a chi voene colto da malore, in attesa dell’intervento del 118. La bicicletta, anche questa volta, si scopre un mezzo utile per migliorare la vita in città!

Dal mese scorso anche il comune di Crema si è dotato di due di queste bici da soccorso. Finanziate dal Lions club Gera d'Adda Viscontea di Pandino, le due biciclette sono attrezzate per le emergenze e sono dotate di defibrillatore. A guidarle sono due soccorritori abilitati del 118. "Ciò consentirà - hanno spiegato i promotori al giornale La Provincia di Crema.it - di garantire il pronto intervento in caso di malori, infortuni e necessità sanitarie, nelle aree pedonali della città, in occasione di manifestazione sportive, come le gare podistiche, e nei casi in cui sarà richiesta la presenza delle nostre biciclette". Il materiale per il soccorso viene trasportato all'interno di sacche agganciate al portapacchi posteriore e si sostanzia in defibrillatore, kit per la rianimazione e per la medicazione in caso di infortuni. Le bici-ambulanze pattuglieranno anche i parchi, il mercato e le diverse manifestazioni che potrebbero venire organizzate. I soccorritori in sella rimarranno sempre in contatto con la centrale del 118 che, in caso di bisogno ulteriore, verrà allertata per l'arrivo di un mezzo maggiormente attrezzato. In questa maniera il primo soccorso può venire fornito immediatamente anche in quei luoghi di difficile accesso per quanto riguarda malori o piccoli incidenti. In caso di emergenze maggiori i soccorritori dunque allertano l'ambulanza che si avvia sul luogo. Inoltre poi, il fatto che in sella alle bici ci siano persone abilitate a prestare primi soccorsi permette, anche in caso di emergenze maggiori, di avere comunque in loco qualcuno che sia in grado di effettuare un adeguato soccorso.

Fonte: www.ilgiornaledellaprotezionecivile.it

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Le migliori cicliste al mondo, sospinte dal successo del Giro Rosa, non ci stanno a guardare il Tour de France come spettatori. L'inglese Emma Pooley, l'olandese Marianne Vos, la nostra Elisa Longo Borghini sono solo alcune tra le firmatarie di una petizione indirizzata a Christian Prudhomme, che sta scuotendo il mondo del web per richiedere una maggiore parità tra i sessi nel mondo del ciclismo e il ritorno della Grande Boucle per le donne. Le cicliste infatti hanno deciso di chiedere al patron del Tour de France la possibilità di gareggiare. Non più bassa copertura mediatica, non più corse ridotte, ma Il Tour, quello vero, quello mitico, quello degli eroi in bici.

Di seguito riportiamo la petizione che è possibile firmare qui:
“Per 100 anni, il Tour de France è stato l’apice al mondo degli eventi sportivi di resistenza, seguito e d’ispirazione per milioni di persone. E per 100 anni, è stata una gara esclusivamente maschile (c’è stato un Tour femminile a parte negli anni ‘80, ma che neanche lontanamente assomigliava alla versione maschile in termini di copertura mediatica e sponsorizzazioni). Dopo un secolo, è giunto il momento che anche le cicliste siano autorizzate a correre il Tour de France. Mentre molti altri sport hanno ingaggiato battaglie per l’equità tra i sessi, il ciclismo su strada resta molto discriminatorio nei confronti delle donne che hanno: un minor numero di opportunità di gareggiare, nessuna o limitata copertura televisiva, distanze più brevi da percorrere, stipendi e premi in denaro inifinitamente più bassi rispetto ai colleghi uomini. La corsa su strada delle donne alle Olimpiadi di Londra è stata una grande vetrina per dimostrare quanto impressionante, emozionante e divertente può essere il ciclismo femminile. Il Giro delle Fiandre e la Freccia Vallone mettono in scena la corsa maschile e femminile nello stesso giorno, con grande successo. Dare spazio alle donne al Tour de France costituirebbe un segnale importante per sfatare il mito della “limitazione” fisica delle atlete. Alla fine degli anni ‘60 era convinzione generale che le donne non potessero correre la maratona. 30 anni dopo possiamo guardare indietro e vedere quanto sbagliata fosse questa idea. Speriamo che tra 30 anni da oggi, ripenseremo al 2014 come l’anno in cui lo sport del ciclismo ha aperto gli occhi alla vera equità tra i sessi. Se vuoi vedere più gare femminili in televisione e in strada, firma questa petizione per far sì che il ciclismo su strada compia un passo importante nella direzione giusta. Aiutaci ad abbattere le barriere che impediscono ingiustamente alle atlete di usufruire delle stesse opportunità degli uomini».
Queste le richieste sostanziali della petizione:
- Le donne dovrebbero avere la possibilità di competere nelle stesse manifestazioni ciclistiche degli uomini
- Le donne dovrebbero essere sulla linea di partenza del 101° Tour de France nel 2014″

Fonte: www.italnews.info

Mercoledì, 17 Luglio 2013 08:39

La bicicletta elettrica a prova di studente

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Un gruppo di studenti universitari ha presentato i risultati di un esperimento durato 18 mesi e centrato sul ruolo della bici elettrica: meno congestione, meno consumo energetico, meno emissioni, riqualificazione delle aree urbane e non da ultimo benessere fisico sono le qualità che fanno della bicicletta elettrica il miglior mezzo per spostarsi in una città caotica come Roma, spiega il diario di viaggio on-line tenuto dagli studenti del progetto ELEbici Roma3. Un gruppo di trenta iscritti a tre diverse facoltà di Roma Tre - Architettura urbana, Economia e Ingegneria dei trasporti-, ha percorso più di 17.500 km, risparmiando 2.385 euro sulla benzina e consentendo di non emettere 120 kg di CO2 nell'atmosfera (rispetto a uno scooter). Le bici erano state messe a disposizione da Enel Green Power in comodato d'uso gratuito.

Il progetto, “ha avuto un successo notevole ed è ancora work in progress fino a gennaio 2014” come spiega Francesco Ciaffi, dottorando del dipartimento di Ingegneria nonché coordinatore scientifico del progetto e 'pedalatore'. Un successo riscontrato con “soddisfazione” anche dal rettore dell'università di Roma Tre, Mario Panizza, già direttore del dipartimento di Architettura con “una passione per la bicicletta sin da quando ero bambino”.

Gli studenti, poi, secondo la loro vocazione universitaria "stanno anche sviluppando dei progetti", prosegue Ciaffi. Ad esempio, agli studenti di Architettura è affidato il progetto di "un collegamento ciclabile tra le varie facoltà di Roma Tre", a quelli di Ingegneria la creazione di "un'app per la mobilità ciclabile" e agli studenti di Economia è stato affidata "la preparazione di questionario di customer satisfaction da sottoporre alle aziende".

Fonte:  http://www.dire.it

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Estella Marino, assessore all'Ambiente della nuova giunta capitolina e ingegnere ambientale, durante la presentazione dei risultati di un anno del progetto ELEbici@Roma3, presso il rettorato dell'università Roma Tre, ha detto: "Prima di tutto rimetteremo in sesto il bike sharing, che è abbandonato da due anni, nel senso che il bando per come era configurato non è partito con la giunta precedente. Rimetteremo mano a quello e faremo ripartire il bike sharing a Roma. L'impegno dellaciclabilità di questa giunta è massimo, a partire dal sindaco - chiosa l'assessore - e una delle prime azioni è stata proprio quella di spostare il tema della ciclabilità dall'area ''ambiente'' alla ''mobilità'' perchè pensiamo che la ciclabilità debba passare da elemento per lo svago e il tempo libero a un pezzo ordinario di mobilità sostenibile all'interno della settimana lavorativa". Oggi la città di Roma dovrebbe contare su 29 stazioni e un numero di biciclette passato dalle 150 del 2009 a circa 300 del 2010 alle 360 del 2012. Ma solo sulla carta, perchè poi trovare le bici negli stalli è un altro discorso; i furti si moltiplicano e spesso i parcheggi sono semivuoti. Per non parlare dello scandalo del noleggio a Villa Borghese e Villa Ada dove, come denuncia il blog bikesharingaroma.com 90 bici «costate 7 mila euro l'una restano inutilizzate per le assurde regole di noleggio». Inoltre, aggiunge Estella Marino: "dobbiamo dare più autonomia ai municipi per organizzare la ciclabilità 'di quartiere', spesso, infatti, i movimenti medi della giornata sono all'interno dello stesso municipio". Quindi, "tutte queste iniziative", "sono le benvenute e credo nei prossimi anni le metteremo in campo anche noi".

Fonte: roma.corriere.it

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Un nuovo progetto che arriva dall’Europa per far conoscere e amare anche ai più giovani la bicicletta, come mezzo migliore per il tragitto casa/scuola. Si chiama Stars e il Comune di Milano ha voluto aderirvi insieme a Londra, Madrid, Edimburgo, Budapest, Cracovia, Bielefeld e alla provincia di Noord-Brabant. Le scuole medie e superiori di Milano hanno ricevuto una lettera dagli assessorati all’Educazione e alla Mobilità per invitarle ad aderire, dal prossimo anno scolastico, al progetto Stars: la fase di avviamento prevede la partecipazione di 11 istituti, che potranno diventare 25 già dal secondo anno. L’idea è quella di promuovere la ciclabilità dall’interno delle scuole, individuando uno o più ragazzi tra gli 11 e i 19 anni che, dopo la formazione, gestiranno il progetto della durata di tre anni, sotto la guida di tutor indicati dall’Amministrazione. I ragazzi diventeranno così i promotori di una nuova visione della bicicletta: un oggetto importante e di ‘tendenza’ con cui muoversi liberamente e in sicurezza per raggiungere la scuola, trovarsi con gli amici al pomeriggio, fare sport, etc. L’attività prevede anche specifici incontri sulla sicurezza e laboratori per imparare ad amare la bici. I giovani “ambasciatori della bicicletta” saranno costantemente in contatto con i loro coetanei delle altre città partecipanti e avranno la possibilità di incontrarsi in Europa per conoscersi pedalando. “È molto importante che i ragazzi inizino da subito a fare propria la cultura della sostenibilità”, ha dichiarato l’assessore all’Educazione e Istruzione Francesco Cappelli. “Alla scuola spetta certamente il compito fondamentale di educare e queste iniziative rappresentano un percorso di ‘insegnamento’ al pari delle altre materie scolastiche. Sono anche un’occasione fondamentale per apprendere il senso del rispetto per l’ambiente e per diventare, un domani, cittadini più consapevoli con un più alto senso civico”. “Promuovere la ciclabilità è un impegno che questa Amministrazione si è presa due anni fa e che sta portando avanti con forza, a partire dagli stanziamenti per corsie, piste, Zone 30 e bike sharing”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran. “Ma l’incentivo all’utilizzo delle due ruote non è fatto solo di questo, ma anche e soprattutto di azioni per creare la consapevolezza, sia nei giovani sia degli adulti, che insieme si può trasformare Milano in una città più bella e sostenibile per tutti”. Gli obiettivi del progetto Stars sono dunque molteplici. Da un lato si vuole arrivare a uno spostamento dall’uso dell’auto alla bici di almeno il 5% nel breve termine e di oltre il 10% negli anni; dall’altro, il programma sarà utile per impostare una collaborazione a livello europeo che consenta in futuro alle scuole di proseguire autonomamente per incrementare l’uso delle due ruote, sviluppare una rete di sistemi di viaggio giovanili in bicicletta e incentivare sempre più la mobilità sostenibile per il tragitto casa/scuola.

Fonte: Comune di Milano

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I membri dell’Associazione degli Studenti del Continente africano di Ferrara (ASCAF) hanno scelto il simbolo della bici per veicolare i valori incarnati nella persona di Nelson Mandela. “Cycling for Mandela” è, infatti, lo slogan scelto per commemorare il “Mandela Day”, una ricorrenza decisa dalle Nazioni unite che si celebrerà in tutto il mondo questo 18 luglio 2013. Obiettivo dell’evento è dedicare sessantasette minuti della giornata in ricordo di Mandela, rendendo itineranti i valori portanti della sua vita: lotta per la giustizia e contro ogni forma di discriminazione. “Cycling for Mandela” è organizzato con l’appoggio del Consolato sudafricano di Milano. Hanno collaborato all’evento anche alcuni tra i più influenti membri della diaspora tra cui il dott. Kossi Komla e la Cav. Suzanne Diku Mbiye, che onoreranno la giornata con la loro presenza. Giungerà dalla Francia Alicia Fall, giornalista franco-senegalese dell’emittente TF1. L’evento si realizzerà durante l’arco dell’intera giornata, partendo, la mattina, dal giro di Ferrara in bicicletta, prima di concludersi, la sera, con un dibattito e dei momenti conviviali, tra cui balli e sfilata di moda. Uno dei momento caratteristici della serata sarà caratterizzato dalle premiazioni.  Saranno premiati tre africani/e che si sono distinti/e durante l’anno, con delle ricompense in ricordo dell’ex presidente ghanese Nkwame Krumah, del premio nobel keniana Wangari Mathaii e dell’ex primo ministro congolese Patrice Lumumba. Il premio Nelson Mandela, per questa prima edizione, sarà attribuito alla Ministra Cécile Kyenge Kashetu, in riconoscimento alla tenacia, alla determinazione e al coraggio dimostrati nei 15 anni del Suo attivismo sociale e politico. Insignito del Premio Nobel per la pace nel 1993, Nelson Mandela è riuscito ad entrare nella storia con la forza della pace. Superando gli ostacoli e le ingiustizie con una tenacia unica, è diventato il simbolo del Sudafrica e fonte d’ispirazione per tutti gli oppressi che lottano in ogni parte del mondo. Dopo il grande successo riscosso dalle celebrazioni per il suo 90° compleanno all’Hyde Park di Londra nel 2008, l’ONU ha deciso di proclamare Mandela Day il 18 luglio di ogni anno. In questa giornata, i Sudafricani e gli estimatori di Madiba di tutto il mondo dedicano sessantasette minuti della loro giornata al prossimo, in ricordo dei 67 anni che Mandela ha dedicato al suo Paese. Per aderire all’iniziativa è obbligatorio l’acquisto della MAGLIETTA e il possesso di una BICICLETTA. Per chi non ne possiede una, può prenotarla. Per la CENA è anche obbligatoria la prenotazione, inviando una e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fonte: www.ascafitalia.com

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Tutti a pedalare in bicicletta in questa calda estate nelle megalopoli americane: i programmi di bike-sharing lanciati recentemente in una serie di grandi citta’ Usa – ultima New York – stanno andando talmente bene che nelle ore di punta e’ diventato quasi impossibile trovare un ‘sellino’ disponibile. A New York, dove il progetto ‘Citibikes’ e’ sbarcato solo un mese fa, i membri sono 54.000 e da giugno sono stati venduti altri 75.000 ‘passaggi giornalieri’. “Sapevamo che i newyorchesi avrebbero risposto – ha commentato il portavoce Nicholas Mopsquera – e il successo e’ stato superiore persino alle aspettative”. Nei punti caldi di scambio delle biciclette, come ad esempio a Grand Central station e Times Square a Manhattan, i parcheggi sono spesso vuoti. A Boston, prima citta’ in cui il programma e’ stato lanciato, il parco bici disponibile e’ stato aumentato di un terzo quest’anno, Washington Dc ha quasi raddoppiato il numero di biciclette. Chicago, San Francisco, Portland in Oregon e Philadelphia si stanno attrezzando per offrire il bike-sharing entro il 2014.

Fonte: www.ansa.it