Lunedì, 05 Dicembre 2011 11:46

Una strada tutta mia

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Come ogni anno FIAB organizza parallelamente alla manifestazione Bimbimbici, un Concorso Nazionale di Disegno, aperto a tutti i bambini delle scuole dell'infanzia, elementari e medie di tutta Italia.

 

I piccoli artisti dai 3 ai 13 anni saranno chiamati ad esprimere la loro creatività riflettendo su temi formativi quali la mobilità sostenibile, la qualità della vita odierna, la città come luogo sicuro per giocare.

Il tema del Concorso di Disegno 2012 è stato realizzato perché i bambini e i ragazzi riversino sui fogli tutta la loro fantasia per illustrare momenti di gioco nelle strade della loro città a bordo della loro bicicletta.

Lo scopo dell'iniziativa è di far percepire alla collettività le strade non solo come arterie per gli spostamenti urbani, ma anche come luoghi sicuri dove i bambini possono giocare, pedalare in sella alle loro bici, oppure fermarsi ad osservare il mondo, senza essere coinvolti dalla frenesia e dai ritmi di vita insalubri del nostro tempo.

Per i bambini:

È di certo più divertente scendere in strada ed inventare tanti giochi nuovi assieme agli amici del quartiere, ai cuginetti ed ai fratellini, piuttosto che restare in camera da soli ad annoiarsi;

È di certo più bello osservare il paesaggio in sella alla propria bicicletta, ascoltando il canto degli uccellini, respirando aria fresca e scaldandosi al sole, piuttosto che stare fermi e chiusi in auto;

È di certo più interessante conoscere le strade della propria città per poi muoversi liberamente, per mangiare un gelato con gli amici o semplicemente per andare a scuola in autonomia, piuttosto che utilizzare sempre l'automobile di mamma e papà;

È di certo più sano fare una bella corsa in bici all'aperto, piuttosto che rimanere chiusi in casa a guardare la tv o a giocare con i videogiochi.

Documenti utili

Regolamento Concorso di Disegno 2012

Locandina Concorso di Disegno 2012

Talloncino Concorso di Disegno 2012

Report Bimbimbici 2011

fonte: http://www.bimbimbici.it/

 

Lunedì, 05 Dicembre 2011 11:37

Torino: parcheggiare la bici in cortile

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Il cortile del condominio è molte volte oggetto di discussione nelle assemblee, e da più parti ci arrivano segnalazioni di incongruenza nell’applicazione dei regolamenti comunali e condominiali in merito al parcheggio preposto alla due ruote negli spazi collettivi. Proviamo a fare chiarezza rispetto alla città di Torino.

Le politiche rivolte all’incentivazione della mobilità sostenibile in Italia stanno facendo notevoli passi avanti. E’ innegabile che oggi sia necessario favorire il trasporto pubblico rispetto a quello privato per ridurre l’inquinamento e migliorare la viabilità nelle città. Sono molti i provvedimenti adottati nel merito da parte dei Comuni che attraverso Ztl, domeniche ecologiche e Eco Pass, tentano di regolamentare la circolazione del traffico attraverso sanzioni e costi da sostenere.  Parallelamente c’è da registrare un percorso in crescita nelle metropoli, rivolto all’uso della bicicletta come mezzo di trasporto. Le vecchie due ruote, con il progredire della società si dimostrano non solo sport da praticare la domenica, ma un mezzo di trasporto per recarsi a lavorare tutti i giorni o utile agli spostamenti cittadini di qualsiasi distanza. Ci sarebbe da analizzare a fondo le politiche adottate un questi anni dai vari comuni, che molte volte tendono alla incongruenza, adottando pratiche di bikesharing ma non intervenendo sulla costruzione di piste ciclabili e messa in sicurezza di quelle esistenti ad esempio. Ma partendo dal piccolo, proviamo ad entrare nel merito del caso personale di un cittadino che si sposta con la bicicletta tutti i giorni per andare a lavorare e che quindi necessita di parcheggiare il proprio mezzo al riparo dalle intemperie e da possibili furti, visto che si stima che un quarto degli amanti delle due ruote  è vittima di un furto. Ciò significa almeno nella propria residenza, di poter mettere al riparo la propria bici, sottraendola al parcheggio in strada. Tenere il proprio mezzo al riparo dalle intemperie e dal furto facile, in quadro di incentivazione dell’acquisto e dell’utilizzo delle due ruote, è quindi un diritto di qualsiasi cittadino.

Sappiamo però che la famosa rastrelliera in cortile è oggetto di aspre discussioni nelle assemblee condominiali perché la maggior parte delle volte, la bici è considerata un hobby e non ha pari diritti dell’auto. Le scuse accampate da condomini e amministratori sono tra le più svariate, esse vanno dal decoro all’impossibilità di accedere al cortile, ma ci sono leggi e regolamenti che tutelano il condomino/ ciclista, esautorando di competenza l’assemblea condominiale.

A Torino ad esempio, il comune si è impegnato a tutelare i tragitti casa/lavoro e scuola/lavoro il Consiglio Comunale ha approvato il 20 Febbraio 2001 con deliberazione n. 21 la modifica del Regolamento Edilizio e del Regolamento di Igiene per favorire il parcheggio. In particolare all'art. 48, punto 2 del vigente Regolamento Edilizio, è stabilito che: "In caso di nuova edificazione o di ristrutturazione edilizia ed urbanistica ed in tutti i luoghi previsti dall'articolo 7 della L.R. 33/1990, devono essere ricavati appositi spazi destinati al deposito delle biciclette, nei cortili, o in altre parti di uso comune dell'edificio, in misura non inferiore all'1% della superficie utile lorda oggetto di intervento". All'art. 82 punto 4, del vigente Regolamento d'Igiene è scritto che:
"In tutti i cortili esistenti, o di nuova edificazione, deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile". Lo scopo delle disposizioni contenute all’interno dei due regolamenti è quello di evitare che alcuni regolamenti di condominio possano imporre il divieto di ricovero delle biciclette nei cortili, se non per motivi di provato interesse pubblico, come l’intralcio dei mezzi di soccorso o altri fatti legati alla sicurezza".

Una sentenza emessa dal Tribunale di Milano a seguito di un contenzioso insorto relativamente all'esercizio di tale diritto all'interno di un condominio afferma che:
"la generale destinazione dei cortili al riparo di biciclette utilizzate dagli abitanti degli stabili cui acceda il cortile, non può essere contrastata dai titolari dei diritti reali sui cortili stessi, siano essi proprietari singoli o, come nel caso del condominio, collettivi" ha specificato che il regolamento comunale deve essere ritenuto in ogni caso vincolante rispetto ai privati in quanto "fonte normativa in senso proprio ed incidente in materia di ordine pubblico delineata dalla legge".
Pertanto, trattandosi di norma regolamentare di ordine pubblico e di immediata attuazione deve essere intesa come obbligatoria e prevalente nei confronti dei condomini, anche nell'ipotesi che il regolamento condominiale preveda il divieto del ricovero delle biciclette nei cortili.

Anche sulla ripartizione dei costi e delle responsabilità il Comune parla chiaro, rispondendo dal suo sito alle domande frequenti da parte di amministratori e condomini.

Quindi se nel comune di Torino, volete parcheggiare le vostre biciclette in cortile, ma avete ricevuto dei pareri negativi dall’assemblea condominiale, informatevi bene, potete ancora avere ragione.

Fonte: Comune di Torino, Bicifissa, Critical Mass

 

Lunedì, 05 Dicembre 2011 08:45

MOUNTAIN BIKE IN VALLE D`AOSTA

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MOUNTAIN BIKE IN VALLE D'AOSTA
Autore: Fabrizio Charruaz, Gianfranco Sappa, Sergio Borbey, Daniele Herin
Prezzo: € 27,80
Pagine: 302
Editore: versante Sud

 

Una selezione di 61 itinerari in mountain bike ai piedi delle più alte cime dell'arco alpino, vi faranno scoprire angoli nascosti di questa bellissima regione: la Valle d'Aosta.

Attraverso boschi, pascoli e colli, dal fondovalle all'alta montagna, percorrendo single track o strade poderali, gli itinerari proposti sapranno appagare sia il principiante che si sta avvicinando al mondo della mountain bike che il biker esperto alla ricerca di sensazioni forti.

La descrizione dei tours del Fallère, del Monte Bianco e del Grand Combin completa questa guida e offre la possibilità di intraprendere un vero e proprio viaggio in mountain bike intorno a questi magnifici 4.000.

Non vi resta che saltare in sella alla mountain bike e partire alla scoperta di questa straordinaria regione e dei suoi sentieri più belli!

http://www.versantesud.it

Lunedì, 05 Dicembre 2011 08:38

Tre uomini in bicicletta

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Tre uomini in bicicletta
Autore: Rumiz Paolo; Altan Tullio F.
Prezzo: € 8,50
Pagine: 168
Editore: Feltrinelli

 

"Dove andate?" Istanbul. Confine di Trieste, ore 16, vento di Nordest. Il poliziotto sloveno confronta i ciclisti sbucati dal nulla con le foto segnaletiche sui loro passaporti. Altan Francesco, 58, vignettista. Rigatti Emilio, 47, professore. Rumiz Paolo, 53, giornalista. I tre matti in mutande aspettano davanti all'autorità costituita, si godono l'effetto della loro risposta demenziale. Sanno che l'uomo in divisa deve calcolare in fretta molte distanze anomale. Primo, tra la lentezza delle bici e la lunghezza della strada, duemila chilometri. Secondo, fra la rispettabile maturità dei viaggiatori e le loro sacche da globe-trotter. Terzo, tra la nobiltà della meta finale e la miseria che c'è in mezzo, i Balcani.

www.lafeltrinelli.it

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In bici. Percorsi ciclabili tra Cividale e Tarcento
Autore: Schumann Robert
Prezzo di Vendita:   € 18,50
Pagine: 23
Editore: Cooperativa Alea

 

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La bici dopata. Tutta la verità sul doping tecnologico, lo scandalo ciclistico del 2010, attraverso analisi, articoli e testimonianze
Autore: Bufalino Michele
Prezzo di Vendita:   € 13,00
Pagine: 136
Editore: CLD

"La bici dopata" è il volume scritto da Michele Bufalino, il giovane giornalista che nel 2010 ha suscitato clamore realizzando un video che ha fatto il giro del mondo in pochi giorni collezionando una quantità impressionante di visualizzazioni (ad oggi sono più di tre milioni!).Nel libro Bufalino promette "Tutta la verità sul doping tecnologico, lo scandalo ciclistico del 2010, attraverso analisi, articoli e testimonianze".
Il libro è una raccolta di quanto riportato dai vari organi di informazione dal momento in cui l'argomento ha destato l'interesse del grande pubblico. Non si trovano prove di colpevolezza di alcun corridore (e pure i sospetti gettati su Cancellara nel video su Youtube sono discutibili – se guardiamo la pedalata di un qualsiasi ciclista potremmo trovare tantissimi movimenti "sospetti" senza che questi stia facendo, in realtà, niente di male) ma solo costruzioni se pur plausibili.
Il libro pone degli interrogativi importanti, comunque, tant'è che l'autore stesso (come riporta nel libro) è stato oggetto di minacce da parte dell'ungherese Istvan Varjas che sarebbe il costruttore del vero motorino "silenzioso" che avrebbe cercato di impedire la pubblicazione del libro  quando ha saputo della sua lavorazione. E alcune testimonianze riportate andrebbero forse approfondite meglio da chi ha le responsabilità di un movimento già piuttosto in difficoltà in tema di doping.
Questo lavoro ha comunque il merito di tenere alta l'attenzione su un doping tecnologico che oggi è possibile più che mai, soprattutto pensando a chi non ha problemi di disponibilità economica. E certo risulta anomalo come l'UCI, dopo gli annunci della prima ora, non abbia effettivamente preso provvedimenti per controlli che andrebbero fatti sulle biciclette. Si era parlato di speciali scanner in grado di individuare eventuali meccanismi sospetti nelle biciclette, ma ancora non si è visto nulla di concreto in proposito. L'Uci invece sembra decisamente più concentrata sull'omologazione dei componenti e su discorsi geometrici discutibili.
Insomma, leggendo questo libro troverete un bel riassunto di quanto accaduto con anche una puntata sui nuovi famigerati cuscinetti che permetterebbero di aumentare notevolmente le prestazioni grazie alla riduzione degli attriti (ne avevamo parlato su Cyclinside.com). In questo caso, comunque, non si tratterebbe certo di "doping tecnologico" ma di miglioria tecnica, per quanto discutibile nella sostanza.

Venerdì, 02 Dicembre 2011 08:41

Bici in metro

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Ai cicloamatori che vogliono muoversi attraverso Milano, utilizzando anche i mezzi pubblici, ATM consente il trasporto gratuito della bicicletta in metropolitana.
  • Calendario e orari

Il servizio è attivo sull’intera rete metropolitana
nei giorni feriali: dall’inizio del servizio fino alle ore 7.00, dalle 20.00 al termine del servizio;
il sabato e i festivi: dall’inizio al termine del servizio;
nel mese di agosto: tutti i giorni dall’inizio al termine del servizio.
Il servizio è sospeso nel mese di dicembre.
Si consiglia di verificare sempre periodi e orari prima di mettersi in viaggio telefonando al Numero Verde ATM 800.80.81.81. Non sono ammessi tandem e ciclomotori. 

Se la bicicletta è pieghevole e le dimensioni non sono superiori a cm 80 x 110 x 40, può essere trasportata tutti i giorni e per tutta la durata del servizio su tutta la rete metropolitana e di superficie, senza l’obbligo di riporla in alcuna sacca.
  • Norme di comportamento

Di seguito riportiamo le principali regole per poter usufruire correttamente del servizio:
ogni passeggero può portare con sé una sola bicicletta
l’ingresso e l’uscita dalle stazioni e dalle banchine devono avvenire attraverso le scale fisse
è consentito l’uso degli ascensori, mentre è vietato l’uso delle scale mobili
ai tornelli, sia in ingresso sia in uscita dalla stazione, si deve utilizzare il passaggio per carrozzine, passeggini e bagagli ingombranti posto a lato della cabina dell’Operatore di Stazione e seguire i percorsi indicati dall’apposita segnaletica
l’accesso ai treni è consentito soltanto sulla seconda e quinta vettura, nella direzione di marcia del treno, servendosi delle porte contrassegnate dall’apposito simbolo
è possibile trasportare fino a quattro biciclette per ogni vagone contrassegnato dall’apposito simbolo
i bambini sotto i 12 anni possono trasportare la bicicletta soltanto se sono accompagnati da un adulto
i gruppi di ciclisti che superano i 10 componenti devono contattare il Numero Verde ATM, con un anticipo di almeno 2 giorni feriali, per concordare la programmazione del trasporto e l’eventuale assistenza da parte del personale di stazione
In ogni caso, l’accesso al treno del passeggero con bicicletta al seguito è subordinato alla disponibilità di spazio all’interno delle vetture. In occasioni particolari - o qualora le condizioni di sicurezza o altri giustificati motivi lo rendano necessario - il servizio di trasporto delle biciclette può essere temporaneamente sospeso.
Il passeggero con una bicicletta al seguito è personalmente responsabile dei danni che può arrecare a persone, cose e anche a se stesso. In particolare deve:
assicurarsi che le ruote siano pulite
rispettare i percorsi indicati dall’apposita segnaletica sia in entrata sia in uscita dalla stazione
tenere la bicicletta in spalla durante il percorso lungo le scale fisse
condurre la bicicletta a mano nei percorsi in piano. È in ogni caso vietato percorrere gli ambienti della stazione montando in sella, appoggiare la bicicletta alle pareti o posteggiarla nelle stazioni
a bordo dei treni, sistemare la bicicletta trasversalmente alla vettura, appoggiarla ai pali di sostegno e sorreggerla costantemente per evitarne l’eventuale caduta. Particolare cura va posta perchè non intralci la circolazione dei passeggeri all’interno della vettura
  • Trasporto delle biciclette linea tranviaria della Brianza Milano-Limbiate Ospedale

Sulla linea tranviaria è possibile trasportare fino a un massimo di 8 biciclette per ogni tram. Se sali sul tram con la bici, devi utilizzare sempre la vettura di coda. In vettura la bicicletta deve essere appoggiata alle fiancate dei sedili, lontano dalle porte, costantemente sorretta per evitarne la caduta.
  • Recupero delle biciclette lasciate sulle vetture

Al verificarsi di anormalità che richiedano l’evacuazione dei passeggeri dai treni, la bicicletta dovrà essere lasciata sulla vettura. In tal caso, o anche in caso di smarrimento della stessa, il suo recupero da parte del proprietario sarà possibile presso il personale di Vigilanza del deposito di ricovero del treno, dopo aver presentato i titoli di viaggio utilizzati il giorno dell’abbandono insieme a un documento di riconoscimento.
Trascorsi 30 giorni, la bicicletta, se non ritirata, verrà consegnata da ATM all’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Milano. 
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Tutti in bici 2. Il tempo, lo spazio. Per la Scuola elementare
Autore: Peccianti M. C.
Prezzo: € 4.26
Pagine: 64
Editore: Giunti Scuola

 

Nel tuo viaggio troverai tante pagine per imparare attraverso il testo e le immagini, momenti di verifica per riorganizzare le tue conoscenze, una rubrica che stimola la curiosità, la ricerca, la scoperta, consigli e suggerimenti per vivere bene con gli altri e imparare a diventare un cittadino e una cittadina rispettosi delle regole.

www.giuntiscuola.it

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Tutti in bici 3. Sussidiario. Per la Scuola elementare
Autore: Cristina Peccianti, Emanuela Galli, Laura Brisotto
Prezzo: € 19.76
Editore: Giunti Scuola

www.giuntiscuola.it

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La designer londinese Katy Beveridge ha realizzato questo interessante esperimento alla ricerca di una metodologia per filmare un’animazione in realtime, e nel farlo si è rifatta a principi antichi e decisamente poco tecnologici come quelli dell’effetto ottico generato da uno zootropio, dispositivo che decenni fa ha introdotto una prima ed arcaica forma di cinema grazie all’illusione del movimento che riesce a creare. Lei dice: "La nostra concezione di animazione è oramai fortemente associata a queste tecniche di produzione in grado di rendere sempre più reali ed emozionanti i prodotti audiovisivi che arrivano sui nostri schermi o nei cinema. Esistono tecniche certamente più longeve che, tuttavia, possono ancora regalarci grandi soprese."