Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.
La classica bicicletta e le moderne mountain bike permettono di visitare e conoscere a fondo questi luoghi, “vedendo” ciò che la velocità e la comodità dell’automobile ci nascondono. E gli sguardi sui laghi e le Grandi Alpi sono premianti di ogni fatica. La “lentezza” della bicicletta permette di scoprire gli angoli più nascosti di una terra ricca di una cultura rurale impressa nel paesaggio. Una fitta rete di strade asfaltate e di carrarecce, mulattiere, piste forestali permette di realizzare itinerari alla portata di tutti. L’altitudine modesta, dai 200 ai 1300 metri, e la dolcezza del clima permettono gite ciclistiche per almeno nove mesi l’anno. Alzando il capo dal manubrio si scopre il cambiare delle stagioni e la cangevole policromia del paesaggio. Splendido e premiante. Per gli amanti della bici da strada due itinerari grandiosi percorrono interamente il territorio del Verbano: da Cannero a Trarego e quindi a Colle con discesa a Intra e rientro al punto di partenza (sono poco più di 50 km, con oltre 10 di salita e 1000 m di dislivello); la “panoramica alta”da Oggebbio ad Arizzano con rientro lungo la statale sul lago (30 km su 300 m di dislivello). Due splendidi itinerari per “penetrare” lo spirito di questa terra. Per gli amanti delle salite dure un altro itinerario risale la Valle Intrasca e da Aurano propone la mitica scalata dell’alpe Segletta (vi passò il Giro d’Italia che vide una sfida leggendaria tra Chioccioli e Indurain) per arrivare a Piancavallo e scendere a Premeno e Bée: 43 km, 9 km di salita con pendenze fino al 16 %. Partendo dai paesi del Verbano altri itinerari permettono un’esplorazione delle aree vicine, tutti tra i laghi e le montagne. Ne segnaliamo alcuni: il giro del Lago Maggiore nord (circa 90 km “a pelo d’acqua” con rientro a Cannero o Intra in traghetto); il giro dei tre laghi (Mergozzo, d’Orta e Maggiore), un centinaio di chilometri aggirando il Mottarone; il grande circuito attorno alla Valgrande, risalendo l’Ossola e la Val Vigezzo e scendendo la Val Cannobina (108 km su 800 m di dislivello). Poi c’è l’esplorazione delle valli alpine dell’Ossola oppure gli itinerari nell’entroterra della sponda lombarda del Lago Maggiore. Gite per tutte le gambe e per tutti i gusti. Per gli amanti della mountain bike sono stati descritti una decina di itinerari nel territorio del Verbano che seguono le stradine rurali di collegamento tra i villaggi oppure antichi sentieri percorsi dal bestiame che saliva agli alpeggi. Ampi panorami sono offerti dalle gite sulle sterrate che da Colle vanno ad Archia e al Passo Folungo (si pedala tra trincee e ruderi militari) oppure attorno alla Cima Spalavera. Si pedala nei boschi nella zona di Bée e Premeno dove il Monte Cimolo è il perno di begli itinerari. Altre sfide sono proposte da Ghiffa a Premeno oppure sugli alpeggi che da Viggiona si spingono verso Cannobio.
Fonte: www.cmverbano.net
Granfondo Campagnolo Roma il prossimo 13 ottobre porterà sulle strade della provincia di Roma 7.500 cicloamatori provenienti da tutto il mondo. Si partirà dal Colosseo e i due tracciati di 170 e 110 chilometri, rivisti rispetto alla prima edizione, si riuniranno sotto il traguardo delle Terme di Caracalla. L'obiettivo di chiudere il percorso alle macchine, di facilitare, rendere più sicura la giornata passata in sella da migliaia di appassionati ora sembra ad un passo. Una scelta legata anche alla promozione del territorio, sposata alla fine da quasi tutti i sindaci dei comuni attraversati dalla corsa. "La chiusura era stata vista come un danno, ma in queste ultime settimane qualcosa è cambiato – spiega Gianluca Santilli, presidente del comitato organizzatore -. Al Circo Massimo, all'interno del villaggio che allestiremo, i comuni dei Castelli avranno anche uno spazio per promuovere i loro meravigliosi territori". Alla Granfondo 2013 parteciperanno grandi campioni della bici (e non solo) come il vincitore dell'ultimo Giro d'Italia Nibali, il ct azzurro Bettini, Bugno, Chiappucci, Zanardi. Assieme a Moser, che sarà presente a Roma con tutta la sua titolata famiglia, si impegneranno nel ruolo inesplorato di tutor. "L'agonismo certe volte fa brutti scherzi anche agli adulti – commenta Santilli -, spinge ad andare oltre, ad esagerare. Questi grandi campioni, i nostri 'Re di Roma', ci aiuteranno a tenere sotto controllo gli eccessi: sono sicuro infatti che la maggior parte degli amatori preferirà correre a fianco dei propri idoli, senza prendere rischi eccessivi lungo il percorso". Proprio per questo un premio speciale verrà assegnato alla squadra più numerosa che arriverà compatta sotto il traguardo.
Fonte: roma.corriere.it
Furze, idraulico inglese con la passione per le invenzioni, ha inventato una bicicletta a reazione. La sua passione per le invenzioni bizzarre sono un modo per dimostrare come anche con mezzi di fortuna si possano costruire delle cose interessanti. “Utilizzo strumenti che a un vero ingegnere farebbero ridere”: dice l’inventore inglese. Parlando della sua bicicletta a reazione (battezzata “Norah”), Furze spiega che “come si più immaginare, è terribilmente poco sicura, ma incredibilmente divertente da usare”. La bici può arrivare a quasi 90 km/h, e per risolvere il problema del calore degli scarichi, anziché usare uno scudo termico di qualche tipo, Furze ha scelto invece di allungare il telaio per tenere gli scarichi lontani dal pilota.
Fonte: notizie.delmondo.info
La nuova applicazione Corona di Delizie in bicicletta nasce da un’idea del Patto Territoriale Zona Ovest di Torino ed e’ stata finanziata dalla Regione Piemonte nell’ambito del progetto interregionale ”Cicloturismo ed altri itinerari alla scoperta del paesaggio, della cultura e della fede”, che coinvolge anche Umbria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Marche. La sua realizzazione ha visto la collaborazione tra gli assessorati regionali al Turismo e Sport, Cultura, Ambiente e Trasporti, con il supporto tecnico dell’Ipla, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, che ha seguito la georeferenziazione della rete ciclabile, e la consulenza di iMpronta per lo sviluppo e implementazione. Tra gli altri partner la Provincia di Torino, Turismo Torino e Provincia, il Parco del Po e della Collina Torinese, il Parco La Mandria, la Citta’ di Torino, i Comuni del circuito che hanno sottoscritto il Protocollo e l’Associazione Bici & Dintorni – FIAB Torino.
Fonte: Adnkronos
Un ciclista ha pubblicato la sua performance su YouTube, mentre corre su quella che è forse la bici funzionante più piccola del mondo. Il filmato inizia con il ciclista, vestito di tutto punto, che tira fuori dallo zaino la sua minibicicletta, più piccola di un piede, che inforca (dimostrando una capacità di equilibrio non banale) per imboccare poi le strade cittadine.
Dal16 al 22 settembre 2013 “Chi sceglie la bicicletta merita un premio!”. Fra le alternative possibile per celebrare la Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, è la bici quella calorosamente sostenuta Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta che ancora una volta organizza per gli italiani una speciale campagna nazionale. La Fiab ricompenserà quei cittadini che sceglieranno di muoversi in città in bicicletta nelle città che aderiscono all’iniziativa. Come funziona lo spiega la stessa FIAB: “Per ringraziare tutti quelli che hanno scelto la bicicletta le associazioni FIAB offriranno regali a tutti i ciclisti che, una mattina di questa settimana, attraverseranno i varchi d’ingresso delle loro città. In genere offriranno ai ciclisti un cioccolatino con il logo FIAB In bici x l’ambiente. In alcune città verranno regalati altri oggetti o buoni sconto per colazioni, l’importante è ringraziare e “coccolare” chi va in bicicletta perché con il suo gesto migliora la vita di tutti!”.
Fonte: Fiab
Re...Estate a Pastorella" 2013 inizia con un ritorno molto atteso e gradito, la passeggiata ecologica in bicicletta. Giovedì 25 luglio la manifestazione del versante sud di Marsala si apre con "Re...Estate in Bicicletta", una passeggiata ecologica in giro per le contrade, con partenza alle ore 18.00 dalla piazza principale.
Programma: raduno in piazza Pastorella per poi proseguire, via Bue Morto, rotonda Pastorella - prima uscita (la via che costeggia le c/de Pastorella e Bambina), incrocio Ventrischi, direzione Santo Padre (la via che costeggia le c/de Pastorella e Sant'Anna), incrocio S. Padre (a destra, la via che costeggia le c/de Pastorella e Fornara), incrocio Crocevie, via Bue Morto, rientro in piazza Pastorella.
L'evento è aperto a tutti, si confida nella massima partecipazione! Saranno distribuite fischietti, maglietti e gadget vari.
Per informazioni e iscrizioni potete telefonare a Calogero, al numero 328.9138318.
Fonte: www.marsalaviva.it
Basilicata e Puglia, dai Sassi al Salento
Il territorio tra Basilicata e Puglia permette di fare turismo in bicicletta dandovi l’opportunità di godere paesaggi unici e spettacolari che invitano alla riscoperta di un ritmo di vita più naturale. Diversi sono i percorsi proposti: dai Sassi di Matera si può raggiungere la Valle d'Itria e i fiabeschi paesaggi dei trulli di Alberobello. Un percorso in bicicletta tra paesaggi collinari, valli e lunghi sentieri che passano attraverso frutteti, campi di grano, villaggi in grotta, piccoli centri ricchi di castelli, abbazie ed eremi. Oppure un viaggio nel silenzio e nella storia del meridione, partendo da Trani con il suo porto e la splendida cattedrale, si attraversa Castel del Monte, con il suo misterioso castello, Venosa, antica città Romana, e Melfi. Dopo aver attraversato i vigneti del Vulture si fa rotta verso Sud, lungo strade circondate da colline di grano. Tappa finale gli antichi Sassi di Matera, abitazioni scavate nella roccia. E se volete fare un viaggio nel “tacco dello stivale” partite dalla Basilicata, con un giro ad anello tra i Sassi di Matera e il Parco delle Chiese Rupestri, e proseguite verso il territorio pugliese. Pedalerete attraverso l'altopiano delle Murge tra grotte, santuari, fortificazioni, chiese, piccoli borghi, arriverete alla Valle d'Itria, caratterizzata da una vegetazione rigogliosa ricca di uliveti. Le coste sono contraddistinte da lunghe spiagge di sabbia, dune e riserve naturali protette. E, infatti, il viaggio prosegue nei giorni successi verso il Salento per assaporare e godere del sole, del mare e del vento!
Questi sono solo alcuni dei percorsi proposti da Bike Basilicata ( http://www.bikebasilicata.it/).
Se invece non avete mai visitato il Gargano e volete vivere e scoprire questa terra baciata dal sole e con una vista spettacolare sulla vastità del mare, le attività proposte da Gargano Bike ( http://www.garganobike.com/it/) fanno per voi: percorsi in bici all’insegna dell’avventura, del piacere e del divertimento attraverso strade naturali, sentieri nelle regioni di Vieste, della Foresta Umbra e del Parco Nazionale del Gargano dove si produce il caciocavallo.
Avrete la possibilità di visitare anche il pescatore sul trabucco, uno strumento di pesca che risale agli inizi del XIX secolo, oppure la Masseria, un borgo contadino antico alle porte di Vieste, dove si produce il caciocavallo.
E per passare alla scoperta culinaria è d’obbligo vedere le donne che preparano ancora a mano le famose orecchiette, oppure visitare un antico frantoio del XIII secolo.
Sicilia tra mare e vulcani
Sicilia, arancini, sole, tradizione e cultura... perché non scoprire tutto questo in bicicletta? Il Centro Cicloturistico Siciliano ( http://www.centrocicloturisticosiciliano.com/itinerari.html) propone tutto l’anno itinerari alla scoperta di questa regione.
Come dice Vincenzo Consolo in Di qua dal faro: “Venticinquemilaquattrocentosessanta chilometri quadrati di superficie, milletrentanove chilometri di costa, la Sicilia, questo triangolo, quest’isola in mezzo al Mediterraneo è quanto fisicamente più vario possa in sé raccogliere una piccola terra. […] “
I percorsi proposti passano da agriturismi, miniere, riserve naturali, valli e parchi. Il Centro organizza non solo itinerari, ma anche eventi in bicicletta alla scoperta di questa vasta e fantastica regione.
Sicilia in bici ( http://www.siciliainbici.it/?page_id=234) invece propone altri itinerari, alcuni un po’ più difficili e complicati.
Quello più semplice è la riviera dei Ciclopi, un percorso che si sviluppa tra borghi marinari per arrivare ad Aci Trezza dove il panorama è dominato da suggestivi faraglioni: otto pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo contro Ulisse durante la sua fuga.
Se invece siete alla ricerca di percorsi più impegnativi, potete provare quello dallo Ionio al Tirreno: un giro “da duri” che consente di ammirare una successione di paesaggi mozzafiato, caratteristici della Sicilia.
Oppure il giro dell’Etna, in uno scenario spettrale, lunare e sicuramente fuori dal comune: un percorso aspro, tra agrumeti in fiore, fichi d’india e colate laviche per sfidare il vulcano.
Campania, dal Vesuvio al Monte Faito
Anche in un territorio “difficile” come la Campania, la voglia di percorsi in bicicletta supera le difficoltà del territorio. Cosi grazie a Trek or track http://www.trekortrack.com/it/ nascono due itinerari.
Il primo è alla scoperta del Vesuvio: un percorso di sabbia vulcanica nel parco nazionale del Vesuvio, con la possibilità di procedere in bici fino agli Scavi di Pompei e visitarli.
Il secondo è alla scoperta del Monte Faito, un‘escursione semplice per famiglie che vogliono scoprire questo territorio, godere del panorama incantevole sul Golfo di Napoli e passare una giornata all'aria aperta.
Scopri e condividi i tuoi percorsi in bici
Segnaliamo inoltre la community Wikiloc http://it.wikiloc.com/wikiloc/home.do dove potete condividere e cercare percorsi in bicicletta, ma anche di trekking, mountain bike e tantissime altre attività in tutto il mondo!
Fonte: ecoturismonline
Le soluzioni migliori non sono necessariamente le più moderne. Infatti, a volte rispolverare soluzioni antiche e già collaudate può servire. Questo vale specialmente parlando di mobilità: ancor prima di aspettare il veicolo a motore del futuro che ci libererà dal giogo dell'inquinamento, se mai questo esisterà, l'uso della bicicletta potrebbe consentire già da oggi di risolvere numerosi problemi ambientali, di salute e di traffico. Soprattutto considerando che gli spostamenti in automobile di lunghezza compresa tra 3 e 5 km costituiscono il 50 % degli spostamenti totali, mentre quelli di lunghezza inferiore a 2 km sono il 30%, ambito di distanze per le quali la bicicletta è assolutamente competitiva. La bicicletta permette di aumentare l'efficienza del trasporto: con l'energia contenuta in 100 grammi di zucchero (circa 500 calorie), un ciclista può pedalare per 37 km, mentre un pedone solo 14 km e un fondista 7 km. Con 55 grammi di benzina, che contengono circa la stessa quantità di energia, un'automobile percorre al massimo 1 km. Inoltre la bicicletta consente notevoli risparmi di tempo sui tragitti di lunghezza inferiore a 5 km: sulla maggior parte dei percorsi urbani, la bicicletta costituisce il mezzo di trasporto più rapido ed efficace, permettendo la agilità di un pedone (non subisce o subisce poco il traffico) e frequentemente una velocità di spostamento maggiore di quella delle automobili L'utilizzo combinato della bicicletta e mezzi pubblici apre possibilità di utilizzo della bicicletta ancora maggiori: secondo statistiche europee, considerando che la maggior parte dei clienti di mezzi pubblici è quella che vive o lavora in un raggio di 10 minuti (0.8 km a piedi) dalla fermata del mezzo pubblico (bus, metropolitana o treno), l'utilizzo della bicicletta per raggiungere la fermata consente di aumentare il raggio a 3.2 km, che consiste in un aumento del bacino di potenziali utenti di ben 16 volte. Inoltre la bicicletta consente di ridurre enormemente gli spazi destinati agli spostamenti e allo stoccaggio dei mezzi non utilizzati: in un parcheggio per una automobile possono essere posizionate circa 10 biciclette. Se si considera che una persona mediamente lavora in 30 mq, e vive in 50 mq, per circolare in automobile necessita di almeno 140 mq. Sostituendo l'auto alla bicicletta, gli spazi per gli spostamenti potrebbero essere ridotti drasticamente a circa una decima parte.
Fonte: www.malnatesostenibile.it
Le soluzioni migliori non sono necessariamente le più moderne. Infatti, a volte rispolverare soluzioni antiche e già collaudate può servire. Questo vale specialmente parlando di mobilità: ancor prima di aspettare il veicolo a motore del futuro che ci libererà dal giogo dell'inquinamento, se mai questo esisterà, l'uso della bicicletta potrebbe consentire già da oggi di risolvere numerosi problemi ambientali, di salute e di traffico. Soprattutto considerando che gli spostamenti in automobile di lunghezza compresa tra 3 e 5 km costituiscono il 50 % degli spostamenti totali, mentre quelli di lunghezza inferiore a 2 km sono il 30%, ambito di distanze per le quali la bicicletta è assolutamente competitiva. La bicicletta permette di aumentare l'efficienza del trasporto: con l'energia contenuta in 100 grammi di zucchero (circa 500 calorie), un ciclista può pedalare per 37 km, mentre un pedone solo 14 km e un fondista 7 km. Con 55 grammi di benzina, che contengono circa la stessa quantità di energia, un'automobile percorre al massimo 1 km.
Inoltre la bicicletta consente notevoli risparmi di tempo sui tragitti di lunghezza inferiore a 5 km: sulla maggior parte dei percorsi urbani, la bicicletta costituisce il mezzo di trasporto più rapido ed efficace, permettendo la agilità di un pedone (non subisce o subisce poco il traffico) e frequentemente una velocità di spostamento maggiore di quella delle automobili
L'utilizzo combinato della bicicletta e mezzi pubblici apre possibilità di utilizzo della bicicletta ancora maggiori: secondo statistiche europee, considerando che la maggior parte dei clienti di mezzi pubblici è quella che vive o lavora in un raggio di 10 minuti (0.8 km a piedi) dalla fermata del mezzo pubblico (bus, metropolitana o treno), l'utilizzo della bicicletta per raggiungere la fermata consente di aumentare il raggio a 3.2 km, che consiste in un aumento del bacino di potenziali utenti di ben 16 volte. Inoltre la bicicletta consente di ridurre enormemente gli spazi destinati agli spostamenti e allo stoccaggio dei mezzi non utilizzati: in un parcheggio per una automobile possono essere posizionate circa 10 biciclette. Se si considera che una persona mediamente lavora in 30 mq, e vive in 50 mq, per circolare in automobile necessita di almeno 140 mq. Sostituendo l'auto alla bicicletta, gli spazi per gli spostamenti potrebbero essere ridotti drasticamente a circa una decima parte.
Fonte: www.malnatesostenibile.it
Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.