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L'iniziativa organizzata da Monte Sole Bike Group che fino a settembre propone ogni mercoledì delle serate allegre in bicicletta, percorrendo le piste ciclabili di Bologna e dintorni alla scoperta dei migliori maestri gelatai bolognesi.Ad ogni appuntamento viene seguito un tema differente (la crema, il cioccolato, i sorbetti,…) e si “sperimentano” due gelaterie, collocate nei pressi delle ciclabili esistenti e raggiungibili tranquillamente da chiunque in bicicletta.Le gelaterie saranno votate dai partecipanti, per stilare infine una graduatoria. L’ultima sera, festa e premiazione finale della gelateria più votata e dei partecipanti più assidui. Inoltre tra coloro che avranno partecipato al maggior numero di serate saranno estratte tre porzioni da 1 kg di gelato ciascuna da consumare nella gelateria più votata.

Questo il calendario delle serate di Gelati e Ciclabili 2013 a Bologna:

Mercoledì 10 luglio 2013 - 4a serata
Mercoledì 17 luglio 2013 - 5a serata
Mercoledì 24 luglio 2013 - 6a serata
Mercoledì 31 luglio 2013 - 7a serata
Mercoledì 7 agosto 2013 - 8a serata
Mercoledì 14 agosto 2013 - 9a serata
Mercoledì 21 agosto 2013 - 10a serata
Mercoledì 28 agosto 2013 - 11a serata
Mercoledì 4 settembre 2013 - 12a serata
Mercoledì 11 settembre 2013 - Finale
Mercoledì 18 settembre 2013 - Premiazione gelaterie
Mercoledì 25 settembre 2013 - Festa e premiazione partecipanti

SCARICA LA LOCANDINA GELATI E CICLABILI 2013

Maggiori informazioni e aggiornamenti sul sito www.montesolebikegroup.it

Fonte: www.montesolebikegroup.it

Giovedì, 11 Luglio 2013 09:25

La bici dove la metto?

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Si parla tanto di viabilità sostenibile: ok le piste ciclabili, che negli ultimi anni sono state create in diverse vie di Cagliari. Ma poi, una volta arrivati a destinazione in sella al proprio mezzo o una volta tornati a casa, la bici dove la si parcheggia?

Non tutti i condomini permettono di lasciare la due ruote negli spazi comuni. Ecco allora una piccola, ma molto interessante, proposta ‘a costo zero’ inviata, alla mail di redazione (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo./" target="_blank" title="Il link si apre in una nuova finestra">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), da un lettore di cagliaripad: 

“Spendere ingenti risorse in piste ciclabili non serve a niente se non si mettono in condizione i cittadini di poter parcheggiare la bicicletta presso gli spazi condominiali e nei vari punti della città in spazi custoditi.

Nel dibattito politico-amministrativo è molto presente il tema della viabilità sostenibile, e ingenti investimenti sono stati finalizzati alla creazione di piste ciclabili. Ma resta un problema di fondo: se vogliamo che i cittadini possano usare maggiormente la bicicletta occorre che abbiano gli spazi dove poterla custodire.

La gran parte dei condomini di Cagliari vieta il parcheggio delle bici negli spazi comuni e questo è un disincentivo enorme all’uso di tale mezzo. Parcheggiare la bici per strada di notte e anche di giorno è certezza furto! Questo in pratica significa che tanti nostri concittadini che potrebbero e vorrebbero utilizzare questo mezzo di trasporto per ovvi motivi non lo fanno!

Ho potuto verificare che il Comune di Milano, nell’art. 51 del  Regolamento Edilizio, prevede che «In tutti i cortili esistenti o di nuova edificazione, deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile».

Questo invece quanto previsto dal Comune di Torino: All'art. 82 punto 4, del vigente Regolamento d'Igiene è scritto che: "In tutti i cortili esistenti, o di nuova edificazione, deve essere consentito il deposito delle biciclette di chi abita o lavora nei numeri civici collegati al cortile".

Trattandosi di un obbligo di fonte comunale che concerne diritti d'uso di parti comuni supera le norme contrarie che fossero contenute nei regolamenti condominiali.  Tale interpretazione è suffragata dalla sentenza della Corte d’Appello di Milano 6 febbraio 2008, n. 666, che ha stabilito che il divieto previsto dal regolamento di condominio è valido in assenza di norme comunali che impongono la possibilità di parcheggiare biciclette negli spazi comuni dei condomini esistenti. Sarebbe utile, quindi, che il Comune di Cagliari, ma anche altre amministrazioni dell’Isola, adeguassero i loro regolamenti facendo proprio quanto già in vigore in importanti città come Milano e Torino.

Si tratterebbe di un provvedimento a costo zero che però avrebbe un impatto molto utile nello sviluppare e incentivare l’uso della bicicletta e fare in modo che gli investimenti nelle piste ciclabili abbiano una utilità effettiva e non rimangano vuoti canali di comunicazione. Il solo sviluppo dei punti di bike-sharing non è sufficiente, e va accompagnato da misure che agevolino l’uso della propria bici, quindi “SI” al parcheggio della bici di coloro che ci vivono, lavorano e studiano,  nei luoghi di uso comune dei condomini con norma di fonte comunale che superi i regolamenti condominiali contrari, “SI”, compatibilmente ai costi di gestione, alla creazione punti di bike-parking custoditi in vari punti della città (magari in coincidenza dei punti di bike-sharing)”.

Giuseppe Carboni

Cittadino residente a Cagliari

Fonte:   www.cagliaripad.it

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Papa Francesco, primo nella storia, oltre a un'auto di servizio avra' a disposizione una due ruote a pedali - con pedalata assistita - realizzata dal produttore tedesco Mifa di Sangerhausen, in Sassonia-Anhalt. La bici elettrica a marchio Smart è stata donata dall’amministratore delegato di Daimler, Dieter Zetsche a Papa Francesco che la utilizzerà nella sua visita in Brasile, quando farà il suo primo viaggio apostolico. Da circa ottanta anni la Mercedes-Benz segue i pontefici nei loro viaggi.

Nel 1930 c’era la Nurberg 460 consegnata a Pio XI, poi negli Anni Sessanta a Giovanni XXIII, una 300d automatica decapottabile. Paolo VI ha ricevuto in dono la Mercedes-Benz 600. Nel 1980 è stato utilizzato per la prima volta il nome di Papamobile, con la Classe G diGiovanni Paolo II. La classe M nel 2002 è stata utilizzata da Benedetto XVI. Tutte le auto dopo essere state utilizzate dai pontefici rimangono nel museo dello Stato della Città del Vaticano e di Mercedes-Benz di Stoccarda.

Ansa.it

Mercoledì, 10 Luglio 2013 09:11

Cykno. La nuova bici elettrica made in Italia

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Cykno, è un progetto dal sapore squisitamente italiano sviluppato da Bruno Greppi e Luca Scopel, rispettivamente progettista e designer. Caratteristica evidente di questa bicicletta elettrica è l’eleganza in stile rigorosamente vintage, il che non ha però impedito di utilizzare nella sua produzione, interamente effettuata in Italia, dei materiali innovativi e tecnologicamente all’avanguardia.

Si tratta indubbiamente di un oggetto di lusso, che i creatori hanno definito design in movimento, anche perché sella e scocca sono rivestite in pellame pregiato, e ci piace segnalarvela per la sua capacità di abbinare ad un’idea esclusiva nello stile la modernità di materiali unici e l’eclettismo di un progetto che soddisfa le crescenti richieste di mobilità a basso impatto ambientale.

Fonte: www.nonsolostile.it

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Il 12 luglio a Roma si svolgerà presso la sala convegni "Santa Marta del Collegio Romano" la Cerimonia per la presentazione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa. La manifestazione, organizzata dal Ministero per i beni e le attività culturali con la partecipazione del Consiglio d'Europa, è finalizzata alla pubblicizzazione dei risultati della selezione italiana per l'individuazione della candidatura italiana tra 77 proposte pervenute, tutte attestanti azioni positive attuate dalle popolazioni locali in un'ottica di sviluppo sostenibile. La Commissione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa 2012-2013 ha deliberato l'assegnazione della menzione speciale alla Confederazione per la Mobilità Dolce (CO.MO.DO.) che ha presentato il progetto editoriale "Le Ferrovie delle Meraviglie" - nato dall'evento culturale nazionale "Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate"- per aver da più di un decennio operato per il recupero e la valorizzazione di tracciati ferroviari dismessi. I sedimi ferroviari dismessi sono tratte antiche che testimoniano la politica dell'Italia post unitaria per collegare comunità locali diverse per lingue e culture, con manufatti finalizzati al funzionamento del servizio e alla manutenzione del percorso ferroviario. Dichiara la Presidente FIAB, Giulietta Pagliaccio: "Siamo particolarmente orgogliosi per questo riconoscimento assegnato a CO.MO.DO, la Confederazione della Mobilità Dolce che è un pò figlia della FIAB. Infatti la nostra Federazione non solo ha contribuito alla sua costituzione, ormai una decina di anni fa, ma per anni ha espresso la figura del Vice Presidente". Alla cerimonia del 12 luglio, a Roma, per la FIAB sarà presente Umberto Rovaldi, consigliere nazionale, responsabile settori exferrovie, loro recuperi e paesaggi della mobilità dolce. Rovaldi con Giulia Cortesi è stato inoltre curatore del volume "Dalle rotaie alle bici" (FIAB 2011) disponibile per chi ancora non l'avesse consultato su http://www.fiab-areatecnica.it/pubblicazioni/manuali-e-studi/fiab/355-dalle-rotaie-alle-bici.html).

Lello Sforza

Responsabile Ufficio Stampa FIAB onlus

(Federazione Italiana Amici della Bicicletta)

Tel. +393200313836 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Il cicloturismo è un affare. In Germania vale 8 miliardi di euro l'anno. Il professor Paolo Pileri (Dipartimento di Architettura e Studi urbani del Politecnico di Milano) racconta "VenTo", la dorsale ciclistica che corre per 687 chilometri lungo la valle del Po. Per renderla una "grande infrastruttura" basterebbero 80 milioni di euro

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La bicicletta elettrica sembra apparentemente uguale alla tradizionale. Ma ci sono due elementi in più che ne cambiano considerevolmente performance, peso e prezzo: il motore e la batteria.

Come funzionano

Ecco quali sono le principali caratteristiche delle biciclette elettriche.

La velocità raggiungibile è di circa 25 km/h, più o meno come una bici normale, ma grazie al motore si raggiunge con una fatica minore. Più la velocità aumenta e meno il motore aiuta, fino a cessare del tutto quando si raggiunge la velocità massima.

La batteria si ricarica solo attraverso la rete elettrica per un tempo che varia molto a seconda dei modelli (in quelli testati si va dalle 4 alle 8 ore).

L’assistenza alla pedalata è attivata da un sensore di movimento o sforzo: il primo aziona il motore dopo alcune pedalate del ciclista, il secondo appena si comincia a pedalare.

Prima dell’acquisto, segui alcuni semplici accorgimenti che ti permetteranno di fare la scelta giusta.

Non comprare mai una bici senza provarla: i supporti alla pedalata, infatti, variano a seconda di diverse variabili, come la posizione del motore. Se possibile “testala” anche su percorsi in salita.

Considera attentamente i percorsi che fai abitualmente: in salita l’assistenza alla pedalata deve essere maggiore.

La durata della batteria determina l’autonomia della bici, ma anche il suo prezzo: se pensi di non dover fare giri troppo lunghi può essere anche inutile spendere di più.

Ricorda che le bici con sensore di sforzo costano di più rispetto a quelle con sensore di movimento, ma assicurano una maggore fluidità al supporto e aiutano al momento della partenza.

I modelli da uomo, con barra orizzontale, possono rendere necessaria una certa agilità per montare in sella: prima di decidere l’acquisto, prova parecchie volte a salire e scendere.

Chiedi sempre al negozio in cui compri la bici elettrica se fornisce anche assistenza post vendita: cambiare una ruota non è così semplice come per una bici tradizionale.

Per le bici a pedalata assistita valgono le stesse regole di sicurezza valide per le bici normali: ricorda che il campanello è obbligatorio e che casco, luci, giubbotto fluorescente e catarinfrangenti sono indispensabili.

Fonte: Altro consumo.it

Martedì, 09 Luglio 2013 09:31

Salento Bici Tour

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Gli obiettivi del Salento Bici Tour sono quelli di valorizzare l’entroterra, fornire un servizio per il turismo nello stesso tempo responsabile ed attivo e incoraggiare la destagionalizzazione dei flussi turistici.  Salento Bici Tour è un’Associazione di Promozione Sociale nata nel 2011 dall'idea e dalla passione di due giovani salentini. L’evento è dedicato a chi ama il turismo sostenibile, a chi vuole viaggiare all'avventura e nella natura, alla ricerca di antiche masserie fortificate, vere e proprie fortezze, di muretti a secco, boschi e pinete cariche di profumi mediterranei, uliveti secolari, distese carsiche che in primavera emanano indescrivibili profumi della macchia mediterranea con la sua vegetazione costituita da arbusti e fiori meravigliosi. Salento in bici tour organizza regolarmente escursioni guidate in bicicletta, in collaborazione anche con enti locali e scuole, al fine di promuovere una mobilità sostenibile e il cicloturismo a impatto zero. Anche i ragazzi del Couchsurfing Salento, un gruppo informale, organizzano spesso escursioni ecologiche in bici, coinvolgendo turisti nostrani e stranieri presenti sul territorio per vacanza, studio o lavoro Partecipare a queste iniziative è anche un modo interessante per socializzare e conoscere nuove persone, entrare in contatto con la natura incorrotta . Venerdì 5 luglio: Seclì – Aradeo In collaborazione con Regone Puglia, “SAC di Mare e di pietre”, Club Gallery di Aradeo. La prima passeggiata della rassegna estiva “Open Days”. Ogni venerdì fino a fine agosto andremo alla scoperta dei borghi e delle campagne dell’entroterra Gallipolino. La prima escursione è dedicata a Seclì e Aradeo. Il bosco di Tricase è un luogo carico di storia, numerose sono le torri di avvistamento che si incontreranno lungo il cammino, che regala panorami mozzafiato, ma è anche uno dei siti di maggiore importanza dal punto di vista botanico dell'intera penisola. Al suo interno sono conservate decine di specie endemiche dei balcani e che si trovano soltanto qui in Italia. Alcune di essere sono comprese della lista rossa nazionale di specie vegetali in via di estinzione.

 http://om.ciheam.org/om/pdf/c53/01002034.pdf

Durante la passeggiata visiteremo la mostra di Carlo Parente, presso Club Gallery ad Aradeo, artista punk realista, attualmente in prestito dal Museo di arte moderna del Molise. Lunghezza 8 km. Partenza h 17, Piazza San Paolo a Seclì. fine: ore 20. Escursione gratuita. L'organizzazione mette a disposizione dei partecipanti fino a 20 biciclette. La partecipazione e l'affitto delle biciclette sono gratuiti. Per info chiamare al 392 11 44 073. Sabato 6 Luglio: in bici al concerto di Manu Chau. Partenza da Lecce, stazione FS, h 9,30. Lungo il percorso ci fermeremo a Porto Selvaggio. Lungo una serie di sentieri che tagliano il bosco, costeggiato da una scogliera che si specchia in un mare cristallino, si può raggiungere la Baia di Uluzzo, un giacimento paleolitico con manufatti in pietra e resti di grandi mammiferi (rinoceronti, cervidi, bovidi, equidi) di grande importanza da dare il nome ad un orizzonte arcaico di particolare importanza. Subito dopo si incontra la prima delle numerose grotte di cui è ricco questo tratto di costa, la grotta di Capelvenere, che prende il nome da una pianta di felce capelvenere. In questa grotta sono stati ritrovati reperti che risalgono ai primi insediamenti messapici, romani e medioevali. Nel pomeriggio si raggiunge il Camping “La Masseria” – a Gallipoli – dove si monteranno le tende prima di andare al Parco Gonder per il concerrto di Manu Chau. Costo: 5 euro, a fini assicurativi. pernottamento in camping (in tenda propria): 10 euro. Lunghezza 40 km circa. Disponibile affitto bici per chi ne fosse sprovvisto. Da domenica 7 Luglio a domenica 14 Luglio: Salento Bike&Camp Il gruppo è gia pronto.. ma c’è ancora posto! (anche per chi volesse aggiungersi solo per un tratto). Qualche variante rispetto al programma classico (domenica 7 Luglio andremo a Scorrano alla festa di Santa Domenica, con le sue splendide luminarie), ma sono variazioni sul tema: i tesori nascosti del salento, in bella compagnia per una setttimana, sulle allegre ruote di SBT. Attraversare il Salento in bicicletta, con un impatto zero sull'ambiente, con il ritmo lento tipico del mezzo, è un modo di proteggere le specie in estinzione e di spostare l'attenzione su di esse, in attesa che le amministrazioni decidano di far fruttare a pieno una strada che può essere una riserva non solo naturale, ma anche di un turismo responsabile più attento e consapevole.

www.salentobicitour.org

www.viaggiareinpuglia.it

Lunedì, 08 Luglio 2013 09:21

Lodi. Dipendenti comunali tutti a pedali

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La bicicletta è destinata a diventare il mezzoprevalente per gli spostamenti dei dipendenti comunali per causa di servizio. Lo prevede un atto di indirizzo (non un ordine ma un invito ufficiale) approvato ieri dalla giunta municipale, su proposta del sindaco Simone Uggetti. I primi passi del progetto consisteranno quindi nell'analisi degli spostamenti per le varie funzioni assolte dal personale comunale, l'individuazione di quelli che in modo ordinario possono essere effettuati in bicicletta e la stima del conseguente fabbisogno di mezzi, da rapportare all'attuale disponibilità, che ammonta a circa 50 "due ruote", su un totale di circa 290 addetti.
«Tra gli obiettivi prioritari del nostro programma amministrativo — ricorda Uggetti — le politiche per l'ambiente, la mobilità sostenibile e l'innovazione organizzativa della macchina comunale rivestono grande importanza: la conversione a "due ruote" di una quota significativa degli spostamenti per cause di servizio favorirebbe anche la dismissione dei mezzi motorizzati di proprietà comunale più vetusti ed inquinanti, consentendo ancheuna riduzione dei costi di gestione (carburanti, assicurazioni, bolli, manutenzioni). Crediamo inoltre che l'adozione di buone prassi come questa possano rivestire il valore di esempi positivi per la cittadinanza, innescando processi virtuosi».
Fonte: Il giorno

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Più treni attrezzati per il trasporto biciclette, in servizio sulle tratte dell’Emilia-Romagna. È partito il progetto delle FS, cofinanziato dalla Regione, per rendere più facile il viaggio in bici da parte dei pendolari e dei ciclo-turisti.

Dopo un intervento di restyling, è entrato in servizio il primo convoglio modello 582 attrezzato con sei stalli per il trasporto delle biciclette al seguito del viaggiatore (i posti per le due ruote a pedali sono collocati nella vettura semipilota).

Si tratta del primo complesso 582 – composto da motrice semipilota e una vettura per un totale di 190 posti a sedere – modificato nelle officine bolognesi della Direzione Regionale Emilia Romagna di Trenitalia e che da oggi sarà in servizio in particolare sulle linee della Romagna (Ravenna – Rimini/Faenza/Castelbolognese, Rimini – Castelbolognese), sulla Modena – Carpi – Mantova e sulla Bologna – Prato. Il progetto, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna, prevede l’adeguamento entro la fine di luglio di altri 6 complessi, per un’offerta totale giornaliera di circa 100 treni che si aggiungeranno a quelli già attrezzati (Vivalto, Minuetto, vetture Media Distanza e Piano Ribassato), innalzando la percentuale di convogli adatti al trasporto bici dall’attuale 45% al 60%. Per viaggiare con bicicletta al seguito sui treni Regionali è necessario acquistare un supplemento bici di 3,5 euro, valido per 24 ore dal momento della convalida o, in alternativa, un biglietto di seconda classe per il percorso desiderato. In caso di viaggio in comitiva, è necessaria una prenotazione dei posti da richiedere alla Direzione Regionale di Trenitalia. Il trasporto della bici pieghevole chiusa o trasportata in sacca è gratuito.

Fonte:  http://lnx.thomascasadei.it