Venerdì, 30 Dicembre 2011 09:45

La ragazza con la bicicletta

Vota questo articolo
(0 Voti)

La ragazza con la bicicletta

Autore: Ugo Moretti

Pagine: 137

Editore: Carucci

In 8° (21 cm) 140 pp. Prima edizione. Racconti autobiografici sulla resistenza, prefazione di Arrigo Boldrini. Bross.ed., copertina illustrata. Ottimo.

www.carocci.it

Vota questo articolo
(0 Voti)

Il canto delle ruote. 7 anni in bicicletta intorno al mondo
Autore: Marthaler Claude
Prezzo: € 16,50
Pagine: 320
Editore: Ediciclo

 

Claude Marthaler non ha più una casa dove tornare, vive sulla sua bicicletta e attraversa i continenti facendo del viaggio il suo stile di vita quotidiano. Non sceglie strade facili, si mescola alla gente che incontra, trasforma gli anni che passano in avventura, filosofia, ricerca continua di se stesso e del mondo. Dalie Ande a! Tibet, dalla Siberia all'Africa, dall'India alla Cina, dall'Europa all'Alaska fino ai 6000 metri del campo base dell'Himalaya; il suo infinito andare in bicicletta, il suo talento per la scrittura e la fotografia rendono Claude Marthaler un caso unico nel panorama dei grandi viaggiatori. "Il mio viaggio è forse semplicemente un parto folle, felice e simbolico, il più grande tour che un bambino possa sognare."

www.ediciclo.it
Mercoledì, 28 Dicembre 2011 09:38

La bicicletta

Vota questo articolo
(0 Voti)

La bicicletta
Autore: Loy Rosetta
Prezzo: € 7,50
Editore: Einaudi

 

Una storia narrata senza il tradizionale schema: sensazioni, echi, frammenti di conversazione, le stagioni che si susseguono, gli impercettibili cambiamenti personali che seguono e si adattano ai grandi cambiamenti sociali. Sicuramente difficile da approcciare ma una volta immersi nella lettura e superata la diffidenza iniziale, si ha la sensazione di conoscere ogni personaggio come se per ognuno fosse stato tracciato un dettagliato profilo.

www.einaudi.it

Mercoledì, 28 Dicembre 2011 09:31

Bellezze in bicicletta

Vota questo articolo
(0 Voti)

Bellezze in bicicletta
Autore: Grisendi Adele
Prezzo: € 9,50
Pagine: 288
Editore: Sperling & Kupfer

 

Abituati a vivere circondati dalla tecnologia, dai computer ai forni a microonde, automobili sempre piu' grandi e sofisticate, televisioni e videoregistratori, telefoni cellulari e mille altre protesi elettroniche ed informatiche, stentiamo a ricordarci che cos'era la vita soltanto mezzo secolo fa. Ho visto mio figlio guardarmi inorridito quando, molti anni fa, ha scoperto che quando sono nata (nel 1951), la televisione in Italia non esisteva! Eppure gli anni a cavallo della metà dello scorso secolo erano cosi: soltanto pochi ricchi cittadini possedevano un'automobile, non c'erano televisori, il bucato si faceva a mano e nelle cucine c'erano, se ce lo si poteva permettere, le ghiacciaie. "Bellezze in biciclette", il libro di Adele Grisendi pubblicato da Sperling & Kupfer, è un viaggio attraverso quegli anni, in una campagna emiliana che oggi non esiste piu' e dove la bicicletta era l'unico mezzo di trasporto. "Le storie semplici che si susseguono in queste pagine sono dettate dai ricordi di una bambina e dipingono un mondo del quale non si parla mai. Sepolto nella memoria delle tante donne della mia generazione, cresciute come me nei casolari di campagna tra Reggio Emilia e Parma", scrive l'autrice. Attraverso le stagioni, le nevicate invernali, i profumi della primavera e dell'autunno, il caldo estivo e le notti invernali nelle stalle, i primi fiori, la mietitura, la vendemmia, le semine, gli orti, i frutteti, scorre una vita che "per la maggior parte delle famiglie è davvero povera". Eppure la struttura patriarcale della famiglia, la solidarietà con i vicini, la semplicità con cui si affrontava una vita lontanissima dalla mentalità consumistica di oggi, permetteva di vivere decorosamente e con intensi momenti di allegria e di festa. Tra i grandi cappelli di paglia e le ciotole fumanti di pasta fatto in casa, tra nonni prepotenti e serate danzanti, tra mucche, cavalli, galline, anatre mute e corredi preparati imparando il ricamo nella scuola delle suore, tra il piacere di un gelato e riti importanti come l'uccisione del maiale e i materassi fatti sull'aia, tra cattolicesimo tradizionale e furenti mangiapreti, seguiamo la crescita della bambina Adele, ormai diventata grande e che dalle esperienze di una vita non facile ha tratto la forza e la saggezza per affrontare un mondo piu' grande e piu' difficile di quello in cui è nata e cresciuta. Oggi Adele Grisendi, dopo aver lavorato per diversi anni in CGIL, dirige dal 1990 il Centro di documentazione sui servizi pubblici innovativi a disposizione dei cittadini "Il cittadino ritrovato" e dal 1995 è direttrice di "Tempomat", osservatorio nazionale delle banche del tempo, da lei ideato. Ma Grisendi trova spesso il tempo per tornare nella sua campagna, tra i profumi, i sapori e gli affetti dell'infanzia e il desiderio di raccontare, con affetto e ironia, perchè il ricordo di "quella vita piu' povera, ma piu' pulita, piu' semplice, piu' libera" e "la storia delle donne forti" della sua terra non vada perduta. Gabriella Bona.

www.sperling.it

Martedì, 27 Dicembre 2011 09:26

La rivoluzione in bicicletta

Vota questo articolo
(0 Voti)

La rivoluzione in bicicletta
Autore: Giardinelli Mempo
Prezzo: € 8,50
Pagine: 260
Editore: Guanda

 

Bartolomé Gaite, il protagonista di questo romanzo, è un personaggio realmente esistito, ex militare ormai in pensione, che ha passato la vita a tentare di organizzare nel suo Paese, il Paraguay, una rivoluzione contro i dittatori che si sono susseguiti al potere: grandi slanci puntualmente frenati dalla mancanza di mezzi e di organizzazione. Costretto a sopportare lo scherno dei vicini, a lottare per evitare lo sfratto, a sottrarsi ai rimproveri della moglie, sempre accompagnato dalla sua vecchia e fedele bicicletta, Gaite non perde mai la speranza. La rivoluzione è la sua ossessione e dal suo esilio argentino vive nell'attesa di un segnale, di un progetto credibile che possa restituirgli il ruolo e le speranze perdute.

www.guanda.it

Martedì, 27 Dicembre 2011 09:19

La bicicletta blu

Vota questo articolo
(0 Voti)

La bicicletta blu
Autore: Régine Deforges
Prezzo: € 21,00
Pagine: 338
Editore: Rizzoli Libri

 

Sarò brevissima! Sicuramente La Bicicletta Blu è una bella lettura estiva, di quelle che non impegnano la mente più di tanto, e scorre via anche bello veloce, grazie alle appassionanti avventure della bella Lea Delmas, figlia di un proprietario di vigneti in Francia, prima-durante-e-dopo la II guerra mondiale. L'unica cosa è che in questo libro ci sono tanti, troppi, rimandi ad un altro celebre romanzo: l'eroina è innamorata di Laurent, che sposa Camille, classica ragazza perbene. Lea per dispetto si fidanza col di lei fratello, si prende una cottarella per il brusco Francois Tavernier (spia? alleato? chi lo sa...), accudisce la povera Camille durante la faticosa gravidanza e...beh ci siamo capiti...se non altro la scrittrice ha cambiato i nomi!

www.rizzoli.rcslibri.it

Venerdì, 23 Dicembre 2011 11:55

I love my Cargo Bike

Vota questo articolo
(2 Voti)

La prima volta che visitate Copenaghen, la prima cosa che noterete dopo essere stati ipnotizzati dal numero dei ciclisti sulle strade ci si rende conto della varietà delle bici, soprattutto quelli che trasportano generi alimentari, bagaglio, mobili o altre persone e bambini.
Così, vi presentiamo questo sguardo eccentrico ad alcuni dei tipi di bici meravigliose che vengono utilizzati dai cittadini di Copenaghen. 

administrator

Venerdì, 23 Dicembre 2011 10:52

Tre Bike 2012

Vota questo articolo
(0 Voti)

Sabato 14 gennaio 2012 si disputerà la quinta edizioni della 3-Tre bike, fantasiosa staffetta per mountain bike sulla neve che ogni anno vede la partecipazione di oltre 200 atleti.
 Dopo essere stata ospitata per due volte nella prestigiosa cornice di Madonna di Campiglio e la trasferta fuori Val Rendena, a Bondo, la piana innevata di Carisolo, a pochi minuti dalla “Perla delle Dolomiti”, è pronta ad ospitare, per il terzo anno consecutivo, la sesta edizione dell’evento.
Sono ammessi atleti che corrono in solitaria e squadre maschili, femminili e miste da tre componenti. Il via sarà dato alle 17 di sabato 14 gennaio 2012, mentre alle 20 la competizione si concluderà al passaggio sul traguardo della squadra che avrà percorso in quel momento il maggior numero di giri.
 Sono ammesse, anzi consigliate, ruote speciali chiodate per ottenere una maggiore aderenza sulla neve e pedali non ad attacco rapido, ma scarponcini sganciati dai pedali per affrontare i punti del tracciato maggiormente impervi.
 L’evento è organizzato dall’Unione Sportiva e dalla Pro loco di Carisolo.

Fonte: campigliodolomiti

Venerdì, 23 Dicembre 2011 10:42

La potenza della bici contro la CO2

Vota questo articolo
(0 Voti)

Se in Europa tutti iniziassero a usarla quanto i danesi, da sola la bicicletta basterebbe per coprire più della metà dell'obiettivo 2020 sulla CO2 nei trasporti. Raddoppiandone l'uso, farebbe risparmiare fino a 54 milioni di tonnellate di CO2 l'anno. La bici è tra le soluzioni più efficaci e cost-effective nel tagliare i gas serra, mostra un nuovo report. 
Le soluzioni migliori sono quelle che già esistono ma sono sottoutilizzate. Il concetto appare abbastanza ovvio, ma spesso non viene considerato. Ad esempio, nella riduzione delle emissioni nei trasporti, mentre si attendono i benefici che potranno portare in futuro i mezzi con motorizzazioni alternative, come le auto elettriche o a idrogeno, si trascura ampiamente il contributo che può dare già ora una tecnologia vecchia di quasi due secoli ma che rimane tra le più efficienti ed ecologiche.
Stiamo parlando della bicicletta. Se in Europa tutti iniziassero ad utilizzarla per spostarsi quanto la usano i danesi, da sola la bici basterebbe per coprire più della metà dell'obiettivo Ue 2020 sulla CO2 nei trasporti:  darebbe dal 64 al 144% di quella riduzione del 10% delle emissioni rispetto ai livelli del 2005. Un contributo determinante anche per la riduzione della CO2 in generale: vorrebbe dire tagliare tra 62 e 139 milioni di tonnellate di CO2 cioè tra il 5 e il 12% dell'obiettivo Ue 2020 (-20% rispetto ai livello del 1990).
Sono le stime fornite da un report appena pubblicato dalla European Cyclist's Federation  (vedi allegato). Nello studio si quantifica la carbon footprint, ossia l'impronta in termini di emissioni, degli spostamenti in bici e la si confronta con quella delle altre modalità di trasporto. Lo si fa con un life cycle assessment che considera sia le emissioni provocate dalla produzione di bici, pneumatici e quant'altro che quelle legate alla produzione del cibo che dà energia al ciclista. Ne emerge che per ogni chilometro percorso in bici si hanno un decimo delle emissioni che per un chilometro percorso in auto, un po' più alte ma paragonabili a quelle delle bici normali anche le emissioni delle biciclette elettriche.
A partire da questi dati si stima appunto quanto l'utilizzo della bici in sostituzione ad atri mezzi negli spostamenti quotidiani possa fare per ridurre le emissioni. I trasporti, ricordiamo, pesano per circa un quarto del totale delle emissioni europee (solo quelli su strada un quinto) ma soprattutto sono l'unico settore in cui la CO2 continua ad aumentare: se dal 1990 al 2007 le emissioni dagli altri settori sommati sono calate del 15%, nei trasporti sono invece aumentate del 36%. Per raggiungere l'obiettivo al 2050 proposto dalla Commissione europea – tagliare le emissioni dell'80-95% rispetto ai livelli del 1990 – le emissioni nei trasporti dovrebbero arrivare a una riduzione del 60% nello stesso anno (si veda il White paper europeo).
Dal report emerge che una fetta, dal 14 al 31%, di questo obiettivo potrebbe essere raggiunta semplicemente se in Europa si utilizzasse la bici quanto la si usa in Danimarca. In questo scenario, i chilometri percorsi annualmente in bici nel vecchio continente passerebbero dai 94 miliardi attuali a 481 miliardi e creerebbero un risparmio in termini di emissioni da 63 a 142 milioni di tonnellate di CO2 l'anno.
Ovviamente è difficile immaginare che in tutto il continente si arrivi ad usare la bici a livelli danesi, ma anche un obiettivo più modesto darebbe grandi vantaggi:  raddoppiando i chilometri percorsi in bici e arrivando così ad avere il 15% degli spostamenti (contro l'8% attuale) coperti a pedali, nell'Ue si risparmierebbero tra i 24 e i 54 milioni di tonnellate di CO2. Questo, beninteso, non significa affatto che gli europei dovrebbero diventare dei Cunego o degli Evans: la bici coprirebbe sempre comunque distanze minime. Le statistiche (fonte Consiglio europeo dei ministri dei trasporti 2004)  mostrano infatti che il 30% dei viaggi su mezzi a motore sono sotto ai 2 km e il 50% sotto ai 5 km, distanze dove la bici è veramente competitiva con i mezzi a motore.
Insomma la bici può fare veramente molto per ridurre le emissioni e, cosa importante, può farlo a costi nemmeno paragonabili con altre soluzioni per ridurre le emissioni nei trasporti, come potenziare i trasporti pubblici o promuovere le auto meno inquinanti. I costi di investimento sono infatti trascurabili rispetto ai benefici che l'uso della bici dà: oltre alla riduzione della CO2, un enorme risparmio in termini di costi sanitari - perché chi pedala si mantiene più sano e fa meno incidenti - di traffico e inquinamento. Per ogni chilometro percorso in bici anziché in auto, stima uno studio dell'Università di Vienna (Trunk G., Gesamtwirtschaftlicher Vergleich von Pkw- und Radverkehr. 2011) la collettività risparmia in costi indiretti quasi un euro (97 centesimi) e al livello di uso attuale la bici sta facendo risparmiare all'Europa 91 miliardi di euro l'anno.
Insomma, puntare sulla bicicletta converrebbe non poco all'Europa. Al momento però non sembra che queste potenzialità siano chiare alla Commissione: per le infrastrutture legate a questo mezzo di trasporto dal 2007 al 2013 - fa notare ECF - sono stati stanziati 600 milioni di euro, lo 0,7% degli 82 miliardi stanziati per i trasporti in generale.

Fonte: qualenergia

Vota questo articolo
(0 Voti)

Il FAI, Fondo Ambiente italiano propone Natale responsabile, rassegna che si tiene a Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia in provincia di Padova. La kermesse ospita artigiani e produttori agroalimentari a Km0 e dunque occasione pratica per garantire acquisti ecologici, sostenibili e responsabili. L’albero di Natale è stato decorato grazie ai piccoli doni portati dai visitatori e illuminato da 800 luci LED alimentate dalle pedalate di due biciclette: una grande e l’altra più piccola, in cui il pubblico ha avuto l’eccezionale opportunità di decorare personalmente Villa dei Vescovi portando i propri addobbi e contribuendo così all’ornamento di un grande albero posizionato nella loggia. L’albero, una volta adornato, è stato illuminato dai visitatori stessi che, pedalando una bicicletta - messa a disposizione da Blubike e Energold – hanno fatto accendere le luminarie grazie all’energia cinetica e quindi senza spreco di elettricità. La conclusione della giornata è stata affidata alla musica: alle 18 si è svolto, infatti, un concerto di melodie di Natale a cura del Coro San Martino di Luvigliano e del Coro della Parrocchia di Torreglia.

Venerdì 23 dicembre, dalle ore 10 alle 21, sarà, invece la volta di una coinvolgente giornata all’insegna di artigianato di qualità, melodie da terre lontane e buon cibo. Nel pomeriggio una ricca pesca natalizia permetterà ai partecipanti di vincere bellissimi doni come speciali creazioni d’artista, rigorosamente “fatte a mano”, cibi biologici e prodotti a Km 0. Per gli appassionati di cartomanzia e oroscopi, sarà allestito un angolo dedicato ai tarocchi e alle previsioni per il nuovo anno. L’atmosfera natalizia sarà resa ancora più suggestiva dalle note caucasiche della musicista armena Gayanée Movsisyan, ospite d’eccezione per questa giornata, che sarà accompagnata da Claudia Benasciutti. La manifestazione si chiuderà “in dolcezza” con panettone per tutti e un caloroso scambio di auguri.

In entrambi i giorni di manifestazione: dalle ore 10 alle 17 i visitatori potranno inoltre scegliere idee regalo originali nel bookshop di Villa dei Vescovi, dove sarà possibile comporre cesti personalizzati per tutti i gusti; dalle  ore 17 sono previste visite guidate alle stanze della Villa e agli affreschi del Sustris, a cui seguirà degustazione di dolcetti locali e vin brũlé.

Fonte: FAI