Giovedì, 14 Giugno 2012 11:34

To Bike Distrutte 100 biciclette

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Riceviamo e pubblichiamo. [TO]BIKE, questa notte, è stato bersaglio di un atto di vandalismo mirato e al tempo stesso  indiscriminato. Un blitz organizzato contro i mezzi del bike sharing. Sono centinaia le bici del parco mezzi le cui ruote sono state volontariamente squarciate divenendo così inutilizzabili per tutti gli utenti del servizio.
"Ci dispiace per il disagio che questo spiacevole episodio sta generando nella regolare fruizione del servizio e ci rammarica sinceramente che il nostro [TO]BIKE, il servizio di tutti, sia stato così gravemente danneggiato". I tecnici sono gia' al lavoro, ma i disagi per la clientela, 27 mila sono gli abbonati, sono molti.
L'intero team [TO]BIKE è al lavoro da ore per ripristinare il corretto funzionamento di tutti i mezzi coinvolti sì da rimetterli in circolazione nel minor tempo possibile.
Lo Staff [TO]BIKE
Mercoledì, 13 Giugno 2012 10:36

Tutela per chi va a lavoro in bici

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Lettera aperta al Ministro Elsa Fornero

Egregio Ministro,

chi va al lavoro in bicicletta in Italia non è tutelato in caso di infortunio in itinere tra casa e ufficio. Anzi la normativa sugli infortuni in itinere penalizza, se non discrimina, chi usa la bicicletta per andare al lavoro.

Il Decreto Legislativo 23 febbraio 2000, n. 38 che disciplina gli infortuni sul lavoro, nei casi di infortunio in itinere (art. 12), copre il dipendente solo se il tragitto casa-lavoro è percorso a piedi o con i mezzi pubblici. Il Decreto non riconosce, invece, l'infortunio avvenuto con mezzi privati, vale a dire in macchina, in moto o in bici salvo che il lavoratore dimostri che "l'uso è stato necessitato" (es. assenza o insufficienza dei mezzi pubblici di trasporto, non percorribilità del tragitto a piedi). In particolare, poi, l'Inail con una recente circolare sugli infortuni in itinere, occorsi utilizzando la bicicletta privata o quella dei servizi di bike-sharing, ha chiarito che al lavoratore viene riconosciuta la tutela solo se l'infortunio avviene su pista ciclabile o zona interdetta al traffico.

Le nostre città, nonostante gli sforzi fatti negli ultimi anni dalle pubbliche amministrazioni, per la creazione di piste ciclabili non sono ancora a misura di ciclista. Molto deve ancora essere fatto e in un periodo di ristrettezza di risorse non è facile. Nonostante questo il bike-sharing, da Bari a Milano, è esploso nelle grandi città ed è utilizzato soprattutto da lavoratori per gli spostamenti verso i luoghi di lavoro privi di piste ciclabili. Com'è possibile negare ancora la tutela a chi meritoriamente sceglie di andare al lavoro in bicicletta?

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha pubblicamente invitato il movimento #Salvaiciclisti, al cui manifesto la Regione Puglia ha aderito, a proseguire il proprio impegno "per attirare l'attenzione su quanto si può fare a tutti i livelli per migliorare le condizioni di mobilità di chi usa la bicicletta per muoversi in città". La tutela in caso di infortunio in itinere è un tema che come Governo è possibile concretamente aggredire, come già sollecitato qualche anno fa dalla stessa FIAB.

Le richiediamo un intervento legislativo che modifichi la tutela INAIL estendendola, senza condizioni, al lavoratore che usa la bicicletta per raggiungere il luogo di lavoro o che quanto meno l'ente previdenziale intervenga con un'interpretazione estensiva della tutela fornita dall'articolo 12.

Con viva fiducia

Guglielmo Minervini

Firma la petizione

http://mobilita.regione.puglia.it

Venerdì, 15 Giugno 2012 08:18

In bicicletta verso l'Isola d'Elba

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Dal lungo mare di Marina di Campo, attraversata la pineta prendiamo la provinciale per Portoferraio e giriamo subito a sinistra seguendo le indicazioni per S. Ilario. La strada asfaltata sale con tornanti al quieto paesino , superato il quale la carrozzabile s'inerpica rapidamente a destra fino ai 630 m. del Monte Perone (lungo il percorso: torre e chiesa romanica di San Giovanni, recentemente restaurate).

Da qui un sentiero tecnico e panoramico sale fino a Monte Maolo, prosegue per Masso alla Quata (744m.) e con una discesa a tornanti ci porta ai 600 m. del Castagnone, dove una pista forestale raggiunge l'arioso altopiano delle Piane del Canale. Qui ci inseriamo in un bellissimo sentiero, circondato da una bassa macchia mediterranea generosa di colori e profumi, che scende verso il golfo di Campo regalando l'impagabile sensazione di tuffarsi nel blu intenso del mare. Il sentiero termina nei pressi delle cave di granito di S. Piero (ancora attive), dove abili scalpellini mantengono in vita una millenaria tradizione isolana. Assaggiato il tipico pane di patate sanpierese, la strada asfaltata, o in alternativa un ripido viottolo, riconducono a Marina di Campo. Abbiamo percorso una ventina di Km e ormai le maggiori difficoltà altimetriche sono alle spalle .

Circa 4 Km. in pianura e su asfalto (direzione Portoferraio) ci portano poco prima di Procchio , ad un bivio a destra (indicazione Literno) Si sale in una valletta lungo un ombreggiato sterrato che in 4,5 Km. conduce ai 365 m. di monte San Martino, prima di scendere rapidamente verso le cave di Colle Reciso (327 ). Dopo aver attraversato la provinciale per Lacona continuiamo su sterrato verso Monte Orello con una stupenda visuale di Portoferraio e le sue fortificazioni medicee. Monte Orello (377 m.) è un vero dedalo di stradine e sentieri ma noi proseguiamo sulla pista forestale principale e dopo aver scollinato iniziamo la fantastica e panoramica discesa verso il bianco arenile di Lacona.

Di nuovo 3 Km. asfalto (direzione Marina di Campo), poi bivio a sinistra per Laconella. Lo sterrato si inerpica fino ai 377 m. di Monte Tambone, ultima fatica del nostro giro, intervallando strappi e falsi piani. La strada bianca ora scende ripida ma agevole fin sopra il golfo di Fonza, poi in loc. Costa di Segagnana imbocchiamo un sentiero di un Km. che ci riporta sulla pista ciclabile di Marina di Campo.

Fonte: Apt Arcipelago Toscano

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Guida al cammino di Santiago de Compostela in bicicletta 2

Autore: Mariacarla Castagna, Riccardo Latini

Prezzo; € 17,00

Pagine: 176

Editore: Terre di Mezzo

 

In bici dai Pirenei a Santiago de Compostela, lungo l'antico tracciato del pellegrinaggio medievale.Quindici giorni in sella attraverso alcune delle più belle regioni del Nord della Spagna.Tutto quello che c'è da sapere per mettersi in viaggio: le tappe, la fatica, i periodi migliori per partire, quanto si spende, come preparare la bicicletta, l'essenziale sull'arte e sui luoghi del Cammino.Per ogni tappa una scheda con i percorsi, le distanze e le altimetrie. Ma anche le officine per le bici e i rifugi dove riassaporare l'ospitalità gratuita dei pellegrini di un tempo. Una guida essenziale per chi vuole ripercorrere su due ruote l'antica "via delle stelle".Interamente a colori.

libri.terre.it

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Il terzo poliziotto. Storie di furti di biciclette

Autore: Flann J. O'Brien

Prezzo: € 19,00

Pagine: 248

Editore: Adelphi

Più di settanta anni fa questo bizzaro libro fu tenacemente rifiutato da tutti gli editori e venne pubblicato postumo solo nel 1967. Raccontarne qui la trama sarebbe impossibile e per certi versi presuntuoso. Diciamo solo che si narra di furti di biciclette, di una delirante stazione di polizia e di persone che dopo aver passato troppo tempo in bici finiscono per diventare metà persona e metà bicicletta. Visionario, surreale, farneticante, eccessivo e divertentissimo. Per fortuna a riportare tutto nella cornice del senso comune ci sono, qua e là, le dotte chiose di De Selby (creatura letteraria ideata da O’Brien) forse uno dei maggiori pensatori della storia della filosofia, sicuramente uno dei più grandi idioti del ’900.

www.adelphi.it

Martedì, 12 Giugno 2012 12:22

Ciclismo cubo futurista

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S'inaugura sabato 9 giugno la nuova esposizione temporanea della Collezione Peggy Guggneheim di Venezia, aperta fino al 16 settetmbre 2012. Omaggio al ciclismo, alla velocità ed al movimento, nella visione futurista e cubista. Lo spunto per il percorso espositivo è dato dal dipinto di Jean Metzinger "Al velodromo" (Au Vélodrome) del 1912, una delle più importanti opere cubiste della Collezione Peggy Guggenheim. L'allestimento permette di riflettere anche sull'idea di quarta dimensione, il tempo e la visione interiore, tema caro a Metzinger. Completano la mostra altri due dipinti e altrettanti disegni del pittore, scrittore e poeta francese, nato a Nanters nel 1883, oltre a una tela di Mario Sironi ed ad una di Umberto Boccioni, che rappresentano ciclisti, tutte provenienti sia dalla collezzione Guggenheim veneziana sia da istituzioni pubbliche e private. Altri oggetti, contestualizzeranno il dipinto di Metzinger all’interno della storia dell’arte e del ciclismo e introducono la nozione di quarta dimensione nella teoria artistica di futurismo e cubismo, attraverso diversi modelli di biciclette, attuali e del passato, materiale fotografico e una scultura sul tema del tempo dell’artista svizzero contemporaneo Paul Wiedmer.

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Dopo Torino e Bologna ieri a Pavia si è svolto il Bike Pride, una parata di cinquecento ciclisti che hanno colorato il centro città per rivendicare l’attenzione che serve agli spostamenti ecologici. Il popolo dei pedalatori, in particolare, ha chiesto interventi di messa in sicurezza delle principali arterie viarie cittadine. Troppo pericoloso, infatti, specie dal lunedì al venerdì, attraversare alcune aree di Pavia. La parata scampanellante di otto chilometri è durata un’ora e mezza, da Piazza Leonardo da Vinci al Vittadini. L’obiettivo, come nelle altre città attraversate dalla parata, è chiedere più sicurezza, più piste ciclabili, anche extraurbane, più attenzione alle esigenze dei ciclisti. Bello appropriarsi per un’ora e mezza di quelle strade in cui noi ciclisti siamo spesso emarginati e farsi sentire rumorosamente da quella politica che ignora le nostre richieste, come fosse facoltativo ascoltare e prendere provvedimenti per assicurare ai cittadini il diritto di spostarsi in bicicletta senza rischiare la vita. I partecipanti alla manifestazione hanno spiegato che è chiaramente un incentivo a lasciare le auto a casa, sapere di poter contare su una rete di piste ciclabili più capillare possibile e su una viabilità ragionata anche per esporre chi pedala a meno rischi.

Fonte: http://www.ecoblog.it

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Il tao della bicicletta. Piccole meditazioni ciclopediche

Autore: Julien Leblay

Prezzo: € 8.50

Pagina: 96

Editore: Ediciclo

Il cicloviaggiatore è una creatura strana. Ciascuno di noi ne ha visto uno chiedere dell’acqua, passare davanti alla propria porta o fermarsi nella piazza del paese. Nei tratti segnati del suo viso, si legge una profonda serenità, una felicità immensa. La sua mitezza è tale che si vorrebbe invitarlo a superare la soglia della propria porta. Dopo aver riempito la sua borraccia o averlo istruito sulla strada, lo si osserva gelosamente ripartire con spensieratezza e leggerezza. Ma chi è? Chi è quest’uomo solitario che sembra così felice anche senza famiglia, senza amici, senza casa? Sereno, generoso e a mille miglia dalla nostra società bulimica, il cicloviaggiatore erra dalle montagne alle pianure, dalle foreste ai deserti, senza preoccuparsi delle intemperie o delle terribili salite ai passi, o delle strade sabbiose o infangate. Supera i pericoli della strada, riceve la benedizione dei suoi anfitrioni e silascia sedurre dallo slancio della sua bici che lo porta da nuove partenze a nuovi arrivi.

Fonte: http://www.ediciclo.it

Lunedì, 11 Giugno 2012 08:33

Confini blu

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Confini blu

Autore: Emilio Rigatti

Prezzo: € 14,90

Pagine: 180

Editore: Ediciclo

Queste sono storie, anche molto diverse tra loro, di lentezze ed esplorazioni sul filo dei confini: le unisce il colore blu del cielo e dell’acqua, il ritmo lento del passo, del pedale o della pagaia e lo spirito della soglia che hanno nel sangue i nordestini. Dal Friuli alla Slovenia, dalla Venezia-Giulia alla Dalmazia, Emilio Rigattimonta in sella, dà colpi di pagaia, cammina. Pedalando ci racconta il Friuli Venezia Giulia e la Slovenia; a bordo del suo kayak percorre la distanza da Trieste a Zara; ascoltando il battito dei suoi piedi insegue il corso dell’Isonzo dalla sorgente al mare. Il suo è sempre un viaggio a ritmo lento, uno sguardo acuto, una sensibilità slow che si accende di curiosità e fiuta il vento dei ricordi e delle storie. Le sue erranze raccontano incontri e scontri nel corso di un andamento lento che regala momenti di avventura pura, lontana dai fasti televisivi e dalle dinamiche del mondo globalizzato.

Fonte: http://www.ediciclo.it

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Il primo eco spettacolo al mondo sulla bicicletta alimentato a pedali. Per la prima volta in assoluto l’energia elettrica che illuminerà il palco e lo farà suonare sarà generata da 128 spettatori volontari, che con le loro biciclette agganciate a uno speciale cavalletto collegato a una dinamo, pedaleranno per tutta la durata dello spettacolo. Semplicemente pedalando produrranno l’energia necessaria per sostenere l’intero spettacolo dal vivo PALCO A PEDALI -  GOODBIKE, un viaggio nel mondo della bicicletta tra immagini, canzoni, racconti e versi. Il Palco a pedali è un’idea di Andrea Satta dei Têtes de Bois, progettato da Gino Sebastianelli, prodotto dalla Just in Time di Mauro Diazzi, con la collaborazione artistica di Agostino Ferrente, finanziato dall’Assessorato alle Infrastrutture Strategiche e Mobilità della Regione Puglia.
Lo spettacolo Verbania, verrà realizzato all'interno del programma del Festival di letteratura di montagna  LETTERALTURA 2012, promosso in collaborazione con l'Associazione BICINCITTA' VCO, FUNTOS BIKE e il patrocinio del Comune di Verbania. La data prevista il 29 Giugno 2012.
per maggiori info

Fonte: www.bicincitta-vco.it