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Giovedì, 03 Aprile 2014 12:52

Critical mass a Tirana per dire NO all’inquinamento

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La Critical mass di Tirana scende in strada Venerdì 4 aprile con una chiara esigenza: città più vivibili, meno congestionate e meno inquinate.

La politica dello Stato di Albania in materia di protezione dell’ambiente e delle risorse naturali, negli ultimi anni, ha assunto un’importanza sempre maggiore. Ciò è dovuto al fatto che le minacce di danno ambientale e di esaurimento delle risorse naturali sono lontane dall’essere sotto controllo.
Per fortuna la società civile albanese è diventata più consapevole dei pericoli latenti, richiedendo sempre più insistentemente interventi più incisivi a livello nazionale per proteggere l’ambiente.
Venerdì 4 aprile, alle ore 16, davanti al Palazzo dei Congressi si terra la manifestazione “La Critical mass per le strade di Tirana”.
L’iniziativa punta a sensibilizzare politici ed opinione pubblica alla realizzazione di un progetto che mira ad aumentare le piste ciclabili nel territorio albanese e ad accrescere quantitativamente gli spostamenti effettuati in maniera sostenibile a piedi, con bicicletta o con mezzi di trasporto pubblico.
Sono già oltre 2.300 gli aderenti all’iniziativa e molte altre migliaia di cittadini sono pronti a riversarsi per le strade in sella alle due ruote per biciclettare in nome della salvaguardia dell’ambiente.
Perché come dichiara uno dei responsabili della manifestazione: “Critical Mass è la trasformazione di noi stessi, con le nostre bici, creando un traffico alternativo per qualche ora. Al posto dei clacson e dell’inquinamento acustico, la musica dei campanelli delle nostre bici. Al posto dei gas di scarico, aria pulita. Al posto del nervosismo degli automobilisti, il sorriso di chi pedala lentamente. Al posto di persone sole dentro una scatola a motore, cittadini che condividendo una giusta causa si conoscono e si confrontano pedalando lentamente”.
Tutti noi abbiamo bisogno di una buona qualità dell’aria per la nostra salute e per quella del nostro ambiente. Negli ultimi anni molti di noi hanno visto titoli di giornale che denunciano gli effetti pericolosi delle emissioni nell’aria dovute alle attività umane. Ad esempio: l’aumento del numero di bambini che soffrono di asma; l’allargamento costanta nel buco dello strato di ozono terrestre; la lenta, ma insorabile morte delle foreste a causa delle piogge acide; il continuo aumento di tempeste e siccità che è destinato a non scemare anche in futuro.

Un caloroso ringraziamento per l’articolo a Ilir Noria

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