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Venerdì, 16 Dicembre 2022 10:54

Andavo ai 30 all’ora: Torino più sicura anche per i ciclisti

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Foto di Luca Campioni su Unsplash Foto di Luca Campioni su Unsplash Foto di Luca Campioni su Unsplash

È stata approvata lo scorso 14 Novembre dal Consiglio Comunale della città di Torino la mozione proposta da Silvio Viale (Lista Civica per Torino) per ridurre il limite massimo di velocità da 50 a 30km/h in molte delle strade cittadine.

La riduzione del limite massimo di velocità non impatterà negativamente sulla mobilità cittadina: come rilevano e mostrano i dati di Torino Respira, la velocità commerciale, ovvero la velocità media effettiva delle auto sulle arterie cittadine, raramente supera i 30km/h e anzi, negli orari di punta vi rimane nettamente al di sotto. La trasformazione di Torino in “città 30” sancisce espressamente la sostanziale inutilità di accelerare tra un semaforo e l’altro e nelle vie cittadine senza precedenza, dove verrà modificato il limite. 

Sarà invece sostanziale l’impatto di questa novità sull’ambiente e sui cittadini. In prima istanza, con la riduzione delle emissioni: sono ancora i dati proposti da Torino Respira (tratti da documenti della World Road Association) a suggerire come una riduzione della velocità di 20 km/h (dai 50 ai 30, appunto) porterebbe a una riduzione fino al 15-20% delle emissioni di ossidi di azoto. 

Auto più lente e un traffico meno congestionato e stizzoso sono senz’altro buone notizie per chi si muove in città sulle due ruote: maggiore sicurezza, minor rischio di respirare gas di scarico e altri agenti inquinanti. Infine, perché no, se spostarsi in bicicletta sarà percepito come meno pericoloso saranno più torinesi a decidere di utilizzare questo mezzo di trasporto.

La velocità è la terza maggior causa di incidente stradale, dopo la distrazione e il mancato rispetto della precedenza: è però il fattore più strettamente legato alla mortalità degli incidenti. La probabilità di decesso in caso di collisione passa infatti dall’ 85% a una velocità di 60km/h, a solo il 10% a un’andatura di 20km/h (fonti: Torino Respira, Istat).

Nell’intenzione dei promotori della mozione, si creeranno in questo modo “zone 30di quartiere – come in effetti accade già nelle aree ZTL – circondate e tagliate da arterie e strade di maggior scorrimento, con limite ai 50km/h.

Ridurre e moderare il traffico contribuisce infatti anche alla restituzione dello spazio pubblico alla popolazione: strade non più consegnate in toto alle automobili, ma utilizzate e utilizzabili da diversi mezzi di trasporto, meglio se green e a emissioni zero, significano aria più pulita, più sicurezza e meno rumore.

Le strade si trasformerebbero in un luogo di vita e di relazione tra persone, spazi di incontro, di commercio, di gioco, migliorando la qualità della vita dei residenti e di chi le strade le frequenta, e favorendo gli esercenti locali e gli acquisti di prossimità

Se giri Torino sulle due ruote e vuoi conoscere i percorsi migliori – più veloci, più sicuri, o più pianeggianti, lo scegli tu – visita il sito di B.U.Ne.T., Bike's Urban Network in Torino: ne abbiamo parlato qui su EasyBike.

Leggi il Comunicato ufficiale della Città di Torino.

Redazione

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