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Mercoledì, 21 Maggio 2014 15:19

La bici che sta in valigetta

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Un innovativo modello di bicicletta, compattabile in un volume piatto di 30 litri, un quinto del volume della media standard. Punto chiave del progetto è il ricorso alle tecnologie industriali automotive, economicamente efficienti, ambientalmente certificate, tecnologicamente affidabili, abbandonando la filiera produttiva ciclistica classica.

Nata da una ricerca UE sulla mobilità urbana sostenibile, Bike Intermodal è il progetto di Alessandro Belli, Michele Rossi e Alessandra Rinaldi, tre industrial designers, con diverse esperienze internazionali, professionali e di insegnamento, la cui idea ha ottenuto il premio Gaetano Marzotto ed un finanziamento di 1,58 milioni di euro dall'Ue. La due ruote, composta da parti riciclabili al 100% in modo da garantire un ciclo di vita ecologico, è intermodale perchè diventando delle dimensioni di una valigetta consente poi di usare altri mezzi di trasporto anche pubblici.Con pedalata assistita, Bike Intermodal pesa 7,5 kg e piegata ha appunto l'ingombro di una valigetta.
Prodotta da una start - up italiana Tecnologie Urbane, è la risposta europea ad un mercato che a a livello mondiale conta più di cento produttori di “bici pieghevoli”. Aziende la cui produzione si colloca tra i due e i tre milioni d pezzi che, a parte rarissime eccezioni, propone lo stesso prodotto: 14 kg di peso e 150 + litri di volume. [eyb]

Fonte: bike-intermodal.eu, ANSA, premiogaetanomarzotto.it

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