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Venerdì, 18 Gennaio 2013 12:34

Pedelec, il futuro della bici e' elettrico

C'è chi non le reputa vere biciclette, chi inizia a prenderle in considerazione, chi le usa già da tempo e ne è pienamente soddisfatto. Stiamo parlando delle biciclette a pedalata assistita, il futuro delle due ruote per molti esperti. Ne è assolutamente convinto Hannes Neupert, presidente dell'associazione tedesca ExtraEnergy secondo cui le pedelec sostituiranno progressivamente e completamente le "normali" biciclette. Positive le stime per il 2018 con la vendita di 1,6 milioni di unità a livello mondiale (fonte rapporto Go Pedelec 2012 – Extraenergy)

Ma quali sono le caratteristiche di questo mezzo? Pedelec (Pedal Electric Cycle) è una bicicletta con motore elettrico il cui supporto si innesca solo pedalando. Il motore si disconnette automaticamente al raggiungimento dei 25 km/h in quanto questa è la velocità massima consentita a livello europeo per i veicoli classificati come biciclette. Possono quindi andare ovunque, e non c'è obbligo di casco, patente e bollino dell'assicurazione. La corrente viene fornita da una batteria ricaricabile la cui durata dipende da alcuni fattori: il peso del ciclista, le condizioni della strada, la qualità dei componenti.

Sempre secondo il rapporto Go Pedelec, la crescente diffusione è dovuta ad una serie di motivazioni: coprire lunghe distanze senza fatica, andare a lavoro senza sudare, superare facilmente le salite, fare attività fisica senza necessariamente essere allenati. Tra le categorie di utenti che ritengono più utile l'utilizzo della pedelec ci sono soprattutto i pendolari, le persone anziane, quelle in sovrappeso o che abitano in zone collinari. Non mancano automobilisti o motociclisti, maggiormente attratti dalla bici a pedalata assistita rispetto alle normali biciclette.

Recente anche l'interesse di case automobilistiche: Bmw e Volkswagen hanno già lanciato la loro prima bici motorizzata.

Il settore è in costante crescita (nel 2010 in Europa la vendita di biciclette a pedalata assistita ha superato il milione, fonte rivista E-bike Europe) e l'utilizzo delle pedelec riguarda non solo gli spostamenti individuali ma anche quelli collettivi: si pensi al trasporto di merci pesanti (in Olanda viene data in prestito dall'Ikea per il trasporto dei mobili acquistati), alle famiglie con bambini (il bakfiets), al servizio di ciclocorrieri o a quello di bike sharing comunale con colonnine di ricarica.

Anche la sicurezza sembra beneficiarne: nel traffico cittadino è stato calcolato che, grazie all'aiuto del motore, si presta più attenzione all'ambiente circostante e si è più lucidi in caso di pericolo (fonte atob.org.uk). E non mancano i vantaggi anche dal punto di vista ambientale: passando dall'auto ad una pedelec si riduce l'emissione di Co2 che può ulteriormente abbassarsi utilizzando fonti rinnovabili. Alcuni Paesi già lo fanno: nel 2011 in Austria sono state concesse agevolazioni per imprese che compravano pedelec utilizzando corrente da pannelli fotovaltaici.

Mentre nel Nord Europa la diffusione delle pedelec è in costante aumento, in alcuni Paesi tra cui il nostro c'è ancora la tendenza a considerare le biciclette elettriche come mezzi di spostamento per persone anziane e adatte a chi ha problemi fisici. In realtà il mercato sforna ogni anno modelli elettrici altamenti competitivi e moderni per un pubblico giovane e sportivo: dalle mountain bikes alle bici da corsa, dalle bici pieghevoli alle city bike, tutte dotate di batterie molto leggere e prestazioni di alta gamma. Si tratta di un acquisto che però ha il suo esborso economico: per una pedelec con un buon rapporto qualità – prezzo, la fascia di costo è tra i 1.000 e i 2.500 euro. Una cifra non da poco, soprattutto di questi tempi. Ma se si pensano ai vantaggi nel medio – lungo periodo e ai bassi costi di gestione, la percezione delle cose cambia. Un utilizzo frequente della bici al posto dell'auto ad esempio per andare a lavoro, a scuola o a fare la spesa fa rientrare in poco tempo il costo sostenuto per l'acquisto.

Riassumendo, ecco alcune buone ragioni per utilizzare una pedelec:

consente di superare dislivelli notevoli

stimola il movimento anche dei più pigri

porta a destinazione senza sudare

è adatta a chi vuole riprendere ad andare in bicicletta

non occorre assicurazione o patente

offre maggiori alternative di percorso

ha bassi costi di gestione

permette il trasporto di merci anche pesanti

favorisce un utilizzo costante della bici

permette di coprire lunghe distanze e con maggiore sicurezza

Fonte: BiciZen - Alfredo Bellini

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Martedì, 04 Dicembre 2012 12:14

ELF, la bici-auto elettrica a pannelli fotovoltaici

Per chi detesta arrivare in ufficio in bici sudato, con i capelli in disordine o peggio bagnato come un pulcino quando piove a dirotto, la Organic Transit di Durham, Nord Carolina, ha brevettato un veicolo elettrico a tre ruote alimentato da pannelli solari installati sul tettuccio e dalle pedalate del conducente. L'innovativo mezzo di trasporto si chiama ELF ed è a tutti gli effetti un incrocio tra una bici e un'auto elettrica solare.

 

L'ideatore Rob Cotter con questo progetto ha inteso coniugare i benefici della bicicletta, mezzo a zero emissioni, ai vantaggi di un'auto elettrica a pedalata assistita, veicolo che consente di spostarsi più velocemente e al riparo dalla pioggia, dal sole cocente e dal vento. ELF è un progetto Kickstarter che consente di risparmiare sui costi della benzina, ormai alle stelle, diminuendo le emissioni degli spostamenti e svolgendo attività fisica ogni giorno.

L'auto-bici elettrica è dotata di un pannello solare da 60 watt, di una batteria al litio da 88,8 volt e di motori magnetici al neodimio da 750 watt. L'alimentazione elettrica può sia sostituire completamente quella meccanica, sia agevolare la pedalata, riducendo gli sforzi del conducente in salita o quando si ha necessità di procedere più spediti. Il veicolo raggiunge infatti i 48 km/h.

Dietro il sedile, nella parte posteriore del veicolo, l'auto-bici può inoltre contenere qualcosa come sei borse della spesa, fino a un carico massimo di 158 kg. Per quanto riguarda l'autonomia e il risparmio di carburante, ELF consente di percorrere 2.896 chilometri con l'equivalente energetico di 3,79 litri di gasolio.

ELF è inoltre dotata di luci di posizione, stop e frecce per permettere al conducente di cambiare direzione o fermarsi in totale sicurezza. Il veicolo a tre ruote attualmente è registrato come bici negli Stati Uniti. Il costo è di 4.000 dollari e la produzione si limiterà in questa prima fase a cento modelli. Già diversi quelli acquistati dalla pubblicazione del progetto, avvenuta il 29 novembre scorso. Le prime auto-bici a tre ruote verranno consegnate a marzo del 2013.

Fonte: ELF su Kickstarter

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Mercoledì, 21 Novembre 2012 12:16

Bici elettrica, un nuovo modo di vivere la citta'

La bici elettrica promette di rivoluzionare il modo di vivere la città e sono all'ordine del giorno politiche che la favoriscono e iniziative e finanziamenti che ne agevolano l'uso e l'acquisto.

 

La bici elettrica promette di rivoluzionare il modo di vivere la città e sono all'ordine del giorno politiche che la favoriscono e iniziative e finanziamenti che ne agevolano l'uso e l'acquisto.

La bicicletta elettrica funziona come una bici normale, ma ha incorporato un motore elettrico che consente la pedalata assistita. Questo permette di spostarsi con più facilità e di affrontare anche tragitti più impervi. Una bicicletta elettrica Donauer Solar, ad esempio, è disponibile in diversi modelli, dai più semplici ai più tecnologicamente evoluti, che potranno soddisfare le esigenze delle diverse pedalate.

In che modo la bicicletta elettrica cambia lo stile di vita dei cittadini? Con l'agevolazione della pedalata assistita la bicicletta elettrica può diventare un modo per sostituire l'auto o i mezzi pubblici, che sono sempre più costosi. La bicicletta non produce nessun inquinante o gas serra e si propone quindi come mezzo ecologico per eccellenza.

Sono molte le città che, oltre a promuoverne l'utilizzo con incentivi per l'acquisto, stanno anche procedendo in due direzioni.

La prima riguarda la creazione di una rete di bike sharing: un numero di biciclette a disposizione dei cittadini che possono prenderle in un luogo della città e lasciarle in un altro, pagando con una tessera magnetica a scalare o con abbonamenti. Per questo sono in fase di progettazione e installazione delle apposite pensiline per ricaricare le batterie delle bici.

La seconda strategia riguarda la percorribilità delle città in bicicletta. Se pensiamo a Roma, per esempio, non ci viene certamente in mente una città a misura di bicicletta. Ma questo problema non riguarda solo le grandi metropoli: a volte anche le piccole cittadine sono prive di piste ciclabili. Eppure negli ultimi mesi si assiste ad una maggiore cura di questo aspetto da parte delle amministrazioni con la creazione di zone di rispetto, zone pedonali, zone a traffico limitato, e piste ciclabili ben strutturate che aiutino i cittadini a fare della bicicletta non più solo un modo per rilassarsi o fare sport, ma un vero e proprio mezzo per la mobilità cittadina.

Un esempio è quello di Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma, che ha proposto un piano per la realizzazione di 1650 chilometri di pista ciclabile in alcune zone della città. A Roma infatti c'è ancora molto da fare: solo 4 persone su 1000 si muovono in bicicletta. A Berlino invece, sono 10 su 100.

Fonte: Gaia News

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  • Una mobilità sempre più sostenibile, il miglioramento della qualità della vita nei centri urbani e riduzione dell'inquinamento. Sono questi gli obiettivi del progetto "provincia di Kyoto". Un'iniziativa che prende oggi 
  • il via con l'acquisto di biciclette a pedalata assistita grazie al finanziamento di 120 mila euro. L'impegno della provincia di Roma prevede sia l'acquisto di nuovi veicoli che l'installazione delle colonnine di ricarica alimentate da fonti alternative per municipi e comuni.
  • Nel XI municipio, uno dei vincitori del bando del progetto, si è svolta la consegna delle prime biciclette elettriche che ha visto il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti, e l'assessore alla Mobilità, Amalia Colaceci, impegnati nell'assegnazione dei primi sei mezzi e di due stalli. Le postazioni avranno una duplice funzione di ricarica e ricovero. In quest'area i veicoli saranno a disposizione del personale municipale per gli spostamenti tra le sedi di via Benedetto Croce e via delle Sette Chiese.
  • Gli altri enti assegnatari del contributo sono i municipi VI e XVII e i comuni di Civitavecchia e Frascati. Ogni area avrà la possibilità di decidere autonomamente le modalità d'utilizzo delle biciclette. In caso di estensione della disponibilità anche ai normali cittadini e turisti, come nel caso del XVII municipio, sarà sufficiente iscriversi ad un albo degli utenti e versare una caparra di garanzia.
  • Fonte roma.repubblica.it/
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