Lunedì, 15 Aprile 2013 11:30

Rastrelliere per le biciclette al maxxi

Vota questo articolo
(0 Voti)

Tutti i visitatori che raggiungono il MAXXI in bicicletta possono da oggi utilizzare le rastrelliere installate nella piazza del museo. Il MAXXI diventa così la prima istituzione culturale a Roma a dedicare uno spazio per accogliere le biciclette di chi si muove in città in modo sostenibile. 

INGRESSO RIDOTTO PER CHI ARRIVA PEDALANDO!
Domenica 21 aprile tutti coloro che arriveranno al MAXXI in bicicletta avranno diritto al biglietto ridotto (€8 anziché €11). I ciclisti potranno posteggiare le bici all’interno dei cancelli del museo e godersi la visita al MAXXI. L’iniziativa vuole essere anche il contributo del museo alla Giornata Mondiale della Terra che si svolgerà il 22 aprile. 

Nella foto il Presidente della Fondazione MAXXI, Giovanna Melandri, insieme a Giuseppe Teano del movimento #salvaiciclisti 

Fonte: fondazionemaxxi.it

Letto 1881 volte

Potrebbero interessarti anche

  • Il 29 novembre a scuola si va in bici

    Tutti in bici a scuola, lasciando a casa l'auto almeno per un giorno. Obiettivo? «Andare a scuola in un modo diverso, in allegria e libertà, appropriandosi delle strade e di una città troppo spesso percepita come pericolosa». È l'esperimento, primo nel suo genere in Italia, che stanno tentando un vasto gruppo di genitori attivisti della ciclabilità in quattro città: Roma, Milano, Bologna, Napoli e Caserta, e in calendario per venerdì 29 novembre.
    A Roma sono 20 le scuole che hanno aderito partendo dall'appello lanciato dai genitori della scuola media Di Donato. L'espandersi dell'iniziativa ha convinto gli assessorati alla scuola e alla mobilità del Campidoglio a concedere, proprio oggi, il patrocinio del comune.
    Il primo esperimento è stato messo in campo il 20 settembre scorso, racconta Anna Becchi, madre di tre figli, del gruppo romano di #salvaiciclisti e tra le più attive alla Di Donato: "ci è venuto in mente di farlo durante la settimana europea della mobilità sostenibile - spiega Becchi-, proprio per dimostrare che andare a scuola in bici è bello e si può fare, soprattutto se si è in tanti. Per simpatia con la Critical mass dei grandi abbiamo pensato di farlo ogni ultimo venerdì del mese. La prima volta eravamo una trentina, adesso non li conto più. Dopo l'esempio della Di Donato, e solo con il passaparola dei genitori, anche altre scuole hanno voluto farlo, per esempio alla Garbatella». Due giorni fa erano 16 le scuole romane che avevano aderito a Bike to School del 29: Ora siamo a 20, e mi hanno appena scritto dal comune di Caserta perché vogliono aderire. Gli ho risposto che per aderire basta organizzarsi e farlo".
    A Milano, per una volta a ruota di Roma, l'esperimento è iniziato a ottobre scorso grazie agli attivisti della locale Critical Mass, che hanno già accompagnato diverse volte a scuola i bambini, insieme naturalmente ad alcuni genitori, con appuntamento alle 8 a viale Monza. A ogni «massa marmocchi», così è stata chiamato l'appuntamento, un gruppo sempre più consistente di ragazzini si presenta al meeting point della fermata M1 di Gorla.
    A Bologna, che per il momento partecipa con una sola scuola, l'appuntamento è stato chiamato Cinnical mass, da "cinni", nome dialettale locale per bambini. Nei giorni scorsi i genitori-attivisti si sono contattati per lanciare l'idea a livello nazionale. Di qui l'appello: "la bicicletta continua a essere il regalo più desiderato per i bambini di ogni parte del mondo perché rappresenta il primo passo verso l'indipendenza negli spostamenti e il raggiungimento di velocità fino a quel momento sconosciute. Nonostante questo, nella stragrande maggioranza delle città italiane ai bambini viene impedito di utilizzare la bicicletta anche solo per il normale tragitto casa-scuola perché è troppo pericoloso e l'uso della bici viene quindi relegato nel weekend quando, dopo essere stata caricata nel bagagliaio di un'auto, viene liberata nei parcheggi ipercongestionati di parchi pubblici o altre aree delimitate dove, finalmente, i bambini possono pedalare in libertà. Da queste considerazioni nasce l'idea di un gruppo di genitori di «fare rete» per creare un evento di portata nazionale in cui adulti e bambini diano vita a una massa critica in grado di affrontare il traffico motorizzato in sicurezza".
    Fonte: www.lastampa.it

  • Mobilita' Ciclistica, anche la FIAB all'incontro con il gruppo interparlamentare

    Mercoledì 26 giugno alle 21 a Roma, incontro pubblico del gruppo interparlamentare per la mobilità nuova/ciclistica con le associazioni Fiab, Legambiente e #Salvaiciclisti.
    L'iniziativa, che si terrà presso la sede dell'associazione umanitaria INTERSOS (via Aniene 26/A, nei pressi di Piazzale Fiume) è stato promossa dall'on. Paolo Gandolfi che, per il coordinamento dell'intergruppo, si avvale della collaborazione dei colleghi parlamentari Decaro, De Lorenzis, Pellegrino, Nardi per la Camera dei Deputati, e di Cotti e Vaccari per il Senato.
    La delegazione FIAB, guidata dalla Presidente Giulietta Pagliaccio, sarà composta, tra gli altri, dal Vice Presidente Marco Gemignani e dal Responsabile Sicurezza Edoardo Galatola.
    Tra i punti all'ordine del giorno: formulazione di una legge quadro nazionale sulla mobilità ciclistica partendo dall'esame dei disegni di legge già precedentemente presentati in Parlamento; modifica del Codice della Strada con l'introduzione di norme riguardanti la mobilità ciclistica e la sicurezza degli utenti non motorizzati; modifica della legge nazionale sull'infortunio sul lavoro con una norma che includa la tutela giuridica dell'infortunio in itinere in bicicletta, attualmente non prevista, come già proposto dalla FIAB con petizioni e campagne nazionali.
    La Presidente FIAB Giulietta Pagliaccio dichiara: "Siamo particolarmente soddisfatti di questo incontro con il gruppo interparlamentare per la mobilità nuova e ciclistica, che aspettavamo, e che avremo insieme ad altre associazioni con cui abbiamo già condiviso l'organizzazione degli Stati Generali della Bicicletta tenutisi ad ottobre dello scorso anno a Reggio Emilia e con cui abbiamo elaborato i documenti conclusivi".
    "Per la FIAB è importante - prosegue la Presidente Giulietta Pagliaccio - oltre a modificare il codice della strada per esempio con l'introduzione del limite dei 30 Km/h in ambito urbano, o della circolazione in bicicletta nei due sensi di marcia nelle strade a senso unico per le auto quando sussistano particolari condizioni, che a livello nazionale sia istituito un Servizio Nazionale per la Mobilità Ciclistica con specifiche competenze di promozione delle politiche di ciclabilità e di coordinamento tra le iniziative a diverso titolo svolte dai diversi Ministeri".
    "Il capitolo finanziamenti - conclude la Presidente FIAB - è essenziale, infine, per il rilancio della mobilità in bicicletta e della sicurezza dei ciclisti. Va trovato sicuramente un meccanismo che assicuri annualmente risorse continuative a favore degli enti locali. Ma occorre pure accrescere la cultura tecnico-progettuale di chi, nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni si occupa di programmazione, pianificazione, progettazione, direzione lavori, affinchè la mobilità ciclistica sia vista non come aspetto optionale ma come parte essenziale di un sistema integrato di mobilità sicura e sostenibile".

    Fonte: Fiab Onlus

  • SINDACO E ASSESSORI IN BICI ELETTRICA

    Dalle "auto blu" alla bici elettrica, a San Donato arriva la rivoluzione green. Il comune di San Donato punta sulle “bipe”, le biciclette a pedalata assistita, come mezzo di spostamento dei politici locali e dipendenti dell’ente pubblico. 

    La giunta locale ha dato infatti il via libera al progetto che, dietro finanziamento per il cinquanta per cento statale, porterà sindaco, assessori e funzionari della macchina amministrativa a pedalare, senza usufruire più di inquinanti auto blu.
    In un’ottica di rispetto dell’ambiente e come segnale culturale a favore della mobilità sostenibile l’amministrazione comunale ha scelto di avvalersi di bicilette tradizionali, ma soprattutto biciclette elettriche. Il comune ha infatti approvato una convenzione per introdurre il bike sharing elettrico anche per gli utilizzi istituzionali, quindi per il personale interno.
    L’acquisto iniziale è di dieci bici. La spesa è sostenuta a metà dal bilancio locale, con l’altro cinquanta a carico del Ministero dell’ambiente. In codice le biciclette elettriche sono definiti Epac. L’iniziativa del comune è connessa al Patto europeo dei sindaci per la riduzione delle emissioni atmosferiche e al Paes, il Piano d’azione per l’energia sostenibile per la riduzione entro il 2020 del venti per cento di anidride carbonica in atmosfera.
    La prima stazione delle bici elettriche sarà sotto il municipio e farà da “auto blu” del sindaco. 

    Fonte: milanotoday.it

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.