Giovedì, 24 Gennaio 2013 12:54

In bici con le donne e per le donne

Vota questo articolo
(0 Voti)
Dalle parole ai fatti: dopo alcuni anni l'evento 'Bici&Mimosa' si trasforma e da talk show dedicato a ciclismo femminile diventa una pedalata dedicata al gentil sesso. La manifestazione è nata all'interno del 'Trofeo Binda' di Cittiglio, gara valida per la Coppa del Mondo.

Quest'anno le protagoniste saranno chiamate a salire in sella grazie alla collaborazione con 'Cycle!', nuovo progetto che comprende un magazine e un sito internet. 'Cycle! Pedalata per lei' si terrà quindi il 10 marzo, due settimane prima della corsa a tinte iridate, e sarà interamente dedicata alle donne. "Ai loro diritti in quanto donne, in quanto donne di ciclsimo e non solo" spiegat il patron del 'Binda', Mario Minervino. Saranno coinvolti atleti disabili, società locali con i loro giovanissimi corridori e associazioni che operano sul territorio provinciale. La cicloturistica partirà alle 11.00 dal piazzale della stazione Nord di Laveno Mombello, luogo strategico perché permette di essere raggiunto con tutti i mezzi: treno, traghetto e auto per chi non può presentarsi direttamente in bici. L'itinerario toccherà Cittiglio, Casalzuigno (con breve rinfresco a Villa Della Porta Bozzolo), e ritorno verso Laveno e il Lago Maggiore. L'idea di questa pedalata è nata dall'incontro tra Mario Minervino e il giornalista di Angera Lorenzo Franzetti, ed ha preso forma grazie all'adesione di Maurizio Stara, responsabile delle Ippovie Padane e dell'Ufficio del Turismo di Laveno Mombello. Anche il Fondo per l'Ambiente Italiano che gestisce Villa Bozzolo ha affiancato gli organizzatori. 'Cycle! Pedala per lei' servirà a divertirsi, pedalare, sensibilizzare le persone sull'uso della bicicletta ma anche a sostenere un progetto di 'Action Aid' incentrato sulla difesa dei diritti delle donne che vivono nel terzo mondo.

Fonte:nadirpress

Letto 2149 volte

Potrebbero interessarti anche

  • 2.000 donne in bicicletta conquistano Izmir

    C’era grande entusiasmo per le strade della città di Izmir,a due passi dal confine con la Siria dove si sta consumando una delle guerre più terribili degli ultimi tempi. Le cittadine, stanche della solita cupa atmosfera creata dal traffico intenso delle auto, hanno pensato, anche per “festeggiare la settimana europea della mobilità sostenibile e del World Carfreeday” di regalarsi una giornata diversa dalle solite percorrendo le vie della città in bicicletta.

  • Donne in bici alla Dynamo Camp

    Cicloamatrici tra i 30 e i 50 anni si cimenteranno in Toscana con la Cial-Aluminium Recycling Team: in una due giorni per raccogliere fondi per bambini affetti da diverse patologie e sensibilizzare sul tema del riciclo dell'alluminio. 

    Diciassette donne fra i 30 e i 50 anni, la passione per il ciclismo è duplice. Raccogliere fondi per la Onlus Dynamo Camp, che in Toscana, nella campagna pistoiese, gestisce un campo estivo per bambini affetti da diverse e gravi patologie; dall'altro farsi portavoce di un messaggio ambientale importante: "riciclare l'alluminio, materiale riciclabile al 100% e infinite volte, rappresenta un atto necessario per la salvaguardia dell'ambiente perché consente un enorme risparmio di energia e materia".
    Ci sarà anche una squadra creata dal Consorzio CIAL - Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi in Alluminio - alla prossima edizione della Dinamo Bike Challenge (25 - 26 maggio 2013) gara ciclistica di beneficenza nata per raccogliere fondi per i bambini ospiti del Dynamo Camp. Si tratta di ben 17 donne, tutte cicliste amatoriali, unite dalla passione per lo sport e per il rispetto dell'ambiente, le quali correranno in un'unica squadra: CIAL - ALUMINIUM RECYCLING TEAM. Tra le cicliste del team, manager, medici, professioniste di diversi settori ed anche impiegate. Una vera e propria task force ambientale al femminile impegnata in due giorni di gare. Inoltre, per rafforzare il messaggio ambientale di cui è portavoce il Consorzio CIAL, attraverso un concorso online (dal 4 al 26 maggio all'indirizzo: www.ricicloamatore.it) metterà in palio per gli appassionati del ciclismo e dell'ambiente, ogni giorno 1 Ricicletta (city bike realizzata dal riciclo di 800 lattine in alluminio per bevande) e doterà il Camp della Dynamo Onlus di una flotta di ben 10 Riciclette che potranno essere utilizzate dai bambini e dagli animatori del campo. Per seguire le atlete di CIAL, basta collegarsi al sito web www.dynamobikechallenge.org dove sarà anche possibile partecipare alla raccolta fondi per la onlus. 

    Fonte: repubblica.it

  • Ciclofficine: la bici come recupero sociale
    Se avete una bici vecchia in cantina da rimettere a nuovo, se avete forato e la vostra catena non va, c'è un posto davvero magico dove potersi rivolgere: le Ciclofficine, spazi autogestiti dove si riciclano o recuperano biciclette dalla spazzatura, in cui si condivide il sapere e la passione per la bici imparando a fare da soli la manutenzione ordinaria del mezzo.

     

    Ciclofficine, vere palestre di vita e di crescita in cui si riscopre il valore della manualità e della condivisione gratuita, si insegna a riparare e restaurare biciclette e spesso vengono organizzate aste popolari di bici usate.

    È il caso della Ciclofficina di Senigallia di via Montenero: i ciclomeccanici sono ragazzi provenienti da diverse parti del mondo con alle spalle situazioni di disagio sociale. Aperta ufficialmente il 23 novembre, fa parte del progetto "Velo... riciclo", cofinanziato per il 40% dalla Regione Marche con fondi stanziati dalla legge regionale n° 11/2002 ("Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità") in collaborazione con la Fondazione Caritas, l'Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada, l'Associazione culturale Arancia donna sub sahariana, e le associazioni Noi insieme, Banca del Tempo e Club Amici della Bici.

    L'obbiettivo dell'iniziativa è insegnare il mestiere del Biciclettaio e i segreti per riparare una vecchia bicicletta mettendo in gioco diverse abilità e competenze. Durante le riparazioni, i ragazzi sono affiancati da volontari esperti nel settore e da personale della terza età per incentivare la collaborazione intergenerazionale e interetnica, consentendo così il superamento di pregiudizi e diffidenze spesso presenti tra giovani e anziani.

    Altrettanto significativa è l'esperienza della "Ciclofficina Bovisa" nel quartiere nord di Milano. Qui si insegna a riparare vecchie biciclette a ragazzi e adulti che hanno disturbi di apprendimento, problemi di tipo cognitivo o con patologie psichiatriche. Un progetto di enorme valore sociale, promosso dall' associazione "La Movida" che mette al centro l'individuo seppur con disabilità e fragilità. Mai come in questo caso la bicicletta assume un significato importante attraverso il quale conquistare autonomia, fiducia e voglia di vivere.

    Visita la sezione ciclofficine di Easybike

    Fonte: BiciZen

Itinerari

Tuttobike

Tutto quello che serve agli appassionati delle due ruote, punti vendita, assistenza, riparazioni e abbigliamento.