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Martedì, 16 Maggio 2017 09:49

Autismo e ciclismo: uniti con la “Bici degli Abbracci”

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La “Bici degli abbracci” non è una trovata cinematografica, anche se avrebbe tutti gli spunti per esserlo, ma l’ennesima testimonianza concreta di sostenibilità solidale.

Un tandem sui generis per persone disabili che consente al conducente, nel caso della Hugbike (colui che siede nel sellino posteriore), di far vivere le emozioni e le sensazioni tipiche di chi guida la bici, a chi solitamente non può.
La denominazione nasce dalla struttura del tandem ovvero dal lungo manubrio che “abbraccia” il passeggero e consente al conduttore della bici di guidarla dal sellino posteriore.
La storia di Hugbike nasce dal desiderio di un padre che vuole pedalare con il figlio autistico. Aspirazione mossa dalle difficoltà strutturali presenti nel tandem tradizionale, che non gli permetteva di controllare la propria posizione in bici, di verificare se pedalasse o meno, di parlare a suo figlio e in particolare, di coinvolgerlo nel percorso.
Così in un giorno di giugno, durante un incontro tra la Fondazione Oltre il Labirinto, l’ente no profit che segue il mondo dell’autismo, e i vertici di un istituto di credito, è stato raccontato questo “sogno”, da lì l’inizio della realizzazione.
Adesso l’esperienza, prima in Europa, è portata avanti con coraggio dalla Cooperativa Sociale Opera della Marca, un sogno per aiutare tanti papà a realizzare quello che fino a poco tempo fa poteva sembrare qualcosa di irraggiungibile.

Fonte: oltreillabirinto.it;

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