Mercoledì, 26 Ottobre 2011 09:29

TRENI E BICI IN FRIULI VENEZIA GIULIA

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TRENI & BICI IN FRIULI VENEZIA GIULIA
Autore: Robert Schumann
Prezzo: € 3,62
Numero di pagine: 66
Editore: Edicicloeditore

Abituati ormai ad una visuale "dal finestrino" stiamo perdendo la capacità di cogliere i dettagli del mondo che ci circonda, e del quale facciamo comunque parte. La diversa prospettiva che l'uso della bicicletta può offrire, il campo visivo sgombro, la possibilità di percepire immediatamente suoni e rumori, odori e colori, fruscii e guizzi tutto intorno a noi risveglia capacità sensoriali altrimenti intorpidite.
A questa, che potrebbe essere definita come "una nuova dimensione" del conoscere e del viaggiare, si oppongono tuttavia due fattori: l'eventuale distanza tra il luogo di partenza e la destinazione prescelta, che alle volte potrebbe scoraggiare possibili interessati meno preparati, e la scarsità di adeguato materiale in grado di guidare l'escursionista lungo il percorso prescelto fornendo nel contempo una serie di informazioni complementari che illustrino peculiarità e caratteristiche dei luoghi visitati.
Quest'opera si prefigge il compito di colmare tale lacuna e, attraverso una serie di 24 percorsi sul territorio regionale, intende offrire una concreta possibilità di (ri)scoperta del Friuli-Venezia Giulia.
L'utilizzo del treno quale mezzo di trasporto per superare le maggiori distanze rappresenta una felice possibilità di coniugare le due forme di mobilità - treno e bici, appunto - a minore impatto ambientale.

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Martedì, 25 Ottobre 2011 10:18

Da Venaria a Rivoli

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Lunghezza: 60,46 Km                                                                                                              
Tempo percorrenza: 6 ore
Località di partenza: piazza A. De Gasperi (Venaria)
Dislivello:
circa 275 metri
Difficolta': B.C. (medio)
Tipo: asfalto 30,48 Km (50%) - sterrato 29,98 (50%)
Periodo consigliato: tutto l'anno (salvo presenza neve o dopo abbondanti piogge)
Cartografia:
I.G.C. 1:50.000 n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa
Effettuato il: 25 aprile e 1 maggio 2010
Descrizione: l'itinerario collega due importanti residenze sabaude, la Reggia di Venaria Reale ed il Castello di Rivoli. All'andata verrà utilizzato, seppur con qualche piccola variante, l'itinerario "Corona di Delizie in Bicicletta" mentre per il rientro si è cercato di sfruttare il più possibile sterrate e piste ciclabili. Il punto di partenza è costituito dall'ampia piazza De Gasperi di Venaria, dove (salvo mercato o manifestazioni) è possibile lasciare l'autovettura. Azzerare il ciclocomputer in corrispondenza dell'incrocio tra via L. Da Vinci e Viale Buridani (0 Km). Imboccare e percorrere quest'ultimo sino a quando termina presso una rotonda. Qui seguire a sinistra la pedonale via Mensa (0,88) giungendo all'ingresso principale della Reggia, dove si svolta a destra e poi si imbocca il viale Carlo Emanuele II (1,69) che porta all'ingresso "Ponte Verde" del Parco Regionale La Mandria. Non attraversare il ponte sulla Ceronda (3,00) ma seguire a sinistra il sentiero che costeggia il corso d'acqua. Superato un canale prendere a sinistra (3,83) e, al termine del sentiero (3,99), seguire a destra la strada asfaltata che passa tra due campi di golf. Dopo la curva dove si trova una costruzione dell'acquedotto, imboccare lo sterrato sulla destra (4,47) raggiungendo lo stradone che porta a San Gillio (6,11). Percorrere la pista ciclabile (dx) sino al primo semaforo (spento) dove si attraversa a sinistra (6,71). Giunti in largo Oropa (6,93), attraversarlo e poi procedere nel centro storico di Druento lungo la via Roma e uscirne seguendo, nei pressi della chiesa di S. Sebastiano, la via Garibaldi (7,29 - dx). Giunti ad una rotonda (7,61) procedere diritto lungo la via Pasturanti. Attaversare la circonvallazione (7,82) finchè, presso una cascina, il fondo degenera a tratturo. Al termine del medesimo si incrocia una bella sterrata che andrà seguita a destra (9,39). Giunti alla strada che collega Druento con Pianezza (10,22) seguirla a sinistra. Superato il consorzio agrario svoltare a destra su una sterrata (10,74) con indicazioni "via Druento 69".

Martedì, 25 Ottobre 2011 10:16

Il Parco di Superga

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Lunghezza: 19,60 km
Tempo percorrenza: 2 ore 30'
Dislivello: circa 350 metri
Periodo consigliato: primavera - estate - autunno
Tipo: asfalto 11,65 km (59%) - sterrato/sentiero 7,95 (41%)
Effettuato il: 9 maggio 1999
Cartografia: cartina 1:10.000 Il Parco di Superga - I sentieri, gli itinerari escursionistici e ciclistici - Regione Piemonte / Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese (riporta evidenziato il tracciato ma non comprende pero' la parte su asfalto ad Est di Tetti Paletti; sul retro trovate la descrizione dello stesso e di alcuni percorsi escursionistici oltre ad altre informazioni); ISTITUTO GEOGRAFICO CENTRALE 1:50.000 Carta n. 17 TORINO PINEROLO e Bassa Val di Susa; Carta dei Sentieri della Collina Torinese 1:15.000 n. 1 Moncalieri, Torino, Pecetto... (anche questa non comprende il tratto ad Est di Tetti Paletti).
Località di partenza: l'ampia piazzola situata a lato della via dei Colli ("Panoramica"), a circa 1,8 km da Pino T.se (per non sbagliare azzerate il contakm parziale della vs. automobile quando questa inizia).
Accesso: da Torino (C.so Casale all'altezza di P.le Marco Aurelio) si imbocca corso Chieri e, percorsi poco piu' di 5 km, si svolta, poco oltre il bivio per l'Eremo, a sinistra in via dei Colli.
Descrizione: l'intenzione era quella di percorrere fedelmente l'itinerario per mountain bike segnalato con appositi cartelli indicatori (raffiguranti una bici stilizzata in colore rosso) dall'Ente Parco di Superga, ideato per accontentare i sempre piu' numerosi appassionati di questo mezzo di locomozione ecologico. In realta', ho scoperto di aver deviato in un paio di occasioni dal percorso originario, forse per non aver visto i segnavia o quasi certamente perche' questi non c'erano proprio dove sarebbero stati invece necessari. Se ha piovuto di recente potreste incontrare alcuni tratti con fondo fangoso. Iniziamo a percorrere la strada "Panoramica" in direzione Superga abbandonandola dopo 260 metri per un sentiero sulla sinistra con segnavia del circuito e della GTC. Superiamo i Bric Caros e Brunassa e, oltre un traliccio, continuiamo nuovamente sulla Panoramica a sinistra (0,93). Dopo 320 metri raggiungiamo una piazzola con bacheca descrittiva del percorso del "Sentiero degli Alberi", nei pressi della quale proseguiamo su una carrareccia raggiungendo un trivio (1,35): qui ci teniamo sulla strada piu' a sinistra ignorando subito dopo una ramificazione del Sentiero degli Alberi (sulla sinistra). Piu' avanti ignoriamo una stradina in salita sulla destra (2,12 - cartelli in legno). Giunti nei pressi di un traliccio teniamo la destra (2,77). Dopo una salita faticosa lungo la Costa Serralunga confluiamo sul percorso omonimo, segnalato con zampe di volpe di colore verde, nel punto in cui questo prosegue lungo un sentiero sulla sinistra (3,19), che ignoriamo. Oltre l'innesto da destra della GTC (4,07) ed una cabina in cemento dell'ENEL perveniamo per una ennesima volta alla "Panoramica" nei pressi del Monte Aman (4,19 - bacheca). La percorriamo a sinistra fino al bivio di Strada Palucco (5,12): di fronte a questa e' una piccola piazzola al termine della quale scendiamo lungo un sentiero. Seguendo la traccia principale ad un bivio teniamo la sinistra (6,11) e quindi ignoriamo un altro sentiero che si innesta da sinistra (6,40). Attraversiamo le case della frazione Tetti Rocco (notare nei pressi di un cortile erboso un vecchio pozzo), seguendo lo sterrato che termina sulla strada comunale di Superga (7,48).

Martedì, 25 Ottobre 2011 10:14

Torre di Moncanino (S. Mauro T.se)

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Lunghezza complessiva: 21,87 km
Tempo percorrenza: 3 ore
Dislivello: circa 350 metri
Difficolta': B.C.A., sconsigliato ai biker meno esperti per via di alcuni tratti su sentiero sassoso o dissestato che vanno affrontati con prudenza, specialmente se il fondo e' umido.
Tipo: asfalto 12,24 Km (56%), sterrato 9,63 (44%)
Periodo consigliato: tutto l'anno
Effettuato il: 6 Gennaio 2000
Località di partenza: S. Mauro T.se, ponte Vittorio Emanuele III sul Po (lato via Martiri della Liberta'). L'automobile puo' essere eventualmente lasciata in piazza Mochino dove c'e' un ampio parcheggio. In questo caso si parte direttamente dalla piazza, percorrendo il ponte alla fine del giro.
Cartografia: Carta dei percorsi ciclabili di Torino 1998 1:17.500 - Istituto Geografico Centrale Torino; Carta dei Sentieri della Collina Torinese 1:15.000 n. 1 Moncalieri, Torino, Pecetto...
Descrizione: seguendo in successione i seguenti 3 percorsi si raggiunge corso Casale all'altezza della strada consortile del Meisino:
- S. Mauro - Regio Parco;
- Regio Parco - Parco Colletta;
- Parco Colletta - Parco del Meisino.
Azzerato il ciclocomputer, seguire corso Casale in direzione S. Mauro sino al ponte del "Bajno" dove si svolta in via Croce (0,85 Km). Nel tratto iniziale, si sale paralleli al rio di Costa Parigi, dal quale la valle prende nome. La zona bassa viene anche chiamata "val dij ciòrgn" (valle dei sordi) forse a causa della corrente d'aria persistente che in passato avrebbe provocato negli abitanti disturbi all'udito e persino la sordita'. Si incontra presto il cancello di accesso a villa S. Croce (1,25), edificio in stile neo-gotico di cui si intravede la facciata, fatto costruire dalla Compagnia di Gesu' (Padri Gesuiti) verso il 1913. Superati alcuni tornanti, e' l'accesso all'Albergo Residenziale Superga (2,27), complesso di edifici in cui risiedettero diversi ordini religiosi (frati Maristi, Salesiani, figli della Sacra Famiglia e per ultimi i Padri Somaschi), che ospito' per alcuni decenni il Collegio degli orfani dei Carabinieri. Alla prima curva che si incontra dopo aver oltrepassato la cappella di villa Guala, si ignora la carrareccia che da questa si dirama sulla destra (3,07), avanzando sull'asfalto ancora per alcuni metri sino ad una seconda stradina dal fondo al limite della ciclabilita' (3,10) che ci condurra' alla villa Catalinette (3,20). Proseguiamo sulla bella sterrata (via delle Pietre) che, in leggera discesa, diventa asfaltata nei pressi di un tornante (3,66). Qui si imbocca un largo sentiero, tralasciando subito la deviazione sulla destra del percorso 62 ("degli asini") e pervenendo al masso erratico noto come "roc Gross" (3,71), adiacente al rio di Sant'Anna: a monte di questo e' una fontana ormai altamente inquinata e quindi non potabile. Si continua in piano fino ad un bivio (3,85), dove si tiene il sentiero piu' stretto, ed in salita, sulla destra. Il tratto che segue non e' ciclabile ma la pendenza mai eccessiva permette di proseguire a spinta senza troppo faticare. Raggiunto un nuovo bivio (4,29) si tiene la sinistra (dalla parte opposta si raggiunge la GTC/sentiero 63), rimontando nuovamente in sella. Il sentiero compie piu' avanti una curva ad angolo retto (4,54 - ignorare il sentierino sulla destra) oltre la quale scendiamo su fondo sassoso (prudenza!). Si raggiunge il "sente' dij can" che si segue a destra (4,73 - dall'altra parte raggiunge la "Cascina del Tole'").

Martedì, 25 Ottobre 2011 10:10

Austria in bicicletta

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Austria in bicicletta
Autore: Robert Schuhmann
Prezzo: € 9,90
Numero di pagine: 144
Editore: Edicicloeditore

Valzer, Danubio e strudel: queste sono molto probabilmente le prime associazioni che vengono in mente quando si parla di Austria. Luoghi comuni di un mondo assai più variegato e complesso ma anche elementi fondanti di un Paese che l'autore di questo "manuale a pedali" ci aiuterà a conoscere. La guida propone in dettaglio l'offerta turistica per i cicloturisti di ciascuna regione diversificandola tra
MTB, salite e ciclismo su strada con un'attenzione particolare alla natura, all'arte e all'enogastronomia.
Nonostante il territorio austriaco sia prevalentemente montuoso, la maggior parte dei fiumi sono ciclabili, e questo consente di pedalare in sicurezza, in ambienti incontaminati, con bambini al seguito e, spesso,
con poca pendenza. A partire dalla ciclovia del Danubio – la regina delle piste ciclabili europee – ampia è la scelta di itinerari tra Dornbirn e Illmitz. La guida passa in rassegna tutti i principali itinerari: dalla ciclopista lungo la Drava, amata dai tedeschi e non solo, alla ciclabile della Mur, dal periplo del Neusiedler See ai laghi della Carinzia... sempre più spesso poi è possibile trovare lungo questi percorsi alberghi attrezzati per il turista in bicicletta dove si parla italiano.
http://www.ediciclo.it
Martedì, 25 Ottobre 2011 10:08

Germania in bicicletta

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Germania in bicicletta
Autore: Diego Marani
Prezzo: € 9,90
Numero di pagine: 140
Editore: Edicicloeditore

Il cicloturismo in Germania è un fenomeno diffusissimo. I tedeschi vanno in bicicletta più o meno tutti i giorni. E più o meno dappertutto: in centro città o nei paesini di campagna, a scuola o al lavoro. Questo perché hanno una rete capillare e meravigliosa di piste ciclabili, che ricama la Germania e consente di andare quasi ovunque in sicurezza e godendo del paesaggio e delle città. E anche perché c'è una buona
organizzazione e un ottimo coordinamento tra i vari mezzi e la bicicletta, oppure perché l'assistenza ai ciclisti, come anche il rispetto degli stessi sui tratti promiscui, sono dei valori ormai diventati imprescindibili
nella loro cultura.
Ecco allora che la Germania diventa non solo per i propri abitanti ma anche per tutti i turisti a pedali, un vero e proprio paradiso, dove ammirare e vivere luoghi eccezionali in tutta tranquillità, comodità e sicurezza. Anche con i bambini magari alle prime armi con i pedali.
Questa guida presenta alcune delle più belle e interessanti piste ciclabili della Germania, spiega come arrivare in Germania e come spostarsi, dove dormire, che cosa mangiare e che cosa bere. Offre qualche suggerimento per sopravvivere (o per acquistare una camera d'aria) anche senza conoscere il tedesco.
Infine propone libri, siti internet e cartine per approfondire.
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Martedì, 25 Ottobre 2011 10:05

Piste ciclabili e greenways in Lombardia

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Piste ciclabili e greenways in Lombardia
Autore: Albano Marcarini
Prezzo: € 22,00
Numero di pagine: 250
Editore: Edicicloeditore

La Lombardia è un territorio dalle molteplici sfaccettature, che offre ai cicloturisti ma anche alla famiglia che pedala nel weekend, una ricca proposta di percorsi in tutta sicurezza, lontani dal traffico, lungo piste ciclabili o greenways, immersi nella natura, oppure attraversando borghi di rara bellezza, o sfiorando monumenti creati dall'uomo che trasudano arte e perfezione.
I 36 itinerari suggeriti in questa guida (che attraversano tutte le province lombarde) sono stati suddivisi in sei zone che coprono l'intera regione: le vallate e le montagne, i laghi, la grande pianura, i percorsi lungo il Po, quelli lungo gli altri fiumi lombardi, e infine i percorsi lungo i canali e i navigli. Il tutto è presentato in una forma accattivante e gradevole, chiara e completa, con ampie foto a corredo, box con tutte le informazioni sull'itinerario e approfondimenti turistici, e mappe dettagliate per capire bene come si sviluppa il tragitto. La firma di Albano Marcarini, un esperto nell'ambito della mobilità dolce, conferisce infine a questa guida una garanzia di autorevolezza e di sicura qualità professionale.
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Martedì, 25 Ottobre 2011 09:27

2011. Bicycle Festival

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Il 5 Novembre a Tampa Bay, Florida, si svolgerà il Festival della bicicletta per promuovere la bicicletta come una sana attività, come modalità di trasporto efficace. Lo scorso anno, ad esempio. Florida Bike ha presentato una richiesta alla Contea di Hillsborough di avviare un piano di sicurezza per i ciclisti,
 e ha lanciato una campagna per costruire un  rete di piste ciclabili.
Il Festival della bicicletta attira ciclisti di tutte le età, appassionati di mountain bike, ciclisti urbani o pendolari, gli appassionati di BMX e di ciclocross
La manifestazione  sarà  una giornata di divertimento per festeggiare la bicicletta, ascoltare musica e mangiare cibo di ottima qualità.
L'evento si terrà all'interno del Flatwoods Park, dove tutti i ciclisti presenti si cimenterano, alla guida dei propri cavalli, in gare suddivise per categorie.

Traduzione a cura della redazione.

Fonte FloridaBike

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La (FCI), Federazione Ciclistica Italiana assieme al Comitato Provinciale di Lucca – in qualita’ di Ente organizzatore del Campionato Europeo di ciclocross, promuove un bando di concorso di concerto con il Comune di Lucca  e l’Amministrazione Provinciale per la realizzazione del Logo della suddetta manifestazione. Il concorso si terra’ a Lucca sulle Mura Urbane il 5/6 novembre 2011,
Possono partecipare al concorso tutti gli studenti di tutti gli istituti di secondo grado della Provincia di Lucca. La partecipazione è in forma individuale e l’iscrizione al concorso è gratuita.



TEMA DEL CONCORSO
I partecipanti dovranno produrre il logo della manifestazione utilizzando i materiali e le tecniche pittoriche a proprio piacimento, tenendo conto delle specifiche caratteristiche dimensionali come specificato:

  • il logo puo’ essere tondo – rettangolare o quadrato, la lunghezza o il diametro minimo cm 5, e, nel logo deve essere inserito:
  • la data (2011)
  • la citta’  (Lucca)
  • il logo dell’UEC (Unione Ciclistica Europea) – vedi allegato
  • l’attenzione sulla citta’ (esempio Mura Urbane – Torre Guinigi – Anfiteatro ect)
  • eventuale caratteristica della bicicletta sul carattere Europeo della manifestazione.
  • Il tutto dovra’ essere corredato da un titolo e da una breve didascalia

SCADENZE
Gli elaborati, accompagnati dalla generalita’ dei concorrenti, recapito telefonico e della indicazione della scuola frequentata, dovranno essere
consegnati o inviati per posta ordinaria a: Federazione Ciclistica Italiana Comitato Provinciale di Lucca – Via Eiunaudi 150 – 55100 S.Anna (LU)
Il termine per il ricevimento del materiale è fissato per il giorno 30 aprile 2009 , qualunque sia la forma di spedizione prescelta.

COMMISSIONE ESAMINATRICE
Gli elaborati saranno esaminati e valutati da una Commissione composta da:
  • Presidente Federazione Ciclistica di Lucca
  • Assessore allo Sport della Provincia di Lucca
  • Assessore Allo Sport del Comune di Lucca
  • Dirigente dell’A.C. Le Mura 2008
  • Esperto grafico o della comunicazione

PREMIAZIONE
La commissione, a suo insindacabile giudizio, scegliera’ fra tutti quelli pervenuti,  l’elaborato vincitore a cui verra’ assegnato il premio consistente Euro 500 (cinquecento).
L’esito del concorso verra’ comunicato tramite la scuola di appartenenza.
La proclamazione del vincitore e la premiazione avra’ luogo in una sede dell’Istituzione Pubblica in data che verra’ comunicata a suo tempo.
Alla cerimonia di premiazione è invitato il Dirigente scolastico o suo delegato della scuola di appartenenza del vincitore.

ESCLUSIONE
La partecipazione al concorso comporta la piena accettazione delle norme del presente bando.

MATERIALE DEL CONCORSO
Il materiale inviato non verra’ restituito ai partecipanti. La Federazione Ciclistica si riserva la facolta’ di sviluppare e programmare l’elaborato Vincitore, nonche’ di promuovere, anche in concorso con altri Enti, le proposte pervenute.

INFORMAZIONI
Per informazioni e chiarimenti, rivolgersi a Battaglia Gianfranco – Presidente del Comitato Provinciale di Lucca – tel. 340/8087997 – 0583/510030
Lunedì, 24 Ottobre 2011 10:00

COLLI PREALPI, FIUMI VICENTINI IN MTB

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COLLI PREALPI, FIUMI VICENTINI IN MTB
Autore: Giancarlo Corò, Giorgio Professione, Fabio Taberni
Prezzo: € 13,94
Numero di pagine: 216
Editore: Edicicloeditore

 

Percorrendo la Statale da Vicenza a Schio, si è sempre accompagnati da una catena ininterrotta di colline; queste, dapprima dolci e poco rilevate fino a Isola, si ergono con una certa decisione all'altezza di Malo, formando dei versanti anche ripidi, ad esempio come nella zona di Priabona; successivamente, mantengono piuttosto alta la linea di cresta e - dopo il terrazzo di Monte di Malo - si fanno più movimentate, lasciando intuire incisioni ed asperità, fino ad elevarsi con tipologie montane nello Scandolara e nel Civillina, tra Valdagno e Schio.
Non si immagina certo che la strada statale corra su una faglia piuttosto importante nella regione, detta la "linea Vicenza - Schio".
Questa linea, in occasione dei tremendi eventi geologici che portarono al sollevamento delle Alpi e delle Prealpi, fu sede di discontinuità tettonica: le colline alla nostra sinistra si innalzarono (anche con minore impeto delle Prealpi, più distanti) e il mare alla nostra destra abbassò il suo fondo creando un bacino sottomarino. Dobbiamo al millenario lavoro di erosione e trasporto del Léogra e dell'Astico se questa fossa fu riempita fino a trasformare il mare nella grande pianura alluvionale che ora percorriamo.

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