Giovedì, 17 Novembre 2011 09:34

Un leone e due bici

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Un leone e due bici

Autore: Lucia Panzieri, Francesca Chessa

Prezzo: € 14,50

Pagine: 36

Editore: Lapis

 

Francesco è alto 85 centimetri e mezzo, ha quasi tre anni e sa fare benissimo il leone GRRRR! Però i fratelli maggiori sanno andare in bici, fare i compiti e tante altre cose da GRANDI! Beati loro... Età di lettura: da 3 anni.

http://www.edizionilapis.it

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Bici. 50 itinerari per cicloturisti in provincia di Cuneo

Autore: Aldo Tichy

Prezzo: € 16.00

Pagine: 207

Editore: Blu Edizioni

 

La Provincia di Cuneo possiede un patrimonio di strade secondarie poco conosciute e spesso trascurate, silenziose stradine campestri tortuose nel rispetto dei campi coltivati e della conformazione del territorio, accompagnate spesso dai fossi e dai canali irrigui presidiati dai filari di salici. Tracciati che scorrono lungo i pendii ombrosi o soleggiati dei fondovalle, o esposti sugli aerei crinali collinari tra le geometrie dei vigneti. La guida raccoglie e descrive 50 percorsi cicloturistici nella parte del territorio fruibile dalla fascia più vasta dei ciclisti: l'area pianeggiante, la parte inferiore delle valli alpine e i colli più accessibili delle Langhe e del Roero. Questa approfondita indagine si rivolge ai pedalatori senza fretta, intenzionati a interpretare l'escursione in bicicletta come una moderata attività sportiva abbinata alla scoperta dei valori culturali presenti nel territorio.

www.bluedizioni.it

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Tutti in bici! Sicuri in strada con il sergente Multa
Autore: Richard Scarry
Prezzo: € 12.00
Pagine: 95
Editore: Mondadori

 

Un modo insolito, facile e divertente per avvicinare i bambini al rispetto delle regole stradali e alla conoscenza dell'educazione stradale. Un libro di istruzioni che diventa un gioco continuo per divertirsi a pedalare e passeggiare in tutta sicurezza in compagnia degli allegri personaggi di Scarry. Età di lettura: a 3 anni.

www.librimondadori.it

Mercoledì, 16 Novembre 2011 14:09

Il via di Easy Bike

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Easy Bike si presenta

EasyBike, prende il via con l’obiettivo di incentivare l’utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto e di offrire un’informazione completa su quanto viene espresso dal territorio piemontese relativamente al mondo delle due ruote.

Trasformando il portale in un canale diretto riservato alla comunicazione sulla mobilità sostenibile e la bicicletta in Piemonte, con la possibilità per utenti, imprese e associazioni di segnalare la propria realtà, appuntamenti, commentare e inviare articoli, nonché di richiedere servizi web e di comunicazione ad hoc.

Un'iniziativa di:

 

 

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Cesenatico in bici, Nove Colli, giro d'Italia e Marco Pantani. Storia di ciclisti e passione
Autore: Marco Tarozzi, Andrea Agostini
Prezzo : € 25,00
Pagine: 152
Editore: Minerva Edizioni (Bologna)

 

Cesenatico e la bicicletta. Cesenatico e la Nove Colli. Cesenatico e il Giro d'Italia. Cesenatico e Marco Pantani. Tutto questo andava raccontato. Attraverso testimonianze, illustriinterventi, aneddoti, e un'iconografia che rappresenta un trait-d'union fondamentale per collegare queste storie e farne un unico, vibrante racconto. La storia di una città che ha fatto della bicicletta molto più che un mezzo di trasporto o di svago: un emblema del proprio modo di vivere, di pensare, di essere.

www.minervaedizioni.com

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La ferocia della capra. Viaggio in India tra bici e bus
Autore: Marco Zuccari
Prezzo BOL: € 14,08
Pagine: 208
Editore: Il Ponte Vecchio

 

E il diario di un viaggio, ma non è solo un diario. E una visione incantata e disincantata dell'India vista da cinque compagni ardimentosi che registrano emozioni, impressioni, aneddoti, incontri, avventure vissute. L'osservatorio inconsueto è a bordo di biciclette e bus, lungo i millequattrocento chilometri del percorso da Varanasi a Nuova Delhi, passando per Jaipur.

http://www.bol.it

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Prendo la bici e vado in Australia. Da Brescia a Melbourne alla ricerca della felicità
Autore: Francesco Gusmeri
Prezzo di copertina € 16,50
Pagine: 236
Editore: Edicicloeditore

Un "viaggio della vita" sognato per quasi cinque anni; un'idea che non è rimasta sulla carta ma si è concretizzata in un lungo balzo verso oriente di quasi 30.000 chilometri. Sarà il viaggiare in sé e non raggiungere la meta, Melbourne, a dare sollievo a Francesco Gusmeri, giovane cicloviaggiatore in cerca di una serenità che solo la strada potrà regalargli. Insieme a lui saliremo in piedi sui pedali lottando contro le salite turche e la neve del Pamir, gesticoleremo tentando di farci capire da burbere o losche guardie di frontiera, supereremo i 7690 chilometri di strade cinesi passando dal deserto alla giungla tropicale, arriveremo infine in Australia dove accarezzeremo un'idea ancora più folle di quella di essere partiti: restare all'altro capo del mondo per non tornare più. La bicicletta ancora una volta si rivela così strumento di diserzione e conoscenza.
www.ediciclo.it
Mercoledì, 16 Novembre 2011 08:27

Ride for Life

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5 Novembre a Milano è morto un ciclista, Giacomo un RAGAZZO DI 12 ANNI, la portiera di un automobile in sosta vietata lo ha sbattuto in mezzo alla strada e in quel momento un tram che sopraggiungeva lo ha travolto dandogli il colpo di grazia.

I giornali parlano di fatalità ma noi sappiamo che il destino e le fatalità sono solo delle scuse, la responsabilità è della: mancanza di educazione stradale, distrazione e prepotenza, tre caratteristiche comuni all'automobilitsta medio che frequenta le nostre città. Sappiamo anche che ogni anno muoiono sulle strade italiane troppi pedoni e ciclisti e siamo saturi di queste notizie.

Come dimostra l'incidente di sabato scorso chi parcheggia in seconda fila, spesso ignorandolo, crea un pericolo per i ciclisti e per i pedoni.


Participanti hanno pedalato da Piazza Statuto lungo Via Cibrario creando un CORTEO DI CICLISTI per ricordare quel ragazzo di nome Giacomo sperando che la sua morte non sia dimenticata da un giorno all'altro. In una fermata di bus hanno fermato per posteggiare una BICI COMPLETAMENTE BIANCA che secondo la tradizione diffusa un pò in tutto il mondo rappresenta i ciclisti vittime del traffico (all'estero le chiamano GOST BIKES). Via Cibrario ospita la sede tranviaria e ogni giorno centinaia di macchine sostano in doppia fila mettendo a rischio l'incolumità di pedoni e ciclisti. Numerosi cittadini hanno segnalato il problema alle autorità che però sembrano essere disinteressate a risolvere il problema.

Fatto una MASSA CRITICA per Giacomo

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=168983&sez=HOME_INITALIA

http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-82617338-f691-4397-8e4...

http://ghostbikes.org/
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Reggio Emilia si propone come capitale italiana della mobilità sostenibile. Mercoledì 16 e 17 novembre, la città ospiterà l’evento finale del progetto europeo MMOVE (Mobility Management over Europe), con un convegno dal titolo "Mobilità sostenibile". Il futuro delle città europee di medie dimensioni”, presso l’Auditorium del Centro Internazionale “Loris Malaguzzi”.
Il giorno successivo (presso la Sala del Capitano del Popolo – Hotel Posta), sempre a Reggio, si terrà invece il workshop “Ciclabilità in ambito urbano” promosso dalla rete italiana CIVINET, finanziato dalla Commissione Europea e originato dal programma europeo CIVITAS .
Tra i relatori del workshop anche Gianfranco Fantini, presidente Fiab Tuttinbici di Reggio e storico animatore dell’Ufficio Mobilità ciclistica del Comune che interverrà nella sessione “Politiche educative per la mobilità sostenibile e la ciclabilità” ed Enrico Chiarini, responsabile Area Tecnica FIAB che tratterà “Ipotesi di modifica del Codice della Strada e normativa europea”.
Il 18 novembre, sempre a Reggio Emilia, in occasione dell’Assemblea Generale dei soci del network italiano Civinet, la FIAB entrerà a far parte attivamente della rete CIVINET come unico soggetto esperto e specializzato in mobilità ciclistica. Referente FIAB all’interno della Rete Civinet il consigliere nazionale Giorgio Ceccarelli di Genova. Scopo dell’adesione è mettere a disposizione delle città italiane aderenti al network il proprio bagaglio di esperienze in materia, ormai quasi venticinquennale.

Martedì, 15 Novembre 2011 09:39

Amsterdam E' una farfalla

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“Amsterdam è una farfalla”, di Marino Magliani, verrà presentato alla Libreria Trebisonda di Torino (Via Sant'Anselmo 22) il prossimo 19 novembre alle ore 21.00. L'evento è in collaborazione con Atti Impuri.
Il punto di vista di Magliani è quello della bicicletta. Il suo è un viaggio che inizia dal Mare del Nord dato che l’autore vive da anni sulla costa olandese. Lo accompagna il suo traduttore, Roland Fagel. Un libro fatto di pedalate lungo i canali, come una sorta di reportage narrativo dal sellino, ma che fin da subito non gli sembrerà un lavoro facile, perché il testo che lo scrittore aveva in mente si trasforma, e da innocente guida letteraria sulla città, piena di citazioni e curiosità, di paralleli tra la sua Liguria verticale e l’orizzontalità olandese, diventerà un vero e proprio viaggio nei sotterranei di Amsterdam. Egli scoprirà che le persone che Roland Fagel gli fa incontrare - tra di loro una famosa giornalista, un contadino che coltiva verdura biologica a Broek, un misterioso uomo di affari -, e che gli vengono presentate come membri di una felice associazione di amici della bicicletta, in realtà nascondono un passato
di lotta contro le istituzioni e segreti inquietanti risalenti a trent’anni prima, quando la città venne sconvolta dai lavori per la metropolitana. E Amsterdam, la città che più di ogni altra assomiglia a una ragnatela di canali e strade che si diramano a semicerchio e viaggiano paralleli per rientrare nel grande fiume IJ, agli occhi e all’immaginazione dello scrittore, mentre esplora un labirinto fatto di sotterranei dove si trovano i cimiteri di biciclette della città, prende le sembianze di una talpa che, all’improvviso, diventerà una farfalla. Magliani confessa nel suo libro la paura di scrivere una banalissima guida turistica, senza contare la difficoltà oggettiva di usare le due ruote per chi come lui è nato e cresciuto nell’entroterra ligure tra mulattiere, strade sterrate e impervie salite. Ho sempre ritenuto che raccontare la trama di un libro sia un pessimo servizio che si rende ai lettori, in quanto li si priva del piacere della scoperta e della sorpresa, in questo caso sarebbe impossibile. Gli argomenti, di natura culturale, politica e sociale, sono molteplici e sfuggono a qualsiasi tentativo di sintesi ragionata. A ciò si aggiunga lo slittamento continuo tra Amsterdam e Ponente ligure, tra passato, presente e futuro. Il libro si conclude, invece, prima con un viaggio nel sottosuolo, non privo di implicazioni psicoanalitiche, a conferma della verticalità che per un autore come Magliani, nato in Liguria, è una dimensione familiare e privilegiata e poi con un colpo di scena finale che rappresenta una piccola vendetta. Non mancano neppure riferimenti specificamente letterari ai suoi modelli e alle sue frequentazioni, né riflessioni sul mestiere dello scrittore e sulla finalità della scrittura. Questa dimensione non soffoca però, né ruba spazio a una variegata folla di personaggi che raccontano fatti, aneddoti, curiosità e segreti. Un coro di voci variamente modulate e decisamente affascinanti. Anche la scrittura, lontano dalla sua terra, si fa più nitida, più sorvegliata, più efficace, a testimonianza di una straordinaria maturità artistica e stilistica.
  • Fonte: ediciclo / corrierenazionale