Vota questo articolo
(0 Voti)

Traversata delle cinque valli bolognesi. A piedi e in bici lungo il Contrafforte Pliocenico
Autore: Sergio Gardini, Angelo Soravia
Prezzo: € 9,50
Pagine: 64
Editore: Tamari Montagna

 

La traversata delle Cinque Valli Bolognesi è un trekking che taglia trasversalmente in tutta la sua lunghezza il territorio della Comunità Montana da cui il percorso prende il nome.  Il tracciato infatti parte da Sasso Marconi sulla valle del Reno per lambire poi il Setta, attraversa il Savena, il Zena e l'Idice per terminare a Monterenzio.
Il percorso segue in buona parte il Contrafforte Pliocenico per cui presenta aspetti pregevoli dal punto di vista ambientale, storico e paesaggistico.
Il tracciato è stato recentemente attrezzato, ben segnalato da parte della Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi. Il trekking si può realizzare a piedi o in bicicletta tranquillamente in due giorni.
Nella sezione "Proposte turistiche" troverete l'offerta di AppenninoSlow per la Traversata.

www.tamari.it

Lunedì, 28 Novembre 2011 21:44

I love Bike

Vota questo articolo
(3 Voti)

 

Questa iniziativa nasce dall’idea che abbiamo della bici, ovvero un mezzo di trasporto capace di portarci ovunque, con la lentezza o la velocità del caso, dove tutto dipende da noi.

Il viaggio in bicicletta ci offre la possibilità di guardare le cose da un altro punto di vista, soffermandoci su alcuni particolari che con nessun altro mezzo di strasporto riusciremmo a cogliere appieno.

Fermarsi più volte in bici durante in viaggio per scattare delle foto non cambia la qualità del nostro viaggiare, anzi la qualifica una volta in più.

Con quest’ idea lanciamo un contest particolare, di quelli in cui non si vince niente, ma si da a tutti la possibilità di apprezzare delle immagini particolari e perché no… di farsi conoscere.

Un calendario sulla bici

Per il 2012 stiamo preparando un calendario annuale, gratuito in free download sul nostro sito e vorremmo dedicarlo alla bicicletta, vorremmo fare un elogio alla bici, ai suoi particolari alla sua incredibile forma d’arte, e vorremmo farlo dando spazio alle fotografie dei nostri lettori, pubblicandole sul calendario che andremo a comporre a metà dicembre.

Inviaci i tuoi scatti, tra tutti quelli che perverranno sceglieremo 14 fotografie (le due copertine e una per mese), le pubblicheremo sul calendario citando gli autori.

C’è tempo fino al 15 dicembre. Dal 19 il calendario sarà scaricabile gratuitamente su easybike.effettoterra.org.

Non ci sono regole particolari a cui attenersi, la redazione sceglierà le 14 foto per il calendario e tutte le altre saranno pubblicate su una sezione apposita del sito e sui nostri profili.

Resta connesso con EffettoTerra...arrivano le Ecoidee


Maggiori informazioni? contattaci.

Lunedì, 28 Novembre 2011 12:23

RAID’INVERNO, PEDALARE A DICEMBRE.

Vota questo articolo
(0 Voti)
L’11 dicembre Crema (CR) ospita il Raid’Inverno; gara di mtb che manca dal 1999 e quest'anno torna per il 150° dell’Unità d’Italia. L’ultima edizione fu vinta da Luca Bramati, ora testimonial dell’evento. La gara si svolgerà su due percorsi (58 km e 20 km) tra sterrati e colline del Cremasco.
La 7a edizione della gara lombarda è in programma l’11 dicembre prossimo, una data da non dimenticare soprattutto perché si tratterà di un’occasione alquanto speciale. Oltre a segnare un grande ritorno, dopo ben 11 anni d’assenza, il Raid’Inverno di quest’anno è anche stato inserito all’interno delle celebrazioni ufficiali per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, tra le quali è l’unico evento sportivo di mtb.
Ruote artigliate e grande sport tornano ad essere il piatto forte della manifestazione, da sempre apprezzata da appassionati ed amatori, ma anche dai grandi protagonisti della mtb, e non solo.
Nel corso delle sei passate edizioni il Raid’Inverno ha dimostrato di essere molto amato anche dai “cugini” del ciclismo su strada, per i quali l’appuntamento decembrino rappresenta un’occasione (spesso l’unica) di riscaldare muscoli e spirito agonistico, allenandosi adeguatamente per la stagione successiva. Alle scorse edizioni hanno partecipato nomi “grossi” delle ruote magre, come la vincitrice del Giro d’Italia e del Tour femminili Fabiana Luperini, il re di due edizioni del Giro d'Italia (2006 e 2010) Ivan Basso e l’ex professionista Gianbattista Baronchelli, ascritto nell’annata ’96 dell’albo d’oro cremasco (1° tra i Senior).
Al Raid’Inverno si sono affermati anche specialisti del settore fuoristrada, come il campione del mondo XC e oggi CT della nazionale Hubert “Hubi” Pallhuber e il lombardo Luca Bramati, vincitore della 6.a ed ultima edizione e scelto quest’anno come testimonial dell’evento.
A dicembre, la festa tricolore del Raid’Inverno propone due percorsi, un corto di 20 km per chi vuole allenarsi senza strafare ed un lungo di 58 km per chi si sente più preparato. Partenza e arrivo di entrambi saranno a Crema, dove saranno collocati anche tutti i servizi offerti dal collaudato comitato organizzatore guidato da Ettore Aschedamini, compresa una nuova area camper.
La gara si svolge sugli scenari classici della Pianura Padana, interessando in particolare il terreno golenale tra i fiumi Serio e Oglio, un track ondulato, sabbioso e nervoso, tra continui “su e giù” collinari.
La partenza è ad ampio respiro, studiata per non creare ingorghi ed “imbottigliamenti”, dopodiché si transiterà per un lungo sottobosco, alternato da campi incolti e prati, fino a raggiungere il tratto più a nord nel comune di Castel Gabbiano. Il centro abitato è particolarmente suggestivo, e il Raid’Inverno offrirà ai pedalatori la possibilità di attraversare in pieno il centro, sfilando fisicamente nel castello cittadino e attraverso i portici.
La gara prosegue poi veloce alla volta di Camisano sempre su sterrato, offrendo altri passaggi suggestivi in particolare a fianco delle tipiche cascine della zona, costruzioni sette-ottocentesche come la cascina Torrianelli, dove si dividono “lungo” e “corto”, o la cascina Baluardo, che come suggerisce il nome è arroccata sulla cima di una collina, e precede una discesa impegnativa.
Il percorso lungo, dopo Camisano prosegue alla volta di Casaletto di Sopra, costeggiando le sorgenti e il canale locale, giungendo ad affrontare il tratto più movimentato dal punto di vista altimetrico, con una serie di salite e discese verso Ticengo (dove si trova la già citata cascina Baluardo) e Romanengo, sede della cascina patrizia Cittadina e, poco dopo, incontrando il punto di ristoro.
Parco del Naviglio e le altre costruzioni della zona faranno da sfondo ai successivi chilometri, fino a raggiungere il tratto tecnico ribattezzato “Tana del Lupo”, un single track particolare. La gara interessa poi i comuni di Offanengo, Ricengo e Pianengo, prima di rientrare in terra cremasca per gli ultimi chilometri. Dopo aver costeggiato cava Alberti e il suo laghetto, il percorso sbuca nei prati a sud-est di Santa Maria della Croce, seguono poi le ultime fatiche fino al parco della Basilica e al traguardo finale.
Una gara varia ed interessante, dunque, che promette agonismo e divertimento per tutti. Tante le forze che hanno scelto di supportare il Raid’Inverno 2011, dai protagonisti della Superbike come Ben Spies, Haga, Haslam o Toseland, all’insostituibile partnership del Comune di Crema e dell’amministrazione di Bruno Bruttomesso.
Fonte www.raidinverno.com
Lunedì, 28 Novembre 2011 12:13

La bicicletta di Natale

Vota questo articolo
(0 Voti)

La bicicletta di Natale
Autore: Guido Quarzo
Prezzo: € 6,90
Pagine: 48
Editore: E.Lui

 

"Una buffa storia natalizia dove Guido Quarzo conduce grandi e piccini tra i vicoli di Borgo Stretto, immaginario centro abitato, cucito e confezionato per descrivere alla perfezione i meccanismi delle piccole cittadine di provincia.
Borgo Stretto potrebbe condurre a un pensiero di magrezza  e povertà, invece qui abitano solo dei gran ciccioni che colgono ogni occasione per  festeggiare il Natale brindando e  mangiucchiando di casa in casa. Personaggi, così assurdi ma altrettanto reali, che si incontrano e ruzzolano verso un finale alquanto insolito.
Una malandata bicicletta di proprietà del comune diventa un pretesto per raccontare i rapporti tra il sindaco, i suoi dipendenti, i cittadini e persino i barboni di Borgo Stretto.
Un racconto brillante e originale che narra come spesso vanno a finire le strampalate cose della vita".

www.eluieditore.it

Vota questo articolo
(0 Voti)

Tra il Brenta e il Piave. In bici lungo i grandi fiumi del Veneto
Autore: Altri
Prezzo: € 13,90
Pagine: 128
Editore: Aurelia

 

Viviamo in un'epoca dove la velocità domina la nostra esistenza. Ogni giorno dobbiamo essere veloci nel lavorare, mangiare, comunicare e anche nel nostro tempo libero dove superiamo lunghe distanze senza soffermarci sulle bellezze e opportunità di conoscenza che il viaggio propone. Questa guida ci riporta a ritmi di vita rispettosi di noi stessi e dell'ambiente rivalutando la lentezza come mezzo per la lettura del territorio. Pensata per gli ecoturisti, gli amanti della natura e i cicloesploratori. Vi proponiamo un viaggio, in una zona enogastronomica ricca di varietà e di sapori, senza l'impiego dell'automobile e dell'orologio e percorribile lentamente in bicicletta o se desiderate a piedi. Consigliata la sosta anche prolungata presso vecchie osterie e antiche ville per gustare le diverse specialità locali quali l'asparago bianco di Bassano, il radicchio rosso di Treviso, la soppressa (squisito insaccato della Pedemontana), le ciliege di Maser, i marroni del Monfenera e il prosecco servito con il sorriso che denota la rinomata ospitalità delle genti venete.

www.edizioniaurelia.com

Giovedì, 24 Novembre 2011 11:43

IL CYCLOMONVISO; AL GRAN GALA' DEL CICLISMO

Vota questo articolo
(0 Voti)
Sabato 26 novembre il Castello di Racconigi ospita la terza edizione del Gran Galà del Ciclismo. Numerosi e prestigiosi gli ospiti sportivi della serata, grandi campioni di oggi e di ieri: Moreno Argentin, Franco Balmamion, Mirko Celestino, Giorgia Bronzini, Francesca Fenocchio, Francesco Frattini, Francesco Moser, Davide Rebellin, Nicolas e Stephen Roche, Italo Zilioli.
All'evento prenderanno parte anche importanti personalità pubbliche. Il percorso CycloMonviso, al centro del progetto Cycloterritorio, uno dei sei che costituiscono il PIT (Piano Integrato Transfrontaliero) “Monviso: l’uomo e le territoire”.
Emiliano Cardia, Presidente del Parco del Po Cuneese, uno dei due enti promotori del PIT Monviso – ha commentato «Valorizzare il progetto Cycloterritorio nel contesto di un evento-vetrina del ciclismo è sicuramente un’ottima opportunità per fare comprendere le potenzialità del territorio sotto questo profilo. Il ciclismo, inteso come sport, ed il cicloturismo, nella sua opportunità di fruizione del territorio transfrontaliero, sono due scelte eco-sostenibili, che offrono la possibilità di scoprire i beni e le risorse del vasto territorio del PIT Monviso, che si estende dal Piemonte alle Hautes-Alpes francesi».
Il progetto Cycloterritorio si propone complessivamente di promuovere e favorire il turismo sostenibile nell’area del PIT Monviso, individuando in questa forma di mobilità eco-compatibile, un utile strumento capace di stimolare nuove opportunità economiche. In particolare, l’attività prevalente è l’individuazione di CycloMonviso, un itinerario che collega i territori italiano e francese alla scoperta dei gioielli d’arte e delle bellezze naturali dislocate lungo il percorso. Racconigi è partner capofila del progetto, ed è il punto di partenza italiano di CycloMonviso, che attraversa le città di Savigliano e Saluzzo, la valle Varaita, il Queyras, per giungere alla città francese di Guillestre.
Le attività principali del progetto riguardano: la messa in sicurezza dei punti più delicati del percorso e la segnaletica riconoscibile a livello internazionale; la fornitura di servizi quali strutture di accoglienza, aree di sosta, cicloguide, ciclo-officine; l’informazione e formazione degli operatori sul territorio per favorire la sensibilizzazione e la divulgazione del cicloturismo.
Per ulteriori informazioni: PIT Monviso – www.monviso.eu
Fonte: www.monviso.eu
Giovedì, 24 Novembre 2011 11:20

La bici al cancello

Vota questo articolo
(0 Voti)

La bici al cancello
Autore: Marisa Cecchetti
Prezzo: € 8,00
Pagine: 96
Editore: Baroni

Giovedì, 24 Novembre 2011 11:14

Roma in bici. 1.Roma centro nord

Vota questo articolo
(0 Voti)
Roma in bici. 1.Roma centro nord
Autore: Romano Puglisi
Prezzo: € 9,50
Pagine: 128
Editore: Editoriale Franco Lozzi

 

Guida agli itinerari e alle piste ciclabili per muoversi in città su due ruote. Percorsi ciclabili che si snodano lungo le strade e fra i parchi di Roma, illustrati da una scheda tecnica, descrizioni, profili altimetrici e mappe dettagliate. Ed in più annotazioni storiche ed artistiche sui monumenti, le chiese e le ville che si incontrano lungo il cammino.

Mercoledì, 23 Novembre 2011 10:08

Giro della Punta Charra' (Valle Susa)

Vota questo articolo
(0 Voti)
  • Punto di partenza e arrivo: Oulx m.1080 circa
  • Ciclabilità: 85% salita, 95% discesa
  • Dislivello: 2000 m. circa
  • Sviluppo: 55 km circa
  • Difficoltà: OC/OC+
  • Attività individuale: Luciano, Aldo, Paolo, Mauro,Enzo.
  • Descrizione percorso:Si parte da Oulx e si prosegue alla volta della Madonna Cotolivier, arrivati alla chiesetta si segue il bellissimo single che tutto in cresta ci porta a riprendere la sterrata che avevamo lasciato prima. Ora continuiamo a seguire questa fino alla fine, quando diventa sentiero e con alcuni tornantini si porta ai piedi di un’enorme ghiaione con vista sulla nostra meta iniziale, il Passo Desertes. Bici in spalla e via in 40 minuti circa lo raggiungiamo, ora non ci resta che scendere nel bel Vallon Des Acles, su di un sentiero che, tolto la parte centrale, è abbastanza ciclabile. Arrivati agli Chalets des Acles, si procede sulla sterrata fino al bivio per il Col Des Acles, lo si imbocca e con dei tratti ciclabili, in tre quarti d’ora si raggiunge. Ora si può riposare, rimane solo discesa, si imbocca il sentiero verso nord-ovest che stupendamente ci porta a raggiungere la pista di downhill che se vogliamo (io la consiglio) ci porta con una serie interminabile di paraboliche a scendere a Bardonecchia e poi a Oulx chiudendo l’anello.
Vota questo articolo
(0 Voti)
  • Punto di partenza e arrivo: Bivio per Chianocco m.440 circa
  • Ciclabilità: 80% salita, 90% discesa
  • Dislivello: 2300 m. circa
  • Sviluppo: 54 km circa
  • Difficoltà: MC/OC+
  • Attività individuale: Luciano,Mauro,Enzo.
  • Descrizione percorso:Si arriva con l’auto all’inizio di Bussoleno, al bivio per Chianocco. Metri 440 circa e si parcheggia sotto il ponte della ferrovia. Ci si avvia con la nostra bici sulla ciclo strada della Val Susa seguendo sempre le indicazioni, arriviamo così a Susa, 10 chilometri circa, svoltiamo per Mompantero-Urbiano e cominciamo a salire, inizialmente molto ripida ma poi si alleggerisce e diventa più tranquilla. Seguendo sempre le indicazioni per il Rocciamelone, arriviamo ad un primo bivio con indicazioni trucco, dove l’ asfalto finisce, proseguiamo e, al prossimo con indicazione tour, giriamo a destra e la seguiamo fino ad un secondo bivio, andiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Alpe Sevina, una breve salita e poi una leggera discesa ci porta al termine della sterrata, all’Alpe Arcella a metri 2008, chilometri 31 circa dalla macchina. Qui all’alpeggio troviamo un cartello indicatore con su scritto “Capanna Sociale Aurelio Ravetto” e segnalato GTA bianco-rosso. Bici in spalla, di buona lena ,iniziamo a salire i 550 metri di dislivello che ci separano dal Colle della Croce di Ferro. Bisogna dire che in alcuni tratti il sentiero è ciclabile, arriviamo al Colle a metri 2558 in circa un’1.30 dall’Alpe Arcella. Poco sotto il Colle è stata sistemata una vecchia casermetta militare dedicata a Aurelio Ravetto e adibita a rifugio, con una parte sempre aperta e attrezzata con brandine che potrà essere molto utile in caso di cattivo tempo. Uno sguardo all’orizzonte che ci circonda, e via verso la croce che vediamo alla nostra destra. Dalla croce ci portiamo a destra sul versante Val Susino e pochi metri più in basso troviamo un sentiero, anche qui ci portiamo nuovamente la bici in spalla e subito il sentiero comincia a scendere ma poi spiana, tagliando con un lunghissimo mezzacosta tutto il versante, in alcuni tratti chi ha un totale controllo della bici può anche pedalare, bisogna però stare molto attenti perché il sentiero è ben tracciato, ma molto stretto e i pendii sono ripidissimi, in caso di caduta, impossibile fermarsi!! (attenzione dunque).Arriviamo così in circa 40 minuti circa al Colle delle Coupe a metri 2345. Qui finalmente ci possiamo fermare perché oramai esiste soltanto discesa. Dopo esserci rifocillati e riposati a dovere, ci prepariamo per la discesa. Imbocchiamo l’unico sentiero che vediamo davanti alla casermetta diroccata, e, per i primi 150-200 metri di dislivello è poco ciclabile, ma poi seguendolo senza possibilità di errore, diventa tutto ciclabile e in men che non si dica, e con la gioia dentro di noi per la riuscita dell’impresa arriviamo all’Alpe le Combe a metri 1600. Qui troviamo acqua. Dopo aver fatto rifornimento, riprendiamo la via del rientro e cercando di imboccare il sentiero con indicazioni Molè, e senza possibilità di errore scendiamo a Chianocco chiudendo così l’anello.
  • sito internet
  • Fonte CAI Pinerolo